15/09/2011
2 recensioni
Che ne sai di un bambino che rubava
e soltanto nel buio giocava
e del sole che trafigge i solai che ne sai
e di un mondo tutto chiuso in una via
e di un cinema di periferia
che ne sai della nostra ferrovia che ne sai
Vi è mai capitato di sentirvi così vicini alla morte da vedervi passare tutta la vostra vita di fronte agli occhi? A me succede tutti i giorni quando con un fucile in mano e il cuore in gola sono appoggiato al muro sudicio di una cantina o una soffitta aspettando il segnale di Dean. E’ esilarante pensare che sarei potuto diventare un avvocato rispettabile, laureato con il massimo dei voti all’Università di Stanford e invece sono qui: a cacciare demoni e a compiangermi. Per giorni non ho fatto altro che maledire la mia anima dannata, sentendomi come un esule in una pianura sconfinata, e cercando di dare un senso alla mia logora e infida vita. Per giorni non ho desiderato altro che tornare indietro nel tempo e ricominciare tutto da capo: uccidere Azazel quando ne avevo l’occasione, mandare Ruby a quel paese e risparmiare Lilith. Invece ora per colpa mia l’apocalisse si abbatte sulla terra e l’unica cosa che ho guadagnato da tutto questo è la sfiducia di Dean.
Che ne sai tu di un campo di grano
poesia di un amore profano
la paura d'esser preso per mano che ne sai
Dean, mio fratello, quello che mi chiama sempre Sammy e che ha sempre tentato di proteggermi qualsiasi cosa succeda; quello che si sente in colpa quando mi abbandona o quando semplicemente mi risponde male; quello che c’è sempre stato e si è sempre fidato. E io mi sento sempre di più un verme egoista che non ha saputo accontentarsi di un padre fantastico e di un fratello protettivo, che non ha saputo vedere la fortuna di avere una famiglia forse poco presente e poco affettuosa ma forte e unita. Non ho fatto altro che lamentarmi per quello e per quell’altro senza capire che il vero problema nella famiglia sono io; non è il sangue di demone o il mio potere ma è il mio comportamento: il mio comportamento nello sputare in faccia alla mia famiglia e andarmene, il mio comportamento nell’abbandonare Dean e preferire Ruby a lui, il mio comportamento nel sentirmi più forte di mio fratello solo perché avevo un fottutissimo potere che lui non aveva.
davanti a te ci sono io
dammi forza mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti e nuovi giorni
cara non odiarmi se puoi
E’ tutto così maledettamente sbagliato, io sono sbagliato, dall’inizio di tutto, dal principio della storia; e ancora mi chiedo come posso andare avanti e svegliarmi la mattina con tutto questo senso di colpa, con tutto questo rancore dentro che non mi fa dormire la notte. Ero così accecato dall’essere finalmente così forte e indistruttibile da non curarmi di quello che stavo facendo: la mia anima diventava sempre più nera ogni giorno che passava. E pesava, oh se pesava!, ma fingevo di non ascoltarla, di non ascoltare quella vocina che mi diceva di lasciar perdere e tornare da Dean ma fingevo di non sentire. Ho fatto di testa mia, come sempre dopo tutto, ed ecco ha cosa ha portato il mio potere. Oh papà! Se mi vedessi adesso credo che mi strangoleresti con le tue stesse mani! Ti ho deluso, l’ho sempre fatto e non potrò mai pagare per questo. Tu sei morto per difendermi, Dean è andato all’inferno per salvarmi ed io, che sarei dovuto morire tanto tempo fa, sono qui a logorarmi l’anima. Ma è una punizione giusta, un monito esemplare: so di aver sbagliato e questo forse servirà a non farmi commettere lo stesso errore. Fa male, molto male, ripensare a tutti i miei sbagli ma dopotutto la mia stessa vita è uno sbaglio, un errore…e io stesso sono un mostro nato da un errore. E’ inutile che io tenti di convincermi: fa male e farà sempre male, niente potrà cambiare tutto questo, nemmeno il Paradiso.
Conosci me, la mia lealta'
tu sai che oggi morirei per onesta'
conosci me il nome mio
tu sola sai
se e' vero o no che credo in Dio.