Your love is my drug
What you got boy is hard to find
I think about it all the time
I'm all strung out, my heart is
fried
I just can't get you off my mind
(Your love is my drug –Ke$ha)
Schiusi
lentamente gli occhi disturbata dalla luce del sole, mi liberai dalla presa di
Joe e mi sedetti sul letto ad osservarlo dormire. Era a pancia in giù, una mano
sotto al cuscino, mentre l’altra, che prima era avvolta attorno ai miei
fianchi, era stesa verso la mia parte del letto, il lenzuolo lo copriva solo fino
al fondoschiena, lasciando il dorso e le spalle marmorei completamente
scoperti.
Era la cosa più bella e perfetta che esistesse al mondo, era così bello vederlo
dormire, ma sarebbe stato ancora più bello vedere i suoi particolari occhi
luminosi color del cioccolato con qualche raro sprazzo verde. Così mi avvicinai
di più a lui e delicatamente cominciai ad accarezzargli le spalle possenti, che
personalmente amavo, provocandogli dei leggeri brividi, poi mi abbassai e gli
lasciai un bacio sulla nuca, lo vidi sorridere con ancora gli occhi chiusi, e
con la voce impastata dal sonno disse “Giorno
Abbey” sorrisi anche io continuando ad
accarezzarlo lentamente “Giorno Joe”.
Aprì gli occhi e si mise su un fianco osservandomi curioso “Amore sai di essere particolarmente bella? E la mia camicia ti rende
proprio sexy” abbassai lo sguardo per osservare la mia mise
“L’ho
messa stanotte, avevo freddo. Non ti dispiace vero?” sorrise illuminando ancora di più
quella giornata già soleggiata di per sé e disse “Per niente, te l’ho detto, sei bellissima”. Sorrisi e mi sdraiai
accanto a lui “Non sono bellissima, sono
fortunata” dissi accarezzandogli il petto “Se continui lo sai che non risponderò delle mie azioni” “Non capisco di cosa tu stia parlando” dissi
innocentemente abbassando la mia mano verso il basso ventre “Abbey” gemette
lui, io sorrisi soddisfatta e mi alzai dal letto lasciandolo con un’espressione
davvero impagabile “Forza Joe, andiamo a
fare colazione” dissi allontanandomi per andare in cucina, sentendo
ovattata la voce di Joe che diceva “Tu
sei peggio del diavolo”.
Fare
colazione con Joe metteva a dura prova i miei ormoni, specialmente se la sera
prima avevamo fatto l’amore, era seduto di fronte a me con quella sua aria da
strafottente, i capelli spettinati, il volto leggermente arrossato, gli occhi
sereni e il petto completamente lasciato scoperto “Abbey se hai finito di fissarmi..” disse
lui divertito facendomi arrossire “Non
ti sto fissando” risposi abbassando lo sguardo, lui fece una specie di
ghigno “No, certo” disse per poi
tornare a strafogarsi di nutella, cominciai a ridere “Joseph, sei un maiale, dico sul serio” lui mi guardò, con quel suo
sguardo da eterno bambino “Hey, non offendermi sai? Sei solo gelosa perché io posso
mangiare la nutella e tu no!” “Insinui dire che sono grassa?” chiesi divertita, lui ci pensò su un attimo “No, però se ingrassassi un po’ sulle tette
sarebbe fantastico” gli tirai addosso un biscotto e dissi “Sei un maiale in tutti i sensi Joe, ancora
mi chiedo come possa essermi innamorata di te” mi alzai e mi sedetti in
braccio a lui, che fu ben felice di accogliermi e rispose alla mia provocazione
“Oh beh, anche io sono parecchio
innamorato di me, non ti biasimo, sono bello, ricco, famoso e anche un mostro a
letto!” “E questo chi te l’ha detto amore?” lui mi guardò divertito,
intinse un dito nella nutella e me la spalmò sul naso “Le tue urla, tesoro” lo guardai alzando un sopracciglio “Chi ti dice che io non finga?” “Oh andiamo
Abbey, so riconoscere quando una ragazza finge” disse
baciandomi il naso e leccando via la nutella che ci aveva spalmato prima sopra,
mi alzai dalle sue gambe e lo presi per mano, presi la nutella e lo trascinai
in camera “Abbey
che fai?” chiese curioso e anche un po’ agitato “Beh, mi hai fatto venire voglia di nutella e, visto che se mangio
ingrasso, la mangerò facendo attività fisica” risposi buttandolo sul letto.
