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Autore: Juliet__Albarn    12/09/2011    9 recensioni
Piccolo omaggio a tutte le vittime dell' 11 Settembre.
Spero che vi piaccia, non uccidetemi, vi prego! D:
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11 settembre

 

Death City era nuvolosa quella sera, sembrava stesse per piovere, il che era strano dato che a Death City non pioveva mai.

Una ragazza dai capelli biondi e dai profondi occhi verdi guardava fuori dalla finestra della sua camera, la ragazza in questione era Maka Albarn.

Era pensierosa e aveva un brutto presentimento, ma non sapeva il perchè, o almeno...non ancora.

Sospirò, decise di recarsi in salotto per guardare un po' di televisione e si soffermò su un telegiornale che parlava di un attentato in America.

Era come rapita da quella notizia, tutte quelle povere persone, il dolore, la sofferenza che provavano in quel momento era terribile.

E l'aveva colpita, continuò ad ascoltare il telegiornale in silenzio.

"Che stai guardando?" una voce la ridestò dai suoi pensieri e inevitabilmente si voltò, e lì vide il suo partner.

Occhi rosso rubino, capelli argentei e un fisico decisamente cool, come diceva lui.

"Un telegiornale, parla di un attentano alle Twin Towers americane" rispose la ragazza girandosi nuovamente verso lo schermo.

L' albino curioso si sedette vicino a lei e iniziò anche lui a guardare la televisione,

"Oggi l'America ha subito l' attacco terroristico più grave della sua storia -iniziò serio il giornalista - alle ore 8:46 un aereo è stato dirottato contro la Torre Nord del World Trade Center mentre alle 9:02 anche la Torre Sud è stata colpita.Circa 57 minuti dopo, la Torre Sud crolla e mezz'ora dopo la stessa fine tocca anche a quella Nord"

Maka rabbrividì e si portò le ginochia al petto spaventata,

"Il numero di vittime conta circa a 3.000...Molti sono dispersi e il numero di vittime tende a salire..."

Maka sgranò gli occhi, com' era possibile che qualcuno avesse compiuto un gesto così terribile?

Restò in silenzio continuando a guardare lo schermo sconvolta, "E' terribile" commentò Soul,

"Si è davvero spaventoso..."

I due restarono in silenzio per qualche minuto continuando ad ascoltare il servizio, finchè qualcuno non bussò alla porta.

Soul si precipitò ad aprirla e quello che vide lo lasciò sconvolto, Spirit era in piedi in silenzio e con lo sguardo basso.

"Posso...Posso entrare?" domandò debolmente l' uomo continuando a guardare per terra,

Soul rimase esterefatto da quel comportamento, da quando quel donnaiolo era così silenzioso e calmo?

"Oh...Si" rispose l'albino stranito,

"Grazie..."

La Death Schyte entrò in casa e si diresse in salotto dove trovò la figlia, "Ciao Maka - iniziò cupo - dobbiamo parlare..."

"Senti papà ti ho detto che non vengo domania cena con te!" esclamò seccata la bionda,

"No, non è questo..." rispose a testa bassa.

Maka rimase perplessa, perchè suo padre era così serio?

Già era strano che non le fosse saltato addosso dicendole cose del tipo "MAKKKKKAAA LUCE DEI MIE OCCHi" oppure "MAKA AMORE DI PAPA' ", se poi adesso faceva anche il serio voleva dire che c'era davveo qualcosa che non andava.

"Soul, potresi lasciarci da soli?" domandò l'uomo serio, il ragazzo guardò la sua partner per ottenere una sua risposta e rimase sorpreso quando la vide annuire.

Di solito Maka voleva che lui ci fosse sempre quando Spirit la veniva a trovare nel caso avesse un attacco di amore paterno, ma non stavolta...

Era una questione seria.

"Si certo, vado di sopra" rispose infine avviandosi verso il piano superiore, ma non resistette alla curiosità e si nascose dietro la parete per ascoltare la conversazione.

"Allora cosa c'è?" domandò impaziente Maka, Spirit esitò,"Non so come dirtelo Maka..."

"Beh, inizia dal principio no?"

"Vedi non è facile..." la bionda sospirò "Muoviti o ti caccio da casa mia!"

Spiri rassegnato alzò lo sguardo e per la prima volta incrociò gli occhi verdi della figlia, ebbe un colpo al cuore, erano esattamente come quelli di Kami...

Si avvicinò a lei "Maka, si tratta di tua madre - iniziò triste -Lei...Lei è morta nell' attentato alle Torri Gemelle di stamattina..."

E in quel preciso momento tutto il mondo di Maka si frantumò...

Un tuono e un lampo si levarono in cielo, aveva iniziato a piovere...

Anche il cielo piangeva...

"Co...Cosa?" domandò sconvolta la bionda,

"Tua madre è una delle vittime dell' attacco terroristico" ripetè il rosso con gli occhi lucidi.

