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Autore: CatchingLightning    21/09/2011    2 recensioni
A volte, un drago metallico può conferire risvolti particolari ad una serata che, fino a qualche momento prima, di bizzarro non aveva assolutamente nulla.
[...] Ma quella che provavo per quel ragazzo non era semplice curiosità, ed era palesemente illogico che provassi qualcosa di più per una persona che avevo visto solo quella sera.
Colpo di fulmine? Direi di sì, anche se non era lui il figlio di Zeus.

{Spoiler su The Battle of the Labyrinth e su The Lost Hero.}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'E vai con il crack!'
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How a dragon can ruin the whole night
    "È sicuramente un sogno!" mi dissi. "Deve essere un sogno!".
Non poteva essere vero. Non c'era la minima possiblità che lo fosse!
Non potevo essermi innamorata! No, no!
Semplicemente non potevo. Non c'era la più piccola chance che accadesse, no?
E invece sì.
Accadde tutto in una notte, quando lo vidi aggirarsi nel bosco, prestando bene attenzione a non venire scoperto dalle Arpie e dagli altri mezzosangue. Mi aveva incuiriosito da quando l'avevo notato al falò: non mi ero fatta notare, come tante altre volte, osservando la vicenda in disparte.
Ma quella che provavo per quel ragazzo non era semplice curiosità, ed era palesemente illogico che provassi qualcosa di più per una persona che avevo visto solo quella sera.
Colpo di fulmine? Direi di sì, anche se non era lui il figlio di Zeus.
Non sapevo cosa mi attraesse tanto di quel ragazzo: forse il fatto che fosse uscito illeso dalla vampata di quel drago metallico sputafuoco, forse il suo atteggiamento furtivo nella notte o forse il suo voler riparare a tutti i costi quel dragone fuori di zucca.
Magari tutte e tre le opzioni.
Sedeva in groppa al drago metallico, armeggiando con gli ingranaggi nelle vicinanze detta testa della macchina. Ogni tanto, il drago emetteva versi e ruggiti a dir poco terrificanti, soprattutto per l'opinione di una driade, ma non potevo scappare sapendolo lì a trafficare con un macchinario impazzito con delle crisi d'identità.
All'improvviso, il drago iniziò a sputare fuoco.
Ero terrorizzata: avevo il terrore che tutta la foresta prendesse fuoco. Fortunatamente, se così si può dire, la vampata di fuoco colpì solamente qualche albero, ed il mio non era tra questi.

