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Autore: Lelli 91    03/03/2004    5 recensioni
Ray era solo, su un aereo diretto in Cina. Aveva finalmente deciso di far ritorno al villaggio della Tribù della Tigre Bianca...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ray era solo, su un aereo diretto in Cina. Aveva finalmente deciso di far ritorno al villaggio della Tribù della Tigre Bianca. In fondo, a parte i White Tigers, non vedeva i suoi compaesani da ben cinque anni... Chissà come lo avrebbero accolto, chissà quante cose erano cambiate, chissà quanti bambini erano stati messi al mondo e chissà quanti anziani erano periti durante la sua assenza… In fondo, si sentiva un po’ in colpa per aver abbandonato il suo villaggio per tutto quel tempo, ma gli era stato affidato un incarico; assieme a Takao Kinomiya, Kai Hiwatary e Max Mizuhara, era stato scelto, era uno dei pochi eletti ai quali spettava il compito più gravoso: SALVARE IL MONDO.
Ma, ormai, il loro compito era giunto al termine, avevano ottenuto degli ottimi risultati ed erano riusciti nel loro intento. Non avevano più nessun obiettivo in comune, adesso, ed avevano finito con lo sciogliere i tanto acclamati Blade Breakers.
Ed ora si ritrovava su quell’aereo, ripensando ai tempi in cui viveva al villaggio…

Nel frattempo, alla Tribù della Tigre Bianca… Mao = “...ehi! Venite! VENITE!!!!”
La giovane dall'insolita chioma rosata si trovava in casa sua ed urlava a squarciagola, giuliva, per attirare l'attenzione di qualcuno; sentendo le sue urla, accorse una giovane ragazzina, più piccola di lei, dagli occhi color verde acqua e i capelli castani.
Ragazza = “...Mao! Che succede?! Per poco non mi viene un infarto...!”
Mao = “...ma Chulien! Ti rendi conto?! Ray mi ha appena spedito una lettera!!!”
Di fronte all'espressione raggiante di Mao, Chulien assunse un’espressione apparentemente indecifrabile.
Chulien = “...beh...cosa aspetti?! Aprila!”
La giovane obbedì all'istante.
Mao = “...Cara Mao, ti scrivo per dirti che ho deciso di tornare al villaggio. Volevo che fossi tu la prima a saperlo... Sarò presto li da voi. Salutami Lai, Kiki e Gao! Ci vediamo presto. Baci, Ray. ODDIO!!!! MA, DICO, TI RENDI CONTO?! RAY TORNA! TORNA DAVVERO!!! ASPETTA DI VEDERE LA FACCIA DI LAI...!”
Prima che potesse aggiungere altro, Mao notò l'espressione cupa che si era dipinto sul giovane volto della brunetta.
Mao = “...che hai cuginetta? Come mai sei triste? Non sei contenta del ritorno di Ray?”
Chulien non rispose. Era come se un groppo all'altezza della gola le impedisse anche solo di emettere un fiato.
Mao = “...ah…ho capito…sei triste perché Ray non ha parlato di te, nella lettera?”
A quelle parole, fu come se qualcosa si fosse improvvisamente acceso nella mente dell'interlocutrice di Mao, perchè levò immediatamente lo sguardo e rivolse alla cugina un ampio sorriso.
Chulien = “...ma no, figurati! Sono felicissima che Ray torni e nono sono triste perchè non ha parlato di me... Non mi vede da quando avevo 8 anni…dubito che si possa ricordare…! Ero solo sovrappensiero, tutto qui! Ora vado...mi hai interrotta sul più bello ed ho ancora delle cose da sbrigare…”
Senza dare il tempo a Mao di rivolgerle qualunque parola, Chulien uscì in fretta dalla capanna; aveva il morale sottoterra.
Cero che era triste perchè Ray non l'aveva menzionata...! E come poteva non esserlo?!
Ray non si ricordava di lei…di lei, che invece lo ricordava così bene…era il migliore, il più buono, il più bravo, il più bello... sempre il primo in tutto, con Mao e Lai che gli ronzavano continuamente intorno ed il vecchio Tao che lo adulava… e lei invece era così goffa, così timida... probabilmente per lui era un'autentica nullità...
