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Autore: LaMicheCoria    14/09/2011    3 recensioni
Ivan capì che Inghilterra era arrivato al limite quando Alfred gli si fiondò nel letto, gnaulando qualcosa su un AngeloSopraccigliutoUbriacoeMezzoNudocheNonLoVolevaTraviatodaunCosaccoTracannaVodka. [#26 – Apparizione]
[Partecipa alla Challenge indetta dalla Community “1 Frase", col Set Delta] [RusAme, Cold War Pairing] [Acceni FrUk]
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Russia/Ivan Braginski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cold War Pair [OTP]'
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Fan Fiction partecipante alla Challenge indetta dalla Community

“1 Frase”

Utilizzando il Set Delta

 

Titolo:  Fifty Sunflowers&Guns
Autore:  Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Giallo

Genere:  Generale, Commedia, Introspettivo
Avvertimenti: Drabble, What…if?, Shonen-Ai
Personaggi: Alfred F. Jones/America, Ivan Braginski/Russia, Arthur Kirkland/Inghilterra, Francis Bonnefoy/Francia.
Pairing: Cold War Pairing – RusAme – Russia/America (Accenni FrUk)
Trama: Ivan capì che Inghilterra era arrivato al limite quando Alfred gli si fiondò nel letto, gnaulando qualcosa su un AngeloSopraccigliutoUbriacoeMezzoNudocheNonLoVolevaTraviatodaunCosaccoTracannaVodka.
[#26 – Apparizione]

Dedica: a Silentsky
Note: Per gli dei, ma che fatica ho fatto per scrivere queste cinquanta frasi?! Bah, meglio non pensarci. Sono secoli che doveva farle e solo ora sono riuscita a completarle! Lentezza esasperante, lo so. Quindi, se fanno schifo, scusate, davvero.
Comunque…Partiamo!
La #8, #14, #26, la #29, la #37, la #39 sono una storiella che vede il nostro Inghilterra alle prese con la relazione tra America e Russia.
La #13 è ispirata a canzone di Dori Ghezzi.
La #10, la #15 e la #44 trattano della Guerra Fredda (Baia dei Porci-Allunaggio / Fine della Guerra / Guerra di Corea-Guerra del Vietnam)
La #32 riprende una citazione del numero 83 di Ratman.
La #41 e la #42 sono collegate tra loro.
La #25 e la #40 sono collegate tra loro.
La #07 e la #12 sono collegate tra loro.
La #50 fa riferimento a quelle belle zucche che gli americani trasformano in piccole lanterne la sera di Halloween *W*
Ah! Ecco, ho scoperto che il 19 inizio l’Università, quindi finché non mi sarò ben regolata tra orari e treni, gli aggiornamenti rallenteranno. Sorry!

 

 

 

Fifty Sunflowers&Guns

{Cinquanta Girasoli&Pistole}

 

#01 – Terra

L’uno la Florida, l’altro la Siberia, un unico sole a brillare per entrambi.

 

#02 – Orgoglio

Non c’era romanticismo nella loro relazione, o almeno, era impossibile definire tale quel loro spropositato orgoglio, quella necessità di prevalere –anche a letto- l’uno sull’altro.

 

#03 – Spirito

Forse era dovuto alla Vodka che quel maledetto cosacco gli aveva fatto ingurgitare per, testuali parole, scaldare la serata, ma America si preoccupò alquanto nel sognare un girasole come suo Spirito Guida.

 

#04 – Storia

Entrambi nascondevano massacri indicibili dietro un sorriso, e forse era proprio per quel motivo che riuscivano a capirsi –o quanto meno a non fingere- tra di loro.

 

#05 – Tempo

L’unica cosa che aveva di buono quel maledetto inverno russo era il non dover spiegare a Braginski perché trovasse così piacevole accoccolarsi contro il suo petto.

 

#06 – Guerra

Non avevano altro modo di comunicare: le bombe erano le loro parole, le mitraglie le loro risate e il sangue dei caduti le loro lacrime.

 

#07 – Tradimento

Traitor! Avevi promesso che non mi avresti più corretto la Coca Cola!

 

#08 – Sentore

Inghilterra iniziò ad avere qualche presentimento su America e Russia quando Francia si chinò su di lui e gli sussurrò “Non ti ricordano un po’ noi due, mon cher?”

