#3 Okita Souji
Kiyomitsu Kaga
"Qualcosa si spense dentro di lui, come un ultimo tizzone rimasto vivo troppo a lungo sotto la cenere"
Paolo Giordano
Le dita di Chizuru, leggere, gli sfiorarono le labbra. Erano gentili, eppure non riuscivano a coprire il sapore di ferro, di sangue, di malato.
Okita-san, vi prego di stare calmo, diceva, Arriveremo a casa Yagi presto.
Il capitano si agitò, disteso. Sentiva il sole sorgere oltre le case di Kyoto, mentre l'intera Shinsengumi usciva da Ikedaya e tornava a casa.
"Okita-san, vi prego."
Rantolò. "I-ta...i"
“Souji." lo chiamò Hijikata. Souji pensava volesse rimproverarlo, ma rimase stupito. “Cosa hai affrontato?”
“-Perchè?” mormorò il capitano, tentando di alzarsi, e subito Chizuru gli intimò di non affaticarsi. Ma non importava.
Assaporava la brutta notizia come un presagio.
“Kiyomitsu si è spezzata.”
[Parole: 110]
Note <3
Ok, questa drabble ha un precisissimo tema: l'umanità. Quella che già Souji possedeva a tentoni, che è stata sconfitta dagli Oni. Quella che si sgretola alla notizia che la Compagna è perduta.
Mi è piaciuto moltissimo scrivere questa shot, e a differenza di quella di San'nan la trovo completa.
Nonostante nell'anime non si veda (e nemmeno nel gioco, a quanto mi risulta) la katana di Souji si spezzò durante l'incidente di Ikedaya. E quale miglior aggancio, se non Kazama? La sconfitta che Okita subisce in Haku è pesante, ma non assoluta. Ora ritengo che lo sia.
Ad ogni modo, la citazione NON è di uno scrittore che seguo. L'ho trovata, mi è piaciuta e l'ho messa.
Fine lì.
Vi voglio bene <3