Ma in fondo era colpa sua. Non aveva mai avuto il coraggio di farsi notare, tanto sapeva che nel cuore di Ray c’era posto per una sola ragazza e si vedeva lontano un miglio che quel posto era riservato a Mao… Ray era innamorato di lei, lo sapevano tutti! E un giorno si sarebbero sposati, sarebbero divenuti capivillaggio ed avrebbero avuto dei figli... le veniva la nausea al pensiero...
E pensare che sarebbe potuto andare tutto diversamente, se solo fosse entrata nei White Tigers al posto di sua cugina… tutta colpa del fatto che non possedeva un Bit Power. Avrebbe potuto rivedere Ray molto tempo prima, al campionato mondiale, e invece…

Camminando, camminando, Chulien era stata condotta dai suoi stessi passi in un punto del bosco molto suggestivo, un luogo ameno e silenzioso, che conosceva soltanto lei, probabilmente, in tutta la Cina... ci andava sempre quando era triste…
Respirò a fondo l'aria fresca che quel luogo emanava, scrutandolo con occhi curiosi, ogni volta come se fosse la prima. C’era un piccolo ruscelletto d’acqua gelata e tutt’intorno crescevano arbusti d’Ibiscus in fiore. Ricordava la prima volta che c’era andata…

Aveva 8 anni, ed era il giorno prima della partenza di Ray, anche se nessuno ne era al corrente, ovviamente; eppure, lui l'aveva voluto confidare a lei, solo a lei, come se fosse stata la migliore delle sue confidenti...
Non appena lui le aveva rivelato che quella notte sarebbe scappato, Chulien, per reazione, era fuggita via piangendo, credendo di vivere in un incubo... Non era possibile che nel momento stesso in cui Ray si era finalmente accorto della sua esistenza la sorte avesse deciso di portarglielo via brutalmente!
Aveva corso alla cieca, non sapeva neanche quanto, fino a quando non si ritrovò lì, in quella stessa strana oasi di pace, e si era seduta su un grosso sasso, esausta, stringendosi le ginocchia al petto.
Ray, che l’aveva seguita, le fu subito vicino e si sedette accanto a lei.
Ray = “...scusami...non dovevo dirtelo...”
Chulien = "...già...non dovevi... perchè non l'hai detto a Mao...? Perchè l'hai voluto dire proprio a me? Non sai nemmeno come mi chiamo!"
Ray = "CERTO CHE LO SO! E comunque... non l'ho detto a Mao perchè non volevo farla piangere ancora..."
Chulien era troppo scossa per chiedere a cosa quell'ANCORA si riferisse, ma in seguito il pensiero tornò a tormentarla spesso, chiedendosi quando mai Ray avesse fatto piangere Mao.
Chulien = "...beh...come vedi piango anche io... non ci hai concluso granchè..."
Ray = "...ma con te è diverso...so che tu mi capirai...io vorrei tanto restare... ma per migliorare come blader devo girare il mondo! Lo capisci?!"
Chulien = “...si...e...credo proprio di dovermi scusare con te...non ho il diritto di decidere della tua vita... però... è solo che…”
Era molto tentata, avrebbe voluto dichiarare i suoi sentimenti prima della sua partenza, ma tanto che speranza aveva lei, messa in confronto a sua cugina?
Decise di non dirgli niente per non metterlo in difficoltà.
Chulien = “…mi... ci... ci mancherai, ecco...”
Intenerito da quelle timide parole, sussurrate tra un singhiozzo ed un altro, Ray lasciò che le sue labbra si facessero increspare da un sorriso. Asciugando le lacrime di Chulien con un dito, staccò delicatamente un fiore d'Ibiscus dall'arbusto più vicino e lo mise tra i capelli della ragazzina.
Ray = “...non piangere più... non voglio che tu soffra a causa mia…”
Chulien smise di piangere ed accennò un debole sorriso.
Ray si alzò e la baciò sulla fronte.
Ray = “...anche tu mi mancherai…ti voglio bene…”
E se ne andò.


Chulien sorrise, era proprio vero che ritornare in quel posto quando era triste l’aiutava ad essere di nuovo felice!
Mentre formulava quell'ultimo pensiero, sentì un rumore di cespugli mossi alle sue spalle; si voltò intimorita e vide suo cugino, Lai.
