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Autore: Alekiamo    13/09/2011    6 recensioni
E' un titolo originale,ammettetelo.
Wtf? per tanti motivi.
-Perchè ne ho iniziato un'altra,quando ne ho troppe in giro.
-Perchè sono riuscita ad entrare in questa categoria da me amata.
-Perchè è ciò che pensa la protagonista vedendo Percy. (Dopo avergli dato del pazzo,chiaro.)
“Allora forse è tuo padre. Come si chiama lui?”
Ma cos’è mio padre? Non comprendo. Sono in balia di un pazzo psicopatico,adesso ne sono certa. Stupida io che gli do pure confidenza a questo.
“Non l’ho mai conosciuto.” mormoro,volgendo lo sguardo altrove.
Batte un pugno sulla mano,adesso soddisfatto.
Pazzo psicopatico,non posso fare  a meno di pensare.
“Devi venire con me al Campo Mezzosangue da Chirone.”
Ma dove? Ma cosa? Ma cosa farnetica questo? Aiuto.
Un Campo? In pieno Settembre? E poi come si chiama questo,Chirone? Che nome è?!? E’ uno psicologo? Hanno deciso di tenermi sotto osservazione per poi mettermi alla prova e portarmi in un ospedale per studiarmi? 

Enjoy!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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M’accascio sul banco,scuotendo lievemente la testa. Non ce la faccio. E’ il primo giorno di scuola, sono qui solo da due ore,ma già non ne posso più.
In più,non ho nessuno con cui parlare,al banco sono da sola. Mi hanno guardato in modo strano,ed io so benissimo il perché. Sono troppo pallida,ho gli occhi troppo neri,dicono sempre che sembro “morta”. Oramai non mi fanno più effetto e sono abituata a rimanere da sola.
E’ difficile,ma ce la faccio. Non conosco mio padre,mia madre lo odia con tutto il cuore,è ansiosa non si sa bene perché,ma si sa bene per tutto e non ho fratelli né sorelle.
Sì,sono abituata a rimanere sola.
“Ragazzi,che dite se facciamo un saluto al nostro nuovo compagno di classe?”
Ecco,lo sapevo,non si può nemmeno dormire in santa pace. Alzo leggermente ed apro un occhio,per vedere chi cavolo è questo ragazzo di cui parla la professoressa.
Senza volerlo,il sopracciglio svetta in alto.
E’ alto,dinoccolato e magro,i capelli neri spettinati e corti. Quando incontro i suoi occhi,spalanco i miei. Sono verdi,di quel verde profondo che solo a guardarli mi viene in mente..il mare. Sì proprio il mare. Non so perché,è una sensazione strana.
“Ragazzi,lui è Percy. e’ un ragazzo un po’ difficile,come voi,ma penso che vi troverete bene.” Solo allora noto l’uomo accanto a lui. L’ho già visto da qualche parte,sarà un professore di questa scuola. Si scambia un cenno del capo e l’uomo esce,non prima di avergli lanciato l’ultima occhiata.
Il ragazzo intanto si gira verso la professoressa,che lo presenta ancora una volta alla classe. Scuoto la testa e sbuffo,odio questa prof. di economia. Cosa ci dobbiamo fare delle conoscenze in economia,dico io?
“Beh,puoi sederti vicino a Michelle,se vuoi.”
Sì,certo,può sedersi benissimo vicino a.. un momento. Ma sono IO Michelle! Mi raddrizzo e in un riflesso incondizionato mi passo la mano tra i capelli,aggiustandomeli. Percy stira le labbra in un sorriso e con una camminata sicura si avvicina al banco. Posa lo zaino per terra e si siede,lo sguardo rivolto verso la professoressa,non prima di avermi regalato un altro dei suoi sorrisi.
Mi sento un attimo strana. E’ la prima volta che qualcuno mi sorride in un modo così aperto,mi chiedo cosa abbia visto in me che l’abbia fatto tanto felice. Di solito chiunque mi guardi fa una faccia orribilata,ma,come ho già detto,mi sono abituata. E’ per questo che il suo gesto mi ha sconvolto,e non poco.
Mi accorgo di essermi incantata a guardarlo quando lui si gira verso di me,corrucciato. Arrossisco e mi volto velocemente verso la finestra,fingendo di essere impegnata a guardare un uccellino che cerca di imparare a volare. Quando sono più sicura di non fare altre figuracce,mi giro e lo ritrovo intento a giocare con la sua penna,guardandola quasi con… amore. Quella penna mi attira al primo sguardo,non so perché. La devo avere in mano,me lo sento.
Mentre la prof spiega alla lavagna,mi avvicino a Percy in modo silenzioso. Non voglio ricevere una sgridata dalla professoressa proprio in questo momento.
“Posso prendere la tua penna?” bisbiglio al suo orecchio,e non aspettando la sua risposta,la prendo tra le dita. Sembra una penna normale,ma è come se sapessi che non è così.
Lancia un grugnito e cerca di afferrarla con uno scatto della mano improvviso,ma non glielo permetto. Lo sento borbottare qualcosa,ma torna al suo posto come nulla,per non farsi beccare. Magari anche a lui è capitato di essere ripreso più volte. A me è accaduto sempre fino ad ora.
Levo il tappo  e non accade nulla.
Mmh,mi sono sbagliata,uffa. Strano,la sensazione era così vera,quasi ci sono rimasta male.
E’ un attimo,il tempo di formulare questi pensieri che un improvviso peso mi fa perdere la presa e con un clangore metallico la penna cade a terra.
Clangore? Metallico?
Ma che cosa…?!
Abbasso lo sguardo,mentre Percy sobbalza sulla sedia accanto a me e si fionda a recuperare la spada.
Spada.
Una spada.
Una penna che si trasforma in spada.
Sono in videogioco,non ci sono altre possibili spiegazione. E’ strano,perché questo strano,strano ragazzo torna al suo posto con flemmatica calma,anche se gli occhi che saettano da un angolo all’altro della stanza tradiscono la sua impazienza. Gli altri sono calmi,come se non si fossero accorti di nulla. Sto diventando pazza?
Si risiede e riprende come se nulla fosse accaduto.
“E’ una spada.” mormoro,senza volere. Lui quasi compie un salto mortale sulla sedia e per il frastuono la prof si gira verso di noi e ci lancia un’occhiata di avvertimento. Ci scusiamo entrambi con un cenno del capo.
“L’hai vista?!” sento per la prima volta la sua voce. E’ delicata ma decisa.
Annuisco,senza riuscire ad aprire bocca di nuovo.
“Hai visto che era una spada?” cerca ancora conferme.
“Come te lo devo dire,sì che l’ho vista!” alzo la voce di un po’ e la prof stavolta ci fa segno di uscire dall’aula.
 
