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Autore: Kihan    13/09/2011    6 recensioni
Prima ff su City Hunter. Ryo lascia di nuovo Kaori a casa, ma questa volta le cose andranno diversamente...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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UN'ALTRA VOLTA

 

 

 

L'aveva fatto un'altra volta...

L'aveva lasciata sola per andare dalle sue conigliette...un'altra volta.

-Uff- sospirò mesta una giovane donna con corti capelli rossi. Ma per una volta, una stramaledettissima volta non poteva rimanere a casa con lei? Avrebbero potuto fare un sacco di cose porca miseria, guardare un film, giocare a scarabeo, preparare dei biscotti, fare sesso selvaggio!!! Ma no! Lo Stallone di Shinjuku dei suoi stivali preferiva andarsi ad ubriacare e fare il cretino con le altre!

-ARGHHHHH VERGOGNA IMPUNITA DEL GIAPPONE!!!!- urlò Kaori estraendo il suo kompeito golden edition e cercando qualcosa da spiaccicare.

-No!- si fermò in tempo terrorizzata prima di lanciarlo contro il muro. Avevano appena riverniciato, non era giusto rovinare quel bel giallino tenue per un mandrillo.

-Bha, andrò giù al poligono, magari scarico un po' la tensione- e avrebbe evitato di mitragliarlo al suo ritorno.

 

Cominciò a sparare subito come una forsennata fermandosi di tanto in tanto per controllare se aveva centrato la sagoma.

Negli ultimi tempi era davvero migliorata, pensò sorridendo, ora centrava molto più facilmente il bersaglio e altrettanto facilmente riusciva a colpire solo il punto che lei decideva, ovvero gli arti della sagoma. Se avesse dovuto sparare a qualcuno almeno sarebbe stata sicura di non uccidere. Il merito di questi miglioramenti li doveva soprattutto alla sua migliore amica, Miki, al dongiovanni biondo Mick Angel e in sporadiche occasioni persino a Saeko. Lui invece non le aveva ancora dato una lezione, che fosse una.

Abbassò tristemente lo sguardo, ma si riscosse in un attimo. Era tutta sudata e giù al poligono l'aria era molto più fresca. Meglio andarsi a fare una bella doccia...anzi, meglio ancora, un bel bagno caldo e rilassante con i suoi sali profumati alla menta!

Kaori iniziò a salire le scale canticchiando rallegrata dall'idea.

Aprì il rubinetto dell'acqua calda, e versò il suo bagnoschiuma preferito e i sali, poi iniziò a spogliarsi e si immerse nella vasca con un sospiro di sollievo. Non chiuse neppure la porta, tanto Ryo sarebbe tornato molte ore dopo...ma non sapeva quanto si stava sbagliando.

 

Nel frattempo, un affascinante uomo sulla trentina, alto e muscoloso con i capelli e gli occhi color della notte stava finendo un bicchiere di whisky circondato da ballerine assieme al suo compagno di bisbocce, il sopracitato Mick Angel.

-E quindi Ryo?- chiese l'americano.

-Quindi cosa?- rispose lo sweeper con voce profonda (ok lo ammetto, sono innamorata di lui da quando avevo circa 10 anni e sono ancora convinta che un giorno ci sposeremo ù.ù).

-Quando la smetterai di uscire tutte le sere per rimanere a casa e far conoscere in modo approfondito a Kaori il tuo mokkori?- l'americano fece un sorriso d'intesa all'amico.

-E tu quando la smetterai di sparare cazzate?- chiese Ryo annoiatamente.

Mick non diede segno di essersela presa, anzi, con un sorriso tirò una pacca amichevole sulla spalla di Ryo – Be amico mio, fai come ti pare, ma ammetti di essere un gran coglione (u///u che ragazzaccia che sono), è tardi, io torno a casa dalla mia Kazue, non vorrei far sentire solo il mio piccolo bignè al cioccolato- disse con faccia da maniaco – Ciao Ryo, ci vediamo- e uscì dal locale.

