-Bill... Ti prego spiegami il perchè di questo tuo gesto insano?-dissi mentre il mio coinquilino usciva da bagno.
-Di cosa stai parlando Deena?-chiese fermandosi davanti allo specchio in salotto e sistemandosi i capelli con le mani per poi piegare la testa da un lato e sorridere soddisfatto.
-Di quella cosa che ti sia fatto in testa per sembrare una scopa di saggina-sospirai rassegnata
-Decolorazione Deena si chiama decolorazione-
-Tu spiegami il perchè tesoro?-lo guardai abbassandomi gli occhiali
-Volevo cambiare-disse lanciandosi a peso morto sul divano.
-E ti pare di dover diventare Barbie?-chiesi sarcastica
-Deena cosa vuoi capirne tu di stile?cosa?-fece con aria di superiorità guardandosi le mani curatissime.
D' istinto gli avrei tirato uno coppino pauroso ma mi trattenni,e ricominciai a leggere Vougue Uomo ,l' unica rivista reperibile quando vivi con due ragazzi gay.
Sentì la chiave girare nella serratura della porta di ingresso e Bill saltò in piedi come una molla saltellando e battendo le mani festoso.
-Ma che cazz...-Adam,il mio secondo coinquilino,si blocco all' ingresso vedendo la nuova tinta improponibile di quello che era stato il suo compagno.
-Ti piacciono?-chiese il neo biondino saltellando verso di lui
Adam mi guardo perplesso e io feci spallucce.
-Emh...Devo essere onesto?-chiese lasciando il giubbotto sulla sedia di fianco all' ingresso,e guardando sconcertato Bill.
-L' ho detto che sei osceno conciato così-aggiunsi tranquillamente.
-Siete simpatici oggi?!Mangiate pane e simpatia tutte le mattine?!-
-Non urlare se non vuoi tre schiaffi-aggiunsi placida,le mie orecchie avevano un limite di sopportazione verso gli scleri di Bill,vivere con due ragazzi gay con manie di protagonismo alquanto marcate recentemente usciti da una relazione a dir poco complicata era tutt'altro che facile,soprattutto se uno dei due non aveva preso molto bene la separazione.
-Mmmmmm!Io me ne vado!E non so se ritorno!-urlacchiò isterico afferrando il suo cappotto uscì teatralmente sbattendo la porta.
Lasciando Adam alquanto perplesso.
-Crisi esistenziale?-chiese
-Tu non aiuti sai?-risposi.
-Stai a vedere che adesso è colpa mia-
-Certo che è colpa tua-risposi posando la rivista sul tavolino di cristallo antistante il divano su cui ero seduta.
-Sono stato tutto il giorno in studio...Caffè?.chiese affacciandosi dalla cucina
-Ha chiamato il tuo amichetto...Si grazie-
Adam mi porse la tazza e si sedette sulla poltrona alla mia destra.
-Chi?!-chiese perplesso
-Tommy penso a vedere la reazione di Bill-sospirai incrociando le gambe e accarezzando il bordo della tazza.
-Ha risposto BILL?!-chiese rischiando di soffocarsi con il caffè.
-Uhhhhh,già,e lì è scoppiato un dramma-
-Ha pianto?-
-No...Ha urlato...-
-Tanto?-
-Già-
-Eh?-
-E niente sei un cretino,è tutta colpa tua se è così irritabile-
-Non penso propio-
-Hai un cellulare,fatti chiamare su quello-
-Ti ricordo che questa è anche casa mia signorina-
-Ti ricordo che dobbiamo convivere e mantenere l' equilibrio di questa casa-risposi acida alzandomi in piedi.
-E ora vado a riparare i danni prima che faccia un altra stronzata-mi infilai le scarpe.
-Ok-sospirò Adam
-Prometti che poi ci parlerai?-
-Forse-
-Smettila di fare il finto sostenuto con me,sò che non piace nemmeno a te sto clima da guerra fredda,non pensare di ingannare proprio me,prometti?-
-Promesso-
-Con il mignolo?-chiesi allungando la mano verso di lui che afferrò il mio mignolo con il suo.
-Con il mignolo-sorrise e mi tirò a se dandomi un bacio sulla guancia gli scompigliai i capelli e corsi fuori di casa.
Un soffio di aria gelida mi fece rabbrividire,dannazione avrei dovuto prendere una giacca.