 

#09 – Giovinezza

Un brivido scivolò lungo la schiena di Ivan, mentre sentiva il respiro di Alfred sfiorare le cicatrici che altri avevano intrecciato sulla sua pelle quando era solo un bambino.

 

#10 – Orme

Se a Ivan era bastato il mare per cancellare quelle orme, quelle maledette orme americane nel ’61, non c’era vento capace di portare via i segni che sentiva, anche non vedendoli, quando alzava la testa.

 

#11 – Preda

Si sentì nuovamente, inevitabilmente, come un topolino tra gli artigli del gatto.

 

#12 – Stirpe

Alfred ringraziò il Cielo di non avere bambini che continuassero la sua patriottica dinastia, perché a giudicare dalle maledizioni che Ivan stava sibilando per avergli corretto la Vodka con la Coca Cola –doveva pur vendicarsi, no?- sarebbero stati leggermente sfortunati negli anni a venire.

 

#13 – Passi

Se America si trovava in quella situazione era tutto colpa di Italia, non certo perché aveva creduto alla storiella di Casatchok e all’orchestra di balalaike!

 

#14 – Rito

Secondo me è inutile, chenille mormorò Francis osservando l’altro tutto intento nei suoi Abracabula Per dividere quei due non ci vuole un incantesimo, ma direttamente un miracolo.

 

#15 – Vittoria

Erano quelle labbra gelide, livide, smorte, il premio che gli spettava per aver finalmente vinto.

 

#16 – Languore

Lo sguardo scivolò sulla figura che riposava sul divanetto, sulla testa appena inclinata, sulle labbra schiuse, sul lembo di pelle lasciato scoperto dal colletto della camicia.

 

#17 – Mortale

Nell’ascoltare la storia di Francia e Jeanne, Alfred lanciò un’occhiata di sbieco ad Ivan, chiedendosi se le cose sarebbero state le stesse se il russo non fosse stato una Nazione, ma un semplice essere umano.

 

#18 – Favorito

Bhè, sì, d’accordo, avevano entrambi messo in chiaro le proprie piccole manie -Vodkagirasolirubinettida-, ma Russia continuava a trovare fastidiose tutte le attenzioni che America rivolgeva al suo peluche di Ronald McDonald.

 

#19 – Giardino

Ivan fissò perplesso i girasoli che Alfred –non si sa bene come, non si sa bene quando- aveva fatto crescere nel giardino dietro casa.

 

#20 – Eros

Sospiro spezzato in gola, silenzio sospeso, labbra, mani, respiro.

 

#21 – Canto

America si era chiesto più volte a cosa pensasse Russia mentre, accanto alla finestra, sussurrava roco le parole di Katyusha.

 

#22 – Tocchi

Nessuno dei due aveva particolare grazia nello sfiorare l’altro, ma Ivan non avrebbe mai fatto a meno della goffaggine di Alfred, e questi della cruda freddezza del russo.

 

#23 – Movenze

Lui, lui, il Paese del balletto, con un essere così goffo..!

 

#24 – Silenzi

Veloci, di nascosto, a negare tutto a tutti –anche a se stessi-, mentre la notte ingoiava ogni sospiro nel silenzio intessuto di neve e vento.

 

#25 – Calore

Sei caldo, malen’kaya, mormorò Russia, posando una mano sul petto di America.

 

#26 – Apparizione

Ivan capì che Inghilterra era arrivato al limite quando Alfred gli si fiondò nel letto, gnaulando qualcosa su un AngeloSopraccigliutoUbriacoeMezzoNudocheNonLoVolevaTraviatodaunCosaccoTracannaVodka.

 

#27 – Inebriare

Russia inarcò un sopracciglio all’ innocente domanda di America: “Preferisci me o la Vodka?

 

#28 – Dita

Le dita di Alfred che gli scivolavano lungo il profilo della mascella portavano ancora il lezzo della polvere da sparo, sebbene coperto dall’odore untuoso degli hamburger.

 

#29 – Nostalgia

Sai, malen’kaya, un po’ mi mancano gli assalti di Inghilterra a difesa della tua virtù commentò Russia, tra un bacio e una carezza, immaginandosi con sommo piacere un Francia in versione Infermiera, tutto intento a curare lo strano livido a forma di rubinetto sulla fronte dell’inglese.