Ryo ridacchiò. Era contento che il suo migliore amico avesse trovato una donna da amare, ed era contento soprattutto che quella donna non fosse Kaori.

Ahhh...ne era irrimediabilmente cotto. Da un po'. Non da tanto. Otto anni in fondo non era un lasso di tempo lungo no? Ma chi voleva prendere in giro, pensò poggiando la fronte contro il tavolino. Si era innamorato della sua bella assistente circa un mese dopo l'inizio della loro convivenza, solo che non lo aveva mai voluto ammettere. Be si, per la storia dei suoi nemici e del fatto che Kaori poteva essere in peric...no. Non lo ammetteva perchè aveva paura. Una fottutissima paura di lasciarsi andare. Ma non andava mica bene, Kaori ne soffriva terribilmente e, be, anche lui.

Forse era davvero arrivato il momento di dare una svolta alla loro situazione. Massì cazzo, pensò improvvisamente infervorato. Adesso sarebbe tornato a casa e le avrebbe detto che l'amava e poi, MOKKORIIIIII!!!!

-Eheheheh...Kaori, questa notte tu sarai tutta mia- disse ad alta voce ridacchiando e facendo rimanere perplessi i clienti del locale.

 

Uscì in fretta e corse verso la palazzina in cui vivevano, senza smettere di pensare a quello che le avrebbe detto da li a pochi minuti.

Entrò silenziosamente in casa, voleva coglierla di sorpresa. Andò quatto quatto verso la sua camera ma la vide vuota. Dov'era finita quella ragazza? Notò poi la luce accesa che proveniva dal bagno. La porta era aperta. Si avvicinò e sporse il volto oltre l'uscio. Quello che vide lo lasciò senza fiato. La sua socia era immersa in un mare di schiuma profumata, poteva vedere solo la sua testolina rossa , le spale ed il profilo del seno. Sembrava non essersi accorta di lui. Aveva gli occhi chiusi, quasi stesse dormendo.

-Guarda che è pericoloso fare il sonnellino in una vasca piena d'acqua- disse calmo.

Kaori trasalì e dopo essersi voltata verso di lui arrossì visibilmente.

-Ryooooo- urlò alzando le braccia come a voler tenere in mano qualcosa.

-Mi sa che hai dimenticato qualcosa in camera tua Kao-chan- disse Ryo ridendo di gusto.

Infatti la rossa aveva lasciato la sua bella collezione di martelli in camera, certa che non ne avrebbe avuto bisogno.

Ancora completamente rossa si immerse di più nella vasca -Puoi uscire dal bagno e chiudere la porta perfavore?-

-No-

Kaori spalancò gli occhi -No?-

-No- rispose Ryo con nonchalance -Fuori faceva freddo e ho voglia anche io di fare il bagno- disse iniziando a togliersi la maglia.

Kaori iniziò a fumare dalle orecchie quando vide i muscoli del socio.

-Va bene idiota, ma almeno fammi uscire!!!-

-Mh? A no tranquilla, tanto la vasca è spaziosa- disse facendole un sorriso e iniziando a slacciarsi i pantaloni.

Kaori lo guardò a bocca aperta, ma quandò questo iniziò ad abbassare i jeans si mise le mani sugli occhi.

Ryo sorrise della sua genuina timidezza, poi dopo aver scosso la testa si immerse anche lui nell'acqua di fronte alla socia.

Kaori sbirciò attraverso le dita. Ryo aveva le braccia appoggiate ai bordi della vasca, i muscoli tesi. La testa era buttata leggermente all'indietro e aveva la bocca semi schiusa. Ed era nella vasca da bagno. Nudo. Tutto nudo. Con lei.

-Kaori, so che sono bello, ma se continui a fissarmi così mi consumi-

Una bottiglia di shampoo lo colpì in fronte.

-La smetti di essere manesca?-

-E tu la smetti di dire cretinate?- rispose lei stizzita.

Era nel pallone più totale. Cioè, da nessun contatto fisico a fare il bagno assieme...era troppo per i suoi nervi.

-Come mai sei tornato così presto?- chiese un po' tesa, cercando di non darlo a vedere.

