Primo giro di coda
Ho vissuto a
pieno la mia vita da papero e non mi pento di aver lasciato giovane la mia
casa, i miei genitori e le mie sorelle per cercare un futuro in America.
Ho
lavorato come un mulo in ogni luogo, ho
affrontato il dolore della perdita dei miei cari e ho combattuto con ogni mia forza contro tutto ciò che mi ostacolava
lungo la strada riuscendo ad uscire quasi sempre vincitore.
Alla fine sono
riuscito ad accumulare enormi ricchezze dentro al mio deposito e ha costruirmi
un impero economico senza precedenti.
Secondo giro di coda
Adesso sono rinchiuso nel mio deposito e immerso con
tutto il mio corpo nel denaro che ho accumulato durante questa mia esistenza.
Non ho fatto uscire neanche una moneta per cause inutili o ho ceduto alle mille
richieste di mio nipote Paperino o ai miei nipotini che chiedevano anche un
solo gelato.
Ci sono state occasioni in cui il mio cuore si è
indebolito ad imprese di sciocca bontà e ho sperperato il mio patrimonio per
paura o perché il mio cuore gelido si era scongelato davanti agli eventi, ma
dopo sono ritornato sempre ad essere ciò che sono e ha conservare intatto il
mio patrimonio.
Il mio patrimonio è intatto nel suo deposito
e io lentamente affondo per scomparire per sempre.
Terzo giro di coda
Adesso sono solo … nessun parente risponde ai miei
richiami.
Paperino non viene più a lucidare le miei monete o seguirmi in
qualche impresa sperduta.
I miei nipoti non vengono più al deposito per chiedermi un
gelato o portarli in qualche avventura. Archimede
non mi regala più le sue invenzioni.
Pico
de Paperis non mi regala la sua conoscenza.
Brigitta non viene più a perseguitarmi con la sua sciocca
infatuazione e non mi porta più le sue squisite torte.
Nonna Papera non mi invita più alle sue riunioni di
famiglia e non mi invia più i prodotti della sua campagna.
Nessun parente si cura di me o viene a
trovarmi
Quarto giro di coda
Oh, Doretta Dormeì
… quanto avrei voluto vederti per un ultima volta … unico amore della mia vita.
“Paperone de Paperoni sei condannato al
quarto cerchio degli inferi, quello destinato agli avari” così decreto il
giudice infernale Minosse davanti al suo imputato che nella vita è stato il
papero più ricco del mondo, ma ora era solo un’altra povera anima condannata.
Nota dell’autrice: Questa è una vecchia fanfic scritta dopo aver letto per la prima volta i primi
canti dell’inferno di Dante Alighieri. Fin da bambina, ho sempre odiato il
personaggio di Zio Paperone per il suo comportamento verso il prossimo e per
quella eccessiva possessione verso la sua ricchezza e questo mi ha dato spunto
per questa fanfic.