Chulien = “ah, sei tu, Lai! Mi hai fatto prendere un colpo…!”
Lai = “È da un po’ che ti sto cercando…che ci fai in un posto così bello tutta sola?”
Chulien = “...riflettevo... perché mi cercavi?”
Lai = “...il vecchio e saggio Tao vuole vederti…!”
Sorridendo incoraggiante, prese Chulien per mano e la condusse fino alla capanna del saggio. Entrarono ancora col fiatone per via della corsa, e si ritrovarono davanti agli occhi tutti i componenti della Tribù.
Tao = “finalmente sei arrivata, Chulien!”
Chulien = “mi volevi vedere, grande Saggio?”
Tao = “...sì. Volevo consegnarti questo…”
Il Saggio prese uno scrigno color rame dalle mani del giovane Kiki, che gli stava vicino e lo fissava con venerazione. Lo aprì con uno schiocco secco.
Dentro vi era custodito un Bit Chip raffigurante un felino molto raro: il CARACAL, meglio noto come LINCE AFRICANA.
Tao = “ho deciso di affidarti uno dei Felini Sacri alla nostra tribù. Il Caracal simboleggia la purezza dell’animo e del cuore umano, per questo ho deciso di consegnarlo a te, perchè il percorso che hai intrapreso, desiderando ardentemente di ricevere anche tu un Animale Sacro, è finalmente terminato. Sei molto maturata e sono sicuro che non tradirai le mie aspettative…”
Chulien = “...è un grandissimo onore per me essere custode del Bit Power Caracal, Saggio Tao, ma non preoccuparti, non ti deluderò!”
La frase della cinesina, ancora incredula di fronte ad un tale avvenimento, fu seguita da uno scroscio di pesanti applausi.
A turno, tutti gli abitanti della tribù si avvicinarono a Chulien per farle i complimenti. Quando venne il momento di Mao, però, qualcosa fece sobbalzare tutti i compaesani.
Con un tonfo sordo, la porta della capanna si era aperta tutt'a un tratto e, sulla soglia, era apparso Ray.
Ray = “...ma che begli amici che ho! È questo il modo di accogliere il vostro capo villaggio?!”
La sua voce voleva stizzita, ma era palese quanto fosse felice di essere ritornato a casa.
Mao, alla sua vista, non perse tempo e, correndogli incontro, gli saltò tra le braccia.
Mao = “RAY!!! Che gioia rivederti! Mi sei mancato tanto!!!”
Ray arrossì leggermente.
Ray = “…Mao…”
il vecchio Tao si schiarì rumorosamente la voce.
Tao = “…sono molto contento di rivedere il nostro capo villaggio di nuovo tra noi. Ray, sei arrivato appena in tempo…”
Ray = “…per fare cosa?”
Solo in quel momento, il cinese si rese conto di ritrovarsi davanti tutti i suoi compaesani, chiaramente nel bel mezzo di un qualcosa d'importante. Raggiante, Mao gli sorrise, lo prese per mano ed insieme si avvicinarono a Chulien.
Mao = “...il Saggio ha appena detto di voler consegnare il bit del Caracal a Chulien!!! Non è una cosa bellissima?! Oh, ma che sbadata...! Probabilmente tu non ti ricordi di lei…! Ray questa é…”
A quelle parole, Ray si staccò da Mao con fare brusco e la fissò nello stesso modo risentito con il quale aveva squadrato Chulien, anni addietro, quando la ragazzina l'aveva accusato di ignorare il suo nome.
Ray = “...MA CERTO CHE ME NE RICORDO! Chulien! Sono contento di rivederti…”
E sotto lo sguardo allibito di tutti l’abbracciò e le diede un bacio sulla guancia.
Mao spalancò la bocca, Lai sgranò gli occhi, ma quella che rimaneva più sbalordita era senza ombra di dubbio Chulien.
Perché Ray si stava comportando così?! Era tutto sbagliato! Con Mao non aveva fatto in quel modo…
Chulien = “...a-anche io sono contenta di vederti, Ray!”
L'interpellato sorrise e si staccò da lei, lanciando a tutti i suoi compaesani occhiate distratte.
Ray = “...allora...! A quanto ho capito, devi ricevere il tuo Bit Power...!”