-Così, avevo voglia di tornare a casa- rispose lui.

-Ah-

E perchè ti sei denudato e ti sei infilato nella vasca con me rischiando di farmi andare in autocombustione? Questo ovviamente se lo tenne per se.

Passò un buon quarto d'ora senza che i due spiccicassero parola. L'acqua stava iniziando a raffreddarsi e Kaori oltre ad essere ancora tesa aveva in più anche la pelle d'oca.

Ryo la osservò. Aveva il volto girato dall'altra parte e tremava leggermente. Dio com'era bella. Aveva faticato a non sfiorarla, a non allungare una mano verso di lei per accarezzarle le labbra rosse che si stava mordicchiando nervosamente.

-Kaori, inizia a far freddo, non è meglio se esci?- le chiese con un sorriso.

-Lo farei volentieri, ma sai, sono nuda- rispose lei irritata.

Ryo ridacchiò -Avanti Kao-chan, cosa vuoi che sia per me vedere un altro uomo nudo- amava farla arrabbiare, lo eccitava da morire.

Ma Kaori si irritò più del previsto e senza pensarci gli si parò di fronte.

-IO SONO UNA DONNA RYO! UNA DONNA!- gli urlò in faccia tutta rossa.

Ryo la guardò negli occhi -Lo so Kaori...lo vedo-

Poi lo vide spostare lentamente gli occhi in basso. Seguì la direzione del suo interesse e con orrore si rese conto di essersi sollevata in ginocchio davanti a lui, esponendo il suo seno.

Fece per coprirsi con le braccia ma Ryo la fermò. Kaori non osò muovere un muscolo. Lui la guardava con occhi ardenti e pieni di...desiderio? Era desiderio quello che vedeva nei suoi occhi?

-Sei bellissima- sussurrò Ryo guardandola.

Kaori arrossì e abbassò la testa, ma lui la prese con due dita sotto il mento e gliela sollevò.

-Non essere timida Kaori, non con me- le disse dolcemente.

-Pe...perchè?- balbettò.

-Perchè io ti amo, e anche tu mi ami vero?- disse con sguardo seducente.

Kaori non sapeva cosa rispondere. Nonostante l'acqua fredda la sua temperatura corporea era diventata pari a quella della lava.

-Tu mi ami Kaori. Dimmelo che mi ami- continuò lui sporgendosi e strofinando le labbra contro il suo collo.

Kaori gemette -Ryo...-

-Dillo Kaori. Dimmelo. Adesso- un piccolo morso sul seno destro la fece sussultare dal piacere.

-Ti...ti amo- balbettò affannosamente.

Con un ringhio Ryo la tirò verso di se facendo aderire il suo petto contro il morbido seno di lei. Con un gemito la baciò. Il bacio tanto agognato. Quello sognato ogni notte da otto anni a quella parte. Ryo si sollevò dalla vasca con lei avvinghiata con le gambe ai suoi fianchi.

-Ryo...voglio...- ansimò lei.

-Shhh...-la zittì con un altro bacio -Andiamo in camera mia Sugar?- le disse sorridendole maliziosamente.

Kaori non potè fare altro che annuire con un sorriso.

 

Qualche ora dopo, un uomo ed una donna erano abbracciati sotto a delle lenzuola blu e azzurre. Nell'aria ancora il profumo della loro unione.

-Quindi mi ami Stallone?- chiese kaori con tono soffice.

Ryo sorrise -Da morire Sugar-

-Vuol dire che non correrai più dietro a nessuna donna?- chiese con una punta d'ansia.

-Be Kaori, non possiamo deludere tutte quelle belle signorine la fuori non trovi?- disse con faccia da maniaco.

Kaori gli tirò un cuscino in faccia, ma sapeva che stava scherzando. Adesso, lo Stallone di Shinjuku era suo. Ryo rise e la trascino sopra di se.

-Ti amo- la ragazza arrossì e sorridendo gli rispose che anche lei lo amava.

E lui la baciò un'altra vola.

E la fece sua...un'altra volta.

 

 

Fine

 


 

  
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