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Autore: MotherGoddamn    12/09/2011    12 recensioni
Kurt ha bisogno dell’aiuto di un amico nella camera da letto, e Finn è lieto di dargli una mano.
Traduzione dall’originale in inglese.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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The Favour
Di MotherGoddamn
Tradotto da prongs2992


Kurt stava fissando il soffitto, con la mente che galoppava. Tutto questo era ridicolo. Cosa diavolo stava pensando quando aveva chiesto a Finn di dargli una mano? Oddio, era imbarazzante.
 
“Kurt,” Finn gli diede una gomitata. “Mi passi un altro cuscino?”
 
Kurt gemette, sporgendosi e tirando a Finn un cuscino da terra. Kurt aveva fatto un paio di cose parecchio stupide nel corso della sua vita, ma chiedere a Finn di venire con lui in vacanza e far finta di essere il suo ragazzo? Questa le batteva tutte. Perfino peggio di quella volta che… decisamente. Anche peggio di quella.
 
“Kurt?” chiese Finn, controllando la barriera di cuscini fra loro due. “Io non è che sia, tipo, un maestro nello sci. È un problema se magari rimango a valle e vi guardo mentre scendete o qualcosa del genere? Perché se all’inizio della discesa comincio a cadere e divento una gigantesca palla di neve che travolge tutti non credo che tuo ex sarebbe molto colpito.”
 
“Sì, non c’è problema.” Kurt si strofinò gli occhi, cercando di resistere alla tentazione di soffocare il suo fratellastro, che in ogni caso aveva ragione. Non c’era praticamente niente che potesse colpire James, ma se Kurt avesse avuto un po’ più di preavviso avrebbe potuto chiedere a Blaine di fargli questo favore. O chiedere al primo passante che incontrava.
 
Chiunque tranne Finn Hudson.
 
“Finn, davvero, perché stai costruendo le mura di Gerico?”
 
“Sai com’è,” Finn alzò le spalle. “In caso tu rotoli nel mio lato del letto e, non so, ti aggrappi o qualcosa di simile.”
 
“Mi aggrap… sei serio?” Kurt digrignò i denti. “Senti, non ti molesterò mentre dormi, rilassati, okay?” Kurt si rotolò di fianco, appoggiando la guancia sulla mano. “Adesso finisci di costruire il tuo fortino e va’ a dormire!”
 
Kurt scacciò dalla mente le immagini di James nella stanza accanto, raggomitolato nelle braccia del suo perfetto fidanzato con il perfetto guardaroba e la perfetta personalità. Wow, stava diventando patetico. Aveva pensato di essersi lasciato alle spalle il suo cuore spezzato con la fine del liceo, ma no, lo tormentava ancora, seguendolo ovunque e assicurandosi che Kurt non potesse mai ottenere quello che voleva. Si sarebbe quasi potuto dire che il cerchio si stava chiudendo, visto che Kurt era così vicino al primo amore ma con le stesse solitarie emozioni.
 
Ovviamente, se il suo io sedicenne avesse saputo che il suo io futuro a ventiquattro anni sarebbe stato sdraiato nello stesso letto di Finn Hudson, avrebbe probabilmente vomitato per la felicità.
 
Ergh, Kurt rabbrividì. Finn era suo fratello, ora, e nonostante fosse ancora molto carino e sopportabile in piccole dosi, era comunque suo fratello.
 
Ed in nessun modo Kurt poteva vederlo altrimenti.
 
Si sentì un gemito, debole e soffocato dal muro. Parecchi altri lo seguirono poco dopo, con uno scricchiolio di molle rivelatore.
 
“Kurt?”
 
“Cosa c’è, Berlino Est?” borbottò Kurt.
 
“Questo rumore… loro stanno…” la voce di Finn si affievolì fino ad un sussurro a mala pena udibile. “Oh mio Dio. Lo stanno facendo.”
 
“Così sembra.” Kurt sbarrò gli occhi, e cercò di tenere a bada le lacrime. Oddio, James non poteva trattenersi nemmeno sapendo che Kurt era nella stanza accanto? Non era passato così tanto tempo! Kurt era significato così poco per lui?
 
“È così crudele!” disse Finn, che sembrava sinceramente stupito. “Sa benissimo che li possiamo sentire. Ieri mi ha fatto una scenata a colazione perché russavo!”
 
