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Autore: AnImExMaNgA97    12/09/2011    5 recensioni
Una bollente giornata d'estate...
una passione più ardente dello stesso sole...
è pronta a consumarsi tra i due amanti che cercavano invano di sottrarsi all'intenso calore.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quando la passione brucia più del sole
 
Ciaooo!!!Questa è la mia prima FF...
non siate dure e recensite^^
Ps. L'ho scritta mesi fa... e quindi non ero ancora molto esperta di "quel lato"
Spero vi piaccia...
aspetto i vostri commenti... e se vi va venite sul forum TheMisakiLovers (forumfree) ...
così possiamo conoscerci e parlare di Junjou Romantica...
A prestooo!!!



Era una calda giornata d’estate, così calda da non poter rinunciare ad una giornata sulle affollate e accoglienti rive del mare.
Una ventata d’aria fresca si fece sentire sulla svestita e candida pelle di Misaki, che aspettava impaziente con il suo Usagi-san, l’arrivo dello Shinkansen che avrebbe creato quell’immenso piacere scorrere su di lui.   
I loro passi affaticati dal calore si diressero verso quell’imponente scatola di ferro, che ribolliva sotto il sole della bollente giornata a loro dedicata.
Il sorriso di Misaki risplendeva ancora di più di quel sole che tanto riscaldava il suo dolce animo pieno di altrettanto dolce e inconsapevole amore per Usagi.
Durante il lungo e straziante viaggio, i due non facevano altro che lanciarsi occhiate, come rappresentazione del desiderio l’uno dell’altro che accresceva con il loro silenzio.
Le morbide guance di Misaki stavano cominciando a prendere il colore di una pesca vellutata, fino a diventare di un rosso fuoco, come l’ardere della passione che si sarebbe consumata tra i due una volta arrivati.
Gli occhi di Usagi-san parlavano chiaro, lo stavano spogliando ancor prima di arrivare, creando nel tenero Misaki un forte senso di disagio.
Era una sensazione incredibile, lo Shinkansen lo stava cullando in compagnia di quegli occhi così pieni d’amore verso di lui, da fargli girare la testa e portarlo in uno stato di confusione, così tanto da suscitare nel suo animo, il desiderio di cadere dolcemente tra le sue grandi braccia.
Non ce la faceva più, non poteva sopportare tutto questo, doveva rompere quel silenzio, anche se era tremendamente piacevole quella sensazione di amore tiepido che stava scivolando in ogni parte del suo esile corpo.
Era una bomba pronta ad esplodere, pronta a fondere tutto ciò che la circonda, si sentiva sciogliere dalla forza delle sue radiazioni, che si diffondevano dal suo cuore verso ogni più remoto angolo di se stesso.
“Misaki”
Bastò una sola parola a disinnescare tutto questo, bastò la voce di Usagi per far ritornare Misaki in se stesso.
Il dolce sussurrare del suo nome, creò in Misaki un ritorno immediato alla realtà, spingendolo a guardare negli occhio il suo prezioso tesoro.
Dalle labbra di Usagi-san fiorì un sorriso di ineguagliabile splendore, che successivamente si diffuse su quelle di Misaki, creando un enorme bacio che lo stava sciogliendo come poteva succedere ad un gustoso cioccolatino in quel così caldo giorno.
Il ragazzo era sorpreso a tal punto da non sapere come reagire, ma nel frattempo, la lingua di Usagi-san si faceva sempre più profonda, mentre gli occhi stupiti di Misaki stavano cominciando a chiudersi lentamente come per assecondare il gioco.
La sua mano strinse la leggera maglia che il suo Usagi indossava, la strinse con forza fino a quando non si riaprì nuovamente, e lo spinse via da se, interrompendo quel magico e travolgente momento.
La faccia del tenero Misaki cambiò improvvisamente espressione, era su una fase difensiva e di rabbia, si era reso conto di quanto quel gesto da parte di Usagi-san fosse stato sconveniente.
Adesso gli occhi ad osservarlo erano tantissimi, dai più sorpresi a quelli che provavano disprezzo e disgusto, proprio ciò che temeva il ragazzo.
Ma quelli più espressivi che incrociò, erano proprio quelli del suo caro, che sembravano aver perso il loro colore brillante di una volta, erano spenti, e sembrava che dentro di loro, si stesse creando una cascata di lacrime.
L’ atmosfera del vagone si era ormai frantumata, in così tanti piccoli e taglienti pezzi, da ferire il piccolo Misaki, delle ferite così dolorose da far scendere sul suo viso delle enormi lacrime, in cui si riflettevano gli occhi di Usagi-san.
Fu spontaneo per Misaki reagire di alzarsi e scappare, la sua testa bassa faceva in modo tale da proteggersi da tutti quegli occhi osservatori, ma i suoi, coperti dalla mano, non cessarono di versare le lacrime che continuavano a produrre.
