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Autore: HeltenD_    13/09/2011    2 recensioni
Ehm ecco... no vabbè, non smetto di ridere XD
Praaaticamente, questa FF ha come protagonisti un tutto sommato "normale" Sam, con un Puck mooolto particolare(non chiedetemi come mi è venuto in mente perché... perché la risposta è assurda ecco)
So... let's enjoy.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Sam Evans
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NOAHCANE Bagnata, si sentiva la guancia bagnata.
Si rigirò un po' nel letto sentendo il peso spostarsi, e qualcosa bagnargli l'altra guancia.
Continuava a rigirarsi fin quando con uno sforzo non indifferente si costrinse ad aprire gli occhi, e quello che gli si parò davanti gli piaceva.
Oh eccome se gli piaceva.
Però ovviamente non poteva darlo a vedere, nonostante fosse tutto rosso in volto e se la finestra fosse stata calata la sua faccia avrebbe funzionato da lampada.
"Ch- Noah!?"
Tirò le gambe verso il petto osservando la figura che nella penombra si azzittiva in un angolino del letto.
Subito corse verso la porta accendendo la luce e iniziando a boccheggiare sentendo il calore spargersi per tutto il corpo rendendolo -se possibile- ancora più rosso.
"P-perché s-sei nudo? e hai u-un collare?"
Esattamente: rannicchiato ai piedi del letto ci stava un inquietante Noah Puckerman, completamente nudo, con un inquietante collare rosso al collo.
Il ragazzo con la cresta non esitò a scendere dal letto e avvicinarsi a lui con cautela camminando a quattro zampe fino ad arrivare al suo piede strofinando il naso sulla caviglia.
Era sempre stato bravo a nascondere la sua assurda attrazione per l'altro, ma doveva ammettere che trovarlo in quelle condizioni davanti a se era... maledettamente eccitante ecco.
Provò a spostarsi con cautela verso il letto sperando di riuscire a chiudersi nell'armadio e fare finta di nulla.
Ma no.
Noah fu più veloce e spiccò un saltò atterrandolo e tornando a leccare la sua guancia come aveva fatto pochi minuti prima.
Continuò fino a quando Sam, ancora sconvolto gli accarezzò il volto spostando così la lingua dalla guancia alla mano facendolo alzare da sopra.
Si mise a sedere per terra fissando i suoi splendidi pettorali, evitando di scendere più in basso.
"Oh cielo come faccio ad ignorare la cosa enorme che ti penzola tra le gambe?"
Disse tutto di colpo vergognandosi delle sue stesse parole che però, data l'espressione ebete, l'altro ragazzo sembrava non aver compreso.
Afferrò dopo poco la sedia reggendosi e alzandosi osservando il ragazzo che camminava vicino alle gambe scoperte accarezzandole con la guancia.
Una macchina con il volume sparato al massimo passò sotto casa Evans mandando nel pallone il ragazzo a quattro zampe che andò a rifugiarsi sotto la scrivania vicina a Sam.
"No-noah esci su"
Piegò le ginocchia abbassandosi e guardandolo con gli occhi dolci, era una situazione decisamente strana, ma... andava presa così ecco.
Il ragazzo uscì da sotto la scrivania guardandolo con un'espressione da cane bastonato e avvicinando poi la testa al suo petto strusciandosi contro.
Non poté fare a meno di sorridere e portare una mano tra i suoi capelli mentre dalla sua bocca uscivano strani versi di piacere.
"Ti piacciono le coccole eh?"
Ridacchiò alzandosi, mettendo due dita nel suo collare e trascinandoselo fino al letto, dove salì incrociando le gambe.
L'altro lo seguì mettendosi poi con le gambe aperte e le braccia dritte a terra nella laccia posizione dei cani.
Gli accarezzò le guance ricevendo in cambio una leccata dal mento fino allo zigomo.
Sorrise nuovamente allargando le braccia e lasciando lo spazio al ragazzo con la cresta di mettersi tra le sue braccia e lasciarsi stringere.
Si, stava abbracciando un ragazzo completamente nudo, ma non faceva nulla, l'importante è non pensarci.
Non pensarci fino ad un certo punto: il can- ragazzo si alzò avvicinandosi prima alla scrivania e prendendo in bocca una lunga catena di ferro, e poi raggiungendo la porta.
Esattamente, voleva andare a fare una passeggiata.
"Cos- ma sei pazzo!?"
Corse verso la finestra guardando fuori.
"Questo è un incubo. Sono le... le undici e la strada è vuota, non si sentono rumori, e tutto sembra dire portalo giù"
Sospirò avvicinandosi a lui e mettendogli il guinzaglio al collo prima di aprire la porta e sentirsi tirato giù per le scale.
Aprì la porta di casa molto velocemente visto che Noah lo stava stessando girando attorno alle sue gambe.
Non lo stava facendo sul serio giusto? Non stava sul serio portando a spasso un ragazzo nudo tenendolo per un guinzaglio vero?
"Sam, che..."
Puck si alzò improvvisamente reggendosi sulle gambe e guardando l'altro abbastanza scioccato.
Non-guardargli-l'erezione. Non-guardargli-l'erezione.
Era difficile quando una cosa di quell'entità ti si parava davanti.
"Non lo so Noah, prima... sembravi un cane ecco..."
Si portò una mano sulla fronte sospirando e si, il suo sguardo era caduto sull'erezione.
"Certo un cane, come no, dillo che mi hai drogato e ora volevi rendermi ridicolo!"
Buio.

***

Aprì gli occhi trovandosi di nuovo in camera sua, con Noah che lo fissava incantato al suo fianco.
"Buonanotte eh! fortuna che sono riuscito a trovare le tue chiavi altrimenti eri fottuto amico"
Girò lentamente il corpo verso di lui osservando il suo petto.
"Mi dispiace di averti aggredito e fatto svenire prima... non è colpa tua, probabilmente... non lo so, sono uscito pazzo"
"Ngh... non preoccuparti"
Si mise seduto ancora intontito notando solo in quel momento del fatto che il ragazzo con la cresta avesse ancora tutto in bella vista.
"Sam... voglio farmi perdonare per quello che ti ho fatto"
Sussurrò con voce maliziosa sul suo collo toccandolo nei fianchi e alzandogli la maglietta  prima di far volare via anche i pantaloncini e chinarsi tra le sue gambe.

***

Ancora quella macchina con lo stereo maledettamente alto.
Aprì gli occhi alzandosi e mettendosi seduto.
Era stato solo un sogni vero?
Perché se così non fosse stato non si sarebbe certo perdonato di essere svenuto durante la prima volta, non venuto, ma svenuto.
Si guardò attorno non notando nulla di strano, oltre un rigonfiamento nei pantaloni che da lì a poco sarebbe scomparso.
Sarebbe meglio smettere di fare sogni erotici su compagni di scuola.
   
 
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