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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    20/09/2011    0 recensioni
"Normalmente, il Balamb Garden non avrebbe mai ospitato un qualcosa come un evento mondano come quello che si profilava all’orizzonte: ok, c’era stato il ballo che celebrava la fine della guerra, ma quello era qualcosa di diverso, era stata un’occasione spontanea.
Ma il Presidente di Eshtar, Laguna Loire, in una sorta di viaggio diplomatico per cementare i rapporti tra i due Paesi, aveva espresso il desiderio di incontrare formalmente i SeeD e gli allievi del Garden"
[Partecipante al "Pesca Il Prompt Contest indetto da White Gundam]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Irvine Kinneas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DI FAMIGLIE E VERSI

Normalmente, il Balamb Garden non avrebbe mai ospitato un qualcosa come un evento mondano come quello che si profilava all’orizzonte: ok, c’era stato il ballo che celebrava la fine della guerra, ma quello era qualcosa di diverso, era stata un’occasione spontanea.

Ma il Presidente di Eshtar, Laguna Loire, in una sorta di viaggio diplomatico per cementare i rapporti tra i due Paesi, aveva espresso il desiderio di incontrare formalmente i SeeD e gli allievi del Garden: che fosse una scusa per incontrare anche il figlio non era sconosciuto a nessuno di coloro i quali conoscevano la parentela che legava Squall all’uomo, ma quando Irvine Kinneas, quel giorno, rientrò appena in tempo per partecipare all’incontro, che avrebbe preceduto la serata ufficiale, si ritrovò davanti a un fatto inaspettato.

Cosa ci faceva lì Ellione?

Non ci erano più visti da quella famosa serata del ballo, e non c’erano comunque state più occasioni di incontrarsi, dato che impicciarsi della vita privata di Squall equivaleva a tirarsi dietro un certo numero di guai.

Però, mentre entrambi si guardavano negli occhi, dritti come fusi nel mezzo del corridoio illuminato dal sole…

Con una sola occhiata capirono che c’era qualcosa che non andava.

Il loro non era mai stato un rapporto molto stretto, anzi, era sempre stato quasi inesistente, ma in quel momento, Irvine lesse nello sguardo della ragazza un qualcosa di strano, che lo rendeva nervoso.

Ma non capiva cosa fosse.

Si salutarono educatamente, allontanandosi ognuno per la propria strada, ma il SeeD non aveva intenzione di darsi per vinto.

Sarebbe arrivato in fondo a quella storia, in qualche modo.

§§§

E l’occasione la ebbe quel pomeriggio stesso.

Stava camminando per un altro corridoio, diretto verso la propria stanza per riposare almeno qualche ora, quando sentì il suono di una chitarra provenire da un’aula vuota alla sua destra.

Incuriosito, si avvicinò alla porta lasciata socchiusa e vi sbirciò dentro.

Ma non era un suo compagno o un altro allievo, quanto piuttosto la giovane Ellione.

Sembrava grandemente concentrata nella sua esecuzione di un pezzo che, al SeeD ricordava una ballata e non pareva essersi accorta di lui, cosicché il ragazzo poteva godersi quell’insolito concerto senza dover dare spiegazioni imbarazzanti.

Poi, all’improvviso, lei smise di suonare, alzò lo sguardo verso la porta e sembrava quasi volerla trapassare con lo sguardo, almeno questa era l’impressione che aveva Kinneas.

Giunge infine Irvine,  che del Garden è SeeD poco educato
non sa che spiare è peccato?

Quei due versi, pronunciati dalla ragazza, lo fecero quasi arrossire: accidenti, si era fatto beccare come un bambino con le mani nella marmellata.

Non poteva fare nulla, doveva entrare e farsi vedere.

“Scusami, non volevo spiarti, è solo che… Beh, ho sentito suonare e mi sono incuriosito.” spiegò lui, grattandosi il collo e cercando di non incrociare lo sguardo della ragazza; lei scosse la testa, sulle gambe teneva un piccolo volumetto, vergato a caratteri sottili.

Lei lo sfogliò, indugiando per qualche istante su una pagine, poi rialzò lo sguardo verso il ragazzo davanti a sé.

Giunge di mio fratello un compagno fidato,
con le ragazze molto gentile ma in battaglia particolarmente dotato

Eppure, anche se perennemente  sul filo del rasoio,
io ne invidio la vita non legata a un singolo luogo.

“Cosa vuol dire questo?” chiese lui, stupefatto : “e poi, cosa più importante, perché ti ostini a parlare in versi? Mi fai venire mal di testa.” si lamentò, massaggiandosi la fronte.

“L’altro giorno è arrivato a Winhill un cantore, mi ha insegnato lui a comporre poesie e versi. Così, quando zio Laguna mi ha chiesto di accompagnarlo in questo viaggio, ho deciso che avrei cercato un soggetto adatto qui al Garden. E mi sei capitato sott’occhio tu.”.

Kinneas non sapeva se questo fosse un bene o piuttosto un male, ma decise di vedere come andava a finire la cosa: e poi, doveva darle pan per focaccia.

E chi sei tu che di stuzzicarmi hai il coraggio?
a una fanciulla rassomigli, ma di essa non hai la fragilità
protagonista sei stata di un incredibile viaggio,
il tuo desiderio è stato la vera magia.

Lei sembrò stupita, ma subito cerco di mascherare i suoi sentimenti.

Poi, Irvine riprese, con aria incredibilmente seria.

Invidi me, tu dici?
Credi che il non avere radici renda felici?
Io invidio te, piccola Ellone,
con un fratello al mio fianco anche io mi sentirei un leone.

Il giovane SeeD prese da tasca una piccola biglia colorata, guardandoci attraverso con malinconia.

Di un bambino era il giocattolo prediletto.
Bambino che non ha mai saputo cosa fosse l’affetto.
Tu della famiglia hai avuto l’amore,
non invidiare chi ancora non ha capito dove sia il suo cuore.

E così dicendo, semplicemente si alzò, allungando la propria mano verso la ragazza, che era rimasta seduta; le sorrise, invitandola a stringerla: “Ricordati che l’invidia non serve a nulla, se non a farti ancora più male. Stringi a te ciò che hai di più prezioso e non perderlo mai di vista.” Le disse con un sorriso. Fece per allontanarsi quando, d’improvviso, sembrava che si fosse ricordato qualcosa: “Ah, se ti interessa, Squall è nella sua stanza.” aggiunse, prima di andarsene definitivamente.

   
 
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