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Autore: Violet Tyrell    19/09/2011    6 recensioni
Piccola One Shot che fa parte della serie " Yin e Yang", da me dedicata al pairing Shaka/Nefertari; si tratta di un Missing Moments sul compleanno del Gold di Virgo che compie oggi gli anni
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Virgo Shaka
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Yin e Yang'
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Piccola One Shot che fa parte della serie " Yin e Yang", da me dedicata al pairing Shaka/Nefertari; si tratta di un Missing Moments sul compleanno del Gold di Virgo che compie oggi gli anni(virtualmente ci mancherebbe u.u ma gli faccio comunque gli auguri XDD), che ho scritto senza alcuna pretesa.
Chi non conosce la storia principale " La valle delle lacrime" non penso possa apprezzarla proprio essendo all'oscuro di tante cose ^^ cronologicamente la si può collocare tra il capitolo 12 e il 13 della long fic che sto scrivendo con aresian; a lei e a tutti i fans della storia/pairing dedico questo piccolo momento fluffoso sperando che piaccia. Gradirò volentieri i commenti che mi lascerete; chi volesse leggerla ugualmente, senza preoccuparsi troppo dell'originale, lo può ovviamente fare ma sappia che potrebbero esserci cose che ignora(del tipo perchè si sono conosciuti/sposati e altre). Detto questo buona lettura! La dicitura OOC non la inserisco perchè essendomi basata sulla mia storia principale non ci sono comportamenti che stravolgono tutto.





Tutta colpa della pioggia..