La ragazza cadde in ginocchio e iniziò a piangere disperata, "La mamma...La mia mamma..."

"Maka io..."

"No stai mentendo! La mamma non può essere morta! Non può!!" urlò sconvolta la bionda coprendosi il volto con le mani,

"La mamma era andata a New York...Era nell' edificio al momento dell' attacco. Non ce l' ha fatta, il suo corpo è stato identificato poche ore fa. Maka la mamma non c'è più..."

La ragazza continuò a piangere sempre più forte, il dolore che provava in quel momento era indescrivibile, adesso sapeva cosa provavano quelle persone a New York, famiglie distrutte, dolore, sofferenza, rabbia...

Spirit si sedette vicino alla figlia e l' abbracciò "La mamma non vorrebbe vederti così triste, sei sempre stato il suo raggio di sole, non deluderla adesso. Non puoi Maka..."

Maka alzò lo sguardo verso il padre e notò i suoi occhi, erano tristi, stanchi e afflitti.

Sussultò, anche lei aveva avuto quello sguardo quando Soul era stato ferio da Crona, quegli erano gli occhi di una persona che soffriva.

Quegli erano gli occhi di un persona che aveva perso un caro.

Allora forse il papà amava davvero la mamma.

Spirit si alzò dal pavimento e si diresse verso le scale dove trovò Soul,"Vai da lei, ne ha bisogno. Ormai sei l'unica famiglia che le rimane"

"Mi dispiace Spirit..." disse triste l' albino,

"Prenditi cura della mia bambina" aggiunse triste,

"Lo farò" rispose il ragazzo deciso.

La Death Schyte sorrise debolmente e tornò dalla figlia, un' ultima volta e la riabbracciò "Ti voglio bene Maka, ricordalo" e detto questo uscì dalla casa.

Si appoggiò sulla porta, era stanco, era tanto stanco,aveva pianto era inutile negarlo, ma ormai era troppo tardi, l' aveva persa e non sarebbe mai più tornata. Una lacrima solcò la sua guancia ma non doveva piangere, non doveva, non poteva. Doveva mostrarsi forte, non tanto per lui, quanto per Maka.

Ricacciò indietro le lacrime e si diresse verso la Shibusen, adesso Maka era in buone mani, ne era sicuro.

***

Soul era seduto vicino a Maka, la ragazza continuava a piangere insistentemente e lui era rimaso in silenzio tutto il tempo.

Non poteva aiutarla, non poteva fare niente...Era inutile...

"Soul..." lo chiamò leggermente la bionda,

"Maka io..."

"Ti prego abbracciami..." chiese in lacrime la Meister.

L' albino l'abbracciò dolcemente, sentiva le lacrime della sua partner sulla sua spalla ma non gli importava, adesso doveva solo starle accanto,le accarezzò i capelli,

"Non lasciarmi mai...Ti prego..." sussurrò a un certo punto la ragazza ancora tra le braccia del partner,

"Mai" le rispose dolcemente l' albino baciandole la fronte,

"Soul la mia mamma non c'è più..." singhiozzò la Maestra,

"Ti sbagli, lei sarà sempre nel tuo cuore Maka" rispose la buki,

"Nel mio cuore?" domandò Maka alzando la sguardo,

"Si - le rispose l' albino- e poi mi hai sempre detto che tua mamma era un angelo no?"

La Meister annuì, "Beh è andata in paradiso, e anche tu ci andrai quindi la rivedrai,non temere"

"Soul..."

"Vi ritroverete un giorno Maka" le sussurrò il ragazzo deciso ma allo stesso tempo dolce,

"Si, ma verrai anche tu in paradiso con me e te la farò conoscere, così staremo tutti e tre insieme per sempre" rispose la Shoukin sorridendo ancora con le lacrime agli occhi.

Il ragazzo contraccambiò il sorriso, nonostante tutto Maka riusciva ancora a sorridere, e per questo l'ammirava.

"Soul senti...Posso...Posso dormire con te stanotte?" domandò la bionda arrossendo debolmente,

"Certo che puoi" le rispose l' albino accarezzandole la testa,

"Grazie. Ah sai hai ragione..."

"Che vuoi dire?"

"La mia mamma è tornata nella sua vera casa..."

Soul sorrise, no,non sarebbe stato facile ma avrebbero superato quel momento e l' avrebbero fatto insieme.

Perchè lui non avrebbe mai abbandonato la sua piccola Maka, per nessun motivo al mondo.



Quel giorno verrà ricordato da tutto il mondo come il giorno dell' Apocalisse dell' 11 settembre.

Fanfiction scritta in memoria di tutte le vittime dell' 11 settembre.

 

 

Angolo Autore :D

Salve gente, questa One-Shot l'ho scritta in memoria dell'11 settembre.

Spero che vi piaccia, non sono convinta di averla scritta bene ma spero comunque che sia passabile.

Fatemi sapere cosa ne pensate! ;D
Un bacione <3

 

Juliet__Albarn

 
  
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