“Paul mi ucciderà un’altra volta.” lo senti bisbigliare tra i denti,mentre la prof chiude la porta con un forte rumore.
“A chi lo dici.” rispondo,anche se non ho la più pallida idea di chi sia questo Paul. Forse l’uomo che l’ha accompagnato qui.
Mi appoggio al muro con la schiena,dondolandomi leggermente sulle gambe. Lui va avanti ed indietro,le braccia conserte,mentre riesco a vedere il fumo uscire dalle sue orecchie.
“Come si chiama tua madre?” mi chiede di punto in bianco,fermandosi di fronte a me.
Sono un attimo spiazzata dalla sua domanda. Che centra ora mia madre?
“Annah.” rispondo con una smorfia. Non mi fa mai piacere parlare di mia madre.
Scuote la testa,come se non fosse contento di ciò che ha appena sentito.
“Allora forse è tuo padre. Come si chiama lui?”
Ma cos’è mio padre? Non comprendo. Sono in balia di un pazzo psicopatico,adesso ne sono certa. Stupida io che gli do pure confidenza a questo.
“Non l’ho mai conosciuto.” mormoro,volgendo lo sguardo altrove.
Batte un pugno sulla mano,adesso soddisfatto.
Pazzo psicopatico,non posso fare  a meno di pensare.
“Devi venire con me al Campo Mezzosangue da Chirone.”
Ma dove? Ma cosa? Ma cosa farnetica questo? Aiuto.
Un Campo? In pieno Settembre? E poi come si chiama questo,Chirone? Che nome è?!? E’ uno psicologo? Hanno deciso di tenermi sotto osservazione per poi mettermi alla prova e portarmi in un ospedale per studiarmi?
“Cosa?” riassumo così tutte le domande che mi affollano la testa.
“Quante ore puoi stare via di casa?” chiede lui in risposta.
No,dico,non pensare minimamente alle mie domande,non chiarirmi le idee,per carità!
“Mmh,mamma è troppo impegnata a fare altro per accorgersi della mia assenza. Puoi portarmi benissimo in quell’Ospedale Metàsangue,lì,quella cosa strana.”
“Si chiama Campo Mezzosangue. E devo prima chiamare Grover ed Annabeth,verranno con noi. Quando finisce la scuola tieniti pronta,dobbiamo sbrigarci,magari il signor D è di ottimo umore oggi. – si ferma un attimo e accenna ad un sorriso.- Come no,e Zeus è il signore dell’Oltretomba.”
 
 
AIUTO.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*my space*
Va bene,sono incredibile. Ne ho iniziata un’altra,mentre ne ho altre cinque in cantiere. Sono o non sono stupida? Lo sono indubbiamente.
E niente,amo P.J. ,il trio,persino il Signor D.,e volevo entrare anche io in questa sezione a tutti i costi.
Vi aspetto,fatemi sapere se devo andare a raccogliere cavolfiori o se la continuo.
Alla prossima :3
I love you,
Alessia <3 

  
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