Il permesso di Saori l'aveva già ottenuto alcuni giorni prima e, vedendo i raggi del sole illuminare la casa della Vergine, Nefertari decise di alzarsi nonostante Shaka ancora stesse riposando vicino a lei; il respiro del marito era regolare, segno che stava realmente dormendo così la ragazza fece attenzione a non fare rumore per non destarlo.
Era ben raro che il cavaliere di Virgo si lasciasse tentare dal sonno così a lungo eppure anche lui era umano e ne necessitava; Nefertari sorrise con aria birichina pensando alla sorpresa che avrebbe mostrato a Shaka al suo risveglio. Già da molti giorni era stata impegnata a ideare e preparare qualcosa per il compleanno del suo amore e non vedeva l'ora che lo potesse vedere.
Si era fatta aiutare dalle mani esperte del cavaliere del Toro per preparare un dolce di modeste dimensioni, una piccola torta che ricordava molto quel simbolo di Yin e Yang che li univa e che portava orgogliosamente al collo da quando lui glie l'aveva regalato; non era certo stato facile decidere che cosa regalare al saint più potente del Grande Tempio, che di nulla necessitava. Da quello che aveva detto Mu, sembrava anche che non avesse mai festeggiato il compleanno in vita sua, quindi era ancora più difficile.
" Buongiorno! " Aveva avuto tutto il tempo di vestirsi con il sari rosa che aveva portato dall'India, e che tanto piaceva a Shaka perchè era uno dei pochi che gli aveva strappato un commento positivo quando lo indossava; ora, percependo un lieve movimento provenire dal letto, si era avvicinata per dargli un delicato bacio sulla fronte. Sembrava tutto normale ma qualcosa aveva attirato l'attenzione della ragazza: la fronte di Shaka scottava in maniera quasi preoccupante, e solo in quel momento si accorse che era estremamente pallido, più del solito.
" Scusami, sono in ritardo. " La voce di Shaka pareva la stessa ma alla ragazza non sfuggì il tono tipico di chi cova un tremendo mal di gola; lui non disse nulla ma i movimenti erano più rigidi del solito e bastarono a farle passare l'allegria che l'aveva avvolta fino a quel momento. " Sei malato, Shaka? " Sembrava ridicolo che un cavaliere d'oro potesse essere colpito da cose banali come le malattie eppure, nonostante il secco no ricevuto in risposta, Nefertari era certa che stesse davvero male.
Raggiunse ugualmente il solito posto sul fiore di loto per meditare ma la ragazza era preoccupata e delusa, pur cercando di nasconderlo; per tutta la settimana un violento acquazzone aveva colpito Atene ma non avrebbe mai pensato che proprio Shaka ne venisse colpito, tanto meno il giorno del suo compleanno. " Tieni, prendi questo. " Gli si avvicinò dopo qualche minuto, con una tazza di thè bollente; solitamente Shaka preferiva poche gocce di latte indiano ma riteneva che potesse essergli più utile quella bevanda. " Non mi serve ma grazie. Hai qualche programma per oggi? "
La voce di Shaka era la solita, inflessibile ed atona, e anche se cercava di nasconderlo, aveva la gola in fiamme. Nefertari fece cenno di no, seppur a malincuore; certo che aveva dei programmi, avrebbe dovuto fargli una sorpresa e convincerlo a trascorrere quella giornata con lei nella Atene che stava al di fuori del Santuario, magari con una bella passeggiata sul lungo mare.. invece non lo disse, era ridicolo pretendere che uscisse dalla sua dimora in quelle condizioni nonostante il permesso di Saori, che era stata entusiasta della sua ide.
Lui le sorrise, in quel modo unico che aveva. " Non mi mentire, lo sai che lo scopro. D'accordo, ho un leggero mal di testa ma non sono certo fuori forma. " Nonostante la frase, Shaka sapeva di dire una bugia a sua volta: si era accorto nei giorni scorsi che la moglie stava architettando qualcosa, forse una sorpresa, e non voleva guastarle la giornata ma quell'influenza lo faceva al posto suo. La gola in fiamme era il meno visto che la febbre doveva essere molto alta, e un brivido continuo gli scuoteva il corpo che era bollente. Non ci voleva, non quel giorno che per lui almeno non era mai stato importante; non avrebbe voluto festeggiare perchè gli ricordava il sacrificio della madre, morta proprio facendolo nascere, tuttavia per lei avrebbe anche potuto provare a dimenticarsene.
" No, davvero, dovevo solo andare da Mu a chiedergli qualcosa sulle erbe rare che si trovano in Jamir ma non è il caso: resterò qui e mi prenderò cura di te. " Gli sorrise ma lui pareva di un altro avviso. " Non ti crucciare, il tuo lavoro non può certo aspettare tanto da qui non mi muovo. "
Shaka sembrava improvvisamente duro e Nefertari si sentì un pò offesa; non era nuovo che volesse essere lasciato tranquillo a meditare ma difficilmente le si era rivolto a quel modo. Pareva un ordine. " Se hai bisogno di qualcosa fammi chiamare, d'accordo? " No, non riusciva proprio ad essere in collera con lui, neppure quando le parlava a quel modo ma non voleva irritarlo più del dovuto così scese rassegnata le scale per raggiungere il cavaliere dell'Ariete.
" A quel che sembra non è andata come speravi. " La voce di Mu sembrava leggermente preoccupata quando vide l'espressione della ragazza, che invitò a sedersi sui gradini della sua dimora con lui. Lei scrollò la testa. " No ma non è colpa sua, non si è certo ammalato apposta ed è chiaro che non vuole farsi aiutare. "
Una vena amara trasudava da quelle parole ma Mu pareva non esserne sorpreso; era tipico di Shaka comportarsi a quel modo ma secondo lui avrebbe comunque potuto essere più sensibile e apprezzare l'impegno della moglie che aveva lavorato a lungo per preparargli quel dolce. " Non l'ha visto, credo che lo lascerò da Aldebaran, magari a lui piace. "
Era leggermente sconsolata la ragazza, pensando a quel capolavoro di pasticceria: era classico come gusti, panna e cioccolato, ma la fatica di renderlo simile allo yin e yang aveva portato loro via un sacco di tempo ed era dispiaciuta all'idea che Shaka non l'avrebbe neppure saputo. Mu rimase silenzioso per un momento, per poi dedicarsi alla ragione per cui la ragazza era giunta sin lì, le erbe rare.