Sotto una nuova ondata di applausi, Ray le mise tra le mani gelide e tremanti per l'emozione il ricco scrigno contenente il Bit Chip del Caracal.
Tao = “...bene! Ed ora andate a prepararvi! Tra un’ora ci sarà una festa in onore di Chulien e, visto che ha fatto ritorno tra noi, anche in onore di Ray!”


Un’ora dopo, Chulien passeggiava a braccetto con Lai; indossava un chimono verde scuro con dei ricami arancioni molto elaborati. Chiacchieravano allegramente già da un po', quando videro Mao e Ray passeggiare assieme, anche loro a braccetto.
Alla loro vista a Chulien si gelò il sangue nelle vene, tuttavia non disse niente e non oppose resistenza quando Lai si avvicinò ai due. Mao indossava un chimono blu con disegnati finemente sopra degli insoliti fiori d'arancio rosa.
Mao = “ciao ragazzi!”
Lai/Chulien = “…ciao!”
Ray = “...ehilà! Come mai passeggiate insieme, tutti soli soletti?”
Chulien = “...oh...beh...passeggio con Lai facendo finta che sia il mio ragazzo così mi sento importante anche io… non che ci concluda qualcosa dato che siamo cugini, ma tutti in questa tribù sono un po' imparentati tra loro quindi...”
Ray = “...ma così i ragazzi che vi vedono non ti si avvicinano credendo che tu sia già impegnata…!”
Chulien = “...già...sarebbe un vero problema...peccato che nessuno mi guardi, quindi...”
Ray = “...dai! Secondo me sono in tanti a guardarti…!”
Chulien = “...secondo te...! Peccato solo che tu non sia nella testa degli altri ragazzi…”
Ray = “...beh...non so se il fatto possa consolarti, ma anche io sono un ragazzo…”
Come risvegliandosi improvvisamente da una sorta di dormiveglia, Chulien fissò Ray sbigottita, in un improvviso silenzio. Non era possibile! Era tutto un sogno! Stava parlando con Ray con una facilità impressionante e lui le aveva appena fatto capire che la trovava carina! Arrossì violentemente e Lai intuì immediatamente cosa stesse pensando.
Non che ci volesse un genio.
Lai = “…em…Mao…potresti venire con me un attimo?”
Senza aspettare il consenso della sorella, l’afferrò per un braccio e cominciò a trascinarla.
Mao = “...ma...ehi, Lai! Io voglio stare con Ray!”
Ma Lai la ignorò e se la portò via, lasciando Ray e Chulien da soli.
La cinesina continuava a contorcersi spasmodicamente le mani.
Ray = “em, ti va di passeggiare?”
Chulien = “...si...!”
Ray le porse il braccio e lei lo fissò dubbiosa.
Chulien = “...vuoi che camminiamo a braccetto...?!”
Ray = “sì! Che c’è di male?! Guarda che non ti mordo mica!”
Chulien arrossì e lo prese sottobraccio. I due cominciarono a camminare.
Chulien = “...sai che... credevo che non ti ricordassi più di me!”
Ray = “...ma come avrei fatto, scusa?!”
Chulien = “...beh...non mi hai menzionata nella lettera che hai spedito a Mao…così...”
Ray s'incupì.
Ray = “…avevo le mie buone ragioni per farlo...”
Il tono del cinese era talmente amaro che Chulien preferì far cadere il discorso.
Ray = “...ad ogni modo...mi rendo conto che detta in quel modo hai pensato che io mi ricordassi solo di Mao, Lai, Kiki e Gao... Ma cosa pensi cosa abbia fatto mentre ero via?!”
Chulien = “...devo dedurre, da questa frase, che mi hai pensata spesso?”
Ray = “e anche se fosse?”
Chulien arrossì.
Chulien = “...e...ed oltre ad avermi pensata... cosa hai fatto mentre eri via?”
Ray = “...un mucchio di cose…!”
I due continuarono a camminare per un po’ parlando liberamente di tutto e di tutti. Poi videro Lai venire loro incontro e Chulien, istintivamente, alla vista del cugino, si staccò da Ray.
Lai = “Ray, la cerimonia sta per avere inizio…!”
Ray = “...di già?! Cavoli, grazie Lai!!!”
Lai se ne andò e Ray si voltò verso Chulien.
