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Autore: Azrael Nightroad    23/09/2011    3 recensioni
Per gli studenti della Shibusen tutto iniziò con una missione apparente normale normale. Non potevano immaginare che gli eventi di quella notte erano solo il preambolo di una battaglia che avrebbe chiamato in causa forze molto più grandi di loro...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi con un nuovo capitolo un po' particolare. In questo ho voluto inserire qualche citazione di una delle mie opere preferite: Bleach
Per comodità di chi non conosce la serie alla fine ho inserito una lista dei personaggi che ho usato con le relative immagini.
Spero abbiate la pazienza di leggerlo nonostate sia un po' più lungo degli altri ;-)


Capitolo 7
Duality

 

Tre giorni dopo
Campo da basket della Shibusen

I ragazzi avevano appena finito la loro consueta partita e si stavano avvicinando alla panchina dove, come al solito, sedeva Maka intenta a leggere un libro.
Soul e Black Star trascinavano Kid che artigliava il suolo cercando di ritornare al campo.
-Ho fatto solo sette canestri! Non posso lasciare le cose in questo modo! Ne va del mio orgoglio di Shinigami!-
-La partita è finita amico.- Rispose la falce.
-Noooooooo! Non dire così! Se non riesco neanche a segnare otto canestri in una partita non sono degno di esistere! Sono solo spazzatura, un povero maiale asimmetrico…-
Arrivati alla panchina lo lasciarono alle cure di Liz e Patty, mentre Soul si buttava di peso affianco alla sua partner.
-Sono stanco morto…-
-Così impari. Strafai sempre per metterti in mostra.- Rispose lei senza alzare gli occhi dal libro.
-Non è vero! E poi con chi dovrei mettermi in mostra?-
-Non ne ho idea.-
Cominciarono a guardarsi in cagnesco, finche Tsubaki non lascio cadere un commento.
-Però tu l’hai notato…-
Maka arrossì violentemente voltandosi verso l’amica.
-Ovvio che l’ho notato! Se si stanca troppo con stupidaggini come il basket non renderà bene negli allenamenti!- Disse un po’ troppo velocemente.
La buki dal canto suo sorrise nel vedere la sua maister in difficoltà e si appoggiò allo schienale chiudendo gli occhi.
-E tu che diavolo ridi? MAKAAAA-CHOP!-
Soul finì lungo disteso a terra e il suo posto fu preso da Tsubaki che chiese: -Visto che domani non ci sono lezioni, che ne dite di andare da qualche parte questa sera?-
Maka ci pensò su qualche secondo –Si, potrebbe andar…-
-No, mi dispiace. Abbiamo già un impegno.- Si intromise Soul mentre si rialzava.
-A cosa ti riferisci?-
Lui la fissò negli occhi –Non ti ricordi? Ti avevo promesso di aiutarti con QUELLA cosa…-
La shokunin non aveva la minima idea di cosa stesse parlando eppure rispose: -Ah… già… QUELLA cosa… mi dispiace ragazzi, mi ero dimenticata di quest’impegno.-
Liz e Tsubaki si guardarono.
-Mmmmm… ok…-

Quando falce e maister si furono allontanati Black Star aggredì le ragazze -Perché li avete lasciati andare? Ci stanno nascondendo qualcosa!-
Loro si guardarono di nuovo sorridendo con aria complice.
-Lascia stare. Non capiresti.-
-Non capirei??? Io sono un Dio, non c’è nulla che non possa capir…-
Un pugno di Tsubaki lo stese prima che potesse completare la frase.

Soul e Maka camminavano verso casa.
-Allora? Che cos’era quella sceneggiata?-
L’albino incrociò le braccia sopra la testa.
-Niente di particolare… è solo che non avevo voglia di uscire con loro stasera.-
La ragazza sbuffò. –Potevi anche semplicemente dire che volevi rimanere a casa.-
-Non ho detto questo.-
-E cosa allora?-
Il ragazzo fingeva indifferenza, ma i movimenti nervosi delle mani dicevano tutt’altro.
-Ho detto che questa sera non volevo uscire con loro… questa sera vorrei uscire con te…-
Lei si bloccò, rimanendo qualche passo indietro.
Perché era così scossa? Cosa le prendeva? Era già uscita altre volte sola con lui. Vivevano insieme, andavano in missione insieme, facevano la spesa, a volte perfino shopping insieme, eppure questa volta… il tono con cui l’aveva detto… sembrava diverso…
-Come mai?- disse esitante.
-Beh…ultimamente ne abbiamo passate tante; ho pensato che un po’ di svago ci avrebbe fatto bene…- Rispose voltandosi a guardarla.
-Per quello saremmo anche potuti andare con loro…-
Non era il tipo di risposta che la falce si aspettava, quindi riprese a camminare lasciandola lì.
-Avevo bisogno che fossimo soli per parlarti di una cosa, ma visto che non ti va…-
Non le andava? Certo che le andava! Ma allora perché esitava?
Come un flash le balenò davanti l’immagine di un drago nero che ruggiva e le si scagliava contro, per poi calmarsi nel suo abbraccio e trasformarsi in un ragazzo.
Scosse la testa per liberarsi di quei pensieri. -No, non è che non mi va; è solo che non me l’aspettavo… Per me va bene.-
Raggiunse correndo il suo partner che si fingeva offeso anche se sorrideva.
Quando arrivarono a casa la sensazione di inquietudine che aveva provato per tutto il tragitto non era ancora scomparsa.

