Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: V a l e    20/09/2011    0 recensioni
[...]Era estate, in quella foresta verde e rigogliosa, dove il vento soffiava fiero e le fronde degli alberi si agitavano sotto le sue spire. Lucy respirò a pieni polmoni. Finalmente erano a casa. [...]
Cross over tra Harry Potter e le Cronache di Narnia!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Aslan condusse i ragazzi, in fila indiana dietro a loro, verso un cespuglio a loro familiare. Soffiò delicatamente sulle foglie e questo si mosse, come scosso dal vento, anche se l'aria era ferma e umida. Nessun ragazzo era contento, anzi si scambiavano occhiate tristi a vicenda. Lucy, quella legata a Narnia più di tutti, fissava un albero con lo sguardo vuoto.
«Ragazzi, ora tocca a voi» disse Aslan con voce solenne.
Ognuno restò fermo immobile, senza nessuna intenzione di entrare nel cespuglio.
«Dobbiamo proprio andare via» chiese Edmund.
Il leone lo guardò serio.
«Sì, dovete tornare nel vostro mondo, nella vostra casa»
«Potremmo mai tornare?» ribatté Hermione.
«Certamente, tutti voi tornerete a Narnia, un giorno. Ma pregate che quel giorno sia il più lontano possibile e non aspettatelo con ansia, vi condurrebbe ad una vita vuota e priva di significato. Quando sarà il tempo, voi tornerete»
Una piccola lacrima rigò il volto di Lucy. Edmund corse immediatamente verso la sorella e l'abbracciò.
«Non ti preoccupare Lucy, torneremo presto»
Lucy schiacciò la faccia contro il collo del fratello e si appoggiò a lui, come quando erano piccoli e Edmund la teneva in braccio per consolarla.
Il piccolo sfogo della ragazza durò pochi minuti, poi sciolse l'abbraccio e si passò il polso sul viso per asciugare le lacrime.
«Scusate» disse con un sorriso e gli occhi rossi.
«Ragazzi, ora non potete più aspettare» si intromise serio Aslan.
Lucy annuì e andò ad abbracciare il grande leone. Poi Edmund, Harry, Hermione, Ron e Draco la seguirono a ruota.
Si presero per mano ed entrarono tutti insieme nel cespuglio.
 
Dall'altra parte, un grosso castello si ergeva sulla sponda di un lago, tra montagne, boschi e colline. La musica che proveniva dall'interno era un sottile valzer, che accompagna la brezza dicembrina. I ragazzi uscirono dal cespuglio tenendosi ancora per mano.
Hermione fu la prima a notarlo.
«Ma ragazzi, i nostri vestiti? Sono quelli del ballo! Il tempo non è passato!» esclamò.
Edmund e Lucy sorrisero.
«Scusateci ragazzi, abbiamo dimenticato di dirvelo. Il tempo nel nostro mondo non passa quando sei a Narnia. La prima volta che ci siamo andati, abbiamo passato più di 30 anni a Narnia e quando siamo tornati eravamo dei bambini, come quando ci siamo entrati» disse Ed con un sorriso.
Il gruppetto di amici tacque un minuto buono, rimuginando su Narnia.
«Ora cosa facciamo?» chiese Harry.
«Forse dovremmo tornare al ballo... » suggerì Ron.
«Già. Ma chi vuole?» continuò Malfoy.
Il silenzio confermò il fatto che Draco aveva ragione.
«Io propongo di andare in camera» suggerì Lucy «anche perché» e sollevò il suo vestito rosso mostrando i piedi e le dita rosse «non mi ricordo dove ho lanciato le scarpe!»
 
La sala comune di Grifondoro era vuota ed avvolta nel silenzio, se non per il fuoco che scricchiolava nel camino.
«Ah e quindi è questa la vostra sala comune... Interessante... »
Draco iniziò a girovagare per la sala, ispezionando ogni cosa e curiosando ogni oggetto.
«Eccomi qua!»
Lucy scese di corsa le scale del dormitorio e ricomparve in camera con un sorriso.
«Che scarpe ti sei messa?» chiese Hermione.
«Un paio di scarpe da tennis. Tanto sotto al vestito non si vedono!»
«Ecco perché mi sembrava che scendessi le scale un po' troppo di corsa!»
Tutti risero e Lucy fece la linguaccia all'amica.
Il gruppetto uscì dalla sala incamminandosi verso la Sala Grande.
Lucy prese Draco per mano e lo attirò dietro un corridoio, lasciando che gli amici non si accorgessero di nulla.
«Hey Pevensie, cos'è tutto questo ardore?» la prese in giro Draco.
«Eddai piantala!» rispose la ragazza arrossendo «volevo solo un bacio, era solo un momento d'affetto»
Il giovane Serpeverde gli schioccò un lieve bacino sulle labbra, guardandola negli occhi. E poi la baciò di nuovo, con passione, stringendola tra le sue braccia. Lucy ricambiò la stretta e si appoggiò al petto del ragazzo.
«Sono davvero contenta che tu sia venuto con noi, Draco»
Il ragazzo non rispose e si limitò ad accarezzare i capelli della ragazza. Per un momento, entrambi stettero in silenzio a godere di quel momento di pace e tranquillità, con la consapevolezza sulle spalle di chi ha appena vinto una guerra.
Tuttavia, nella piccola Lucy, restava ancora una piccola paura.
«Cambierà tutto, ora?» chiese alzando lo sguardo negli occhi del ragazzo.
Draco sorrise.
«Sì, cambierà tutto» così dicendo, prese il mento della ragazza tra le dita «Ma resteremo uguali noi».




                                                                          FINE
  
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