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Autore: Eowyn127    14/05/2006    5 recensioni
Chi saluterà per sempre il laboratorio di Las Vegas... chi invece resterà? Questo è il mio finale ideale....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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!ATTENZIONE!

QUESTA FANFIC CONTIENE SPOILER e PRESUNTI TALI..SIA SULLA QUINTA SERIE CHE SULLA SESTA, QUINDI SE NON VOLETE ANTICIPAZIONI NON LEGGETELA!!!!

 

 

Lasciare quell'uffico che era stato così a lungo il suo mondo...era dannatamente complicato, non si ricordava neppure quali di quelle cose appartenessero a lui e quali al dipartimento....le stava butando nelle scatole  a caso....molti di quei libri non li avrebbe mai usati nessun'altro....o forse sì.

Immaginò Sara alle prese con gli insetti...sorrise. Sara avrebbe trovato il modo di usarli. Gil Grissom sorrise. Rimise tre libri sugli scaffali.

 

"Allora è vero te ne vai?"

Sara Sidle se  ne stava appoggiata alla porta, con un mezzo sorriso abbozzato.

"Già" Grissom abbassò gli occhi si senti un po' in colpa nel lasciarla.

"Harvard non è male...ti ci troverai bene"

"Tu sei scappata..."

Sara si avvicinò "Non siamo poi così simili come dicono...."

Sorrise sicera...i fantasmi del passato erano svaniti...e la rotta di Gil Grissom non cambiava più la direzione del suo vento.

Lo abbracciò....doveva farlo...una volta nella vita. Lui non oppose resistenza...doveva permettere che succedesse...una volta nella vita.

La strinse a sè...sembrava una bambina...ma era cresciuta e adesso non aveva più bisogno di lui. Le prese il volto fra le mani e la baciò in fronte...lei si sentì riempita di una felicità infantile che nella sua vita non era riuscita mai ad assaporare...

"Grazie"

"Grazie a te Sara"

 

"Ehi capo..non la porterai via vero?"

Greg Sanders era appena entrato nell'ufficio di Grissom.

Sara si allontanò guardò Greg : "Io non vado da nessuna parte" ammicò divertita "Geloso Greg?"

Il ragazzo si sentì leggermete deriso e offeso...abbasò lo sguardo imbarazzato "Un po'"

Sara rise....aveva trovato la sua casa....Las vegas... non ci avrebbe scomesso.

Grissom li osservò

"Mi sembra di lasciare il laboratorio in buone mani"

Entarono Warrick e Nick.

 

L'atmosfera era surreale...tutti sapevano che prima o poi Grissom se ne sarebbe andato ma nessuno riusciva a pensare al laboratorio senza di lui.

Allo stesso modo si resero conto di quanto surreale fosse che in quel momento mancassero due persone...

Brass....la scelta di Grissom di andarsene, di accettare la cattedra ad Harvard era strettamente collegata con la morte di due anni prima del capitano...tutti sapevano che da quel momento Gil Grissom non era stato più lo stesso.

E Catherine...dov'era Catherine? Il braccio destro di Grissom...il suo complementare opposto...l'unica persona al mondo  in grado di farlo arrabbiare, sorridere e disperare nel giro di pochissimi minuti....perchè era sparita dal momento in cui quella sera, al'inizio del turn,o Grissom aveva annunciato che se ne sarebbe andato?

Nick era convinto che catherine lo sapesse già da prima...ma guardando la faccia di Catherine avevva capito subito che non era così....perchè Grissom non aveva avvisato nemmeno Cath?

Nick capì molte cose quella sera...il modo in cui Greg guardava Sara...non se n'era mai accorto prima...aveva mai preso seriamente Greg prima di quel momento? Grissom gli sarebbe mancato, il suo salvatore....colui che l'aveva tirato fuori da quel maledetto buco....l'immagine delle sua mano appoggiata al vetro piombò nella sua mente....ma sorrise...le mitiche scena alla Grissom&catherine non sarebbero venute a meno...si rese conto di come Sara e Greg li ricordassero....

 

Grissom salutò Warrick.

"Prenditi cura di lei"

Warrcick scosse la testa

"Non è compito mio...non lo è mai stato...."

Gil non riuscì a sostenere quella pesante verità e fece finta di non averla sentita...nella sua testa catherine era affidata a una delle persone migliori che avesse mai conosciuto.

Si avvicnò a nick...gli strinse la mano per poi abbraccairlo...il suo ragazzo...il figlio che avrebbe sempre voluto....e che alla fine era riuscito ad avere.

 

"Dormi è il dolore che porti neli occhi

quanto il perdersi dentro di te.

Ed il lieve infuriare di rabbia che porti

aggrappata alla fragilità.