Soul era stravaccato sul divano a fare zapping da venti minuti buoni. “Ma quanto ci mette Maka ad uscire dal bagno? Non è per niente cool aspettare davanti alla televisione!”
Spense l’apparecchio e si alzò rassettandosi la camicia nera e i jean leggermente strappati che indossava sopra un paio di scarpe sportive scure.
Cercava di mantenersi calmo nonostante il nervosismo per quello che si apprestava a fare. “Di cosa mi preoccupo? Sono sempre un gran fico!”
In quel momento sentì la porta aprirsi –Era quasi ora che ti decidessi ad usc…-
Si bloccò alla vista della propria maister.
“Ma stiamo scherzando?!?”
Indossava una minigonna nera simile a quella che portava di solito, un paio di ballerine dello stesso colore, un top azzurro aderente che faceva notare che nonostante tutto quello che dicesse lui Maka non era completamente una tavola e un copri spalle a mezze maniche abbinato alle scarpe e alla gonna.
Aggiungendo il fatto che avesse lasciato i capelli sciolti il risultato era… beh… fantastico.
-Allora? Come sto?- Chiese guardandosi poco convinta.
A Soul quasi scappò una risata nervosa –Ah… eehmm… stai… bene…-
“E io dovrei parlarle conciata così? Ma chi me l’ha fatto fare!”
Pochi minuti dopo erano sulla moto del ragazzo.
-Dove mi porti?- Chiese la shokunin ridacchiando.
-In un posto che ha aperto da poco dall’altra parte della città. L’ho scoperto insieme a Black Star e Kid; è frequentato da tipi un po’ strani ma è ok.-
-Su di voi non ho dubbi, ma per portarmi lì stai insinuando che sono strana?- Rispose lei con uno scintillio strano negli occhi.
La falce intuì il pericolo –No, no… è solo che è un bel posto…-
Chiacchierarono così fino a che Soul non parcheggiò la moto davanti a quello che sembrava una sorta di pub/discoteca. L’insegna nera contornata di neon verdi formava il nome del locale: “Murcielago”.
All’entrata un enorme buttafuori calvo li squadrò da capo a piedi con aria ostile prima di lasciarli passare.
Maka notò di sfuggita la spilla appuntata sul petto con il suo nome:Yammy Rialgo.
-Che problema ha quello?- Chiese.
-Non ne ho idea, fa sempre così.-
Nel frattempo avevano attraversato un piccolo corridoio ornato di quadri rappresentati un panorama desertico accompagnato, in alcuni, da un’enorme fortezza squadrata ed erano entrati nella stanza principale.
Il colore prevalente era il nero, smorzato qui e la da neon e led a varie tonalità di verde, lo stile era moderno e semplicista.
Si avvicinarono al bancone, dove un tizio dai capelli neri e occhi verdissimi stava pulendo un bicchiere.
-Ehi, Shiffer.- Lo salutò Soul.
L’altro in risposta fece un cenno del capo senza voltarsi a guardarlo.
-Lui è il proprietario, ma gli piace anche fare il barista.- Sussurrò all’orecchio di Maka.
Lei nel frattempo stava osservando la clientela sparsa tra i molti divanetti e tavolini disseminati per la sala.
Soul non scherzava quando diceva che il posto era frequentato da gente particolare.
Ad un tavolo li vicino erano seduti un tipo col caschetto che si guardava insistemente in uno specchietto, uno calvo che continuava a passare una bottiglia di liquore a uno con un paio di occhiali da sole a punta, una donna con un seno spropositatamente grande e uno con il numero 69 tatuato su uno zigomo. Sembravano tutti completamente ubriachi ma si divertivano molto, quello che la sconcertava era la presenza di un ragazzino dai capelli bianchi che li osservava con aria omicida e di una ragazzina che cercava di calmarlo.
Non sapeva perché, ma la scena la fece istintivamente sorridere, poi sentendo un rumore alla sua sinistra, si voltò e vide che due uomini si erano buttati sugli sgabelli vicini al bancone; uno con una benda sull’occhio e capelli lunghi che fissava una donna dalla chioma verde seduta con due tipi strani e uno molto attraente che aveva i capelli di un colore simile a quelli di Black star.
Quest’ultimo stava dando delle pacche sulla spalla dell’altro –Lascia perdere Nnoitra… Neliel non uscirà mai con te…-
La sua attenzione fu ricatturata da Soul che le porse la lista dei cocktail disponibili.
-Lo sai che non bevo.-
-Dai, per stasera fai uno strappo alla regola.-
Si lasciò convincere a prendere un drink chiamato “Espada” lui invece optò per un “Resurrection”
Mentre si dirigevano verso un tavolino vuoto la sua buki la fermò mettendole una mano sulla spalla.
-Occhio a dove cammini se non vuoi dare spettacolo.-
Per qualche secondo lei non capì, poi vide che al posto di una parte del pavimento vi era una grande vetrata circolare al di sotto della quale si vedevano un sacco di ragazzi muoversi al ritmo di una musica che solo loro potevano sentire.
Si rassettò la gonna arrossendo leggermente e fece il giro intorno ad essa passando vicino ad un uomo dai capelli bianchi che tossiva in continuazione seduto con uno con un mantello ricamato con un motivo floreale e a una donna con una treccia che le passava ai lati del collo per poi congiungersi sul davanti e che versava da bere ad un vecchio calvo dalla barba lunghissima.
Presero posto e chiacchierarono per qualche minuto, poi Maka vide Soul sorridere e guardarsi in giro.
-Che guardi?-
-Niente, niente.-
Curiosa, la maister allungò la testa per cercare di capire e vide dietro un divanetto sul quale erano seduti un tipo che ricordava un cowboy e una ragazzina, un tavolo al quale erano seduti alcuni loro compagni di classe che li guardavano di sottecchi.
-Ci hanno scoperti.- fece lui.
-Scoperti? Non stiamo facendo niente.- rispose lei piccata.
Un’ombra di fastidio percorse il volto della buki, ma un rumore sordo distolse la sua attenzione.
A quanto pareva dietro di loro un uomo biondo con un cappello verde e bianco aveva  posato un braccio intorno alle spalle di una donna dalla carnagione scura che stava bevendo quello che aveva tutta l’aria di essere latte e per qualche motivo era stato centrato in faccia dal piede di una ragazza minuta con il caschetto e due lunghe trecce.
Sentì una risata e vide Maka cercare di trattenersi.
-Direi che qui non ci si annoia mai-
-Immagina cosa abbiamo passato io e Kid quando c’era anche Black Star…-
-Ahahahah poveri voi… e così volevate tenerci nascosto questo posto.-
-Naaa, ci siamo venuti solo ogni tanto e poi avevamo concordato che la prossima volta saremmo venuti tutti insieme.-
-Ma io non vedo gli altri in giro…-
-Beh… questo è un piccolo incontro clandestino…-
La ragazza sorrise, infondo quel locale le piaceva.
Finirono i drink e scesero al piano di sotto a ballare.
Qui in contrasto con la sala superiore dominavano il nero e il rosso, inoltre l’intero ambiente aveva un aspetto più “selvaggio”; su una parete dietro la consolle del dj, un tipo biondo che sembrava completamente fatto, capeggiava l’inquietante immagine di una creatura bianca e nera col volto scheletrico, due corna rivolte in avanti, lunghi capelli arancioni,  pelliccia rossa sui polsi e sui piedi e una Katana nera in mano; il tutto avvolto dalle fiamme.
Ballarono finchè i piedi lo consentirono poi, di comune accordo, tornarono al piano di sopra.
Mentre stavano per uscire due ragazzi si alzarono da un tavolo guardandosi con aria omicida, uno aveva i capelli rossi legati dietro la testa e tatuaggi che percorrevano tutto il corpo mentre l’altro capelli arancioni  e l’aria da teppista. Un gigante ispanico e una ragazza formosa tentavano di trattenerli mentre un tipo con gli occhiali e una ragazza minuta dagli occhi blu guardavano la scena divertiti.
Per qualche motivo nella testa di Maka al volto del teppista si sovrappose per qualche secondo l’immagine della creatura nella sala da ballo.
Una volta usciti credevano di poter godere di un po’ di pace dopo tutto quel trambusto ma Soul si bloccò di colpo.
-Oh no…-
Seguendo lo sguardo del ragazzo la maister capì il motivo della sua preoccupazione.
Kid, Liz , Patty e Tsubaki osservavano con aria rassegnata Black Star arrampicato a metà di un palo per stare alla stessa altezza di un uomo enorme che aveva davanti.
L’assassino guardava in cagnesco un tipo con un occhio bendato, una cicatrice che percorreva tutto il volto, capelli a punta con dei campanelli legati e, fatto strano, una bambina dai capelli rosa sulle spalle.
-Io sono colui che supererà Dio. Non darti tante arie solo perché sei così grosso!-
L’altro rispose con voce cavernosa.
-Ragazzino spostati dalla mia strada o vedrò se sei abbastanza forte da togliermi la rigidità dai muscoli.-
Appena videro Soul e Maka gli altri si riscossero e, insieme, trascinarono via un furioso Black Star.
-Sei fortunato che Ken-chan si annoia a picchiare i deboli!- Fu l’ultimo commento della bambina prima che sparissero dietro la soglia.
Ci volle la forza di tutti e sei per placare il ragazzo.
Quando ebbero tutti ripreso fiato Liz guardò i due partner sorridendo malignamente. –Voi due cosa ci fate qui? Non avevate un impegno?-
-Ah… si… abbiamo finito presto e così siamo usciti un po’…- Rispose la maister
in cambio ricevette le occhiate maliziose di tutti i suoi amici.
-Voi piuttosto…- si intromise Soul. –Non mi aspettavo di vedervi qui stasera.-
-Non era in programma. So che eravamo d’accordo di venire tutti insieme ma dato che voi eravate… “occupati”…- Rispose Kid sorridendo.
“Colpito e affondato” pensò Soul.
-Capisco. Beh, noi stavamo andando via, voi entrate?-
-Non c’è problema, se insistete veniamo con voi…- disse Liz con il viso di chi sa di star girando in coltello nella piaga.
-Non c’è bisogno grazie; stavamo andando a casa.- Sbottò l’albino.
Si separarono dal resto del gruppo con un certo imbarazzo.

