Se quasi perfetta non è abbastanza.

Potere, potenza, forza.

Ti scorrono nelle vene, li percepisci come un fluido che riscalda le membra, pizzica ogni nervo pronto all'azione.

I tuoi movimenti sono precisi, calcolati.
Senti l'aria che risale sulle braccia in movimento e tu la fendi con l'inclinazione più idonea a prendere velocità e dare vita al fuoco che ti palpita nelle viscere.

Esplode il vermiglio dal tuo pugno chiuso carico e furente di quella stessa furia che cerchi di eliminare con quei colpi micidiali, un colpo della rossa collera che racchiudi nel tuo cuore ma ogni volta altro astio lo rimpiazza, altra delusione, altro profondo abbandono ti colma.

Inspiri, è essenziale il respiro.
Serve per miscelarlo al tuo fuoco, a dargli energia.
Serve perché quei soffi d'aria carichi d'ossigeno dentro a te mutano, diventano torrenti di rinnovata forza, scalzano i cupi fantasmi che ti imprigionano l'anima, storcendola e dandoti quella potenza di cui ti ammanti e che celano i tuoi più profondi tormenti.

Ti volti di scatto, fulminea.
Era l'ascesa, dovevi prendere la rincorsa per poter richiamare le fiamme e liberarle, altre lingue di fuoco che sanciscono la tua forza.

I fantasmi sogghignano nell'ombra e te ne rendi conto con la coda dell'occhio della mente.

Abbandono ghigna famelico, la tua solitudine non verrà lenita. 

Delusione ti osserva attenta: è una compagna taciturna, ma ti segue da vicino come un'ombra sinistra.

Astio stira le membra: è davvero un compito ingrato essere una componente così intima della tua anima.

Ti fermi, hai concluso l'esercizio.
I tuoi occhi tornano alla luce del giorno, l'orizzonte davanti a te è ampio e luminoso.
Le due ciocche libere ai lati della tua fronte tornano ad adagiarsi sulla pelle.

«Molto bene. Quasi perfetta.»

«Quasi perfetta non è abbastanza!»

Perché non avresti mai raggiunto la perfezione, fintantoché non ti saresti liberata dei tuoi fantasmi.
Ed era necessario raggiungere la perfezione. Papà lo ripete sempre.

***

AS's space

FF scritta in contrapposizione a quella su Zuko, ma non altrimenti legate

NB.

Azula è la più elogiata, la più brava trai fratelli reali. Dubito tuttavia che Ozai le volesse bene e basta, come un padre normale - sono convinta che non abbia mai amato nessun altro all'infuori del proprio tornaconto, in effetti - e quindi credo che torturasse anche lei in qualche modo. Ho voluto inoltre sottolineare che Azula non ha nessun rapporto con lamadre e questo ha causato un profondo squilibrio in lei, una profonda mancanza che una bambina o una ragazza non sono in grado di gestire. Non si nasce pazzi, lo si diventa per coincidenze e vicissitudini della vita, credo. 

OK mi sono dilungata fin troppo con queste informazioni diversamente utili, quindi levo le tende. =)

ps. Questa storia è dedicata a Riccardo che per primo ha letto quella su Zuko commentando che sarebbe stato carino vedere una storia dal punto di vista di Azula.