Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: DustoDust    22/09/2011    2 recensioni
La storia narra di Victoria, una ragazza di 17 anni londinese che partecipa al capodanno del 2099. In questa occasione l'umanità cerca di riprendere la propria autonomia smettendo di sottoporsi alla volontà divina. Gli Dei,adirati per l'arroganza dell'umanità decidono di lanciare un morbo. I pochi sopravvissuti otterranno poteri quasi divini dato che il loro corpo ha assorbito il virus di origine magica.
Sono chiamati Daemon.
N.B= La parola Daemon è greca ed era considerato come l'essere tra l'uomo e il Dio. Dalla stessa parola deriva anche il nome Demone.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
31 Dicembre 2099                                                                                                                                                                                                                                                                
Westminster Cathedral. London (UK)                                                                                                           
  Ore 22.30. Luna Piena.

<< Victoria! Victoria! Ho trovato due posti, si vede benissimo l'altare. Corri! >> la voce squillante della donna rimbombava nella volta della chiesa enorme piena di gente in occasione della fine del Ventunesimo secolo ,la ragazza si avvicinò alla donna che emanava un odore di naftalina e profumo scadente che riempiva le narici semi raffreddate della figlia che si contorceva sulla sedia scomoda.                                                                                                                                           
Dopo l'ennesima ramanzina, la madre l'aveva costretta ad accompagnarla a quello stupido evento di vecchi e preti che non facevano altro che costringere le persone a pagare e pregare cose a cui nemmeno loro credono.                                                                                                   
<< Victoria! Il cappellino! Toglietelo immediatamente è maleducazione. Siamo in un luogo sacro caspita un po' di rispetto! >> La ragazza si tolse il cappellino di lana liberando i capelli fini rossi accessi, odiati dalla madre, che spiccavano sulla pelle chiarissima tipica delle ragazze inglesi. Gli occhi erano del padre, come tutto d'altronde , neri e profondi che rendevano le piccole lentiggini sul suo naso adunco ancora più in evidenza .D'un tratto tutti i presenti si alzarono emettendo un piccolo lamento per via delle ossa intorpidite dal freddo e aspettarono l'arrivo del tanto atteso "Vecchio con il cappello imbarazzante" infatti, dopo qualche attimo, fece la sua apparizione un uomo sull'ottantina vestito completamente di bianco con un vistoso cappello cilindrico completamente decorato da ricami dorati rappresentanti simboli che si fondevano tra di loro formando un meraviglioso intreccio.                                                                                                
Vic cercò di sedersi ma fu fermata dalla mano della madre che fissava in adorazione il vecchio che si sedeva sul trono appoggiandosi al bastone e ad un povero chierichetto che non riusciva a dissimulare il dolore causato dal peso dell'ingombrante uomo.                                                                                                                              
   La sua voce profonda e intensa fece vibrare a ritmo il terreno sotto i piedi dei presenti. << Cittadini di Londra e di tutto il mondo! Siamo qui riuniti per celebrare l'inizio di un nuovo secolo! Ma prima di iniziare la cerimonia ho un annuncio da fare, l'umanità deve riprendersi ciò che è suo di diritto! La sua vita e il suo destino! >> Tutti i presenti trattennero il fiato mentre Vic muoveva la testa a ritmo della musica che veniva iniettata dalle cuffie. << Gli Dei non devono più controllarci! Siamo stanchi di essere le pedine del loro gioco contorto! Io proclamo il nuovo secolo come il Secolo Dell'Uomo! Il Dio dell'uomo sarà l'Uomo stesso! Questa è una nuova era! Ora festeggiamo! >> Le voci dei presenti si fusero in un urlo di gioia mentre l'orologio segnava l'inizio del Ventiduesimo secolo e le luci stratosferiche riempivano la notte senza stelle facendo compagnia alla Luna piena che emanava una luce azzurrina che illuminava la piazza fuori dall'Abazia.                                                                                                                                             << Victoria! Togliti quelle cuffie e vieni qui IMMEDIATAMENTE! >> La voce stridula della genitrice superò l'acuto del cantante rovinando il momento migliore della canzone costringendo Vic a disattivare le Olo-Cuffie e raggiungere la madre appena in tempo per sentire qualcosa che si sarebbe sicuramente risparmiata, come tutti.                                                                                                                                                  Tutti i rumori si annullarono e i colori dei fuochi d'artificio si tinsero di nero fondendosi con il cielo, anche la Luna, prima grande e maestosa pareva coprirsi con un telo di nuvole per evitare di vedere. Una luce di un colore mai visto attirava su di se tutta l'attenzione e milioni di occhi fissavano senza sosta quello spettacolo bellissimo. Tutto d'un tratto la luce mutò forma trasformandosi in un essere metà uomo e metà uccello con in mano un arpione riccamente decorato, appena iniziò a parlare, scandendo bene le parole, le persone intorno a Vic iniziarono a tremare mentre lei continuava a fissare la luce senza sosta come in trance.
 