Ray = “andiamo…”
senza dire altro, la prese per mano e cominciò a camminare.
Chulien = “...senti, Ray, tu che hai tre anni di esperienza in più di me, sapresti dirmi di preciso cosa succede ora?”
Ray = “verremo condotti nella Gola della Tigre”
Chulien = “quella specie di bey blade staium naturale incavato nella roccia?”
Ray = “sì. Li troverai il tuo sfidante con il quale disputerai un incontro di bey blade per far capire a tutti gli abitanti della tribù che c’è affinità tra te e il tuo Bit…”
Chulien = “e chi sarebbe il mio avversario?”
Ray = “il suo nome rimane nascosto ai più fino al momento dell’incontro…”
Chulien = “ed immagino che io appartenga a questa categoria…”
Ray = “beh, se è per questo anch’io… Ah! C’è un’altra cosa…tu e lo sfidante dovrete avere una posta in gioco durante il match…”
Chulien = “in che senso?”
Ray = “ti porto alcuni esempi: quando mi fu consegnato il Bit di Driger dovetti affrontare Lai e mettemmo in palio il titolo di capo villaggio, e vinsi io; Mao combatté contro una ragazza, credo che si chiamasse Sheila, loro due si odiavano e, quando Mao ha vinto, Sheila fu costretta ad andarsene perché la posta dell’incontro era l’esilio dalla tribù; Kiki e Gao hanno ricevuto i Bit assieme e si sono sfidati per decidere chi di loro era più adatto ad essere titolare nei White Tigers e chi la riserva, vinse Gao; Lai combatté contro un ragazzo che aveva picchiato Mao, vinse e lo sfidante fu costretto a chiedere scusa a Mao umiliato davanti a tutti…”
Un brivido percorse la schiena di Mao.
Chulien = “...capisco…e come ci dovremmo arrivare alla gola? Dista almeno 10 Km da qui…!”
Erano arrivati davanti ad un grande capannone costruito con canne di bambù; Ray spinse il portone ed entrarono.
Dentro c’era un grossissimo elefante con tanto di zanne d’avorio, che barriva continuamente. Chulien rimase pietrificata a quella vista.
Ray = “...ci andremo sulla groppa di quell’elefante!”
In quella, cinque ragazzi si avvicinarono a Ray e Chulien, li portarono vicino all’elefante e li aiutarono a salirvi.
Chulien = “oh nonono!!! R-Ray, i-io n-non c-credo sia una b-buona idea…soffro di vertigini!”
Mentre Chulien tremava come una foglia, un paio di mani l'aiutarono a salire in groppa all'elefante, dietro a Ray.
Ray = “non devi avere paura! Ci sono qui io!”
Le prese le braccia e se le attorcigliò attorno alla vita.
Ray = “ora va meglio?”
Chulien arrossì un poco.
Chulien = “s-si!”
Con un poderoso barrito, l’elefante uscì fuori dal capannone a grandi passi e Chulien si strinse a Ray più forte che poté, tremando. Il ragazzo, per rassicurarla, le poggiò una mano sulla sua; la ragazza smise di tremare.
Camminarono per un po’ immersi nel silenzio, quando Ray vide un rametto di ibiscus sporgente dalle alture circostanti, ne staccò uno bianco e lo mise all’orecchio di Chulien, che arrossì. Dopo un po’, l’elefante si fermò di colpo.
Erano arrivati.
Per via della brusca “frenata”, Chulien finì col mento sulla spalla di Ray; erano guancia contro guancia.
Chulien = “s-scusa Ray…”
Ray = “non fa niente, davvero…”
Chulien e Ray scesero dall’elefante, poi il ragazzo guardò l’amica, la prese per mano e la condusse dentro la Gola della Tigre.
Ray = “sei pronta?”
Chulien = “si…credo”.
Ray = “buona fortuna…”
La baciò delicatamente sulla guancia.
Chulien = “...g-grazie…”
Ray fece per andarsene, quando sembrò ripensarci e si voltò di scatto per fissare Chulien negli occhi.
Ray = “Chulien, c’è una cosa che non ti ho detto…!”
Le pupille di Chulien si dilatarono, in un misto di stupore e terrore.
