TRENTA LUGLIO

Sabato mattina. Ore sette. I raggi del sole illuminarono la stanza di Bunny facendola risvegliare col sorriso sulle labbra.
La nostra amica balzò dal letto e si affacciò alla finestra stiracchiandosi come meglio poteva.
La giornata era calda e soleggiata e Bunny assaporò fino in fondo quel meraviglioso clima estivo.
Con le braccia conserte e il petto appoggiato sul davanzale della finestra, ascoltò beatamente i canti degli uccellini nei loro nidi.
Tutto intorno a lei era tranquillo, si respirava una profonda aria di pace e il paesaggio che aveva di fronte le fece ricordare il giardino incantato di Miriam.
Già Miriam, chissà che cosa stava facendo adesso?
Erano passati un bel po' di mesi dall'ultima volta che l'aveva vista.
Scosse la testa e cercò di non pensarci, ormai quell'avventura era finita e finalmente poteva vivere in pace il suo amore con Seiya.
Respirò a pieni polmoni il soffio di quella leggerissima brezza d'estate, infine richiuse la finestra.
Stava per andare in bagno, quando il calendario appeso al muro attirò la sua attenzione.
Ma certo! Era il trenta Luglio! Il compleanno di Seiya!
Come aveva potuto dimenticarlo? Aveva persino cerchiato la data col pennarello rosso.
Bunny decise che quello doveva essere un giorno speciale, sarebbe stata la prima volta che avrebbe festeggiato il compleanno del suo nuovo ragazzo.

Seiya uscì dalla doccia con addosso solo un asciugamano attorno alla sua vita.
Andò nella sua stanza e indossò i suoi pantaloni azzurri abbinati alla maglietta a righe con la scritta SOS e l'immancabile berretto rosso.
Sapeva benissimo che quello era il giorno del suo compleanno, tuttavia non sembrava essere poi tanto entusiasmato.
Per lui era un giorno come tutti gli altri, punto e basta.
Si mise gli occhiali da sole e scese tranquillamente in cucina,
arrivato là, Taiki e Yaten fecero scoppiare delle stelle filanti.

" Buon compleanno Seiya!"  Esclamarono all'unisono i due ragazzi.

" Oh, ma che bella sorpresa." Replicò Seiya con voce ironica.

" E come avremmo potuto dimenticare il compleanno del nostro fratellino?!" Rispose Yaten abbracciandolo e sfregando con la mano la testa di Seiya.

" Ahia Yaten, così mi fai cadere il cappello!"

" Tieni, questo è il mio regalo per te." Disse Taiki porgendogli un pacco marrone.

Seiya l'aprì e rimase perplesso, Taiki gli aveva regalato un libro o per meglio dire un romanzo.
Nel vedere la faccia sbalordita di Seiya, Yaten cercò di trattenersi dal ridere, ma alla fine non ce la fece e scoppiò in una risata pazzesca.

" Ah ah ah allora Seiya, ti piace il regalo?"

" Stai zitto Yaten, non capisci niente!"  L'ammonì Taiki.

" Storia di una capinera?" Replicò Seiya.

" Di Giovanni Verga." Rispose Taiki soddisfatto.

" Non sapevo ti piacessero gli scrittori italiani." Riprese Seiya divertito.

" Leggila, è una bella storia." Continuò Taiki.

" D'accordo, la leggerò, anche se conosco la storia."

" Tu leggila lo stesso!"

" E va bene, certo che Amy ti ha fatto davvero perdere la testa."

" Senti da che pulpito viene la predica"  si intromise Yaten  " sbaglio o anche Bunny ti ha fatto il lavaggio del cervello? Le hai adirittura chiesto di sposarti."

" E tu allora con Marta? Quella ragazza alla fine è riuscita a conquistarti."

" Si, però io non le ho fatto nessuna proposta di matrimonio."

" Sono sicuro che tra non molto gliela farai anche tu."

" Per il momento non ci penso nemmeno." Rispose burbero Yaten.

" Cambiando argomento" intervenne Taiki  " come pensi di festeggiare il tuo compleanno?"

" Non lo festeggierò, sapete cosa ne penso, i compleanni ti fanno solo ricordare che diventi un anno più vecchio."

" Ma dai Seiya"  riprese Yaten facendo l'occhiolino  " secondo te, Bunny come la prenderà?"

" Beh, per come è sbadata Bunny, molto probabilmente non si ricorderà nemmeno che oggi è il mio compleanno."

" Su questo ti do ragione"  disse Taiki " lei non è perfetta e organizzata come Amy".

