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Autore: Thefoolfan    16/09/2011    4 recensioni
Sono ormai trascorsi diversi anni da quando Kate e Rick stanno insieme e lo scrittore vuole far una sorpresa alla sua amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Era giovedì sera e Beckett non vedeva l'ora di tornare a casa e lasciarls alle spalle quella logorante giornata di lavoro. Per risolvere il caso di una coppia di coniugi uccisi a colpi di pistola aveva dovuto girare tutta la città per dare la caccia all'assassino quindi era sfinita, senza aggiungere lo stress e il gran mal di testa che si erano aggregati poco a poco a tutti i suoi fastidi. Per non farsi mancare nulla dovette spiegare anche al capitano il motivo per cui Castle non si era presentato al distretto quel pomeriggio. Aveva dovuto inventarsi qualsiasi scusa per coprirgli le spalle dato che nemmeno lei sapeva che fine aveva fatto. Più e più volte aveva provato a chiamarlo ma lui nemmeno a una le aveva risposto, tanto meno l'aveva richiamata. Si chiese se era cosi preso dal nuovo libro tanto da non sentire il cellulare, ma questo non era da lui. Risultato, lei era sul piede di guerra e Castle ne avrebbe pagato le conseguenze. Parcheggiò la macchina e la sua prima vittima fu la portiera che venne sbattuta violentemente una volta che lei fu scesa dall'auto, messo poi l'antifurto salì l'ascensore per giungere più in fretta al suo appartamento. Tirando un respiro di sollievo aprì la porta e con la mano andò a cercare l'interruttore della luce. Lo fece scattare e nulla. Riprovò e ancora nulla.

 

“Accidenti, ci mancava solo quella”. Disse chiudendo la porta dietro di se, muovendosi per l'appartamento approfittando della luce che filtrava dalle finestre.

 

“Rick”. Chiamò il proprio fidanzato mentre si toglieva la giacca senza ricevere risposta.

 

“Rickkkk, ma dove sei?”. Tentò ancora chiamandolo più forte e con meno pazienza. D'improvviso una luce si accese alla sua sinistra. Guardò la provenienza e notò un proiettore. Seguì il fascio di luce e solo ora si accorse di un grosso telo bianco appeso alla parete. Prima che potesse dire qualcosa iniziò un filmato.

 

Bentornata Kate”. Iniziò a leggere le parole in bianco che comparivano sul telo.

Appoggia pure tutto e siediti sul divano”. Lei ancora fissò quelle immagini senza muoversi. Cosa significava tutto quello. Poi altri vocaboli si sostituirono ai precedenti.

Su forza sto aspettando”. Beckett non riusci a trattenere un sorriso mentre si chiedeva come fosse possibile.

Ti conosco”. Comparì una nuova scritta che diede risposta a quella domanda che le ronzava per la testa. Fece quanto richiestole e poi si mise comoda sul divano attendendo curiosa la prossima immagine.

Sperando che tu ora ti sia messa seduta possiamo iniziare”. Le scritte d'un tratto scomparvero e al suo posto comparì un'immagine aerea di New York. Subito dopo la voce di Rick.

 

Questa sera voglio raccontarti una storia, o meglio una favola, che si svolge proprio qui. A New York”

 

Beckett immaginando che la cosa sarebbe andata per le lunghe si mise sdraiata su un lato, con una mano a sollevare la testa mentre con l'altra cominciò a giocare con la collanina.

 

Molti, ma non tanti, anni fa una donna, una certa Martha Rodgers diede alla luce il più bel bambino che il mondo avesse mai visto”.

 

Beckett alzò gli occhi al cielo e sorrise. Nemmeno in quell'occasione non riusciva a non ostentare la sua vanità. Mentre la voce di Rick raccontava, iniziarono a susseguirsi diverse foto. La prima di Martha con un evidente pancione e poi la successiva, sempre di lei in un letto di ospedale. Tra le sue braccia un bambino appena nato. Rick.

 

Già dopo poche ore dalla sua nascita il bambino mise in mostra le sue qualità e in poco tempo divenne l'idolo di tutte le infermiere del reparto”. Un altra foto prese il posto della precedente. Questa volta c'era Rick appena nato, sempre in braccio a sua madre, solo che era attorniato da 4 infermiere che gli sorridevano amabilmente.

