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Autore: Kyz    12/09/2011    3 recensioni
Da ragazzini, Taichi e Yamato riassunsero la loro amicizia in una promessa. A distanza di anni, per il biondo Ishida è arrivato il momento di rispettarla.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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blood on blood

Blood on Blood


Te la ricordi, Taichi, quella promessa di tanti anni fa?
Eravamo così giovani e ingenui, ma eravamo amici. E della nostra amicizia eravamo certi, sicuri, come si è sicuri dello scorrere di un fiume.

È da molto che non ci vediamo. Certo, ci sentiamo per telefono ogni giorno, ma non è la stessa cosa. Sembrerò un anziano nostalgico, ma mi mancano i vecchi tempi.
Questi anni per me sono stati come una corsa lunga, lunga e solitaria. È vero, avevo al mio fianco molte persone, ma mancava il mio amico più importante: mancavi tu.

Quando l'altra notte squillò il telefono del mio appartamento a Tokyo stavo dormendo, ma per fortuna ho sempre avuto il sonno leggero. Hai iniziato subito a parlare, raccontandomi dei tuoi problemi con Sora, delle incomprensioni e dei litigi, delle difficoltà incontrate sul lavoro, dei figli che crescevano sempre più in fretta, delle tue paure, dei tuoi timori. Sapevo quello che volevi: confidarti con me e chiedermi un consiglio, come succedeva quando eravamo ragazzi. E nella fretta di sentirmi ti eri dimenticato di un piccolo particolare chiamato fuso orario. A New York saranno pure le tre di pomeriggio, ma qui a Tokyo sono le quattro di mattina.
Già, perché tu ora vivi a New York, a causa del tuo lavoro di diplomatico, mentre io giro il mondo tra un concerto e l'altro.

Quando finisti di sfogarti, ti ricordai la differenza d'orario tra l'America e il Giappone, prima di anticipare ogni tua possibile frase di scusa facendoti in fretta una sola domanda: "Taichi, te la ricordi la promessa che ci siamo fatti da ragazzi, vero?" Subito dopo riagganciai. Nel giro di dieci minuti ero vestito da capo a piedi e in mano avevo le chiavi della macchina. Per fortuna per strada non c'era traffico, data l'ora, per cui riuscii ad arrivare in aeroporto in meno di mezz'ora. E la buona sorte continuava a sorridermi, visto che il primo volo per New York sarebbe partito in un'ora scarsa.
Ora sono in aereo da sei ore, ma il volo ne durerà altre sedici, più o meno. Mi dispiace farti aspettare tanto, ma è il massimo che posso fare.
Te la sei ricordata, Yagami, quella promessa?

********

Due ragazzini avevano appena concluso in parità un'ennesima lite, iniziata ancora una volta per un motivo che nessuno dei due in quel momento ricordava, e ora recuperavano le forze distesi sull'erba, uno a fianco dell'altro.
“Yamato, tu dici che sono tutti i pugni che ci diamo a tenerci uniti?”
Taichi si era messo seduto, e stava fissando l'amico dritto negli occhi.
“No”, rispose l'altro, scostandosi i capelli biondi che gli coprivano gli occhi. “Secondo me fare a pugni è solo il modo con cui ci dimostriamo reciprocamente la nostra amicizia.”
Il moro rimase per qualche secondo pensieroso, alzando lo sguardo verso il cielo azzurro, prima di tornare a fissare il coetaneo con un'espressione stupita ma nel contempo divertita.
“E non potremmo dimostrarla in qualche altro modo? Ho male dappertutto.”
“Si, se è per quello non mi reggo in piedi nemmeno io”, constatò l'altro.
Improvvisamente, dopo qualche minuto trascorso in silenzio, il giovane Yagami si alzò in piedi.
“Su Yama, alzati. Ho un'idea.”
“Oh, favoloso. Ci mancava solo questa.”
Ma lo sguardo di Taichi si faceva sempre più serio, e Yamato non era abituato a vedere quell'espressione sul volto del suo migliore amico.
L'altro giorno ho sentito una canzone”, riprese il moro, “e mi è rimasta in mente una strofa. Era qualcosa del tipo: through the years and miles between us, it's been a long and lonely ride, but if I got a call in the dead of the night I'd be right by your side.
A parte i miei più sinceri complimenti per come canti, non ho ancora capito che idea ti è venuta in mente.”
“Ma se è così semplice. Facciamo una promessa!”, rispose Taichi pieno d'orgoglio, gonfiando il petto. “In qualsiasi caso, a qualsiasi ora, e in qualsiasi luogo, se ce ne sarà bisogno io sarò al tuo fianco.”

Yamato rimase per qualche secondo a bocca aperta, prima di stringere la mano che il ragazzino moro aveva teso davanti a se.
“Te lo prometto” disse sorridendo.


Bene bene, era da un po' che avevo voglia di scrivere qualcosa sull'amicizia tra Taichi e Yamato, e l'ispirazione mi è venuta ascoltando la stupenda canzone dei Bon Jovi che dà il titolo alla storia. Praticamente ho provato ad adattare il testo della canzone a questa situazione, sperando di riuscire a combinare qualcosa di passabile, anche se è stato davvero difficile scrivere queste righe e la fic non è uscita come mi aspettavo. Per il momento pubblico questa versione, ma spero un giorno di poterla modificare in meglio. Comunque grazie in anticipo a chi leggerà questa storia. Ancora una volta, spero di essere riuscito a buttare giù qualche riga decente.
Kyz

Ah, prima di dimenticarmene: non mi appartengono né la serie dei Digimon né la canzone Blood on Blood. La prima appartiene alla Toei Animation, la seconda al gruppo Bon Jovi. Questa fanfic è stata scritta senza scopo di lucro (perdonatemi ma ho sempre voluto scrivere le rinunce legali xD)

  
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