Era Gennaio e New York era completamene imbiancata,il nuovo anno non poteva iniziare peggio,non avevo uno straccio di impiego,il dramma Bill e Adam non accennava miglioramenti,anzi sembrava che Bill fosse sul piede di dichiarare guerra al mondo e la tinta bionda era un chiaro segnale che la sua stabilità mentale era alquanto barcollante,l' unico barlume di speranza è che tra poche ore sarebbe arrivato Tom a casa nostra per sostenere il suo fratellino e stare un po' con me dopo mesi di lontananza,non vedevo l' ora di riabbracciarlo.
Andai avanti a passo spedito cercando di scaldarmi dentro in felpone che indossavo,girai all' angolo e vidi Bill proprio dove sapevo che l' avrei trovato,sedeva placido al tavolino di una caffetteria sorseggiando un cappuccino mentre guardava i passanti.
-Ehi...-dissi sorridendo
-Ehi...-rispose
-Non fa freddo per stare qui fuori?-
Lui finì il suo cappuccio e e si accese una sigaretta
-Vuoi parlare,senza urlare possibilmente?-tentai di nuovo
Lui prese il giornale scandalistico posato sul tavolo e me lo porse,sulla prima pagina capeggiava una foto di Adam e Tommy,non stetti nemmeno a leggere l' articolo.
-E per questo qui tu fai sti drammi?ma ti pare?Adam non sa cosa si perde e sai quanti ragazzi appetibili girano per questa città?-
Bill si sfregò gli occhioni lucidi...
-No ti prego tesoro,non piangere...-sussurrai
-Vedi Deena?!Sono sola capace di piangere!Non valgo niente-singhiozzo per poi spegnere rabbioso la sigaretta sulla foto dei neo piccioncini.
-Smettila di dire queste stupidaggini Bill!Andiamo a casa adesso...-Bill si alzò e io lo presi a braccetto.
-Oggi arriva Tom,non sei contento?-
-Si...-disse Bill depresso
-Bill so che hai qualcosa da dire,esprimiti-sospirai.
-Io non ce la posso fare!Il mondo mi sbatte in faccia sto stronzetto che se la fa con il ragazzo che amo!-urlacchiò isterico.
-Bill è finita quattro mesi fa...-
-Si lo so! C'è io...-
-Tu?-
-Non!Mmmm!Che nervi!Non mi esprimo!-fece stizzito -Cos' ha questo affare,sto cocchiere di Dracula che io non ho!-
-Assolutamente niente- lo appoggiai.
-Allora perchè lui si?!Sono bello,alto,magro,affascinante e tanto tenero!-sbatte le lunghe ciglia e gonfiò le guance.
-Quattro lettere tesoro;Joop-
-Errori di gioventù-
-Adam non l' ha presa bene...- risposi
-Non si fida di me!-
-A me sembravate molto complici tu e quella tartaruga-
-Mmmm arieccola con le prediche!-
-Non sto facendo nessuna predica!Ammetti almeno che litigavate sempre?-
-Avevo le mie buone ragioni!-
-Dimmene una...-sospirai ormai sconsolata
-Non metteva mai in ordine!-
-Uhhh allora si che ne valeva la pena di scannarsi-feci sarcastica.
-Zitta donna!-
-Zitta checca!-ribattei.
-Che cosa prepari oggi?-chiese cambiando discorso.
-Take away giapponese-risposi e Bill si illuminò di immenso
-Ottima scelta-
-Li conosco i miei polli-dissi ridendo mentre aprivo la porta di ingresso,superammo il grande ingresso e suonai il campanello del nostro appartamento,dopo poco Adam aprì la porta,Bill entrò in casa e Adam lo afferro prontamente per il braccio.
-Bill ascolta...-iniziò
-Adam lasciami-
-Dobbiamo parlare...-
-Non ho niente da dire a una puttana come te-disse calmo,la stessa calma che caratterizzava un serial killer.
Questa era pesante,spalancai gli occhi e rimasi a guardare quei due. Adam lasciò il braccio di Bill che impassibile si tolse scarpe e giubbotto per poi sparire in camera.
-é inutile anche parlarci- disse Adam e si lasciò cadere sul divano di pelle scura,mi sedetti al suo fianco accarezzandogli la gamba,lui appoggiò a testa sulla mia spalla,gli cinsi le spalle intorno alle spalle,e gli posai un bacio sulla fronte e appoggiai la guancia sulla sua testa.
-Non mi perdonerà mai...-
-Prima o poi la labbra gli sbollirà prima o poi...-risposi
-Lo spero,ho sbagliato,ne sono consapevole,ma non volevo ferirlo così,pensavo che ormai fosse tutto finito...-
-Passerà Dammy passerà- sussurrai.
Questa FF è un semplice esperimento,spero che vi sia piaciuta e spero nell' appoggio dei lettori per mandare avanti questa storia fatemi sapere cosa ne pensate :D
Baci Elly