Ray = “...è sempre lo sfidante a decidere la posta in gioco…”
Chulien = “cosa?! Ma...e se lo sfidante pone una condizione che non posso accettare?! È assurdo!”
Folla = “Chulien, Chulien!”
Ray = “...lo so... ma è così...vai e fatti onore! Io credo in te…”
E Ray se ne andò, lasciandola confusa, disperata, atterrita. Tremando da capo a piedi, Chulien entrò nell’arena e vide l’amico andarsi a posizionare nella tribuna d’onore assieme al saggio Tao.
Tao = “...Che entri la sfidante…!”
Dal lato opposto a quello di Chulien venne fuori Mao e per poco la più giovane non si mise a cantare dalla contentezza. Di sicuro battere con la cugina non sarebbe stata una passeggiata, tanto era forte, ma non le avrebbe posto condizioni CATASTROFICHE! Era tanto contenta da non notare l'espressione che si era dipinta sul volto di Mao, serissima.
Chulien = “ciao, Mao…!”
L'interpellata guardò altrove con odio, evitando d'incrociare il suo sguardo, e non le rispose.
Tao = “La Sfidante dichiari la posta in gioco”.
Tutt'a un tratto risoluta, Mao si voltò verso Ray.
Mao = “...Ray, io voglio combattere PER TE!”
Mentre Chulien e Ray strabuzzavano contemporaneamente gli occhi, esterrefatti, Mao rivolse alla cugina la sua prima occhiata, ai limiti del disgustato.
Chulien = “...ma Mao! Non dire stupidaggini... sappiamo entrambe perfettamente che lui preferisce te, no?!”
Mao = “tu dici?! E dove le metti tutte le cure ed attenzioni che oggi Ray ha riservato solo per te, CARA CUGINETTA?!”
Chulien = “...ma... io e Ray siamo solo amici…”
In preda ad un forte sentimento al contempo nervoso e carico di soggezione, Chulien riprese a torturarsi le mani all'altezza del grembo.
Mao = “...tsk...non ho bisogno delle tue stupide, insulse scuse...! VOGLIO SOLO COMBATTERE! PERCHÈ RAY È SOLO MIO! LO SANNO TUTTI!!! ...E ORA, VAI! ATTACCA GALUX!!!”
Quasi ai limiti di una devastante crisi isterica, la giovane White Tiger lanciò la sua trottola rosea con tutta la forza e la frustrazione che aveva in corpo, quasi a volerne strappare via la corda. E mentre il micidiale Galux fendeva l'aria e toccava terra con uno schianto, a Chulien non restò altro da fare che imitare la cugina.
Si diede, così, il via ad una lotta serrata, ma sostanzialmente impari. E, ovviamente, ad avere la peggio era la neo-custode della Lince Africana...
Mao = “vai Galux! Attacco Felino!”
Chulien = “Caracal! Salta! Ora!”
Sotto le occhiate ammirate della folla, Galux partì all’attacco e si fiondò verso il bey avversario, che, contro ogni previsione, schivò l’attacco con leggiadra agilità, saltando molto in alto.
Mao = “...e questa dove l’hai imparata?!”
Chulien = “sai, Mao...? Sono molto migliorata dalle selezioni per entrare nei White Tigers…”
A quelle parole, Caracal toccò terra con grazia e riprese a girare spedito, accanto a Galux.
Mao = “mmm... sei migliorata, lo ammetto... ma non ti serviranno dei piccoli salterelli per battermi...! Lo sai, vero?! Attacca ancora, Galux!”
Mentre si lanciava con foga contro la trottola avversaria, dal bey di Mao cominciarono a provenire strani bagliori e, in breve, fece la sua comparsa il maestoso Felino Rosa.
Chulien = “oh, no! Caracal!”
E fu allora che avvenne.
Chulien sentì una nuova, prorompente forza impossessarsi di lei, sentendo nelle vene scorrerle una carica tanto potente che mai prima aveva avuto in corpo... e il Caracal era lì, a pochi passi da lei, che troneggiava sullo stadio alla pari di Galux, fulgido e sfavillante nelle sue tonalità color rame.
Sentì il cuore scoppiarle di gioia; mentre il suo Animale Sacro le lanciava un'occhiata eloquente attraverso ai suoi magnetici occhi color della savana, ebbe la certezza che nessuno mai, da quel giorno, avrebbe più potuto definirla seconda a Mao.
