Onan si annoiava, quella sera. Decise di fare un giro di chiamate e vedere se qualche amico fosse disponibile per allietare la sua noia soverchia.


- Pronto?
- Ciao Sodoma, che fai? Sei libero stasera?
- Ma sei scemo? Sai bene che io e Gomorra stiamo aspettando Loth per un menage-à-trois che abbiamo organizzato da un mese. Non posso nemmeno chiederti di unirti a noi, perchè altrimenti non sarebbe più un triangolo, ma un quadrilatero. E a noi gli angoli retti piacciono, ma sarebbe un po’ difficile da gestire, no?
- Hai ragione. Scusa il disturbo. Me ne ero completamente dimenticato. Sai mica se per caso Ezechiele fa qualcosa?
- Non saprei, prova a chiamarlo.
- Ok, ok. Buon divertimento, allora. Attenti ai vertici!
- Non preoccuparti, buona serata anche a te!

-Pronto?
-Ciao Ezzi, sono Onan, sei impegnato stasera?
- Beh, direi di sì, sono ad un seminario di profezia con Isaia. Se vuoi puoi venire a partecipare, ma prevedo già che dirai di no.
- Vedo che funziona, il seminario!
- Lo so, è strabiliante, vero?
- Moltissimo. Allora buona serata, profeta!
- Buona serata a te!

- Pronto?
- Ciao Levitico, sono Onan, ti disturbo?
- Sto compilando la lista delle cose che si devono e non si devono fare.
- Ah, interessante. E secondo quale criterio?
- Un criterio del tutto casuale. Si scrivono delle azioni su dei bigliettini, si richiudono, si mettono in una boccia e poi si estraggono sulla ruota o del lecito o dell’illecito. Vuoi venire? C’è già Deuteronomio qui con me. Ci facciamo una birretta e ci aiuti a compilare la lista.
- Mmmh, grazie, ma preferisco di no, non posso bere alcolici.
- Perchè, scusa?
- Mi hanno detto così.
- Beh, non devi per forza bere.
- Ah, ehm, non mi piace bere allora.
- Come vuoi.
- Tranquillo, fa niente.
- Alla prossima allora!
- Alla prossima! Bella.

-Casa Tamar, chi parla?
-Ciao Tammy, sono Onan, ti disturbo?
-Decisamente.
-Ah, scusa. Posso chiedere perchè?
-Sono qui con tuo fratello, è appena morto.
- MORTO?!
- Sì, morto. Dovresti fare un figlio con me.
- Prego?
- Sì, così vuole Giuda e più non dimandare.
- Ma io dimando eccome, è pura follia! E un figlio con te non sarebbe nemmeno riconosciuto come mio.
- Ma devi.
- Devo? Secondo quale logica? Perchè io dovrei avere un figlio con te? - Perchè quello che solevi chiamare tuo fratello, vigliacco che non è altro, se l’è svignata uscendosene con questa bella idea della morte e ora io sono rimasta qui, sola come una stronza, vedova e senza eredi. Che vogliamo fare?
- Assolutamente niente.
- Sarò costretta ad usare la forza, sappilo.
- Provaci e sei morta anche tu.
- E’ la dura legge del levirato.E vedi di attenerti alla sua durezza, sto arrivando.
- Cosa?!
- Dieci minuti e sono lì. Fatti trovare pronto. A dopo, cià.
- Ma che c…?
- (tuuuu tuuu tuuu tuuu tuuu…)

Onan doveva assolutamente trovare il modo di sottrarsi a quel supplizio. Non vedeva via d’uscita. D’un tratto, però, ebbe un’idea meravigliosa. Avrebbe dissipato da solo tutto il suo patrimonio seminale prima dell’arrivo di Tamar.