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Autore: EffieSamadhi    22/09/2011    5 recensioni
#098.Ashes.#
[P.S. I Love You] Holly si sente sola, e a volte parla ancora con Gerry. A volte, quando proprio è disperata, persino ci litiga.
[Per Dada88, un regalo di compleanno in ritardo di mezz'ora ^^]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tutte le lacrime vanno baciate via.'
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Firma EFP.

Per Dada88, che ieri è invecchiata di un altro po’. Non perdere mai la tua unicità, socia.

E anche per FeelGoodInc, che nella sua ultima recensione ha detto ciò che penso da tempo: scrivo in modo atroce. [Lei l’ha inteso in un senso un pochino diverso.]

 

 

Mi sono sentito così ogni giorno della mia vita.

#098. Ashes

 

 

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Ho voglia di morire.

Non è vero, Holly. Tu vuoi vivere. Hai così tanta voglia di vivere da non riuscire a contenerti.

No, Gerry, non è vero. Io ho voglia di morire.

E tutte le cose che avevamo progettato di fare insieme? Tutti i nostri sogni? Che ne sarà di tutto quanto, se tu muori?

Che senso avrebbe? Tu sei morto, Gerry. Sei un mucchietto di cenere chiuso in una scatola dalla forma assurda.

Ciò non toglie che dovresti pensarci bene, prima di dire che hai voglia di morire. Non è una cosa così divertente.

A me non sembra che tu ci abbia messo tanto ad andartene. E proprio tu vieni a dirmi di pensare bene a quello che faccio? Gerry, la tua urna ha le borchie.

Se non ti piacevano, dovevi dirmelo prima. Sai, quando ancora respiravo.

Non volevo darti un dispiacere. Ti piaceva così tanto, quell’urna.

Certo, un moribondo va assecondato, vero?

Avanti, Gerry, non metterla così. Sai benissimo che io… oh, cavolo, ma sto davvero parlando con le ceneri di mio marito?

Incredibile, vero? Riesco a litigare con te persino da morto.

Hai un carattere orribile, te l’ha mai detto nessuno?

Piccola, sono irlandese. Sono un attaccabrighe di natura. Ma ehi, nemmeno tu scherzi.

Dimentichi che ho sempre avuto a che fare con te.

Giusto. Ehi, piccola…

Che c’è, Gerry?

Ti ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati?

Come potrei dimenticarlo? È stato il giorno più freddo, più ventoso, più faticoso e più lungo della mia vita.

Non il più bello?

Avanti, Gerry, perché mi hai chiesto se mi ricordo di quel giorno?

Sto solo cercando di ricordare se già allora eri così polemica.

No, Gerry, non lo ero. Sei tu che mi ci hai fatto diventare.

Ricordi quando ti ho baciata?

Sei davvero un tipo impossibile, Gerry.

Allora? Ti ricordi? E non cercare di evitare la domanda, perché ti martellerò finché non te ne sarai ricordata.

Sì, Gerry. Mi ricordo del preciso istante in cui le tue labbra si sono posate sulle mie, per coinvolgermi in un romantico, dolce bacio sullo sfondo di un freddo pomeriggio irlandese.

Ti ricordi com’è stato?

Ventoso.

Sul serio, Holly. Com’è stato baciarmi?

Bello.

Avevo una certa esperienza.

Già. I musicisti falliti hanno sempre un grande appeal sulle ragazze.

Ehi, non ero un musicista fallito. Ero un giovane musicista in procinto di sfondare.

E sei finito a vendere limousine.

Solo perché volevo darti ciò che meritavi. Non ricominciamo a litigare, piccola.

Non abbiamo fatto altro per tutta la nostra vita insieme.

Non è vero. Abbiamo fatto cose anche più interessanti. Non litighiamo più, per favore.

Dieci anni passati a discutere, e adesso che sei morto mi chiedi di smetterla? Ma che hai nel cervello?

Oh, adesso più nulla. Prima avevo un tumore grosso come una palla da baseball.

Scusa.

Non importa. Vedi, piccola, il punto è che io non starò con te per sempre. Dovrai lasciarmi andare, prima o poi.

Non voglio lasciarti andare, Gerry.

Il punto è che non sei tu a decidere, piccola. Nessuno decide. Succede e basta.

Forse allora a noi non succederà.

Succederà, piccola. Succede a tutti. Succederà, ma incontrerai un altro uomo, e…

Non voglio un altro uomo, Gerry. Io voglio te.

Io sono solo un mucchietto di cenere chiuso dentro una scatola borchiata.

Non mi importa. Io voglio te. Gerry?

Sì, piccola?

Com’è stato baciarmi, quel pomeriggio? Bello?

Meraviglioso.

E del nostro matrimonio, che ne pensi? Com’è stato?

Speciale. Grandioso. Perfetto. Piccola, vuoi sapere una cosa?

Sì.

Mi sono sentito così ogni giorno della mia vita.

 

[592 parole.]

 

Note dell’Autrice

Ho fatto l’incredibile errore di guardare il film senza prima aver letto il libro, e nonostante abbia il romanzo nello scaffale, a pochi centimetri dalla mia testa, non trovo la forza di iniziarlo per paura di restarne delusa. Sì, lo so, ho qualche tara nel cervello ^^

Comunque sia, non so se questa one-shot sia un modo per esorcizzare le mie convinzioni o che altro.

Forse è solo un modo per passare il tempo e continuare a scartavetrarvi le ovaie (o le palle).

“Mi sono sentito così ogni giorno della mia vita”, la frase pronunciata da Gerry, si riferisce ai tre aggettivi che lo stesso usa per definire il suo matrimonio con Holly: si è sentito speciale, grandioso, perfetto, perché non ha mai dubitato dell’amore di Holly. Ovviamente, questo è un mio ragionamento, non tratto né dal film né dal libro.

A presto, spero.

   
 
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