Erano quasi arrivati a casa. Soul guidava la moto sconsolato; alla fine non era riuscito a dirle niente.
Stava pensando a come fare quando all’improvviso Maka sporse la testa sopra la sua spalla.
-Perché stasera sei voluto uscire solo con me?-
“Merda, ci siamo…” -… Ti volevo parlare di una cosa…-
Per fortuna non poteva vedergli il volto. Non è per niente cool arrossire mentre si sta parlando.
-Di cosa?-
-…-
“Dillo! Dillo e basta! In qualunque caso è meglio che rimanere col dubbio. E se ricambiasse? Immagina quanto tempo state perdendo per qualcosa che basterebbe un secondo a dire… DILLO!”
-Non lo so Maka, è che mi piace essere la tua arma, mi piace quando siamo in risonanza… ma non è solo questo… mi piace stare con te… mi piace quando la mattina ti trovo ai fornelli a preparare la colazione… mi piace andare a dormire sapendo che tu sei nella stanza a fianco… mi piace perfino quando mi sgridi in classe perche non seguo… Maka… credo di essermi inn…-
Con un botto la gomma posteriore esplose facendoli sbandare, la falce provò a mantenere l’equilibrio ma la moto si piegò di lato facendoli cadere violentemente al suolo.
Per qualche secondo ci furono solo luci che danzavano nel buio. Poi un dolore acuto alla spalla lo riscosse, aprì gli occhi e ,nonostante la vista sfocata, vide la sua maister ,stesa priva di conoscenza a poi metri da lui, venire sollevata e caricata su quello che sembrava un cavallo.
-Ma che diavolo sta succedendo?- Mormorò col sapore del sangue in bocca.
Si sforzò di rialzarsi nonostante il dolore barcollando vistosamente.
Davanti a lui si ergeva un’imponente armatura nera finemente lavorata: sul petto, in rilievo, la testa di un demone con le fauci spalancate lo guardava con occhi feroci, sulle ginocchia, i gomiti e le spalle era rinforzata con spuntoni acuminati e l’elmo, anch’esso sagomato con le sembianze del volto di qualche bestia demoniaca incuteva timore solo a guardarlo. L’effetto era accentuato dal fumo nero che usciva dalle giunture e dall’oscurità insondabile che si trovava al posto del volto, illuminata solamente da due occhi rossi come braci.
alla sinistra di quell’inquietante figura c’era una cavalcatura possente bardata con lo stesso tipo di corazza. Gli zoccoli, la coda e la criniera emanavano lo stesso effluvio nero e gli occhi feroci ardevano dello stesso colore rosso.
Su di esso era poggiata Maka, svenuta e con qualche ferita dovuta alla caduta.
-Chi cazzo sei? Ridammi la mia maister!- Disse l’albino trasformando il braccio in falce.
-Non c’è bisogno di urlare mio avventato ragazzo. Il mio nome è Sir Mordred, uno dei cavalieri che ha avuto l’onore di sedere alla leggendaria tavola rotonda; colui che tradì e uccise il suo stesso padre, Artù.- Rispose quest’ultimo con voce metallica eseguendo un leggero inchino. Poi vedendo la buki avanzare aggiunse:
-Io non farei un passo in più, sei ferito e le possibilità di riuscire nel tuo nobile intento sono pari a zero.-
Il ragazzo ignorò l’avvertimento e si scagliò contro l’avversario. -Questo lo vedremo!-
L’altro estrasse da dietro le spalle uno spadone alto quanto lui e parò il fendente.
-Quanta determinazione hai negli occhi! Davvero un peccato dover interromperci qui.-
Con un movimento veloce la sua spada produsse un’onda d’urto che lanciò Soul contro un muro annebbiandogli di nuovo la vista e lasciando un lungo taglio sul braccio di nuovo umano.
-Sarebbe un piacere rimanere a godersi un sano duello, ma lord Samael ha fretta di carpire i segreti di questa fanciulla. Per questo ora ti saluto. Quando sarai di nuovo in piedi vieni a cercarmi… sarà interessante.-
Detto questo si issò sulla sua cavalcatura e che parti al galoppo sparendo nella notte.
Il ragazzo si rialzò estraendo freneticamente dalla tasca il cellulare che scoprì essere rotto. –Merda!-
Poi guardò la moto abbattuta al suolo, con quella per ora non sarebbe andato da nessuna parte.
Sapendo che ogni istante che lasciava passare Maka si allontanava sempre di più, si avvicinò ad una finestra e compose il numero della Death Room come aveva sempre visto fare alla sua maestra.
Nonostante l’ora Il Sommo Shinigami era in compagnia del Dottor Stein e Spirit.
-Ciao, Soul-Kun suppongo che questa non sia una chiamata di piacere eh?-
Il giovane spiegò l’accaduto il più velocemente possibile, causando la disperazione della Death Scythe –Come hai potuto lasciare che portassero via la mia bambina! Non ti preoccupare amore, papà sta venendo a salvarti!-
Fu bloccato in partenza da uno Shinigami-Chop.
-Non è il momento di perdere la testa.-
Il professor Stein si avvicinò allo specchio.
-Poco fa abbiamo percepito una forte onda dell’anima malefica sprigionarsi, abbiamo pensato ad un attacco, quindi Marie, Azusa e Sid stanno venendo qui. Appena arrivate organizzeremo una squadra di recupero.-
-Non c’è tempo professore! Dobbiamo partire ora!- Replicò l’albino.
-Per andare dove? Sai che direzione hanno preso per andarsene? L’onda dell’anima è sparita e senza il Senrigan di Azusa non abbiamo idea di dove siano. Vai a casa Soul.-
-Cosa???-
-Sei ferito e non ragioni obbiettivamente, so che sei preoccupato, ma nelle tue condizione non puoi venire con noi. Va a casa e cerca di riposare, ti prometto che salveremo Maka.-
La comunicazione si interruppe.
-Si… col cazzo!-
Era abbastanza vicino casa e questo voleva dire che anche l’unica altra persona che potesse aiutarlo era vicina. Avrebbe preferito non coinvolgerlo ma non c’era altro modo.

