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Autore: glimpsy    11/09/2011    0 recensioni
Questa è la prima fanfiction che pubblico.Non ha un tema preciso.Bhe a parte il fatto dei 30 seconds to mars,ma questo è un dettaglio.Metterò dentro i discorsi che vorrei fare a Jared,Shannon e Tomo spacciandomi per Cassie (eheheheheh)e si,ci sarà un storia d'amore però la faccio struggente e piena di emozioni. Mi piacerebbe fosse una di quelle storie che fanno piangere e ridere e che vengono in mente magari ascoltando una canzone o che comunque rimangono impresse ecco.Spero vi piaccia.
Aaah che ansia >.<
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Primo lavoro da tecnica del suono e addetta alla scenografia.
Certo,avrebbe dovuto lasciare la sua amata casa e tutti i suoi amici.
Questo se Cassie fosse stata una ragazza normale. Invece viveva in una roulotte. Non perché fosse povera ma perché preferiva tenere tutte le sue cose nella sua “casa portatile” in modo da poter viaggiare spesso e senza problemi.
E così fece anche questa volta. Tirò su tavolino e sedie che aveva messo fuori per creare una specie di giardino e partì.
Partì per Montreal.
Una città fredda ma piena di vita e circondata dalla natura incontaminata:il suo sogno.
Accese la radio e iniziò il suo viaggio
 
Dopo qualche ora trovò il centro della città. Il posto in cui doveva andare era uno studio fotografico e si chiamava “The Corner”,non ci mise molto a trovarlo e siccome era in anticipo di 3 ore decise di cercare un posto dove sistemarsi con la roulotte. Aveva sentito parlare di un parcheggio per camperisti quindi si diresse lì cercando la via sul navigatore satellitare.
Appena trovato il parcheggio notò che era quasi in ritardo quindi prese in fretta la sua bicicletta e tornò allo studio. Il suo lavoro consisteva nel collegare cavi e metterli in modo da non far inciampare la gente che camminava di fretta e sistemare lo sfondo per le foto; a volte. per farsi aumentare la paga, portava anche il caffè e sistemava i trucchi, ma aveva sentito che André non faceva caso a queste cose. Tanto meglio.
L’incontro con il fotografo era al quarto piano quindi prese l’ascensore e salì,sperando di non trovare il solito pazzo francese che si inventava cose assurde solo perché,essendo lui un fotografo,poteva fare ciò che voleva senza curarsi minimamente dei problemi che avrebbero potuto avere quelli che lavoravano per davvero.
L’ascensore si aprì e Cassie si perse. Era immenso. C’erano indicazione ovunque ma erano in francese. Aveva sempre odiato il francese.
*Schifo. Iniziamo bene….chissà come sarà il fotografo*
Cassie si preoccupò. Prima che le porte dell’ascensore si chiudessero si diresse verso quella che sarebbe potuta essere la reception.
-“Salve. E’ qui il set fotografico?”-
-“ Non vedi le indicazioni? Se le seguissi magari troveresti quello che cerchi”- La tizia alla reception era una ragazzetta con i capelli castani piastrati a cui erano attaccate delle extension da poco, unghie finte alla french e masticava una cicca che puzzava di fragola.
-“Ha ragione. Però vede…non tutti sanno il francese.”-
La tizia sbuffò e uscì dalla porticina del bancone per fare strada a Cassie. I tacchi troppo alti delle scarpe che aveva la tizia facevano rumore sulle piastrelle bianche.
-“Di qui c’è il camerino,dove si truccano e si vestono per le foto”-
*ma dai?*
-“Tu invece puoi sistemare le tue cose qui”- indicò una stanzina che probabilmente era usata come discarica nei giorni in cui non c’era nessuno.
-“André arriverà tra qualche minuto,ma non vuole parlare con nessuno prima di lavorare quindi tu puoi iniziare a…fare quello che devi fare”- La tizia se ne andò senza averle dato spiegazioni utili.
Nella stanzina/discarica c’era un borsone appoggiato su una panca di legno mezza rotta con dentro dei vestiti coloratissimi che nessuno avrebbe mai dovuto indossare.
Mentre Cassie si toglieva la giacca e cercava un posto dove appenderla,la porta della stanzina si aprì ed entrarono due corpi avvinghiati e ansimanti. Non riuscì subito a capire cosa stesse succedendo. Poi vide dei lunghi capelli biondi e intuì che quella era una ragazza ma non capì chi era il ragazzo fino a quando non si tolse la maglietta mostrando i tatuaggi. Notò le due triadi sugli avambracci che sfilavano la gonna inguinale della modella bionda. Li guardò,ma non si accorsero della sua presenza fino a quando,mentre il ragazzo si armava di protezioni,lei tossicchiò. Si voltarono. Erano tutti e due in imbarazzo mentre Cassie li fissava.
-“Bhe è una cosa naturale”- Disse Jared Leto mentre si rimetteva la maglietta e passava alla biondona la sua mini-gonna
-“Non lo metto in dubbio. Vi chiedo solo di spostarvi per farmi uscire”- Mentre Jared cercava di convincere la biondona a restare nella stanzina con lui,lei disse con aria svogliata-“ No,senti caro,non mi va più ora. Ci vediamo tra qualche minuto in sala trucco e poi magari questa sera mi offri la cena”- Jared la guardò con aria schifata,poi si girò verso Cassie gettandole un’occhiataccia colma di disprezzo e uscì dalla stanzina insieme alla biondona.
*ho incontrato uno dei miei cantanti preferiti e ora lui mi odia. C’è qualcosa che non va*
  

 

  
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