Ringrazio sentitamente tutti quelli che hanno finora recensito in particolare jack83, rembrant, Killkenny, Topomouse, Darik e wolverine che sono il mio zoccolo duro di recensori.
Passiamo ora all'angolo delle risposte:
Topomouse: non sei stato pignolo, anzi, ti ringrazio per avermi fatto notare un errore nel quale altrimenti avrei continuato a perseverare dato che ho sempre letto Hokari e non Horaki.
Ringrazio anche tablith89 per avermi fatto notare la svista sul nome di Kaworu.
x Tan: non ho ancora deciso cosa fare. Posso solo dirti
di continuare a leggere i capitoli che arriveranno. ^_*
E ora... via con la storia !!!_____________________________________________________________________________________________________________________________________
UNA NOTIZIA SENSAZIONALE
Erano da poco passate le 9.30 del mattino quando Shinji si
svegliò.
Stette ancora qualche minuto a rigirarsi nel letto prima di alzarsi.
Dopo essersi fatto una doccia, si apprestò a vestirti.
Decise di optare per un paio di jeans blu, una camicia bianca a maniche lunghe, e un maglione
grigio chiaro con lo scollo a V.
Indossate infine un paio di scarpe da ginnastica bianche, uscì dalla camera e andò a fare colazione alla
mensa
dell'università.
Quando vi arrivò, notò che era ancora abbastanza affollato
nonostante l'ora.
Afferrò un vassoio di colore verde e si avviò verso il buffet dove fece
rifornimento di frutta fresca, fette di pane che tostò, burro e marmellata e per
ultimo una tazza di acqua calda e una bustina di te nero.
Mentre faceva vagare lo sguardo per la sala alla ricerca di un posto dove
sedersi, ricambiò con cenni della testa qualche gesto di saluto da parte di
alcuni ragazzi che conosceva di vista e qualche ammiccamento di diverse
ragazze.
Adocchiato un tavolo libero, lo raggiunse e vi si sedette.
Mentre cominciava a spalmare il burro sul toast, rifletté sulla sua situazione
attuale:
"Ora che ho terminato gli studi con il conseguimento della laurea, la mia priorità dovrà essere cercare una casa in città
visto che a breve dovrò sgomberare la mia stanza negli alloggi
universitari."
Mentre beveva un sorso di te, un
suo ex compagno di corso gli si avvicinò con in mano il vassoio per la colazione:
- Buongiorno Shinji ! - lo salutò cortesemente in inglese sorridendogli:-
È libero questo posto ? - domandò indicando la sedia di fronte al nostro
eroe
- Buongiorno Liam ! - replicò Shinji cortese sorridendo a sua volta:-
È liberissimo, perciò se vuoi sederti fai pure ! -
Liam Grøntstlør di Stoccolma, uno dei pochi amici che l'ex 3rd
Children era riuscito a
farsi durante gli anni dell'università, non se lo fece ripetere e si accomodò
ringraziando l'amico.
Alto, robusto, coi capelli biondo chiaro e con gli occhi azzurro cielo, era
fisicamente molto diverso dal nipponico, ma un po' si
assomigliavano a livello caratteriale; difatti, tutti e due erano schivi e di
poche parole.
I due fecero colazione parlando del più e del meno e verso la fine, lo svedese
disse:
- Hai sentito la notizia ? - gli chiese i cui gesti tradivano un
certo nervosismo
- Quale ? - chiese Shinji gettando un occhiata di sfuggita all'amico mentre non
riusciva a capirne il perché di tanta agitazione
Per tutta risposta, il biondo posò sul tavolo una copia della prima pagina
dell'edizione odierna del Times appena stampata da Internet e invitò l'amico a
leggerla tramite un gesto della mano.
Quando il nostro eroe terminò la lettura, non riuscì a credere ai propri occhi.
- Tutto bene ? - gli chiese il biondo preoccupato dal fatto che il suo
interlocutore era rimasto immobile col toast mezzo mangiucchiato sospeso a
mezz'aria tra il piatto e la bocca.
Non ottenendo risposta, lo svedese insistette:- EHI !!! CI SEI ?!?! - gli urlò
in modo da farsi sentire meglio
Le urla ebbero l'effetto sperato dato che Shinji si riscosse dallo stato di
trance in cui ero piombato:
- N-non è uno scherzo, vero ? - domandò con un filo di voce e con gli occhi
sgranati mentre continuava a far rimbalzare lo sguardo dal foglio al volto del
biondo
Lo svedese fece spallucce:- Che motivo avrei ? - gli chiese serio quasi
infastidito da tale domanda:
- Ad ogni modo, se non ci credi vai a vedere direttamente sul sito del quotidiano o telefona
all'ambasciata del tuo paese ! -
Shinji non se lo fece ripetere, finì la colazione in fretta, ringraziò Liam e si fiondò in
camera sua dove, tramite il computer dato in dotazione dalla
struttura, visualizzò sullo schermo la prima pagina della versione on-line del
giornale.
