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Autore: adrienne riordan    17/09/2011    8 recensioni
America non poteva far altro che correre disperato tra quei bui corridoi. Lui era l’eroe, non aveva paura di nulla, ma l’ascia in mano a un Danimarca coi nervi a fior di pelle… beh, ti fa rivedere abbastanza repentinamente le tue priorità!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Danimarca
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno in cui Danimarca dichiarò guerra ad America…

Hej! ^O^

Scusate scusate scusate il ritardo vergognoso dell’ottavo capitolo de La scomparsa di Danimarca! Il tempo vola e non ci credo che sono passati già due mesi dall’ultimo aggiornamento! Devo sbrigarmi!

Intanto, per farmi perdonare, vi regalo questa mini fic… spudoratamente ispirata a Trovate letterarie di Nemeryal, che trovate qui à http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=796944  (naturalmente ho chiesto il permesso di “attaccarmi” alla sua fic come “seguito”… e naturalmente, invito chi ancora non ha avuto l’occasione di leggerla a farlo perché è molto carina :3 ).

Besos gente! ;)

 

 

Trovate Cinematografiche – o Il giorno in cui Danimarca dichiarò guerra ad America

 

 

Alfreeeed~!” la voce di Danimarca si propagava potente in un dolce eco tra i corridoi dell’edificio deserto adibito a set cinematografico. A quell’ora tarda, tutta la troupe e gli attori avevano ormai smesso di girare le scene finali dell’ennesimo film di serie B ed erano andati fuori a cena per godersi le vie di Copenaghen – e America non poteva far altro che correre disperato tra quei bui corridoi. Lui era l’eroe, non aveva paura di nulla, ma l’ascia in mano a un Danimarca coi nervi a fior di pelle… beh, ti fa rivedere abbastanza repentinamente le tue priorità!

Dai Alfred, voglio solo parlare un momento con te! Non ti faccio nulla, giuro! Almeno, non subito ♥”.

Fidarsi di una Nazione che sorrideva in modo tanto, MA TANTO simile a Russia? Ok che era uno stupido, ma non fino a questi livelli!

Ma abbastanza stupido da prendere le scale per raggiungere i piani superiori dell’edificio, tagliandosi la via di fuga a meno di voler saltare giù da una finestra, beh, lo era.

Non poteva fare altro che nascondersi… si chiuse a chiave in una delle stanze, sperando che Danimarca cambiasse idea e abbandonasse i suoi propositi omicidi… ma poi, perché ce l’aveva così tanto con lui?! Che aveva fatto di male? ;_;

Si strinse le ginocchia sedendosi dietro la porta, ascoltando senza emettere fiato gli eventuali passi dei pesanti stivali del danese…

Ma come strillò di paura appena vide la lama dell’ascia spaccare il legno della porta a pochi centimetri dalla sua testa! Un secondo colpo, e Alfred scattò in piedi allontanandosi dalla porta.

Alfred, TE-SO-ROOOO~!” cinguettò sorridente il biondo –ma con un sorriso tale da raggelare il sangue all’americano, che poteva vedere l’altro dal buco che si era venuto a creare… E America comprese fin troppo bene come si era sentita la protagonista di Shining – d’accordo, era solo un film, ma lui si immedesimava così tanto nei film che vedeva! E certo Mathias in quel frangente faceva molto Jack Nicholson...

“VATTENEEEEE!” gridò l’altro in tutta risposta, che ormai piangeva come un bambino (e non voleva ammetterlo, ma quando aveva visto l’ascia se l’era fatta anche un po’ addosso…).

“America… nel caso ti fosse sfuggito… questa è casa mia…”

Altri colpi ben assestati ridussero il legno della porta a stuzzicadenti – pessimo segno – e  nessun ostacolo poté più impedire al danese di accedere alla stanza dove l’americano aveva invano cercato rifugio. Le gambe di Alfred cedettero per il tremore e questi poté solo guardare, stringendosi a sé, il nordico avvicinarsi….

“Allora…” la lama finì dritta a conficcarsi a pochi centimetri dal corpo dell’americano, che strillò di nuovo. Tutta la sua vita gli era trascorsa davanti agli occhi nella durata della caduta dell’ascia….

Ops, mi è scivolata…” tubò con finto imbarazzo Mathias “se avessi voluto fare apposta la tua testa ora sarebbe aperta per metà ♥. Cosa vuoi, sono il regno più antico del mondo dopotutto ”.

America non ebbe il coraggio di replicare, continuava a piagnucolare parole sconnesse.

“Dai, non piangere, sii uomo…” si chinò, avvicinandosi fino a pochi centimetri dal viso dell’altro.

“Dicevo…” prese dalla tasca del suo pastrano nero alcuni dischetti e li piazzò davanti all’americano

“America… errare è umano ma perseverare è diabolico…” .

America non poté resistere alla curiosità e lanciò un’occhiata ai dischetti, che si rivelarono essere dei dvd di alcuni suoi film: Un principe tutto mio, Un principe tutto mio: matrimonio da favola, Un principe tutto mio:A royal honeymoon e Un principe tutto mio:avventure esotiche.

Ma allora era questo che l’aveva fatto tanto arrabbiare..?

Quindi dimmi una cosa Alfred” disse con finta tenerezza il danese, senza mai perdere il sorriso gelato in un ghigno poco rassicurante.

“Vuoi darci un taglio a questi film di pessimo gusto oppure…” accarezzò con delicatezza il manico dell’ascia “devo dare io un taglio a te?”.

Perché le guide turistiche possono anche descrivere la Danimarca come il Paese ideale per le vacanze in famiglia, ma è anche vero che il vichingo perde il pelo ma non il vizio, e certo Mathias non era un tipo così paziente da sopportare a lungo gli sfottò dei suoi fratellini…

 

FINE

 

 

Ok, è una cazzata. E poi non sono brava a descrivere gli stati d’animo. Insomma, è una storiella di poche pretese, prendetela come tale. :P

Sento comunque di dover dare alcune spiegazioni. Poco tempo fa mi era tornata tra le mani una vecchia videocassetta (un reperto storico! XD) un errore di gioventù: era la registrazione del film Un principe tutto mio. Una commedia più o meno vomitevole quanto irreale ambientato nel Regno di Danimarca, ma che a 17 anni avevo visto e… mi era piaciuto. Capita. ù_ù

Quasi un decennio dopo, ridendo come un’idiota dopo averlo riguardato, mi sono chiesta come mai la Danimarca non aveva dichiarato guerra agli Stati Uniti per danno d’immagine. XD

Cercai alcune informazioni su wikipedia e venni a scoprire che la realtà superava la fantasia: gli USA per il film si ispirarono al matrimonio dell’attuale erede al trono di Danimarca, il principe Frederick, con  una donna australiana, Mary Donaldson. Poi scoprii che, al primo film, ne seguirono altri tre, uno con la trama peggiore dell’altra (in Italia comparve in sordina solo il secondo film, deo gratias).

Qui à http://it.wikipedia.org/wiki/Un_principe_tutto_mio trovate tutte le informazioni se non siete ancora abbastanza orripilate dalla spiegazione…

E allora mi domandai… come avrebbe reagito il Danimarca hetaliano a non uno ma ben quattro film che facevano della Danimarca un Regno della Walt Disney?

Questa è la mia risposta.

Ah, la prossima volta che andate in libreria prendete una guida turistica a caso sulla Danimarca, tutte vi diranno che è il Paese perfetto per portarci i bambini piccoli…

Lascio ad altri/e il compito di immaginare Austria e Ungheria alle prese con la trilogia di Sissi… 8)

  
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