!ATTENZIONE!
QUESTA
FANFIC CONTIENE SPOILER e PRESUNTI TALI..SIA SULLA QUINTA SERIE CHE
SULLA SESTA, QUINDI SE NON VOLETE ANTICIPAZIONI NON LEGGETELA!!!!
Lasciare
quell'uffico che era stato così a lungo il suo mondo...era dannatamente
complicato, non si ricordava neppure quali di quelle cose appartenessero a lui
e quali al dipartimento....le stava butando nelle scatole a caso....molti di quei libri non li avrebbe
mai usati nessun'altro....o forse sì.
Immaginò
Sara alle prese con gli insetti...sorrise. Sara avrebbe trovato il modo di
usarli. Gil Grissom sorrise. Rimise tre libri sugli scaffali.
"Allora
è vero te ne vai?"
Sara
Sidle se ne stava appoggiata alla
porta, con un mezzo sorriso abbozzato.
"Già"
Grissom abbassò gli occhi si senti un po' in colpa nel lasciarla.
"Harvard
non è male...ti ci troverai bene"
"Tu
sei scappata..."
Sara si
avvicinò "Non siamo poi così simili come dicono...."
Sorrise
sicera...i fantasmi del passato erano svaniti...e la rotta di Gil Grissom non
cambiava più la direzione del suo vento.
Lo
abbracciò....doveva farlo...una volta nella vita. Lui non oppose
resistenza...doveva permettere che succedesse...una volta nella vita.
La
strinse a sè...sembrava una bambina...ma era cresciuta e adesso non aveva più
bisogno di lui. Le prese il volto fra le mani e la baciò in fronte...lei si
sentì riempita di una felicità infantile che nella sua vita non era riuscita
mai ad assaporare...
"Grazie"
"Grazie
a te Sara"
"Ehi
capo..non la porterai via vero?"
Greg
Sanders era appena entrato nell'ufficio di Grissom.
Sara si
allontanò guardò Greg : "Io non vado da nessuna parte" ammicò
divertita "Geloso Greg?"
Il
ragazzo si sentì leggermete deriso e offeso...abbasò lo sguardo imbarazzato
"Un po'"
Sara
rise....aveva trovato la sua casa....Las vegas... non ci avrebbe scomesso.
Grissom
li osservò
"Mi
sembra di lasciare il laboratorio in buone mani"
Entarono
Warrick e Nick.
L'atmosfera
era surreale...tutti sapevano che prima o poi Grissom se ne sarebbe andato ma
nessuno riusciva a pensare al laboratorio senza di lui.
Allo
stesso modo si resero conto di quanto surreale fosse che in quel momento
mancassero due persone...
Brass....la
scelta di Grissom di andarsene, di accettare la cattedra ad Harvard era
strettamente collegata con la morte di due anni prima del capitano...tutti
sapevano che da quel momento Gil Grissom non era stato più lo stesso.
E
Catherine...dov'era Catherine? Il braccio destro di Grissom...il suo
complementare opposto...l'unica persona al mondo in grado di farlo arrabbiare, sorridere e disperare nel giro di
pochissimi minuti....perchè era sparita dal momento in cui quella sera, al'inizio
del turn,o Grissom aveva annunciato che se ne sarebbe andato?
Nick era
convinto che catherine lo sapesse già da prima...ma guardando la faccia di
Catherine avevva capito subito che non era così....perchè Grissom non aveva
avvisato nemmeno Cath?
Nick capì
molte cose quella sera...il modo in cui Greg guardava Sara...non se n'era mai
accorto prima...aveva mai preso seriamente Greg prima di quel momento? Grissom
gli sarebbe mancato, il suo salvatore....colui che l'aveva tirato fuori da quel
maledetto buco....l'immagine delle sua mano appoggiata al vetro piombò nella
sua mente....ma sorrise...le mitiche scena alla Grissom&catherine non
sarebbero venute a meno...si rese conto di come Sara e Greg li ricordassero....
Grissom
salutò Warrick.
"Prenditi
cura di lei"
Warrcick
scosse la testa
"Non
è compito mio...non lo è mai stato...."
Gil non
riuscì a sostenere quella pesante verità e fece finta di non averla
sentita...nella sua testa catherine era affidata a una delle persone migliori
che avesse mai conosciuto.
Si
avvicnò a nick...gli strinse la mano per poi abbraccairlo...il suo ragazzo...il
figlio che avrebbe sempre voluto....e che alla fine era riuscito ad avere.
"Dormi
è il dolore che porti neli occhi
quanto il
perdersi dentro di te.
Ed il
lieve infuriare di rabbia che porti
aggrappata
alla fragilità.
Dormi che
è meglio pensarci domani
alla muta
distanza che scorre tra noi
quando
non sei vicino a scaldare i miei sogni
quando i
sogni nemmeno son qui" Subsonica,
Dormi
Grissom
uscì...si diresse verso l'uffico di Catherine, la osservò da fuori....lo sguardo
accigliato..offeso...un po' presuntuoso che riusciva a caraterizzarla benissimo
nel momento subito pima a quando sarebbe esplosa in uno dei suoi illuminanti
sorrisi o in una frecciatina piccante....così era catherine e così voleva
portare via l'immagine di lei.