Con sguardo febbrile ed eccitazione crescente, scorse attentamente la pagina
alla ricerca della notizia.
Quando ebbe finito, fece fatica a capacitarsi di non stare sognando.
- Ahi ! - strillò dopo essersi pizzicato il braccio destro:"Allora... non sto
sognando..." pensò ancora incredulo mentre si massaggiava la parte
dolorante:"...ma è meglio chiedere conferme direttamente all'ambasciata !"
Dopo qualche secondo di attesa, una voce femminile risuonò all'altro capo del
telefono:
- Ambasciata giapponese, buongiorno. In cosa posso aiutarla ? - domandò
in inglese e con
cortesia la donna con la sua voce squillante
In breve, Shinji si presentò e, nella sua lingua madre, le raccontò della notizia apparsa sul giornale
- Può cortesemente attendere in linea che faccio un paio di controlli ? -
domandò cortese la donna
- Va bene. - rispose Shinji fremendo d'impazienza
Dopo mezzo minuto circa, la musichetta di attesa s'interruppe e una voce
maschile profonda risuonò nella cornetta:
- Pronto ? È ancora in linea ? - chiese con tono solerte
- Sì, ci sono. - rispose l'ex 3rd children
- Bene ! - esclamò l'uomo con tono sollevato:- Riguardo alla sua domanda, posso
confermale che è tutto vero. -
Colpito dalla conferma di tale rivelazione, Shinji non rispose subito
- Pronto ? Ha capito ? - domandò l'uomo
- Eh ? Ah ! sì sì ! - esclamò il giovane uomo riscuotendosi
- Se lo scopo di questa chiamata è accertarsi del fatto che ora è possibile
tornare in patria, mi lasci un recapito telefonico, così potrò fornirle gli orari dei primi voli verso il
Giappone ! -
Il nostro eroe accettò e fornì i dati richiestigli.
Dopo aver rimesso a posto la cornetta, un sorriso felice gli si dipinse sulle
labbra:
- Forse... si torna a casa ! - mormorò mentre, afferrato il cappotto, usciva dalla stanza deciso ad
andare in città.
Una volta fuori, una folata gelida lo colpì in pieno facendolo rabbrividire:
- Ma porc !!! - imprecò infastidito:- Che palle che é questo cazzo di vento !!!
- sbuffò mentre cominciava ad avviarsi verso la città.
Una volta raggiuntala,
passò buona parte delle giornata in città alla ricerca di qualche souvenir da
regalare ai suoi amici.
Quando tornò negli alloggi universitari era ormai sera.
Era appena tornato in camera, quando il telefono squillò facendolo sobbalzare.
Subito si fiondò a rispondere sperando in cuor suo che fosse l'ambasciata:
- P-pronto ? - balbettò titubante
- Pronto ? Sono Hakashu Itari uno dei responsabili dell'ambasciata giapponese.
Ha parlato con me stamattina, ricorda ? - domandò l'uomo
- Sì, mi ricordo ! - esclamò Shinji la cui agitazione andava salendo:- Novità ?
- chiese non senza una punta di apprensione nella voce
- Sì ! E buone direi, visto che nel giro di un paio di giorni le compagnie aeree
rincominceranno a riprendere le rotte verso il Giappone. Nel giro di una
settimana, due al massimo, tutto sarà di nuovo regolare. -
Il nostro eroe si sentì quasi mancare per la gioia.
Dopo quasi otto d'anni
d'assenza, mancava ormai poco al tanto sospirato rientro in patria
- Signore ha capito ? - chiese premuroso il responsabile allarmato dal silenzio
del suo interlocutore
- Sì, ho capito, grazie ! - rispose il nostro eroe
- Prego. Se avrò bisogno di qualcos'altro chiami pure. Le auguro una buona
serata. -
- Altrettanto a lei e grazie ancora. -
Dopo aver riattaccato, Shinji si avvicinò alla finestra.
La sera era già scesa sulla città, ma il rumore della pioggia era ben udibile:"Piove !" pensò:"Quando
piove l'acqua viene giù dal cielo... l'acqua è una componente delle lacrime...
ma anche del sangue... quello che viene fuori dal mio cuore ferito..."
Sospirò tristemente:"Che schifo di vita la mia... Da quando la mamma è morta
tutto è andato a catafascio... un bel giorno quel fottutissimo bastardo mi ha
abbandonato in una stazione ferroviaria senza darmi nessuna spiegazione..."
mentre ricordava quell'avvenimento, la rabbia in lui andò crescendo, come sempre
quando ricordava il padre:
- BASTARDO !!! - tuonò per poi cazzottare violentemente il muro con la mano
sinistra
Si morse il labbro per non gridare mentre lottava per ricacciare indietro le
lacrime di dolore e disperazione.
