Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Gweiddi at Ecate    14/09/2011    3 recensioni
Dedicata ad alister_
Partecipa al TVG festival
"Caroline si trovò a fissare con grande interesse l’intrico delle venature del tavolo della cucina, mentre i due rimanevano incollati per le labbra."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Damon Salvatore | Coppie: Caroline/Damon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
scritta per il TVG festival al prompt Andie/Caroline/Damon - similitudini
dedicata ad alister_ perché abbiamo le menti collegate ♥_♥

Image and video hosting by TinyPic

Storia di una scusa







Caroline guardava con la pelle d’oca Andie porgere una tazza di caffè a Damon, e baciarlo sulla guancia.
Strinse le mani in grembo quando il vampiro sorrise sornione.
«Quant’è bella la mia ragazza di mattina.» sussurrò alla reporter.
Andie rise, e Damon le passò la mano libera attorno alla vita, baciandola.
Caroline si trovò a fissare con grande interesse l’intrico delle venature del tavolo della cucina, mentre i due rimanevano incollati per le labbra.
Damon la stava usando. Stava sfruttando quella donna come una volta aveva fatto con lei.
E il peggio era che non poteva dirgli niente, perché a Andie piaceva Damon.
Caroline poteva comprendere il fascino del vampiro, lei stessa ne era rimasta incantata, anche se poi aveva preso a frequentarlo più per ripicca nei confronti di Elena e Stefan che per vera attrazione, ma vederli insieme la scombussolava.
Gesù, ero così patetica anch’io?
«Avete finito di pomiciare, voi due?» chiese imbarazzata, e pure un po’ stizzita.
Andie la guardò come se la vedesse solo allora.
«Oh, scusa piccolina, non volevo sconvolgerti la giornata.» scherzò amichevolmente, ma Caroline arrossì fino alla radice dei capelli.
Damon rise nel notare l’imbarazzo e la vergogna della giovane vampira, e diede un ultimo bacio leggero ad Andie, facendole scivolare una mano sulla natica. La donna gliela spostò velocemente, dandogli uno schiaffetto.
«Non sei in grado di aspettare fino a stasera, tesoro?» lo rimproverò seccata, andandosene però con un sorriso mentre si salutavano.
Caroline si trattenne dal commentare con un “Oh, per favore!” solo ricordando come pure lei fosse stata una specie di giocattolo per i divertimenti di Damon. Certo, doveva essere stato facile per lui approfittare di un’adolescente in piena crisi esistenziale e ormonale.
Improvvisamente si pentì di non aver aspettato Elena nel vialetto della pensione, piuttosto che dentro casa.
Non si trattava di vedere Damon usare una donna, amoreggiarci o sentirsi chiamare “piccolina” – tra l’altro: tsk, stangona del cavolo – quanto piuttosto la sensazione orribile di dejà-vu. Ricordava quand’era lei quella che il vampiro accarezzava, e poi soggiogava per tenerla buona. Anche lei aveva portato sempre un foulard al collo perché non si vedessero tutti i morsi di cui il suo corpo era disseminato.
Odiava quella Caroline.
Era debole, succube di chiunque la facesse sentire speciale. Nemmeno un anno prima avrebbe dato il sangue – trovò una profonda ironia in quel modo di dire – per chiunque le avesse detto di aver bisogno di lei, elevandola a qualcosa di più dell’amica di Elena, qualcosa di meglio della cheerleader con l’intelligenza di un ponpon e la profondità sentimentale di un cucchiaino. Damon era stato solo uno dei tanti che aveva fatto leva e sfruttato quella sua penosa caratteristica.
Poi era arrivato Matt. Lui non si era approfittato di lei, non aveva cercato di farle fare cose che non voleva. Senza neanche accorgersene, le aveva mostrato che c’era del buono anche in lei. Abbastanza da aiutare Tyler. La nuova Caroline era stata forte a sufficienza da affrontare una situazione che avrebbe fatto morire di paura la vecchia se stessa.
La nuova Caroline era… contenta.
«Ehi, Barbie, così silenziosa oggi? Serve un caffè anche a te?» la chiamò Damon, accennando alla sua tazza fumante con un invito.
Caroline non riuscì ad evitare di fulminarlo con un’occhiataccia.
«Oh, buongiorno anche a te!» scherzò lui sollevando le sopracciglia. «Quando Bonnie fa quella faccia in genere significa che iniziano gli aneurismi.»
Prese la sedia di fianco a quella di Caroline e si sedette di fianco a lei. Guardò nella direzione della porta da cui Andie era uscita.
«Bella la mia fidanzata, non trovi? Migliore dell’ultima.» commentò piatto.
Caroline fece una smorfia «Non è una misura di reggiseno che rende una fidanzata migliore di un’altra.» commentò caustica.
Damon guardò il suo caffè con espressione pensierosa «Sì. Probabile che non fossi il ragazzo giusto per lei.»
«Probabile che non ti interessasse nemmeno essere il ragazzo giusto per lei.» lo redarguì con crescente stizza.
Avrebbe decisamente dovuto restarsene ad aspettare nel vialetto. Dopo avrebbe avuto bisogno di tanto shopping e un milkshake alla fragola per farsi passare i nervi.
Damon aveva tirato fuori il peggio di lei, quella volta. Solo Katherine era riuscita a superarne i limiti, pensò tristemente.
«Giusto. Sono stato un vero stronzo con lei. Mi dispiace per quello che le ho fatto passare.»
Caroline strabuzzò gli occhi e si voltò di scatto verso Damon.
«Cosa?» esclamò.
Il vampiro finì il suo caffè e si alzò per lasciare la tazza nell’acquaio, continuando a parlare con noncuranza mentre le dava le spalle.
«A volte ho pure pensato di chiederle scusa, ma tanto lei non mi crederebbe mai.»
Damon si girò, appoggiandosi al mobile e rise mentre finiva di parlarle «Del resto ho provato a ucciderla, dovrei rivalutare la sua intelligenza se mi perdonasse. Ciao Elena.»
Salutò la ragazza appena arrivata che si stava sistemando la borsa sulla spalla.
«Ciao. Scusa Caroline, mi aspetti da tanto? Non riuscivo a trovare il cellulare.» si scusò Elena, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Caroline smise di fissare allibita Damon e guardò Elena, rivolgendole un sorriso frettoloso.
«Fa niente, andiamo?»
Si alzò, prendendo a braccetto l’amica.
Diede un’occhiata impensierita a Damon da dietro le spalle, che in risposta la osservò semplicemente, sorridendo furbo e scrollando le spalle.




   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Gweiddi at Ecate