Arrivò a casa di Shadow in pochi minuti e cominciò a bussare al citofono come un forsennato.
Quando il cancello si aprì corse alla porta dove fu accolto da Rima apparentemente incurante dello stato del ragazzo. –Desideri?-
-Dov’è Shadow?-
-Non può vedere nessuno, ed è un po’ tardi per una visita.-
Dietro di lei apparve Alia con una vestaglia da notte viola stropicciandosi gli occhi.
-Che succede? Soul! Che è accaduto?-
Di nuovo si lanciò in una spiegazione veloce degli avvenimenti.
-Dobbiamo fare qualcosa.- Disse Alia guardando l’amica che annuì.
-Non dobbiamo fare un bel niente.-
La voce di Seyren gelò sull’istante le speranze di Soul. Era la prima volta che la vedeva e anche se Maka l’aveva descritta fu strano trovarsi di fronte una ragazza albina come lui.
La bionda si voltò verso di lei -Che stai dicendo?-
-Non ho mai approvato la scelta di far intromettere la Shibusen in questa missione. Non abbiamo che problemi da quando siamo qui. Questo caso è l’ennesima prova che è stata una pessima idea.-
-Questo non ha niente a che fare con i tuoi problemi personali! Non puoi essere seria!-
L’altra sembrò sul punto di ribattere, poi sospirò. –Hai ragione… non lo sono. Rima, trovali.-
La ragazza chiuse gli occhi e stese il braccio destro in aria, sul palmo comparse una piccola sfera azzurra, la quale al comando -Soul Hunter.- produsse una leggera onda che si propagò velocissima in ogni direzione.
-è una specie di sonar.- Spiegò Alia a Soul –Rima è bravissima nel trovare e analizzare le anime.-
Passò circa un minuto prima che la Slayer trovasse una traccia. –Sono da poco usciti dalla città. Direzione nord-est.-
-Bene, preparatevi, Alia useremo il suv per l’inseguimento. Partiremo appena pronti.-
Da fuori giunse il rumore di una saracinesca che si apriva.
Si guardarono tra loro. –è il garage…-
Corsero alla finestra appena in tempo per veder passare un’ombra nera e sentire il rombo di una motocicletta che si allontanava a tutta velocità.
I pugni di Seyren tremavano per la rabbia. –Maledetto stupido… muoviamoci.-
 
Shadow sfrecciava per le strade nella direzione indicata da Rima.
“è colpa mia; è colpa mia; è colpa mia... Samael si è interessato a lei a causa di quello che è successo… vuole anche lui un potere simile.”
L’ansia gli stava divorando l’anima. Se non fosse riuscito a salvarla non se lo sarebbe perdonato.
“Non sarei mai dovuto venire qui…” Pensò accelerando ulteriormente.