Diversi secondi dopo quando il dolore andava affievolendosi, Shinji ritrasse la
mano dal muro e cominciò a muoverla lentamente per accertarsi di non essersela
rotta:
- Stronzo ! - bofonchiò massaggiandosi l'arto contuso:- Spero solo che stiano torturando ferocemente la tua lurida anima merdosa !!! E
che tu stia urlando di dolore !!!
È l'unica cosa che ti meriti per aver rovinato la vita a chiunque ti stava
intorno !!! -
un sorriso diabolico si dipinse sul suo viso mentre diceva queste parole:
- Chissà come ti stai divertendo all'inferno !!! Soprattutto dato che ho fatto
di tutto per cancellare ogni traccia della tua esistenza !!!
Pensa che non c'è nessun monumento funebre che ricordi a chicchessia che hai
calcato questa terra !!!
Pensa che il tuo inutile ricordo si estinguerà con le poche persone che hanno
avuto la sfortuna d'incontrarti !!! -
detto ciò scoppiò in una risata isterica
Calmatosi, riprese il suo monologo:- Pensa che ho addirittura cambiato nome e
cognome per farti un dispetto !!! -
Subito coi ricordi tornò a quei giorni.
Due giorni dopo aver ricevuto il benservito da Asuka, Shinji telefonò a Kensuke nella speranza che anche lui fosse
rinato.
Lo era, e il nostro eroe pensò che forse qualcuno lassù si era veramente mosso a
compassione
- Kensuke ? Sono Shinji ! -
- Shinji ?!?! - domandò incredulo l'occhialuto:- Allora sei vivo !!! - esclamò
felice per la sorte dell'amico:
- Dove sei ??? Cos'é
successo a Neo Tokio 3 ??? E cos'era quel posto strano dov'eravamo fino a poco
fa ??? -
Shinji sospirò tristemente e stette in silenzio per diversi secondi prima di
rispondere:
- Ora non ho voglia di parlarne... -
- Perchè ? Cos'è successo ? Dai dimmelo !!! - insisté l'occhialuto
Il nostro eroe decise di prendere la palla al balzo:- Senti... se accetti di
ospitarmi per qualche tempo, ti racconterò tutto. Va bene ? -
- Ma potevi dirmelo subito che ti serviva un posto in cui stare !!! - strillò
Kensuke:- Dimmi quando arrivi o se dobbiamo incontrarci da qualche parte ! -
Il nostro eroe era indeciso su cosa rispondere:- Shinji, hai capito ? - gli
domandò Kensuke
- Verrò io ! - disse infine Shinji con tono deciso:- Dammi il tuo indirizzo di
casa a Neo Tokio 2 e tra qualche giorno ti raggiungerò. -
- Ah ! Va bene ! - rispose Kensuke cercando di non far avvertire la nota di
delusione che traspariva dal suo tono di voce
Quando Shinji chiuse la comunicazione sospirò e mormorò:
- Scusami... ma dovrai tenere a freno la tua curiosità ancora per qualche
giorno... -
Il giorno dopo, per far passare il tempo, decise di girovagare per la città
ormai semi-deserta.
Senza quasi accorgersene, immerso com'era nei suoi pensieri, arrivò di nuovo
alla spiaggia sulla quale si era risvegliato.
Lì si fermò ad osservare i rimasugli degli Eva series.
Dentro si se avvertiva una certa
inquietudine mentre continuava ad osservare quelle orrende macchine da guerra:
"Come siamo arrivati a tutto ciò ?" continuava a ripetersi:"Com'è stato
possibile giungere fino a questo punto ?
Com'é possibile che la follia di pochi abbia scatenato tutto questo ?"
Era lì in silenzio, quando un piccolo bagliore attirò la sua attenzione:
Infastidito, si spostò in modo da non farsi più accecare.
Così facendo però, si accorse che l'oggetto luccicante non era un pezzo di vetro
ma di metallo che stranamente gli sembrava familiare.
Incuriosito, decise di andare a controllare.
Pochi secondi dopo, si ritrovò col crocefisso di Misato in mano.
Subito i ricordi lo assalirono e lo colpirono come un pugno in pieno stomaco.
Cadde a terra sulle ginocchia e cominciò a piangere domandando perdono alla
donna che più si era avvicinata alla figura di una madre.
Il giorno dopo, Shinji abbandonò Neo Tokio 3.
La sera stessa, arrivò a casa di Kensuke.
L'occhialuto ragazzo, non perse occasione per tempestare di domande l'amico, ma
quest'ultimo si limitò ad un racconto superficiale degli eventi avendo anch'egli
le idee abbastanza confuse.
L'occhialuto parve un po' deluso dal resoconto ma non lo diede troppo a vedere e si
affrettò a mostrare al nostro eroe la sua camera per poi lasciarlo in pace quando
iniziò a disfare i bagagli.