Si fece
forza ed entrò.
Lei alzò
lo sgardo...no non era così che voleva ricordarla...lo sguardo che aveva non
sarebbe esploso in nessun sorriso.
"Stai
andando?"
"Sì...ciao...e....buona
fortuna!"
"Ok
ciao...buon Harvard"
Grissom
lentamente stava uscendo dalla stanza...ma Catherine scattò.
"Te
ne vai così....?"
"Mi
sembrava che non ti importasse"
"Vaffanculo
Gil"
Uscì dal
suo ufficio...uscì dal laboratorio....non le importava dell'ora, del lavoro....
Vaffanculo
Gil...ecco cosa le importava.
Fermò la
macchina davanti un cimitero...
Cammino
rapida fino a una croce bianca davanti alla quale non passava da un po' di
tempo.
"Ciao
Jim....vuoi sapere la novità? mi avete lasciata sola....voi due...non sarei mai
riuscita ad immaginarlo....vorrei tu fossi ancora qui....per aiutarmi...per
farlo restare ma soprattutto vorrei che tu fossi qui e basta, che niente fosse
cambiato...tornare a otto anni fa....lasciare che Holly Grinbs mollasse il
lavoro...e si salvasse la vita...forse tu non saresti morto....forse le cose
non sarebbero precipitate...che dici?
Mi sembra
di sentirti...una battuta irononica a ricordarmi che infondo va tutto alla
grande...uno sguardo accigliato per farmi capire che forse sarebbe andata solo
peggio....
Sono
arrabbiata...saperlo assieme agli altri....pensavo di conatre un po' di più e
poi cosa si aspettava? Le mie congratulazioni?
C'è che
prima di conoscere voi due non ero niente e adesso...adesso non so...Jim ho
sempre saputo che prima o poi avrei preso il suo posto....ma...adesso vorrei
solo che restasse...."
Catherine
si inginocchiò sentendosi stupida....posò un giglio bianco...si alzò e tornò
alla macchina.
Chiamò
Eclky per avvisarlo che si era sentita male ed era uscita prima...l'uomo
sembrava seccato ma insolitamente non polemizzò.
Gil
Grissom se ne stava seduto davanti alla sua porta.
Lo vide.
"Che
ci fai qua....se vuoi la mia benedizione....eccola....ciao grissom...buon
divertimento!mandami una cartolina da Boston!"
"catherine...ma
che ti è preso...non voglio andarmene così...non con te...cosa c'è?"
"Cosa
c'è???c'è che tu non me l'hai detto che te ne andavi...l'ho saputo ieri sera
con tutti gli altri...perchè non hai pensato di lasciamari un post-it sulla
scrivania...lo avrei letto stasera..sarebbe stato uguale e ci saremmo evitati
queste scene pietose..."
"Catherine"
"Smettila...so
come mi chaimo" stava urlando e senza rendersene conto piangendo...perchè
faceva così male? "Vai via Grissom!"
"Cosa?"
"Ti
ho detto di andartene....è stato bello finchè è durato Grissom.
Ecco...cos'altro vuoi da me?"
Il
silenzio scese pesante tra di loro.
"Voglio
che tu venga con me"
"Cosa?"
"Vieni
con me Catherine!"
Catherine
era inerme...non si aspettava questo
"il
lavoro...Lindsay...deve andare
ascuola"
Grissom
si avvicinò
"C'è
la scientifica a nche a Boston....e anche le scuole per Lindsay...andare via da
Las vegas non le farà male...e...."
"Sì"
"Cosa?"
"vengo
con te...veniamo tutte e due"
Grissom
sorrise...si fermò a guardare l'orologio"
"Ancora
poco più di un minuto e non saremmo più colleghi."
Catherine
si avvicnò di più all'uomo quiasi sfiornadolo...alzò la testa verso i uo
sguardo
"cosa
vuoi fare in questo minuto che ci rimane?"
"Salutare
la miglior collega che un drogato di lavoro con una passione insana per gli
insetti possa avere al suo fianco...una donna intelligente spirtosa in grado di
smussare tutti gli spigoli del mio essere..."
Catherine
guardò l'orologio
"tempo
scaduto...cosa siamo adesso?"
"Quello
che vuoi tu catherine..."
I loro
volti si avvicinarono come non era mai successo prima...
Si
scambiarono un bacio che sapeva di passione, dolore sorrisi e lacrime, di
giorni passati e di quelli che si
apsetano trepidanti....il sapore di tutta una vita.
"Somwhere
over the rainbow
blubbers
fly
and the
dreams that you dreamed
dreams
really do come true
someday
wish upon the stars....
think to
myself
what a
wonderfull world...."
The End