 

Il bambino, di nome Rick, crebbe nutrito dall'amore di sua madre, che non gli fece mai pesare l'assenza del padre. Per lui ci fu sempre.”. Beckett lo sentì pronunciare questa frase con voce rotta per il turbinio di emozioni che stava provando. Anche se Castle non lo ammetteva facilmente il fatto di esser cresciuto senza un genitore fu difficile ma Martha aveva fatto un ottimo lavoro, c'era da dargliene atto.

 

Un giorno il fanciullo, che ormai aveva 6 anni, stava passeggiando con sua madre quando vide un grande edificio e curioso chiese cosa fosse”. Scorrevano immagini che lei non aveva mai visto. Martha era molto gelosa dei suoi ricordi. In particolare quelli che mostravano troppo il suo lato materno e ora, vedere quelle foto, facevano scoprire alla detective un lato nascosto dell'attrice. In questa particolarmente c'era Martha inginocchiata all'altezza del piccolo Richard che gli asciugava le lacrime, con un ampio sorriso sul volto.

 

Allora sua madre gli rispose”. Si udì ancora la voce di Castle continuare a raccontare quella storia.

che quello era il posto dove nascevano i bambini. Rick fissando quell'edificio non sapeva che quel giorno, in quel preciso momento, era successa una cosa che 30 anni dopo gli avrebbe cambiato la vita”. Beckett corrugò per un istante la fronte, non avendo la minima idea di che cosa stesse parlando l'uomo ma poi una nuova foto fece la sua comparsa. La donna si rimise seduta, portando una mano davanti alla bocca, aperta per lo stupore.

 

Quel giorno nacque Kate”. Disse lo scrittore con tono di voce dolce e soave. Beckett si commosse. Era una foto di lei e sua madre. Johanna aveva gli occhi incollati sulla bambina che teneva tra le braccia. Sul suo volto si potevano vedere i segni della stanchezza ma allo stesso tempo aveva un viso sereno, felice. Asciugandosi quella lacrima che le colava lungo la guancia tornò ad osservare davanti a se, più attenta di prima.

 

Quella bambina crebbe in una casa piena d'amore. Viziata da suo padre e coccolata dalla madre. Mai era esistita fanciulla più felice di lei”. Beckett riconobbe subito la foto. Era stata fatta quando aveva 7 anni ad Aspen. I genitori l'avevano portata una settimana in montagna, ma più che dedicarsi allo sci la madre le fece conoscere il pattinaggio. Per questo nella foto lei teneva stretti tra le mani i nuovi pattini che suo padre gli aveva appena comprato.

 

Gli anni trascorsero veloci per i nostri due protagonisti. Le scuole, gli amici mai dimenticati, i primi amori, anche se quelli di Kate erano giusto dei passatempi e non valevano un soldo bucato”. Beckett rise divertita a sentire quei giudizi. Non si preoccupò di sembrare ridicola a fare quei versi davanti a un telo, ma Rick, anche quando non era fisicamente presente, la faceva sempre stare di buon umore. La stanchezza, il mal di testa, il nervosismo che l'avevano accompagnata lungo tutta la giornata, erano svaniti. La detective sussurrò ogni nome degli amici che comparivano nelle diverse foto. Passarono immagini di lei ragazzina, poi adolescente. Foto del ragazzo di quando aveva 16 anni, che stranamente aveva disegnate delle mosche che gli ronzavano intorno e poi una scritta “Puzza” e una faccina triste. Richard era veramente un pazzo. Poi foto di lui. Foto di classe, circondato da altri ragazzi mentre rideva o sorseggiava una birra. Poi le successive istantanee che invece non le piacquero proprio. Richard insieme a tre diverse ragazze. Ora pure di vecchie fotografie era gelosa?!

 

Ma come ogni favola accadde qualcosa che mise alla prova i nostri eroi. Rick venne abbandonato da tutti, si sentì solo, incompreso e perciò si buttò a capo chino sulla scrittura, l'unica amica rimastagli. Kate dovette affrontare un dolore ancora più grande. Il cattivo della storia le portò via la persona che più amava al mondo, lasciandole dentro un vuoto che ancora oggi non è riuscita a colmare”. Di colpo la donna si rattristò. Non riuscì, e nemmeno ci provò, a trattenere le lacrime. Vide un Castle infelice, affranto, depresso mentre guardava fuori dalla finestra, o stava seduto alla macchina da scrivere con le mani nei capelli. Poi lei, abbattuta, mentre decorava l'albero di natale, per il primo anno da sola dopo la morte di sua madre, o alla consegna del diploma di polizia mentre cercava di sorridere avendo al suo fianco solo suo padre.