Alcune ore dopo Nefertari risalì la scalinata per tornare alla sesta casa; ormai era mezzogiorno passato ma il suo malumore era rimasto tale. Stranamente Aldebaran non c'era, così non fu costretta a prendere quella torta, e pure Aiolia pareva assente mentre le due case restanti erano prive di guardiani già da tempo. Giunta sulla soglia della sesta casa esitò non percependo la presenza di Shaka, e poi si fece avanti senza nascondere la propria aria malcontenta.
Ad attirare la sua attenzione fu una piccola scia di briciole a terra, che la sorprese; forse più che nelle altre, nella sesta la pulizia era quasi maniacale da parte di Shaka ed era curioso che ci fosse dello sporco. Aggrottò le sopracciglia, confusa, quando vide proprio sul tavolo il dolce che aveva preparato lei: probabilmente Aldebaran aveva pensato di farle un piacere e portarlo ugualmente ma si chiedeva chi ne avesse mangiato visto che ne mancava un grosso pezzo.
Possibile che il cavaliere del Toro fosse così goloso? Non che a lei dispiacesse anzi, però pareva strano. " Shaka? " All'improvviso lo vide disteso sul letto che le dava la schiena, e si sentì in colpa pensando che era stata lontana tanto tempo senza chiedersi se potesse avere bisogno di lei: si avvicinò rapidamente chinandosi su di lui, scostandogli gentilmente i capelli dalla fronte. Solo in quel momento si accorse che si teneva le mani sulla pancia, un gesto poco consono al potente Shaka tanto che pensò che stesse più male del previsto. E poi capì.
" Hai mangiato un dolce nel tuo stato?! " Nefertari era incredula di fronte a tanta ingenuità, e questa volta quando lui annuì comprese che non si curava più di fingere di stare bene: aveva fitte acute alla pancia, oltre a quell'influenza che lo stava sfibrando da molte ore. Per il dolore aveva anche aperto parzialmente le palpebre, ed il suo sguardo spiegava alla ragazza cose che le parole non avrebbero mai detto: fu particolarmente colpita al pensiero che, non volendo deluderla, avesse comunque assaggiato il suo regalo e si sentì commuovere da tanta sensibilità.
" Era molto buono.. " Solo parlare gli costava fatica e la ragazza, con un sorriso, gli fece capire che non era necessario dire altro. " Ora vieni con me, ti porterò in un posto che apprezzerai. "
Già, il bagno, dove sicuramente anche l'illuminato Shaka necessitava di andare dopo quella che lei riteneva essere stupidaggine, e dolce sorpresa allo stesso tempo; aveva già dimenticato la delusione per quella sorpresa mancata, era stato in fondo lui a colpirla nonostante le condizioni poco perfette in cui si trovava. Per quanto solitamente cocciuto, il cavaliere si lasciò aiutare da lei ad alzarsi, vergognandosi profondamente perchè avrebbe dovuto essere lui ad aiutarla ma pareva che lei non ci badasse troppo. E quando poco dopo tutto fu finito, non protestò all'idea di essere costretto a letto per quel giorno da Nefertari che si occupò personalmente di preparargli un infuso che lo aiutasse a riprendersi rapidamente: forse avrebbe potuto ancora farsi sorprendere dlal'influenza, se il risultato erano le attenzioni che la sua amata gli prodigava con tanto sentimento. " Buon compleanno, amore mio.. " Sorridendo, Nefertari  gli sfiorò le labbra con le sue, ricevendo come sola risposta quel mistico sorriso mentre gli sistemava bene la coperta, e che valeva più di qualunque risposta a parole.





Nota post storia - come all'inizio, spero vi sia piaciuta. L'idea di uno Shaka ammalato - e quindi più vulnerabile - proprio per il suo compleanno mi sa molto dolce, specie per quello che fa u.u vi saluto nuovamente e vi dò appuntamento alle prossime storie!
   
 
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