Maka riprese i sensi lentamente, era poggiata su qualcosa che sobbalzava continuamente e non riusciva a muoversi.
Un dolore lancinante la scosse e ricordò: la serata, il pub, i suoi amici, la moto, l’incidente, qualcosa che la sollevava… era stata fatta prigioniera! E Soul? Cosa gli era successo?
Cercò di cambiare posizione ma si accorse di avere polsi e gambe legati.
-Ben sveglia madamigella, perdona la sistemazione un po’ rude ma non potevo rischiare che saltassi giù dalla mia cavalcatura e ti facessi del male prima di arrivare da Lord Samael.-
Squadrò l’essere che l’aveva rapita. Le sembrava una scena presa da uno dei suoi libri… assurdo.
-Dov’è Soul?-
-Se intendi il giovane dalla bianca capigliatura, è vivo. A quest’ora avrà dato l’allarme, ma non illuderti; non credo che ci raggiungeranno.-
-Cosa vuole Samael da me?-
-Questo non è affar mio. Lord Samael mi ha raccolto quando non ero che un insignificante uovo di Kishin e mi ha reso ciò che sono ora. Gli devo tutto, quindi quando il mio signore comanda io eseguo. Senza fare domande.-
Lei stava per ribattere quando qualcosa colpì quello strano nemico dietro una spalla facendolo cadere con un esclamazione di sorpresa.
Il cavallo tornò indietro fermandosi accanto al padrone che intanto si era già rialzato e guardava fisso nella direzione da cui venivano.
-A quanto pare ho sottovalutato qualcuno.-
Una motocicletta stava arrivando a velocità folle. Il pilota in una mano impugnava l’acceleratore e nell’altra una lunga spada nera.
Quando fu a pochi metri Mordred impugnò la sua lama e deviò l’attacco anche se a fatica.
Dopo averli sorpassati Shadow si fermò sgommando al centro della strada frapponendosi tra loro e la via che dovevano percorrere.
L’essere in armatura si fece subito avanti. –Attaccare alle spalle è disonorevole.-
-Oggi non sono in vena di cavalleria. Lasciala andare.-
-Oh ma che fortunata fanciulla, ecco qui un altro cavaliere pronto a dare la vita per salvare il tuo dolce visino.- Dicendo questo prese tra le dita corazzate il volto della shokunin. –Ma sarà in grado di raggiungere il suo obbiettivo, o soccomberà nel tentare?-
Maka non lo vedeva dal giorno dell’incidente, sembrava molto provato. Aveva profonde occhiaie, il volto leggermente scavato e la sua anima sembrava mantenersi stabile a stento.
“Perché è venuto? È colpa mia se si trova in questo stato…”
Senza rispondere il giovane impugnò la spada con entrambe le mani mettendosi in guardia.
-A quanto pare conosci le basi di un duello ragazzo, quindi saprai anche che l’etichetta impone di presentarsi prima di iniziare… Il mio nome è Sir Mordred.- disse inchinandosi.
-Io sono Shadow.-
-Bene Shadow, voglio che tu sappia che legherò il tuo cadavere al mio cavallo e lo trascinerò al cospetto di Lord Samael.-
L’avversario lo sovrastava, solo lo spadone era più alto e largo quasi quanto lui, ma non si lasciò intimorire.
-Parli troppo. Se non mi farai incazzare ti lascerò un braccio attaccato al corpo per strisciare dal tuo padrone.-
Con una risata si lanciarono uno contro l’altro.
Il cozzare delle lame produsse una leggera onda d’urto che smosse le piante ed il terreno vicini.
Le disimpegnarono e le scontrarono ancora, ancora e ancora.
Shadow era più veloce ma ogni colpo di Mordred lo scuoteva fin nelle ossa lasciando scalfiture sulla spada nera.
Vedendo arrivare un fendente verticale il ragazzo lo deviò usando un braccio solo che sembrò volersi staccare dal corpo, e con l’altra mano sferrò un pugno caricato con l’onda dell’anima all’armatura nera  che indietreggiò di un passo grugnendo, ma si riprese subito.
–Tutti qui?- chiese questa sferrando un manrovescio che lo fece volare togliendogli il fiato.
Si rialzò appena in tempo per parare la seguente serie di attacchi.
Maka nel frattempo era riuscita a scendere, non proprio agilmente dal cavallo e cercava di tagliare le corde sfregandole contro una pietra mentre osservava lo scontro.
“Non ce la farà mai in questo stato. Devo fare qualcosa!”
Li vide scontrarsi di nuovo e spingere le lame incastrate tra loro in una gara di pura forza bruta.
Mordred avanzava spingendo Shadow verso una roccia, ma lui con una dolorosa torsione liberò la lama dell’ avversario che si conficcò violentemente al suolo facendogli perdere l’equilibrio per un attimo che fu sufficiente al ragazzo per far comparire una seconda spada e tagliargli un braccio all’altezza della spalla, poi sfruttando la sorpresa saltò all’indietro mettendosi fuori portata.
-E uno…- disse con un sorriso soddisfatto; ma con la coda dell’occhio osservava le sue armi: una era piena di graffi e scalfiture e l’altra era come consumata nel punto in cui aveva tagliato.
“La mia anima è troppo instabile, non riesco a creare armi decenti…”
Una risata lo riscosse.
-Davvero un bel colpo…-
Dei tentacoli di fumo nero si levarono dalla ferita e dall’arto amputato.
-Peccato che…-
Si unirono sollevandolo…
-Non sia servito a niente.-
Il braccio si risaldò come nuovo.
Shadow sbarrò gli occhi.“Oh cazzo…”
Con un’altra risata folle Mordred si lanciò contro di lui.
Si mise in guardia, ma l’altro non rallentò minimamente cosicché l’arma affondò fino all’elsa nel suo petto.
“Ma è impazzito?!?”
Si trovò imprigionato tra il corpo metallico ed il braccio armato del nemico che con l’altra mano stringeva l’altra sua lama.
-Sei debole. La tua anima è impregnata d’ombra, ma la mia viene dai più oscuri abissi. Tra noi non c’è paragone, non puoi ferirmi e le tue armi sono così… fragili.-
Strinse il pugno spezzando la spada che cadde al suolo e sparì, poi strinse anche quel braccio attorno al ragazzo stritolandolo.
Quando furono faccia a faccia l’essere tirò indietro il capo e gli inflisse una poderosa testata con l’elmo corazzato facendolo cadere al suolo con la vista appannata ed il sangue che gli scorreva dalla fronte.
Ridendo il cavaliere si allontanò. –Non meriti neanche di essere finito con la mia arma. Ci penseranno loro.-
Infilò la spada nel suolo convogliando il suo potere. –Knights of the Round…-
Dalla terra emersero dodici scheletri bardati di stracci laceri, armature ed armi arrugginite.
-Spero siano di tuo gradimento. Sono le anime dei miei compagni che ho divorato e ora sono sotto il mio comando… Andate e finitelo!-
Vedendoli correre verso di lui Shadow caricò la lama di energia rilasciando leggermente il limite che aveva mantenuto fin’ora.
Immediatamente le voci risuonarono nella sua testa.

“Uccidili!”
“Sono anime imprigionate non devi!”
“Morirai tu allora!”
“Meriti di morire, ricorda cosa hai fatto!”