“Ah, già.” Kurt alzò la testa. “Grazie per aver detto che eri tu.”
 
“Non c’è problema. È solo che… cosa ci vedevi in quello stronzo? È prepotente, maleducato e, nonostante abbia un bel sedere…”
 
“Un bel cosa?”
 
“Ce li ho anch’io gli occhi, certe cose le vedo!” i gemiti che provenivano dalla stanza attigua erano diventati molto più rumorosi, ora. “E penso solo che tu meriti di meglio, Kurt.” Diede una piccola gomitata a Kurt. “Andiamo, amico. Perché hai dovuto chiedere a me di darti una mano? Hai sicuramente un sacco di ragazzi che ti sbavano dietro a New York.” Kurt sentì il letto abbassarsi quando Finn cambiò posizione. “Non che mi dispiaccia, lo sai.”
 
“Sì, lo so cosa hai pensato quando te l’ho chiesto… ma no. Con così poco preavviso non ho potuto preparare nessuno alla grandiosità di Kurt Hummel. Hai vinto per abbandono.”
 
“Ma lui non pensa che sia strano? Voglio dire, siamo fratellastri.”
 
Kurt non rispose.
 
“Non gli hai detto di me?” sibilò Finn. “Che diavolo, Kurt?”
 
“I componenti della nostra famiglia vanno presentati con calma, sai?! Qualche Hudson-Hummel finisce sempre per spaventare tutti. E la mia relazione con James non è durata abbastanza nemmeno per ammettere da dove venivo.”
 
“Oh, allora mi sembra giusto.” Biascicò Finn. “E James sembra veramente l’uomo ideale. Davvero, Kurt, tu sei grande, e non hai bisogno di qualcuno come James. Hai bisogno di qualcuno come…”
 
“Non dire Rachel!”
 
“…come te.” Completò Finn. “Qualcuno di sorprendente come te.”
 
“Beh, io…” Kurt esitò, stranamente colpito. “Grazie, Finn. Di sicuro speravo che James fosse quello giusto.”
 
“Mi è venuta un’idea.”
 
“Deve averti stancato. Meglio dormirci sopra.”
 
Ignorandolo, Finn si sedette e si mise a gattoni sul letto. Sporgendosi verso la testata del letto, la afferrò con fermezza, e, con un colpo deciso, la fece sbattere contro il muro. “Kurt!” disse in un lungo, rumoroso, rauco gemito.
 
Oddio, no!
 
“Finn! No! Smettila!” sibilò quando Finn ripeté il movimento. “No! No!”
 
“Limitati a starmi dietro! Vuoi rendere quel cretino di James geloso o no?”
Esclamò Finn sottovoce. “Kurt, ti prego! Più forte!”
 
“Oh mio Dio.” Kurt sarebbe morto per l’imbarazzo. Ma non prima di soffocare a morte Finn.
 
“Giusto! Giusto! Dì cose del genere!” sussurrò Finn, facendo sbattere di nuovo la testata del letto. “È così bello, Kurt! Non fermarti! Non fermarti mai!”
 
“Hai mai fatto sesso? O stai prendendo spunto dalla tv a pagamento per adulti?” Cercò di staccare la mano di Finn dal letto, ma lui la teneva forte. “Smettila!”
 
“Se mi fermo adesso penseranno che hai avuto problemi di eiaculazione precoce o qualcosa del genere. Ti sto aiutando, Kurt.” Finn gli fece l’occhiolino e Kurt si coprì la mano, sconvolto. “Sì! Sì! Sei cooosì grosso!” gli occhi di Finn si spalancarono improvvisante. “Oh, cavolo! Adesso penseranno che tu stai sopra.”
 
“E allora?” Kurt dava dei colpetti alle dita di Finn. “Non penserai mica che lascerei che tu stia sopra, vero?”
 
“Kurt, sono più altro di te.” Finn scosse la testa tristemente. “È così che funziona, e in altro modo sembrerebbe stupido. Come una rana che mangia un alce.”
 
“Smettila di rovinarmi il sesso” esclamò Kurt. “E per tua informazione, io sono stato sopr…” Kurt si interruppe, arrossendo furiosamente. “Stai zitto, okay?”
 