Mi
misi a cavalcioni su di lui che mi guardava con lussuria e amore, presi un po’
di nutella e gliela spalmai sul petto, per poi abbassarmi e toglierla con lenti
movimenti di lingua assaporando quel sapore di cioccolato e nocciola misto al
suo odore che era come una droga, lui era una droga, il suo amore era una
droga, mi attirava come una calamita attira il metallo, amavo tutto di lui,
ogni singola particella del suo corpo mi era necessaria, ero una tossicodipendente,
dipendente dal corpo del mio ragazzo. A ogni punto pulito del petto
corrispondeva un suo gemito di piacere, era mio, solo io avrei potuto fargli
provare qualcosa del genere. “Abbey, giuro che è stata l’idea migliore che tu abbia mai
avuto” disse con il fiato corto, io sorrisi sui suoi addominali e tornai
su, all’altezza della bocca e congiunsi le nostre labbra, entrambi sapevamo di
crema di nocciola, mi strinse a lui infilando una mano nei miei capelli ricci e
neri, aveva quella capacità di farmi perdere il controllo e di farmi girare la
testa che nessuno aveva mai avuto.
Invertì le posizioni, mettendosi così sopra di me, e guardandomi negli occhi
cominciò a sbottonare la camicia nera che avevo addosso, bottone dopo bottone
un lembo di pelle veniva scoperto, lasciando così la visuale a Joe. Quando la
camicia fu tolta Joe si soffermò su un particolare, un particolare che la sera
prima non aveva visto tanto era accecato dall’eccitazione, guardò prima quella
piccola scritta nera, ormai diventata indelebile, sotto il seno, poi rivolse i
suoi occhi nei miei castani per poi rivoltarsi verso la scritta che diceva “Your Love Is My
Drug Joseph” “Abbey ma che
diavolo è? Insomma, se mai ci dovessimo lasciare tu..” lo interruppi in
fretta “Joe, non mi interessa ok? So che
c’è questa possibilità, ma tu sei tutta la mia vita, io non posso descrivere
ciò che provo, ma sono dipendente da te e dal tuo amore, quindi voglio il tuo
nome sulla mia pelle per sempre, perché ormai nel cuore ci è già entrato da tempo”
dissi facendolo sciogliere in un dolcissimo e bellissimo sorriso, si avvicinò
al tatuaggio e delicatamente lo baciò, poi mi diede un lieve bacio sulle labbra
e mi sussurrò all’orecchio “Ti amo Abbey, anche tu sei la mia droga, la mia droga preferita,
ti amo da impazzire, non dimenticarlo mai.”
Angolo
di Sil
Ed eccomi con una nuova shot assolutamente stupida e priva di senso, ma a mio
parere dolcissima.
Mi sono davvero impegnata a scriverla perché la voglio dedicare ad una persona
importantissima, conosciuta proprio grazie a questo sito e che oggi compie 16
anni.
Quindi tanti auguri Simo, ti voglio bene topolona mia, grazie davvero di tutto. Spero che questi 16
anni ti portino fortuna, nuove esperienze e soprattutto nuove gioie; sei
entrata nella mia vita da poco tempo ma sei già importante; spero che questo
schifo ti piaccia e che ti faccia provare qualche emozione, ho immaginato Abbey come se fossi tu, ha solo un nome diverso =) ti
voglio bene topa e TANTI TANTI TANTI
TANTI AUGURI!!!
Sil