Dormi che è meglio pensarci domani

alla muta distanza che scorre tra noi

quando non sei vicino a scaldare i miei sogni

quando i sogni nemmeno son qui"   Subsonica, Dormi

 

Grissom uscì...si diresse verso l'uffico di Catherine, la osservò da fuori....lo sguardo accigliato..offeso...un po' presuntuoso che riusciva a caraterizzarla benissimo nel momento subito pima a quando sarebbe esplosa in uno dei suoi illuminanti sorrisi o in una frecciatina piccante....così era catherine e così voleva portare via l'immagine di lei.

Si fece forza ed entrò.

Lei alzò lo sgardo...no non era così che voleva ricordarla...lo sguardo che aveva non sarebbe esploso in nessun sorriso.

"Stai andando?"

"Sì...ciao...e....buona fortuna!"

"Ok ciao...buon Harvard"

Grissom lentamente stava uscendo dalla stanza...ma Catherine scattò.

"Te ne vai così....?"

"Mi sembrava che non ti importasse"

"Vaffanculo Gil"

Uscì dal suo ufficio...uscì dal laboratorio....non le importava dell'ora, del lavoro....

Vaffanculo Gil...ecco cosa le importava.

 

Fermò la macchina davanti un cimitero...

Cammino rapida fino a una croce bianca davanti alla quale non passava da un po' di tempo.

"Ciao Jim....vuoi sapere la novità? mi avete lasciata sola....voi due...non sarei mai riuscita ad immaginarlo....vorrei tu fossi ancora qui....per aiutarmi...per farlo restare ma soprattutto vorrei che tu fossi qui e basta, che niente fosse cambiato...tornare a otto anni fa....lasciare che Holly Grinbs mollasse il lavoro...e si salvasse la vita...forse tu non saresti morto....forse le cose non sarebbero precipitate...che dici?

Mi sembra di sentirti...una battuta irononica a ricordarmi che infondo va tutto alla grande...uno sguardo accigliato per farmi capire che forse sarebbe andata solo peggio....

Sono arrabbiata...saperlo assieme agli altri....pensavo di conatre un po' di più e poi cosa si aspettava? Le mie congratulazioni?

C'è che prima di conoscere voi due non ero niente e adesso...adesso non so...Jim ho sempre saputo che prima o poi avrei preso il suo posto....ma...adesso vorrei solo che restasse...."

Catherine si inginocchiò sentendosi stupida....posò un giglio bianco...si alzò e tornò alla macchina.

Chiamò Eclky per avvisarlo che si era sentita male ed era uscita prima...l'uomo sembrava seccato ma insolitamente non polemizzò.

 

 

 

Gil Grissom se ne stava seduto davanti alla sua porta.

Lo vide.

"Che ci fai qua....se vuoi la mia benedizione....eccola....ciao grissom...buon divertimento!mandami una cartolina da Boston!"

"catherine...ma che ti è preso...non voglio andarmene così...non con te...cosa c'è?"

"Cosa c'è???c'è che tu non me l'hai detto che te ne andavi...l'ho saputo ieri sera con tutti gli altri...perchè non hai pensato di lasciamari un post-it sulla scrivania...lo avrei letto stasera..sarebbe stato uguale e ci saremmo evitati queste scene pietose..."

"Catherine"

"Smettila...so come mi chaimo" stava urlando e senza rendersene conto piangendo...perchè faceva così male? "Vai via Grissom!"

"Cosa?"

"Ti ho detto di andartene....è stato bello finchè è durato Grissom. Ecco...cos'altro vuoi da me?"

Il silenzio  scese pesante tra di loro.

"Voglio che tu venga con me"

"Cosa?"

"Vieni con me Catherine!"

Catherine era inerme...non si aspettava questo

"il lavoro...Lindsay...deve andare  ascuola"

Grissom si avvicinò

"C'è la scientifica a nche a Boston....e anche le scuole per Lindsay...andare via da Las vegas non le farà male...e...."

"Sì"

"Cosa?"

"vengo con te...veniamo tutte e due"

Grissom sorrise...si fermò a guardare l'orologio"

"Ancora poco più di un minuto e non saremmo più colleghi."

Catherine si avvicnò di più all'uomo quiasi sfiornadolo...alzò la testa verso i uo sguardo

"cosa vuoi fare in questo minuto che ci rimane?"

"Salutare la miglior collega che un drogato di lavoro con una passione insana per gli insetti possa avere al suo fianco...una donna intelligente spirtosa in grado di smussare tutti gli spigoli del mio essere..."

Catherine guardò l'orologio

"tempo scaduto...cosa siamo adesso?"

"Quello che vuoi tu catherine..."

I loro volti si avvicinarono come non era mai successo prima...

Si scambiarono un bacio che sapeva di passione, dolore sorrisi e lacrime, di giorni passati  e di quelli che si apsetano trepidanti....il sapore di tutta una vita.

 

"Somwhere over the rainbow

blubbers fly

and the dreams that you dreamed

dreams really do come true

someday wish upon the stars....

think to myself

what a wonderfull world...."

 

The End

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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