Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Il vecchio Totosai    15/05/2006    9 recensioni
Ora quel posto le sembrava il piu squallido e triste del mondo, non aveva voglia di fare niente. Fissò lo specchio che dal bagno la tentava. Si chiuse a chiave.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Riflessi

Riflessi

 

‘Piove…’

Adorava la pioggia. Le dava un senso di benessere, di sicurezza. Appoggiò la guancia al vetro della finestra, per poter osservare le gocce cadere nell’ asfalto grigio, la gente che cercava un riparo, troppo preoccupata per la nuova messa in piega o la giacca da mezzo milione. Osservava file di venditori ambulanti raccattare la loro roba in fretta e furia e andarsene, un vecchietto ubriaco che saltellava nell’erba bagnata. Mischiato al rombo dei tuoni sentiva il pulsare di uno stereo, che faceva quasi tremare le fragili pareti di legno del suo appartamento. Probabilmente il suo nuovo vicino che voleva farsi notare. Ascoltò alcune note di quella melodia. Un’altra di quelle canzonette commerciali copiate da chissà chi.

Finalmente l’ occhio le cadde sullo specchio che aveva di fronte, il grande specchio che aveva in bagno.

Ma chi era la persona riflessa laggiù?

‘Non io…’

Aveva talmente pensato e ripensato a quello che era successo che ne aveva la nausea. Eppure non poteva farne a meno.

‘Perché?’

Aveva letto da qualche parte che questa era la domanda più antica del mondo, e la più difficile a cui rispondere.

‘Perché Inuyasha?’

Ancora una volta le immagini di quel tranquillo pomeriggio di domenica cominciarono a torturarla.

La rabbia…

La paura…

Il sangue…

E ancora una volta non poté fare a meno di chiedersi:Perché?’

E di chi è la colpa?

‘Mia?’

Le dicevano ‘non essere stupida…’

‘Del destino?’

Le dicevano ‘il destino non esiste…’

‘Dio?’

Le dicevano ‘non bestemmiare…’

Fissò il lungo coltello da cucina che stringeva in pugno. Beffardo, le rimandava il suo riflesso indietro. Accarezzò la lama con l’indice dell’altra mano. Con un lieve sussulto vide uscire delle gocce rosse.

Eppure sarebbe bastato così poco per essere felice.

Un piccolo movimento del polso sull’altro e tutto sarebbe finito.

Un piccolo movimento del polso e non si sarebbe più dovuta preoccupare di niente.

Pensò alla sofferenza che poteva dare alle persone che le volevano bene.

Sua madre…

‘Scomparsa anni fa.’

Suo padre…

‘Mai conosciuto.’

I suoi amici…

‘Mi capiranno.’

Alzò il gomito per colpire il suo minuto polso nel punto migliore. Nessuna frase eroica, nessuno stupido pensiero sul suo testamento, sul suo funerale, nessun ultimo desiderio. Solo un ricordo, che risaliva alla sera prima. Era a casa di Sango.

Cosa… come…” La ragazza non trovava le parole. Solo lacrime. “Vorrei morire…”

“Devi vivere. Sango era più forte di lei. Ottimista. Carismatica. La invidiava.

Perché?” Ancora una volta, la domanda non cambiava. Sango non seppe rispondere, si limitò ad abbracciarla e a stringerla a sé, per fargli forza, per infondergli coraggio, voglia di andare avanti.

Inutilmente.

Guardò un ultima volta la sua immagine che la spiava dallo specchio, che brandiva la morte. Sembrava volesse suggerirle qualcosa.

‘Io voglio vivere.’

‘Perché?’

‘Voglio sapere come va a finire.’

Lasciò cadere il coltello rumorosamente a terra, e corse fuori, volò sulla rampa di scale di quell’orrendo palazzo, a piedi nudi sull’asfalto bagnato. E urlò. Urlò con quanto fiato aveva in gola.

“Io voglio vivere!” Sorrise, era felice.

“Ragazzina che avresti qualche spicciolo?” Un vecchio ubriaco coperto di stracci le barcollava vicino.

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Il vecchio Totosai