 

Altri anni malinconici trascorrono senza che i due riescano a ritrovare quella scintilla che riaccenda in essi la felicità. Kate trova una nuova famiglia, splendidi colleghi che le ridonano la speranza, che le stettero vicina e l'aiutarono ad andare avanti”. Beckett riconobbe alcuni suoi compagni di corso, poi Royce e infine Ryan ed Esposito. Castle aveva ragione, sopratutto sugli ultimi tre uomini. Se non ci fossero stati loro nella sua vita lei ora non si sentirebbe cosi in pace con se stessa, non amerebbe il suo lavoro cosi tanto, non andrebbe ogni mattina al distretto con il sorriso sulle labbra. Sapevano farla sorridere e sorreggerla, anche nei momenti più difficili.

 

Rick invece ricevette un dono che ancora oggi crede di non meritare. Una figlia. Una splendida e meravigliosa figlia. Alexis”.Adorava quando parlava della ragazza. Castle cambiava totalmente ogni volta che c'era sua figlia in mezzo. Diventata improvvisamente serio e non si vergognava a dimostrare l'affetto che provava per Alexis. Beckett guardò il video che si presentava davanti ai suoi occhi meravigliata. Era Castle che tenendo la bambina appoggiata contro la propria spalla la cullava dolcemente. Questo non se lo sarebbe mai immaginata. Un conto era sapere che l'uomo era un ottimo padre ma ora vederlo li, a dimostrare tutta quella tenerezza, le faceva provare sensazioni a cui non riusciva a dare un nome.

 

Ma il destino era li, in agguato, pronto a colpire. E chi l'avrebbe mai detto che un omicidio sarebbe stato il capitolo iniziale della più bella storia d'amore mai scritta”. La detective scosse il capo ma trovò la cosa alquanto dolce. Rick le diceva sempre che un amore forte come il loro poteva esserci solo ogni 100 anni e che tutte le difficoltà che avevano superato assieme erano servite solo a rafforzarlo. In più e più occasioni si ritrovò ad essere d'accordo con lui.

 

L'inizio fu alquanto rocambolesco, Kate proprio non mandava giù l'idea di collaborare con un bambino troppo cresciuto, ma entrambi capirono subito che c'era qualcosa di più nascosto sotto quella loro forzata collaborazione.”. La donna osservò alcune foto prese all'asta di beneficenza a cui Castle l'aveva costretta a partecipare per arrestare un ladro di gioielli, foto di loro due insieme comparse su alcuni giornali, altre fatte di nascosto da Ryan ed Esposito. In tutte quante i due si osservavano con una grande intensità. A ripensare a quei momenti Beckett si domandò dove aveva trovato la forza di negare a se stessa quello che provava.

 

E cosi gli anni trascorsero, avvenimenti piacevoli ed eventi di cui ancora oggi portano i segni, li fecero avvicinare sempre di più. Nelle loro vite passarono diverse persone, ma cosi come erano venute se ne andarono. Entrambi sapevano che non era in loro che avrebbero trovato ciò di cui avevano bisogno.”. Ancora foto, moltissime foto che nemmeno ricordava più di avere. In quel momento si chiese dove avesse potuto prenderle Castle, andando ad ipotizzare che suo padre l'avesse aiutato in qualche modo. Senza togliere il fatto che lo scrittore sapeva benissimo dove lei teneva i suoi album di fotografie quindi non ci avrebbe messo molto a prenderle da li. Riconobbe Gina, Demming, Natalie, Josh. Rick aveva ragione, tutte persone venute e andate in un batter d'occhio. Persone che si erano sforzate di significar qualcosa per loro, ma era una partita già persa ancora prima di scendere in campo.

 

Poi come in ogni favola ecco che giunge il fatidico momento. Quando entrambi i protagonisti capiscono che è l'ora di uscire allo scoperto. Basta nascondersi dietro false illusioni, basta mentire a se stessi, basta innalzare un muro attorno al cuore. Se si vuole vivere il grande amore bisogna rischiare. E loro lo fecero”. Le immagini che scorrevano in quei secondi erano le più recenti. Vecchie solo di un paio di anni. La prima gliel'aveva fatta Alexis il giorno in cui era tornata a casa dall'ospedale dopo la sparatoria. Ritraeva lei che scendeva dalla macchina aiutata da Castle che con attenzione la reggeva per un fianco, poteva leggere l'ansia sul volto dell'uomo. Un altra di loro due che si scambiavano un tenero bacio, scattata al compleanno di Martha l'anno precedente e poi l'ultima di quella sessione. Loro due vestiti da Indiana Jones e Lara Croft all'ultimo halloween. Si ricordò di quanto si era vergognata i primi minuti che l'aveva indossato ma poi Castle cominciò a farla ridere e tutto fu dimenticato.