    -Woah, amico!- esclamò lui, cercando di calmare il drago piromane. -Sta' un po' calmo, che è meglio per tutti!
Alcune driadi si affannarono per spegnere le fiamme: una di queste raggiunse la radura, con il vestito bruciacchiato dal fuoco. Chiaramente, lei era una delle vittime della vampata di fuoco di quell'ammasso di bulloni. Spense il fuoco della sua quercia utilizzando una coperta di seta, con un'espressione a dir poco furibonda a sfigurarle il viso.
La capivo: nemmeno io sarei stata molto felice se qualcuno avesse appiccato fuoco al mio albero.
Il ragazzo ricciolino la guardava con un'espressione tra l'incuriosito e l'affascinato. La cosa mi diede parecchio fastidio, malgrado non avessi mai scambiato nemmeno una parola con il moro: non mi andava a genio che guardasse con così tanto interesse un'altra driade!
Quando la ninfa dei boschi dal vestito bruciacchiato si accorse di aver attirato l'attenzione del ragazzo, fece un gesto che era veramente molto volgare tra le driadi. Poi scomparve in una nuvola di fumo verde.
Il ragazzo alzò un sopracciglio, allibito e divertito.
    -Ma come si permette quella?- esclamai, fuori di me per quanto avevo appena visto. -Gliela faccio pagare, oh sì!
Il ragazzo si guardò un po' attorno: certamente mi aveva sentito e stava cercando di capire da dove provenisse il suono. Era chiaro, era agitato: avrà pensato che qualcuno lo avesse pedinato fino a trovare il drago e che lo stesse tenendo d'occhio.
Mi tappai la bocca, evitando così di produrre alcun tipo di rumore. Il ricciolino si guardò attorno, circospetto, per qualche altro istante. Poi fece spallucce.
    -Me lo sarò immaginato.- concluse, concentrandosi nuovamente sul garbuglio di fili nella testa del drago. -Rimettiamoci al lavoro!
Iniziò a nominare tutte le parti meccaniche ed i circuiti che constituivano la capacità di eseguire gli ordini del drago, elencandoli ad alta voce. Parlava di connessioni remote, controllo del motore, sensore degli occhi... non ci capivo un accidente, ma sarei stata ad ascoltarlo per ore. Sembrava così preso ed interessato da quella macchina, così felice... chiunque si sarebbe fatta incantare dalla sua voce e dal suo modo di fare.
Ma era assolutamente sbagliato. Ed il bello era che ne ero pienamente cosciente.
    -Ah-ha!- esclamò, d'un tratto. -Beh, nessuna sorpresa!
Il drago emise un suono tipo Creak?
    -Ti si è corroso il disco di controllo.- spiegò il moretto, battendo qualche pacca sulla testa del drago.
Io fissai il ragazzo in estasi, stando bene attenta a non farmi vedere da dietro il mio cespuglio: era davvero intelligente se era riuscito a capire il guasto al disco di controllo (qualunque cosa esso fosse) del drago in così poco tempo!
    -Non mi sorprende che tu sia un po'... ehm, confuso.- aggiunse, estraendo il disco-quello-che-era. -Abbi pazienza, lo pulisco in un minuto!
Il drago s'immobilizzò all'istante, mentre la luce moriva nei suoi occhi. Era come... spento.
    -Farò in fretta, te lo prometto.
Il ragazzino iniziò a pulire il disco con cautela, facendo bene attenzione a non urtare o rovinare alcun collegamento tra i fili. Sinceramente, non capivo come riuscisse a destreggiarsi con tale maestria tra quel groviglio di circiuti, bulloni e connessioni tra fili.
Scossi la testa con foga, battendomi le mani sulle guance. Non poteva accadere sul serio!
    "Datti una regolata, Juniper!" mi rimproverai. "Non puoi permetterti d'innamorarti di lui! Cosa direbbe Grover?".
Grover? Uhm... forse stava passando in secondo piano, rispetto al ragazzino dai riccioli mori immune al fuoco.
Ma era una cosa impossibile: una driade con un figlio di Efesto? Mai pensai ad una cosa più improbabile!
Però era più forte di me. Non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a quel ragazzino.
Era speciale, ma in modo diverso rispetto a tutta la gente del Campo Mezzosangue: tutti si credevano invincibili perché figli di una qualche divinità dell'Olimpo, ma lui... lui era l'unico che desse l'impressione di essere totalmente solo.
Solo ed impaurito, per la precisione.
Forse aveva paura di non essere all'altezza della missione affidatagli: ero a conoscenza di quanto era accaduto al falò e di come lui fosse divenuto uno dei membri dell'impresa alla ricerca di Era. Ma era questo che, ai miei occhi, lo rendeva particolarmente affasciante. Oltre all'aspetto esteriore, chiaro: era veramente un gran bel tipo, non c'è che dire!
    -Mani pulite, strumenti sporchi.- mormorò, continuando ad armeggiare con il disco ed un lembo della propria maglietta.
Inserì nuovamente il disco nella testa del mostro metallico. Gli occhi del drago si riaccesero.
Il figlio di Efesto sorrise. Che bel sorriso aveva!
    -Meglio?
Per tutta la risposta, il drago sputò fuoco a destra e a manca. Il ragazzo lo interpretò come un sì.
    -Già, ma puoi evitare di dare spettacolo?
La testa del drago cigolò.
    -Ti serve un nome.- decise il ricciolino. -Ti chiamerò Festus!
Non potei non farmi sfuggire un risolino: Festus in latino significava felice.
"Felice il Dragone"? Questo era comico!
    -Io sono Leo Valdez, figlio di Efesto.- si presentò poi.
Il drago ruggì ed sputò fuoco. Leo sospirò.
Sarei rimasta lì a guardare il figlio di Efesto però, sfortunatamente, uno degli alberi che vennero colpiti dalla vampata fu il mio.
    -Ci rivedremo presto, Leo Valdez.- dissi, corrdendo dal cespuglio fino al mio albero. -Ci rivedremo, quant'è vero che mi chiamo Juniper.


How a dragon can ruin the whole night

My little corner:
Ehilà!
Altra crack-ship? Ebbene sì.
Ho rotto una delle coppie che preferisco per creare una Leo x Juniper... povero Grover! ^^"
Ehm, che dire... lo so, è estremamente corta, ma spero che sia leggibile lo stesso.
Grazie per essere giunti sin qui! Mi piacerebbe molto ricevere una vostra opinione in merito: so che per scrivere le recensioni ci vuole tempo e fatica, così come scrivere una fic, e credo che, come una storia riesce a soddisfare il lettore (ecco, non prendete questa come esempio, però), una recensione è una delle più grandi soddisfazioni dello/a scrittore/scrittrice.
Perciò, ehm, mi farebbe veramente molto piacere un qualunque tipo di parere su questa storia.
Grazie infinite, alla prossima!
Bisous, Aly.

Credits:
Characters © Rick Riordan
Title Font = Brush Script Std
Text Font = Tahoma

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di prorpietà di Rick Riordan. Non ho scritto questa storia a scopo di lucro alcuno.
   
 
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