<< Vi abbiamo donato la vita e l'anima , come osate ribellarvi al volere degli Dei? Ci avete declassato rendendoci inferiori alle vostre macchine riducendo la Sacra Religione in un gioco! Avete cerato di superare con le macchine il nostro creato e la vostra mente contorta ha anche negato il valore della vita! Abbiamo osservato questo spettacolo ignari di ciò che sarebbe successo questo giorno! L'umanità è ormai destinata a morire a causa della sua arroganza! Solo chi sopravvivrà sarà degno di vivere in questo mondo oramai. >>
La luce si colorò di verde acido e si divise in diversi fasci colpendo tutte le persone presenti, Vic si girò spaventata per vedere la madre cadere a terra con il sangue che colava da tutti i pori possibili. Una maledizione! Vic osservò il corpo senza vita della madre e ricacciò le lacrime cercando di scappare in direzione imboccando la Maryland Street mentre la gente intorno a lei cadeva coperta da uno strato denso di sangue nero, successe tutto in un attimo, un raggio la colpì in pieno scaraventandola a qualche metro di distanza.                                                                      Il vestito si colorò della stessa tonalità dei capelli mentre Vic vedeva sempre più sfocato, il cuore rallentò e il respiro si fece irregolare, non soffriva, provava solo una fitta allo stomaco non avrebbe più rivisto Helena, la sua unica amica, l'unica persona da lei amata. Triste destino morire soli no? Vic chiuse gli occhi e attese che la morte la prendesse tra le sue braccia ma evidentemente c'era molta fila, e lei era l'ultima.
 
1 Gennaio 2100 
Stato del Vaticano (IT)
Ore 22.00. Pioggia fitta.
 
Il Vecchio poggiò il suo cappello completamente ricoperto da sangue rappreso e si avviò verso il bagno, sorrideva, era stata una bella serata d’altronde, Gli Dei avevano abbandonato il mondo semplicemente uccidendo un paio di persone. Ora il mondo era dell'uomo in tutti i sensi, si avvicinò alla finestra osservando la città: Tutto era ricoperto da uno strato di marmo bianco senza lasciare nessuna traccia di verde o piantina, il bianco, colore che simboleggia la purezza e  la santità rispecchiando molto la vita che loro svolgevano. Peccato che il Bianco non sia un colore.
La cameriera prese il cappello e la tunica pieni di sangue e li portò alla lavanderia del Vaticano pronti ad  essere lavati o stirati. Non sapeva ancora della disperazione che avrebbe causato.
 