 

Altri anni colmi d'amore si susseguirono. Entrambi avevano finalmente ciò di cui avevano bisogno. Avevano l'un l'altro, per sempre. Ma ultimamente Rick iniziò a sentire che gli mancava qualcosa, iniziò a percepire un nuovo vuoto dentro di lui”. Lo schermo d'improvviso divenne nero e la voce svanì. L'appartamento era piombato nel più assoluto silenzio. Beckett si voltò ad osservare il proiettore chiedendosi se per caso si fosse rotto, ma la luce rossa le segnalava che ancora funzionava tutto. Si rimise seduta sul divano passandosi una mano nei capelli nervosamente. Di cosa stava parlando Rick? Non era più felice della loro storia? Non le bastava più lei?. Cominciò a mordersi le unghie per combattere l'ansia che la stava attanagliando, voleva una riposta. Ed ecco che sul telo comparvero un altra foto. Erano loro due che ballavano insieme al matrimonio di Ryan e Jenny.

 

Si prese un giorno solo per se stesso. Per pensare, per comprendere quello che gli stava dicendo il suo cuore. E le parole che gli trasmise furono queste”. Beckett potè cominciare a leggere i diversi vocaboli che si formavano sul telo bianco. Uno dopo l'altro, uno più profondo dell'altro. Gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime. La voce di Rick tornò a darle conforto.

 

Si può amare tante volte nella vita ma un amore come il nostro lo si vive una volta sola. Un amore di cui non possiamo fare a meno come non possiamo fare a meno dell'aria. Ma che io venga privato anche di questa se vuol dire averti al mio fianco ancora per un attimo. Che io possa morire mille volte se vuol dire rincontrarti ogni volta, in ognuna di queste mie vite. Che il cielo mi possa cadere addosso perchè tanto non ho paura se ti tengo tra le mie braccia. A te che ogni giorno mi offrì un motivo per vivere, a te che mi riempi il cuore con un semplice sorriso, a te che sei la droga di cui non posso fare a meno. Come posso farti capire quanto sei importante per me?. L'unica cosa che riesco a dire è che tu mi rendi completo. Ed ora ti chiedo un ultimo favore. Girati”. Beckett ci impiegò qualche secondo per recepire quel messaggio tanto era persa nel rileggere quelle parole che lui le aveva donato. Poi lo fece, si voltò. Sul subito non scorse niente ma poi abbassando lo sguardo lo vide. Inginocchiato davanti a lei con un piccolo astuccio blu tra le mani, intento a porgerglielo.

 

Ho finalmente capito come colmare quel vuoto”. Cominciò a parlare balbettando in alcuni punti, tradito dall'emozione.

 

Un si è tutto quello che ti chiedo. Per dar finalmente pace a quest'anima che si strazia per te e che ti vuole sua per sempre. Mi vuoi sposare?”. Detto questo aprì l'astuccio mostrando un prezioso anello argentato con un diamante incastonato su di esso. Beckett iniziò a ridere e piangere assieme. Si portò le mani al viso non riuscendo a parlare, avendo dimenticato come si faceva. Poi cominciò ad annuire sempre più vistosamente.

 

“Si. Si, certo che lo voglio”. Disse dimenticandosi momentaneamente dell'anello per gettarsi tra le braccia dove lui l'accolse con un sospiro liberatorio. Prese l'anello e glielo mise al dito ricevendo in cambio un bacio che lo fece andare letteralmente in orbita.

 

“é cosi che finisce la favola?”. Chiese Beckett osservando quell'anello che ora brillava al suo dito

 

“No. È cosi che ne inizia un altra più magica”. Le rispose lui tornandola a baciare.

 

 

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Tralasciando momentaneamente pazzi assassini, morti, sette e quant'altro mi son lanciata in questa nuova breve operetta. Chi non si è immaginato il modo spettacolare in cui Castle andrà a chiedere la mano alla sua amata?!. Ed io ho pensato a questo modo. Fuori dall'ordinario come dopo tutto è Castle. Alla fine però basta solo che accada presto nel telefilm.

 

  
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