I nemici si avvicinavano.
-Basta…-

“Lasciati andare!”
“Non puoi!”
“Liberati!”
“Sei solo un mostro!”

 
Erano a pochi passi.
Le mani gli tremavano
-Basta…-

“Muoviti!”
“Fermati!”
“SOPRAVVIVI!”
“MUORI!”

I mostri levarono le armi pronti a colpire.
-HO DETTO BASTA! ANDATE VIAAAAAAAAAAAAA!-
Menò un fendente da cui parti un’onda di energia nera che li travolse e li ridusse ad ossa sparpagliate.
Neanche il tempo di prendere fiato che sentì un rumore di mani metalliche che applaudivano.
-Non so dove tu abbia preso quel potere ma anche in questo caso è del tutto inutile.-
Le ossa rotolavano una verso l’altra ricomponendosi lentamente.
-Tuttavia, riconosco il tuo valore, sei riuscito a guadagnarti il diritto di morire sotto la mia lama.-
Si mise in posizione caricando la sua arma di potere e sferrando il colpo finale.
Shadow sentiva come se la testa gli stesse per esplodere, le voci si accavallavano l’una sull’altra, tutto il corpo tremava, non vedeva vie di uscite, era travolto da una disperazione così profonda da sfociare nella follia.
Urlando scatenò nuovamente l’ondata nera che si scontrò contro quella lanciata da Mordred.
Per qualche secondo i due poteri si fronteggiarono alla pari, poi il ragazzo fu travolto dall’energia dell’avversario.
Quando il fumo si diradò era a terra lottando per non perdere i sensi. La spada gli giaceva spezzata affianco.
Un’ombra enorme entrò nel campo dei suoi occhi, tornati del loro normale verde. –Per lo meno morirai con onore.- disse alzando l’arma.
Era così che sarebbe morto? In fondo non gli dispiaceva più di tanto. Tra poco sarebbe tutto finito.
Con la coda dell’occhio vide che Maka si era liberata ed era in piedi.
“Va via! Scappa!”

All’interno dell’anima di Shadow
Si sentiva intorpidito, il corpo non rispondeva bene ai comandi. Il suo mondo stava scomparendo ma quei due non se ne curavano minimamente.
Un drago nero ed uno bianco, accumunati solo dal colore degli occhi e delle fiamme entrambi di un bellissimo blu si davano battaglia da giorni senza sosta nella sala dove si trovava la sfera nera.
Entrambi stremati e coperti di ferite non si curavano del fatto che questo li avrebbe fatti scomparire.
Era completamente sbagliato! A causa loro Maka sarebbe stata portata via e usata per chissà quale esperimento. Sarebbe stata fortunata se alla fine l’avessero uccisa.
Guardò gli imponenti animali osservarsi pronti a scattare e prese la sua decisione.
Partirono tutti e tre contemporaneamente. Loro si accorsero del ragazzo troppo tardi così le loro fauci si chiusero su di lui senza però provocare ferite mortali.
-Vi va bene così? Vi va bene che a causa nostra altre persone ci vadano di mezzo? So che desiderate entrambi proteggerle, certo, ognuno a modo suo, ma non è un buon motivo per collaborare? Se adesso moriamo probabilmente molti di quelli a cui vogliamo bene ci seguiranno a breve! Possono Luce e Ombra cooperare per proteggere le persone che amano?-
Dopo qualche secondo di attesa i due draghi lentamente lasciarono la presa ed indietreggiarono, abbassando la testa all’altezza del giovane che posò le mani su di loro.
-Bravi ragazzi.-