Seiya guardò Taiki dritto negli occhi e rispose:

" Anche se non è perfetta, io la amo così come è! Amo tutto di lei, persino i suoi difetti!"

" Ah ah ah Bunny, ma come ti sei conciata?"  Esclamò Sam spanciandosi dalle risate sul pavimento.

In quel preciso istante, Bunny uscì dal bagno con dei bigodini in testa e delle fette di cetriolo sul viso.

" Ma io l'ho sempre detto"  continuò divertito Sam  " ho una sorella scema."

" Piantala Sam!"  Urlò Bunny inviperita  " guarda che i cetrioli sono meglio di qualsiasi crema idratante!"

" Oh ma davvero? Se vuoi un mio parere sappi che conciata in questa maniera sei davvero ridicola! Ma perchè al posto di imbrattarti la faccia non ti applichi di più a scuola? Così almeno diventeresti più intelligente!"

" Ora basta, Sam!"  Urlò Bunny irritata tentando di sferrargli un pugno sulla testa, ma ben presto quel grido di rabbia si tramutò in un grido di dolore.
Veloce come un fulmine, Sam si rialzò dal pavimento rinchiudendosi a chiave nel bagno, e il pugno di Bunny andò a finire sulla porta.

" Ahi Ahi che male!" Piagnucolò Bunny saltellando come una matta con la mano rossa e gonfia.

" Bunny, ma che succede?"  Chiese mamma Ilenia sbucando dalla stanza accanto, con in mano il cesto del bucato da stendere fuori al balcone.

" Succede che mi sono fatta malissimo!"  Rispose Bunny con le lacrime agli occhi e tirandosi sul col naso.

" Ora basta piangere Bunny"  riprese mamma Ilenia spazientita  " hai detto che dovevi organizzare una festa a sorpresa, perciò vai a prepararti e togliti quei cetrioli dalla faccia!"

" Oh già, è vero! Devo sbrigarmi!"

Bunny fece per andare in camera sua, ma mamma Ilenia la fermò dicendole:

" Bunny"

" Si?"

" La prossima volta, prima di metterti i miei bigodini, chiedimi il permesso!"

" D'accordo mamma."  Rispose Bunny un po' avvilita.

Marta era in camera sua seduta davanti alla specchiera, si stava pettinando i capelli e sorrideva felice.

" Come mai sei così contenta?" Domandò Artemis.

Marta smise di spazzolarsi i capelli e rispose:

" Oggi è il compleanno di Seiya e gli organizzeremo una festa a sorpresa."

" Immagino ci sarà anche Yaten."

" Si certo, ci sarà anche a lui"  Esclamò la ragazza prendendo la sua trousse di trucchi.

" Ora ho capito perchè ti stai preparando con tanta cura."  Riprese divertito Artemis, guardando Marta che si passava un po' di ombretto rosa sulle palpebre.

La ragazza continuò a truccarsi senza ascoltare le parole del gatto.
Infine Artemis balzò sulla specchiera e disse:

" Sai Marta, sono davvero contento per te, finalmente hai trovato un ragazzo che ti vuole bene."

" E' bello sentirtelo dire Artemis"  rispose Marta accarezzandolo sulla testa.

" Ormai avevo perso le speranze che tu riuscissi a trovarti un ragazzo ah ah ah!"

" Artemis!" Urlò inviperita Marta "chiedimi subito scusa!"

" Puoi scordartelo!"  Replicò divertito il gatto.

Lo squillo del telefono interruppe la discussione tra i due, Marta alzò la cornetta e rispose:

" Pronto?"

" Marta, sono Bunny."

" Ah Bunny, dimmi, che cosa c'è?"

" Allora sei pronta?"

" Si, lo sono quasi, devo solo infilarmi il vestito."

" Bene, ti aspetto a casa mia, dobbiamo andare in pasticceria a prendere la torta."

" D'accordo, dammi solo cinque minuti, vedrai che bella sorpresa faremo al tuo Seiya."

" Si non vedo l'ora che arrivi stasera, ora ti saluto, ho delle altre faccende da sbrigare, mi raccomando non tardare."

" Certo Bunny, a più tardi."

Marta abbassò la cornetta del telefono e prese il suo vestito dall'armadio.
Era un abito lungo nero, a bordi gialli.
Non l'aveva mai messo, anche perchè era l'unico vestito migliore che aveva.

" Devi andare Marta?"  Chiese Artemis.

" Si Bunny mi aspetta."

" Va, e divertiti!"

" Puoi contarci!"  Rispose la ragazza spalancando la porta, lasciando Artemis da solo nella stanza.

" Ah, finalmente un po' di pace."  Sospirò Artemis sistemandosi sul letto.