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Autore: _lovecurlyhair    22/09/2011    3 recensioni
"Tutti cercano l’amore.
Alcuni non lo trovano, perché lo cercano nel posto o nel modo sbagliato.
Alcuni lo trovano, ma non lo possono avere.
Alcuni lo hanno, ma non lo sanno trattenere.
Alcuni lo trattengono. Ed è a questi che devi chiederne il segreto”
“Tu lo sai?”
“Adesso io devo andare”
“Dove?”
“Dove non ci sono segreti”
Intanto fuori piove.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The breath of butterflies

 

 

 

 

                                                                                             

                                                                                     Ci si rifugia e ci si sente così bene nel proprio guscio,

                                                                               tanto che si riesce perfino a convincersi che fuori non esista nessun altro

                                                                              per cui valga la pena romperlo.

                                                                           

 

Dal capitolo precedente

 

 

 

"A cosa devo il dispiacere, Winsley?" rispose la ragazza, e nel mentre alcuni studenti curiosi si erano avvicinati per sentire.

 

"Ho sentito che screditi il mio nome, e tutti sanno che è impronunciabile, proprio come quello di Voldemort" la vidi inarcare un sopracciglio, e la sua bocca si contorse in un sorriso malizioso.

"Oh in questo caso mi dispiace molto, ma sai una cosa? Non vali niente fuori da questo edificio: varcata la soglia io e te siamo uguali, e la prova che non hai ottenuto il ruolo ne è solo la limpida riflessione" questa volta sorrisi io.

"Può anche darsi, ma quelle come te" dissi facendo un'espressione disgustata "non contano niente, nè dentro la scuola nè fuori.

D'altronde come potrai mai sopravvivere nel mondo se non riesci a farlo nemmeno al liceo. Sei destinata all'ombra, Rouge. Per sempre" la vidi abbassare il capo, e velocemente la sorpassai, come se non riuscissi più a reggere quella conversazione, come se guardare i suoi occhi umidi, non mi piacesse poi così tanto.

Per un attimo una sensazione di dispiacere prese il sopravvento nel mio animo scosso, ma il tempo di battere le ciglia, e tutto tornò in ordine dentro di me, quasi in un modo maniacale.

Raggiunsi Jenny e Jake, che mi mostrarono uno sguardo carico di ammirazione.

"Sei ancora la regina Lucy. Adesso il regno è nuovamente tuo. Questa monarchia non si spezzerà così facilmente" dichiarò Jenny, intenta a spruzzarsi il suo Chanel numero 5.

Jake mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:"Bentornata".

 

 

 

 

 

 

 

 

I capelli rosso vivo di Melissa Rouge mi ritornavano in mente assiduamente, e più Jenny aveva l'ardire di congratularsi con me per la mia freddezza nella pacifica conversazione avuta con Melissa, più il rimorso ed il senso di colpa si facevano strada nel gelo del mio cuore.

I ragazzi della Berrytown mi definivano di ghiaccio, come un iceberg, dura, come il ferro, e unica, come una rosa che spunta in inverno.

Io, però, non mi sentivo così fredda e spietata come tutti dicevano: certo i miei comportamenti trasmettavano un lato di me non certo docile e comprensivo, però sapevo di essere diversa quando volevo.

Ed è proprio questo il punto: io non lo volevo.

Nessuno doveva dubitare della mia forza: sarebbe stato un colpo letale, per me e la monarchia, come la definiva Jennifer.

Il mio era un guscio costruito alla perfezione da un antico artigiano, solidificato ed eretto con cura e pazienza, sotto lo sguardo vigile della gente.

Non si sarebbe spezzato facilmente, e in fin dei conti mi piaceva: potevo sapere ogni cosa delle persone che incontravo, ma loro non avrebbero mai scoperto i miei segreti, non avrebbero mai saputo di Daniel o di Charles, dei miei più oscuri sentimenti o delle mie più grandi paure, quelle rimaste all'oscuro perfino a Jake e Jenny.

Senza accorgermene stavo diventando una roccia: impenetrabile.

Fu un attimo e mi ricordai di Justin, e del parco, alle 15.

Una parte di me, quella razionale e spaventata, mi diceva di non andarci, che dopo tutto era uno sconosciuto e non potevo riporre così tanta fiducia in una persona completamente estranea alla mia vita, però la parte istitiva, dettata dal cuore, urlava a gran voce di farlo, di rivedere quegli occhi ancora una volta, e solo dopo smettere di pensarli e sognarli, solo dopo averli fatti ancora miei.