Si fece un tale silenzio da riuscire a sentire il pianto del ragazzo crescere sempre più forte, ma forse quello che soffriva di più era lo straziato Usagi, dispiaciuto del gesto da qui la loro sofferenza aveva avuto origine.
Nonostante Misaki non fosse più davanti al suo amore, continuava a vedere nelle proprie lacrime il suo sguardo triste, creando una reazione a catena che frantumò il cuore del ragazzo allo stesso modo della precedente atmosfera.
Fino al momento in cui, si sentì nuovamente pronunciare il suo nome, e nel frattempo una grossa e calda mano afferrare il suo sudato braccio.
Lo sguardo del ragazzo si girò immediatamente verso Usagi-san, di qui aveva riconosciuto la dolce voce, ma il suo passo che per un attimo si era fermato, si fece più veloce di prima, trascinando anche lui, che non aveva intenzione di staccarsi.
I loro passi svelti si sincronizzarono fino ad arrivare alla bianca porta del bagno degli uomini.
Senza esitazioni Misaki afferrò la fredda maniglia di ferro e l’aprì.
Cercò di chiudere la porta lasciando il povero Usagi-san  fuori, ma fu un tentativo inutile e la porta si richiuse, con entrambi dentro la piccola stanza.
Misaki piangeva, non riusciva più a controllare le sue lacrime, fino al momento in cui qualcosa di caldo e piacevole le spazzò via dal suo viso.
La lingua di Usagi-san scorreva sul triste, e allo stesso tempo sorpreso viso del ragazzo a causa del suo gesto, assaporando le lacrime che vi uscivano.
Dalla sua bocca, dove la lingua si stava ancora sciogliendo al sapore delle calde lacrime del ragazzo, uscì una semplice ma profonda parola:
“Scusa”
Gli occhi di Misaki si spalancarono, mostrando in tutto e per tutto il loro colore verde smeraldo e le lacrime che prima scendevano sul suo viso, scomparvero improvvisamente, lasciando solo una traccia umida.
Neanche il tempo di trovare qualcosa da dire, che Usagi-san continuò il suo discorso, un discorso nel quale il suo sorriso e i suoi occhi recuperarono la loro precedente bellezza.
“Misaki, scusa se non ho saputo resistere, ma tu eri così incredibilmente seducente, che il mio corpo si è mosso da solo.”
A quelle parole, il dolcissimo Misaki si commosse a tal punto da ricominciare quasi a piangere, ma questa volta le sue emozioni le scaricò interamente in un forte abbraccio, un abbraccio che cercava di avvolgere Usagi-san.
Era così felice di vedere che i suoi occhi erano tornati nuovamente a splendere come prima, non si sentiva più in colpa.
Le mani di Misaki tremavano così forte, ma non si staccarono dalla maglietta sudata del suo prezioso amore.
Ancora il ragazzino non si rendeva conto di quanto era innamorato, non voleva accettarlo, ma intanto non poté fare a meno di sentirsi tutt’uno con lui.
La lingua di Usagi-san, per la seconda volta, fece irruzione nella piccola bocca di Misaki, ma adesso fu accolta con amore.
Le loro bocche stavano diventando una soltanto, si stavano fondendo insieme, con piacere e passione.
Nel frattempo, la mano del curioso Usagi-san che era salita su da sotto la maglietta, scese improvvisamente molto in basso, fino a varcare una soglia proibita.
Il ragazzo emise un fremito,succedeva sempre così ogni volta, era una sensazione troppo forte e nuova per lui.
Il bacio si interruppe e i due si guardarono negli occhi con sguardo intenso.
Il sorriso di Usagi-san si era fatto più malizioso e le guancie del ragazzo si erano nuovamente arrossate.
“Nnn…U-Usagi-san!”
Il ragazzo sembrava sul punto di venire, e dalla sua bocca ancora bagnata uscivano dei gemiti, un misto di piacere, una sensazione che da un po di tempo, provava troppo spesso.
I pantaloni e le mutande di Misaki scesero, scesero così tanto fino a toccare il chiaro pavimento, e altrettanto fece Usagi-san.
Il suo viso scese e scesce … fino fino ad arrivere a far compagnia alle mani.
La lingua riprese il suo perverso giochetto, ancora più appassionatamente di prima, una cosa così intensa da mandare il ragazzo in trance.
“Ah…Ah…ah ah AH!” 
Adesso non bastavano più i gemiti che usivano dalla sua bocca per descrivere il suo stato di piacere …era una sensazione così avvolgente e piacevole…
Misaki non la reggeva più, era troppo intensa, e istintivamente si aggrappò ai morbidi capelli dello scrittore, li strinse così forte da poter dire con certezza che fosse un miracolo che siano rimasti attaccati alla sua testa.
Finalmente dalla bocca di Misaki uscirono le parole che il suo tanto caro aspettava da tempo…
“Si, io …io ti amo!”
 
   
 
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