Mondo reale
Maka aveva paura.
Quella specie di cavaliere stava per uccidere Shadow. Lui l’aveva guardata per un attimo e in qualche modo sapeva che voleva che lei fuggisse e si mettesse in salvo.
-Non posso. Mi dispiace.-
Nonostante i polsi scorticati prese un ramo abbastanza robusto e corse verso Mordred spezzandoglielo sulla schiena prima che infierisse il colpo mortale.
Lui si voltò ormai stufo. –Non so come ti sia liberata ma sfortunatamente per te questo renderà il resto del viaggio molto meno piacevole.-
Alzò una mano per colpirla ma alle sue spalle si sprigionò un’ onda dell’anima impressionante che li fece volare a qualche metro di distanza.
La shokunin sgranò gli occhi; Shadow era di nuovo in piedi ma la sua anima ora aveva le sembianze di un enorme Tao* con un ala bianca e una nera.
Il suo potere era oppressivo come sempre ma ora era come se qualcosa la proteggesse, come trovarsi in casa mentre fuori le raffiche di vento scuotono il mondo.
La guardò con il suo solito sorriso maligno e questo le sciolse qualcosa dentro. Stava bene. Non ce l’aveva con lei.
Spostando gli occhi, di nuovo colmi di potere, sul nemico tornò serio, distese il braccio destro. –Apocalypse!-
La spada che era in terra scattò nella sua mano ricomponendosi all’istante.
A Mordred scappò una risata –Illuso! Ti ho già detto che con l’ombra non puoi ferirmi!-
Lo slayer parlò con una calma glaciale. –Sei tu l’illuso. Sei morto e ancora non lo sai.-
Distese anche il braccio sinistro e, dopo un attimo di esitazione chiamò: -Genesis!-
Tra le sue dita comparve una seconda lama identica all’altra ma completamente bianca.
La capacità di vedere le anime di Maka le permetteva di capire cosa stava succedendo, l’onda demoniaca e quella purificatrice non si combattevano, ma sfruttando la loro opposizione come spinta si espandevano. Era come un piccolo sole mantenuto in vita dalle esplosioni al suo interno.
Non aveva mai visto niente del genere, era spettacolare, ma un simile potere doveva comportare uno stress psicofisico grandissimo per il corpo. A rimanere troppo in quello stato si sarebbe esplosi dall’interno.
Anche l’avversario era impressionato. –Come è possibile? La tua anima era simile alla mia. Come puoi impugnare quella spada bianca?-
Shadow prese ad avanzare lentamente –Questa è il simbolo del perdono che è stato concesso anche a qualcuno che appena nato era già un assassino.-
Mordred rise fragorosamente. –L’oscurità non ha bisogno di nessun perdono!- e si lanciò contro il ragazzo.
La lama bianca incontrò lo spadone deviandolo di lato mentre quella nera inflisse un profondo squarcio sul volto del demone presente sulla corazza.
Il cavaliere saltò indietro posando la mano sulla ferita. Faceva male e cosa più importante non si stava rimarginando. Eppure era stata inflitta dalla spada nera!
-Perché non guarisce? Come può la tua ombra tagliare la mia?-
-Stupido…-
Alzò gli occhi dal taglio e si trovò lo Slayer di fronte. Quando si era avvicinato?
-Non sai che più vicina è la luce più l’ombra è buia?-
Lanciò un fendente incrociato che lanciò il nemico in aria provocando una seconda ferita a forma di X.
Questi steso a terra tentava di fermare il fumo che usciva dalla corazza. -Andate!- Urlò agli scheletri ormai ricomposti.
Scattarono in avanti ma appena furono abbastanza vicini vennero abbattuti di nuovo da un’onda nera.
Senza fermarsi il ragazzo piantò la spada bianca nel terreno mormorando –Purification- e da essa si espanse un cerchio di luce che comprendeva tutti i frammenti dei guerrieri sparsi, dai quali fluì il fumo ombroso di Mordred fino a disperdersi.
Quando finì gli esseri erano di nuovo in piedi e guardavano quello che era stato il loro padrone, il quale spaventato cominciò ad arretrare. –Che cosa diavolo sei tu?-
-Diciamo che sono uno che crede nella dualità delle cose.-
Alzò una spada e i guerrieri saltarono addosso al cavaliere trattenendolo sul posto.
-Ma che cos… lasciatemi! Lasciat…-
Si bloccò vedendo che dietro le spalle del suo nemico erano comparse altre quattro spade, due bianche e due nere.
Lo vide puntellare i piedi e stendere le braccia in avanti lasciando andare quelle che impugnava. Le sei lame si spostarono parallele agli arti protesi ed iniziarono a girarci intorno; le nere sul destro e le bianche sul sinistro.
Con l’aumentare della rotazione scariche elettriche le percorsero sempre più forti finchè Shadow invocò: –Dual Cannon!-
Due fasci di energia bianca e nera partirono scavando un solco al suolo per poi intrecciarsi in una spirale che colpì in pieno Mordred con una fragorosa esplosione.
Terminato l’attacco il ragazzo gli si avvicinò impugnando di nuovo due armi. Alla corazza gravemente danneggiata mancavano le gambe ed il braccio sinistro, con quello restante cercava di strisciare verso il cavallo.
Con un calcio la ribaltò e la impalò al suolo con la spada nera. Poi si chinò a guardare negli occhi lo sconfitto.
-Ti prego… risparmiami…-
-Un guerriero non implora per la sua vita… ti avevo detto che se non mi avessi fatto incazzare ti avrei lasciato un braccio per strisciare dal tuo padrone.-
-S.. si…-
-Beh… Mi hai fatto incazzare parecchio.-
Infilò la spada bianca nelle tenebre che componevano il suo volto.
Urlò e fu scosso da un tremito incontrollabile insieme alla sua cavalcatura, l’armatura si arrugginì consumandosi e il fumo nero si disperse fino a non lasciare traccia di loro.
Sospirando lo Slayer andò da Maka. –Stai bene?-
-Si… grazie per… beh… essere venuto a salvarmi…-
-Ovviamente.-
-Credevo che ce l’avessi con me…-
-Mmm… naaa, ma la prossima volta se ti dico di non toccare qualcosa, per favore, fidati.- disse sorridendo.
La ragazza rise. –Cercherò di ricordarmelo. Ma… e loro?- Chiese indicando gli scheletri dei cavalieri che li osservavano. Le armi e le armature si stavano lentamente rinnovando.
-Siete liberi. Potete andare.- Disse il ragazzo.
Quelli si guardarono tra loro per qualche secondo, poi annuirono si inchinarono e si trasformarono nelle piccole sfere dell’anima azzurre, ma invece di andarsene cominciarono a girargli attorno allegramente ed entrarono nelle due spade; sei per una.
-Credo che preferiscano viaggiare con un vero cavaliere.- Scherzò la shokunin.
-E andiamo…- rispose l’altro sospirando di nuovo.
Fece sparire le armi e subito si portò una mano alla bocca per fermare un attacco di tosse.
-Stai bene?-
-Si, si non è niente.-
Si pulì di nascosto la macchia di sangue che gli imbrattava la mano.
“Suppongo di non poter usare questo potere troppo spesso.”
Si avviarono verso la moto, quando un suv e una jeep arrivarono sgommando.
Da quest’ultima scesero Black Star, Tsubaki, Liz, Patty, Kid ed il professor Stein, mentre dall’altro veicolo fecero capolino Alia, Rima, Seyren, e Soul che corse subito da loro due ad accertarsi che stessero bene.
-E il rapitore?- Chiese.
-Andato.-
-Yaaaahoooo! Scommetto che è scappato sentendo la mia divina presenza!-
-No, veramente Shadow l’ha sconfitto…- disse la Maister con aria scocciata.
-Ci siamo persi il divertimento!- Fece Alia imbronciata. Poi indicando il gruppo della Shibusen aggiunse: –Abbiamo perso tempo perché qualcuno voleva partecipare per forza.-
-Non avremmo mai potuto lasciarla nei guai!- Esclamò Tsubaki.
Il dottor Stein si avvicinò allo Slayer –Sembra che tu abbia recuperato il controllo dei tuoi poteri.-
-Direi di si-
Erano tutti felici dello scampato pericolo, ma Seyren gli si avvicinò, occhi bassi e pugni stretti dalla rabbia.
-Sei uno stupido.-
-…-
-Perché sei partito così? Capisco che il bisogno di salvarla…- fece un gesto di stizza verso Maka. -…fosse così impellente, ma avresti potuto aspettarci! Guarda come sei ridotto! Ad un tratto abbiamo sentito la tua anima spegnersi! E non capisco neanche perché me ne importi, visto che a te a quanto pare non interessa minimamente!-
-…Mi disp…-
Fu zittito da un forte schiaffo.
-Stai zitto! Questo è perché sei un maledetto stupido avventato che si butta sempre nei casini più assurdi senza pensare alla propria vita!-
-Seyr…-
Fu zittito di nuovo, ma questa volta da un bacio sulle labbra che si protrasse per qualche secondo.
-E questo è per lo stesso motivo…-
Si voltò e andò a chiudersi in macchina.
Shadow sbigottito si guardò intorno, erano tutti a bocca aperta, tranne Alia che si sforzava di non ridere mentre mormorava –Oddio che ha fatto, che ha fatto!- e Maka che lo guardava in modo strano.
-Credo di essermi perso qualcosa…-

Da qualche parte in Europa
-Signore,il nome in codice Azrael* si è risvegliato.-
-Lo so. È uno sviluppo inaspettato ed interessante.-
-Come procediamo?-
-Mmm… Azrael e Samael… lasciamoli combattere tra loro e vediamo cosa succede.-
-Signorsi signore.-






Questo capitolo è dedicato alla mia Musa; come vedi Luce e Tenebra non sempre sono in conflitto ;-)


*Il Tao è il simbolo dello Ying e dello Yang cioè pensiero positivo e pensiero negativo
*Azrael nella mitologia Cristiana è l'angelo della morte, colui che scrive nel suo libro il nome di ogni persona quando nasce e lo cancella quando muore.


