27-second phone call
HI TAY, IT'S JOE!
(Ciao Tay, sone Joe!)
Mi piaceva sentirti pronunciare il mio nome. Lo dicevi con una tale dolcezza che mi dimenticavo di tutto il resto.
Mi piaceva anche sentirti pronunciare il tuo nome. Eri così sicuro di te, sembravi così forte, e, poi, ogni volta che sentivo dire "Joe", un brivido di gioia percorreva la mia schiena.
Fingevo che tu fossi lì con me, fissavo lo sguardo nel vuoto come se stessi guardando dritto nei tuoi occhi neri, gli angoli della bocca curvati verso l'alto in un sorriso.
Poi chiudevo gli occhi ed eri veramente lì con me, ero anche in grado di sentire il tuo profumo.
Niente avrebbe potuto rovinare quel momento.
(108 parole, escluso il titolo)
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Come si suol dire, le ultime parole famose!
Scherzi a parte, che ve ne pare? Ogni volta cerco di trasmettere le emozioni che Taylor prova (o, almeno, che penso che provi) quando uno dei due interlocutori pronuncia una frase senza essere ripetitiva o banale.
Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni, commentate!
Intanto ringrazio i 37 lettori che hanno fatto un salto a dare un'occhiata al mio breve componimento. Spero che abbiate letto anche questo capitolo e che se non avete recensito lo scorso capitolo non fosse perché non vi era piaciuto...
Ciao! Alla prossima!
floravik