...Forse neanche Ray...
Anche Mao sembrò accorgersene, perchè quando parlò nella sua voce appena appena stridula risuonava una nota d'incertezza.
Mao = “...Galux! Aumenta la velocità... E ATTACCO FELINO ALLA MASSIMA POTENZA!!!”
Chulien = “...Caracal! ATTACCO SFURIATA!!!”
I due Bit presero ad attaccarsi furiosamente, con fauci, unghie, artigli e zampe, provocando delle forti scosse sismiche.
Proprio al culmine della ressa, le pareti della Gola della Tigre cominciarono a venir giù, ed uno spuntone di roccia particolarmente grande ed appuntito ebbe la "felice idea" di precipitare addosso a Chulien.
Ray = “...CHULIEEEN!!!”
Con ottimi riflessi, il cinese saltò giù dalla tribuna d’onore e si buttò praticamente addosso a Chulien, facendole scudo col corpo, ed entrambi rotolarono via per parecchi metri; miracolosamente, fatta eccezione per qualche graffietto sparso e per la paura, rimasero illesi. Tuttavia, il masso aveva quasi interamente ricoperto il campo di gioco ed aveva sollevato molta polvere.
Quando gran parte della foschia si fu dissolta, Chulien vide Mao ancora in piedi, anche se le era impossibile vedere Galux. Sentiva, tuttavia, qualcosa che roteava forsennatamente ed ebbe come l'orribile presentimento con non fosse la sua trottola a produrre tale rumore...
Chulien = “...no! Caracal!!!”
Mentro il suo grido disperato lacerava il silenzio nel quale era piombata la Gola della Tigre, la densa nebbiolina si dissolse del tutto e, con sommo stupore di tutti, Chulien vide che non era Galux a roteare ancora, bensì il suo Caracal.
Osservando entrambe le espressioni che si dipinsero sui volti di Chulien e Mao era quasi impossibile chi fosse più shockata.
Mao = “...io...io non...non posso crederci...! Il...il mio Galux...!”
Chulien = “...Caracal…”
Profondamente umiliata, la blader dall'insolita chioma rosata raccolse la sua trottola in un mesto silenzio, cercando di dare il meno possibile nell'occhio. Sospirando, mentre un'espressione ben diversa da quella della cugina le si allargava serenamente sul volto, Chulien strinse a sè il suo nuovo Caracal, ringraziandolo di tutto...
Quando sentì qualcuno che le si avvicinava alle spalle.
Ray.
Che le porgeva l'Ibiscus bianco, sgualcito ma ancora candidamente e puramente bello.
Chulien = "...Ray...grazie per avermi salvata..."
Sentì le sue guance che si tingevano di un colore che ricordava vagamente un falò.
Ray = “...figurati...! Sei stata formidabile...e sono fiero di te…”
Lanciando al vento ogni precauzione, ogni timidezza ed ogni decoro, Chulien guardò Ray dritto negli occhi e, rivolgendogli un sorriso enorme e scoppiando a ridere, gli saltò tra le braccia.
Chulien = “...grazie, Ray! Grazie davvero...di tutto…! Ti voglio bene…!”
Sentì le braccia di Ray che le cingevano le esili spalle.
Ray = “...anche io... tantissimo…”
Rimasero per un po' in silenzio, stretti l'una nell'abbraccio dell'altro, quando all'improvviso il cinese ruppe quel contatto e lanciò alla ragazzina un'occhiata vagamente maliziosa...
Ray = “...Sai, Chulien? Hai un po’ di sangue sulle labbra…”
Stupita da quella strana affermazione, Chulien si toccò debolmente le labbra con un dito, ma Ray le scostò la mano e, prima che l'uno o l'altra potesse capire cosa stava succedendo, la baciò.

E Chulien si sentì rinascere.
Era così bello…
Ed era tutto per lei!
Chulien = “...Ray... questo è stato il giorno più bello della mia vita… ti prego... promettimi che non finirà mai... e, se è un sogno, non svegliarmi…”
Intenerito, l'interpellato scoppiò a ridere e le passò un dito sulle gote arrossate.
Ray = “...te lo prometto…”
E la baciò nuovamente.
  
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