 

#30 – Legame

Quando uno dei due sembrava arrendersi troppo facilmente alle lusinghe dell’altro, non c’era nulla di meglio di una piccola insinuazione buttata un po’ a caso e un po’ con maestria, per tendere di nuovo il filo che li univa.

 

#31 – Erba

Distesi nel profumo amarognolo della pioggia, ad occhi chiusi, le dita intrecciate contro il verde incandescente.

 

#32 – Sembianze

-Sembri uno scoiattolo che ha appena ingoiato una noce- ghignò Russia, indicando con un cenno l’espressione vittoriosa di America –Intera-

 

#33 – Nettare

Sai malen’kaya, non credo che Grecia sarebbe contento di sentirti inneggiare alla Coca Cola come nuova Ambrosia.

 

#34 – Rossore

Era certamente colpa del freddo, non della mano di Ivan stretta alla sua.

 

#35 – Possesso

Shit sibilò America, sfiorando il segno rosso che aveva sul collo.

 

#36 – Crepuscolo

Il bianco dell’ultima luce, il blu della notte che avanza, il rosso morente del sole..No, decisamente Alfred aveva visto troppi tramonti al fianco di Ivan.

 

#37 -  Fautore

Russia, con tutta la compostezza possibile, tappò la bocca di America con una mano prima che potesse concludere con il suo sproloquio “Ma, bro! Non essere così all’antica! Anche Giappone sostiene la nostra relazione! Hai visto le sue douj-MPF!”

 

#38 – Sfrontatezza

Era quello che di lui aveva sempre odiato, quel suo volto ghignante, quel sorriso falso, quell’espressione che lo ossessionava, che bruciava come fuoco ogni volta che chiudeva gli occhi.

 

#39 – Fato

Ivan si portò sconsolato una mano al volto, chiedendosi perché, fra tutti i modi in cui poteva leggere la risposta alla fatidica domanda “MaInghilterraAccetteràMaiLaRelazioneMiaEDelNasone” dovesse scegliere proprio il modellino della Palla Otto di Toy Story.

 

#40 – Labbra

Sei così freddo, commie, rispose America, sfiorando le labbra di Russia.

 

#41 – Pensiero

Alfred chinò il capo sul volto inespressivo di Ivan, profondamente addormentato e in attesa di risvegliarsi come Federazione Russa, e si chiese a chi o a cosa potesse aver rivolto il suo ultimo pensiero.

 

#42 – Ritorno

Bentornato, commie, o forse dovrei dire Russian Federation? Ridacchiò America, sorseggiando la propria Coca-Cola.

 

 

#43 – Ferita

Tra tutte le cicatrici che percorrevano il corpo di Ivan, Alfred non aveva alcuna difficoltà a riconoscere quelle che gli aveva inflitto lui stesso.

 

#44 – Confine

Il gelo fra i due si scioglieva e si tramutava in fuoco solo lungo quelle linee immaginarie, ma di importanza vitale.

 

#45 – Furore

Alfred posò la mano sui cancelli del vecchio Palazzo di Inverno e quando Ivan lo chiamò, prendendolo poi per il polso per farlo camminare, non gli fu difficile immaginare quel volto infantile contratto dalla rabbia, le dita insanguinate strette al fucile.

 

#46 -  Volto

Nessuno riusciva a capire cosa passasse nella mente –contorta- di Russia –o almeno, tutti tranne America, cui bastava un semplice contrarsi dei muscoli del viso per sapere ogni cosa.

 

#47 – Candore

La visione del grande, temibile Ivan rannicchiato tra le coperte, le mani chiuse a pugno vicino al viso e il respiro che usciva regolare dalle labbra schiuse, sconvolse Alfred a tal punto che questi non si accorse di aver teso una mano verso il compagno fino a quando non sentì i suoi capelli tra le dita.

 

#48 – Vino

Che cosa inutile litigare su cosa sia meglio, se il vino o il rhum commentò America Tanto lo sanno tutti che la Cola è la migliore..e non fare quella faccia schifata, Braginski!

 

#49 – Incisione

Alfred era un eroe e gli eroi non avevano mai paura –ma le minacce di morte che Natalia gli aveva lasciato sulla porta di casa a suon di unghiate, quelle, ecco, quelle diciamo che un piccolo brivido lungo la schiena glielo avevano fatto salire.

 

#50 – Lanterna

Malen’kaya, perché la zucca di Halloween ha il mio stesso naso?

   
 
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