“Lì, Kurt, lì!”Qui, la voce di Finn si ruppe e dovette mordersi le labbra per soffocare una risata. E nonostante tutto, anche Kurt stava ridendo.
 
Bene, se non puoi batterli…
 
“Spostati un po’, imbecille, ti faccio vedere io come si fa.”
 
Raggiungendo Finn alla testata del letto, cominciò anche lui ad aggiungere gemiti e grugniti al mix, accelerando il ritmo dei colpi del letto sulla parete, mentre Finn continuava i suoi versi da Linda Lovelace. Probabilmente questa era la cosa più patetica che avesse mai fatto.
 
“Credo che stiano alzando il volume.” Sussurrò Finn. “Dobbiamo portare le cose al prossimo livello.”
 
“Oh, guarda nella mia valigia, ho un megafono!”
 
“Davvero?”
 
“Oh, per l’amor del…” esclamò Kurt, prima di gemere ad un volume impossibile. “E devi gemere più ad alta voce… io sono molto più bravo di te. Aspetta, non così alta! Guarda che non ti sto mica uccidendo!”
 
“Impalami sulla tua spada dell’amore, Kurt!”gridò Finn, guadagnandosi da Kurt uno scappellotto ben piazzato. “Che c’è? Era in uno dei libri di Rachel!”
 
“La vuoi smettere di fare quei rumori? Sembri una di quelle scimmie di 28 Giorni Dopo!”
 
“Sì! Sono stato un ragazzo cattivo, non è vero? Ho rubato io il biscotto. Ho rubato io il biscotto! Puniscimi!”
 
“Per favore, non fare mai, e dico mai, un video porno con Rachel.”
 
“Sì, così! I fratellastri lo fanno meglio!”
 
Kurt sbatté le palpebre. “Okay, basta così. Devi venire!”
 
“Cosa? A comando? Guarda che io ho dei bisogni, Kurt”
 
“Finn, giuro su Dio…”
 
“Va bene! Okay, okay!” cominciò a gemere più forte e a scatti, con gli occasionali “sì” e “Kurt” giusto per stare sul sicuro, mentre Kurt sbatteva ritmicamente il letto contro il muro.
 
Il viso di Kurt era in fiamme mentre ascoltava Finn. Era una cosa così imbarazzante che lo avrebbe indotto al suicidio. E allora perché sentiva questo strano affetto per l’idiota accanto a lui? James non si sarebbe mai umiliato per fare una cosa simile, ma ecco che Finn era lì, rendendosi completamente ridicolo, solo per aiutare Kurt. E in secondo luogo, con un pensiero che si affrettò ad allontanare, perché sentire Finn che faceva suoni ridicoli interrotti da risate silenziose lo faceva misteriosamente eccitare? No, meglio cancellare l’ultima parte. Se si fosse davvero eccitato ogni volta che Finn faceva qualcosa di stupido, sarebbe andato in giro con un’erezione permanente. Vattene, o vile pensiero.
 
E finalmente, finalmente Finn ‘venne’ e rimase silenzioso.
 
“Hai finito?”
 
“Penso che abbiamo vinto questo round.” Sussurrò Finn di rimando, con una faccia orgogliosa.
 
“Finn? Facciamo che non parleremo mai, mai più di quello che è successo?”
 
“Sono abbastanza sicuro di poterlo tenere per me, sicuro.”
 
“E, Finn?” aggiunse Kurt. “Grazie.”
 
 
Fine
 

 
A/N: Ecco a voi un’altra delle storie di MotherGoddamn! Si tratta di una traduzione dall’inglese, che potete trovare omonima su fanfiction.net. Spero vi sia piaciuta!
 
Questa non è la sola fanfiction di MotherGoddamn, per cui se vi è piaciuta questa vi consiglio di andare a vedere le altre traduzioni che ho fatto sul profilo di MotherGoddamn su EFP (e se sapete bene l’inglese anche su fanfiction.net).
Tuttavia la precedenza nelle traduzioni va a “The Lima Job”, la fanfiction Klaine che sto traducendo, sempre di MotherGoddamn, seguito di The Dapper Highwayman (anche queste sono traduzioni dagli originali omonimi).
 
Baci, alla prossima.
 
prongs
  
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