8 Gennaio 2100.                                                                                                                                                                                                       
Ben Nevis. Scozia (UK)                                                                                                                                                                                         
 Ore 22.13. 1300 Metri di altezza.
Vic aveva otto anni ed era al funerale del padre, fissava la bara scendere sotto terra per poi venire coperta da metri e metri di terriccio. Non piangeva, al contrario del resto dei presenti, non piangeva mai.      
                                                                                                                                                            
La ragazza aprì gli occhi rivelando l'iride nera che si rimpicciolì a causa della forte luce bianca, era in una stanza d'ospedale. Le pareti bianche, i lettini bianchi e perfino lei sembrava ancora più bianca. L'unico rumore era il suono continuo della macchina legata al suo polso e il respiro di alcuni ragazzi...RAGAZZI? Vic si guardò intorno e notò altri otto lettini dove dormivano sei ragazzi: Un biondino, una bambina di massimo dieci anni, una donna anziana dai capelli grigi e secchi, Una ragazzina dall'aria snob, Un ragazzo più basso di lei e uno dai capelli ricci che sorrideva. Rimase ad osservali per dieci minuti buoni senza muoversi ma fu costretta a sdraiarsi nuovamente fingendo di dormire sentendo due voci concitate provenire dal corridoio vicino.
<< Sono rimasti altri sette Daemon e per ordine del Capo Spirituale dobbiamo ucciderli dopo averli testati >> << Scusa puoi ripetermi cos'è un Daemon? Questo Morbo è una loro diavoleria? >> << Stai attento! E' la quarta, e sottolineo quarta, volta che lo ripeto. I Daemon hanno lanciato questa maledizione e si sono finti ammalati ma, mentre il resto dei contagiati è morto nel giro di qualche secondo, loro sono ancora in vita! Perché hanno finto no?!  >> <<  Non è che magari sono guariti? Quei due lì di prima mi sembravano ridotti male >> << Sisi! Guariti ahah ma per favore va! Aiutami a prendere quella vecchia lì tu! >>.
Vic cercò di rallentare il battito cardiaco espirando profondamente poiché la sua macchina segnava quasi il doppio degli altri, la ragazza socchiuse gli occhi osservando tra le ciglia i due dottori trasportare la vecchia che di colpo si alzò sul lettino tirando calci alla velocità della luce stendendo i due uomini. La donna svegliò tutti i presenti portandosi l'indice alle labbra facendo segno di fare silenzio. Vic seguì la vecchia come il resto del gruppo anche quando dovettero correre a causa dell'allarme che avvertiva l'ospedale della loro fuga, la vecchia si fermò di colpo facendo segno di proseguire verso l'uscita mentre lei correva veloce come il vento a fermare i dottori e militari che li seguivano. Prima di uscire con la coda dell'occhio vide la vecchia cadere a terra in un lago di sangue, poi fu fuori.
La sensazione dell'erba bagnata sotto i piedi nudi risvegliò completamente Vic e gli altri cinque che iniziarono a correre in mezzo al bosco, erano in cima ad un monte dato che da li riuscivano a malapena distinguere le rocce aguzze alla base del monte, i rovi laceravano le gambe nude e strappavano lembi del grembiule da paziente dei ragazzi che non osarono lamentarsi, neppure la bambina; Dopo mezz'ora di corsa dove l'unico avvenimento è stato la storta della bimba, che fu caricata sulle spalle del biondino, i sei si fermarono in una radura per prendere fiato sdraiandosi per terra.                                                                                                                                                                                             
Victoria ispirò tutta l'aria possibile ghiacciando i polmoni e raffreddando la pelle sudata, il cielo era pieno di stelle e la luna, in fase crescente illuminava lo spiazzo e i ragazzi, Il Biondino poggiò la bambina a terra e si mise al centro del cerchio attirando l'attenzione del resto del gruppo.
<< Sono Maxxie e vengo da Bristol, ho diciassette anni. Sono stato colpito dal dio Celesia dopo l'avvenimento alla Westminster Cathedral. Pensavo di essere morto invece eccomi qui. Voi chi siete? >> Vic prese coraggio e alzò la mano titubante << Sono Victoria anch’io ero a Londra il trentuno ma prima di presentarci avrei una cosa da chiedere. Cos'era quella vecchia? >>
                                                                                                                                                       
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: DustoDust