Quale delle due parti vinse? Bhe quella dell'istinto ovviamente. Quella vince sempre. 

 

 

Dopo dieci minuti che lo attendevo su una panchina di Central Park, vicina all'entrata principale, lo vidi arrivare, seguito da una guardia del corpo, a pochi metri dal ragazzo.

Non disse "ciao" o "come stai?", ma si affrettò a sedersi accanto a me, con gli occhi rivolti verso il terreno, e i capelli mossi da un leggero vento d'autunno.

Le foglie, di tonalità diverse, si posavano a terra dolcemente, in una danza lenta e cauta, staccandosi dagli alberi, e terminando la loro fragile esistenza.

Il silenzio che si era creato tra noi non era imbarazzante o fastidioso, era quasi piacevole, e per un po' non mi accorsi nemmeno della sua presenza.

"Il nostro è un mondo corrotto Lucy. Fin troppo" il suo modo di porre fine alla quiete di quel mercoledì pomeriggio, fu insolito e indecifrabile, tanto che mi venne spontaneo chiedergli spiegazioni:"Cosa vuoi dire?" la mia voce risuonò calma e rilassata, come il mio corpo e la mia mente.

"Brenda Brown ha ottenuto la parte perchè suo padre è molto potente: è un imprenditore di grande successo, perciò per lui è stato un gioco da ragazzi far ottenere il ruolo alla maggiore delle figlie. Tutti noi avremmo voluto che lo ottenessi tu il ruolo, ma il produttore ha detto che il denaro di quest'uomo era un'offerta troppo prelibata per poterla rifiutare" i suoi occhi, ora, erano puntai su i miei, ed un brivido si inarcò sulla mia schiena, arrivandomi a lambire il collo.

"E' quell'uomo in giacca e cravatta che avevo visto all'audizione?" domandai con la voce strozzata. 

Il ragazzo annuì, per poi tornare a fissare il suolo. "Per questo ho visto degli uomini scuotere la testa?" annuì di nuovo, mentre uno strana fitta al petto cominciava a provocarmi dolore.

"Ho parlato con il regista, anche lui pensa che io e te siamo più adatti per il ruolo, così glielo abbiamo detto chiaro e tondo al produttore, ed ha dovuto licenziare Brenda, di fronte al nostro parere, e sopratutto all'incoerenza della ragazza, che si è dimostrata priva di rispetto per quelli più grandi di lei" prese fiato, poi continuò "Se ti dimostri all'altezza il ruolo è tuo" e sorrise mentre lo diceva, per la prima volta in quel pomeriggio.

E fu inevitabile la contorsione della mia bocca in un sorriso di rimando. La fitta al petto era sparita e mi sentivo felice ed entusiasta, per la prima volta dopo tanto tempo.

"Grazie. Grazie davvero" sussurrai, perchè l'ossigeno mi venne a mancare.

"Domani alle 16 negli stessi studi dei provini. Ti aspetto" disse inclinando impercettibilmente il capo.

Annuì, e lo vidi alzarsi e raggiungere la guardia del corpo, racchiuso da un sottile strato di nebbia.

Mi sentivo grata e felice fino ad un secondo fa, poi però quando se ne era andato, era scomparso tutto: come se la vera causa del mio star bene fosse lui, e non l'aver ottenuto la parte, fossero i suoi occhi, e non l'aver realizzato il sogno di una vita.

Quando era sparito, aveva portato tutti quei sentimenti provati con sè: aveva portato via il fuoco, lasciandomi da sola, in balia del ghiaccio che tornava ad avvolgermi.

Poi sentii un crack. Qualcosa si era spezzato, ed a pensarci bene quello fu il primo vero e proprio avvertimento: il mio guscio cominciava a starmi stretto.

 

 

lucrezia's corner

 

Un nuovo capitolo appena sfornato: scopriamo i sentimenti di Lucy e alcuni particolari su Brenda.

Capiamo che a Lucy viene offerta una seconda possibilità e che in ballo c'è il suo futuro.

Ma sembra troppo presa da un ragazzo per accorgersene... inoltre rispunta Daniel, e viene nominato Charles...

Chi sono? Non vi resta che scoprirlo :)

Aspetto le vostre recensioni e vi mando un caloroso abbraccio virtuale.

E vi chiedo soprattutto scusa per il ritardo, ma tra la scuola e i compiti il tempo che mi rimane è molto poco.

E ora che ci penso mi scuso anche per questo capitolo, se così vogliamo definirlo, che mi fa veramente schifo :)

Anzi faccina triste :(

 

Lucy

  
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