Lista personaggi in ordine di apparizione
Buttafuori: Yammy Rialgo http://radnix.deviantart.com/art/Yammy-casual-wear-84609665?q=boost%3Apopular%20yammy&qo=0
Proprietario/Barista: Ulquiorra Shiffer http://mbardead.deviantart.com/art/Ulquiorra-110716774?q=boost%3Apopular%20ulquiorra&qo=12
Tipo con lo specchietto: Yumichika Ayasegawa http://katiem5259.deviantart.com/art/Yumichika-125471871?q=boost%3Apopular%20yumichica&qo=21
Tipo calvo: Ikkaku Madarame http://casshimee.deviantart.com/art/Ikkaku-Madarame-102133664?q=boost%3Apopular%20ikkaku&qo=22
Tipo con gli occhiali a punta: Tetsuzaemon Iba http://elesil.deviantart.com/art/Colored-Tetsuzaemon-71270241?q=boost%3Apopular%20tetsuzaemon&qo=3
Donna prosperosa: Rangiku Matsumoto http://drake---666.deviantart.com/art/Rangiku-Matsumoto-176478544?q=boost%3Apopular%20matsumoto&qo=32
Tipo col 69 tatuato: Shuhei Hisagi http://ninjatic.deviantart.com/art/Bleach-Shuhei-Hisagi-121428788?q=boost%3Apopular%20shuhei&qo=0
Ragazzino dai capelli bianchi: Toshiro Hitsugaya http://yanimator.deviantart.com/art/BLEACH-Toshiro-Hitsugaya-96148540?q=boost%3Apopular%20hitsugaya&qo=8
Ragazzina che tenta di fermarlo: Momo Hinamori http://hanahime.deviantart.com/art/Hinamori-Momo-74704553?q=boost%3Apopular%20hinamori&qo=6
Tipo con la benda all’occhio: Nnoitra Jilga http://tomaslacerda.deviantart.com/art/Espada-Nnoitra-Jiruga-76551031?q=boost%3Apopular%20nnoitra&qo=30
Tipo attraente: Grimmjow Jaegerjaques http://radnix.deviantart.com/art/Grimmjow-casual-wear-84609146?q=boost%3Apopular%20grimmjow%20casual&qo=0
Ragazza dai capelli verdi: Neliel Du Odershvank http://vinhfx.deviantart.com/art/Neliel-128080074?q=boost%3Apopular%20neliel&qo=4
Uomo che tossisce: Jushiro Ukitake http://tru-colorz.deviantart.com/art/Ukitake-Taicho-53338070?q=boost%3Apopular%20ukitake&qo=7
Uomo col mantello: Shunsui Kyoraku http://sotoanimemaniac.deviantart.com/art/Kyoraku-Shunsui-210425479?q=boost%3Apopular%20kyoraku&qo=12
Donna con la lunga treccia: Retsu Unohana http://jir-kun.deviantart.com/art/Unohana-Taichou-77378729?q=boost%3Apopular%20unohana&qo=6
Vecchio con la barba: Shigekuni Genryusai Yamamoto http://gfxsama.deviantart.com/art/Shigekuni-Yamamoto-Genryusai-71975961?q=boost%3Apopular%20genryusai&qo=5
Cowboy: Coyote Stark http://felipe018.deviantart.com/art/Coyote-Stark-e-Lilynette-Ginge-215058290?q=boost%3Apopular%20coyote%20stark&qo=36
Ragazzina al suo fianco: Lilinette Gingerback http://tamara2593.deviantart.com/art/lilinette-gingerback-242846483?q=boost%3Apopular%20lilinette&qo=2
Uomo col cappello: Kisuke Urahara http://pablo-oz.deviantart.com/art/Urahara-76971179?q=boost%3Apopular%20urahara&qo=0
Donna col latte: Yoruichi Shihoin http://vashperado.deviantart.com/art/Yoruichi-34743636?q=boost%3Apopular%20yoruichi&qo=0
Ragazza con le trecce: Soifon http://mazelo.deviantart.com/art/Soifon-134349157?q=boost%3Apopular%20soifon&qo=17
Creatura tra le fiamme: Ichigo Hollow http://takoruone.deviantart.com/art/BLEACH-Full-Hollow-165756125?q=boost%3Apopular%20ichigo%20full%20hollow&qo=1
Ragazzo dai capelli rossi: Renji Abarai http://setokakashiluver.deviantart.com/art/Bleach-Renji-32336248?q=boost%3Apopular%20renji&qo=49
Ragazzo Dai capelli arancioni: Ichigo Kurosaki http://andrik21.deviantart.com/art/ichigo-79373999?q=boost%3Apopular%20ichigo&qo=18
Gigante Ispanico: Sado Yasutora http://thejungleboy.deviantart.com/art/quot-Chad-quot-Yasutora-Sado-258731272?q=boost%3Apopular%20sado%20yasutora&qo=34
Ragazza formosa: Inoue Horihime http://jczala.deviantart.com/art/Trendy-Girl-Orihime-174755453?q=boost%3Apopular%20orihime&qo=133
Ragazzo con gli occhiali: Uryuu Ishida http://orin.deviantart.com/art/Ishida-White-Knight-53910330?q=boost%3Apopular%20ishida&qo=3
Ragazza dagli occhi blu: Rukia Kuchiki http://washu-m.deviantart.com/art/BLEACH-Kuchiki-RUKIA-145582569?q=boost%3Apopular%20rukia&qo=81
Uomo con Black Star: Kenpachi Zaraki http://nixuboy.deviantart.com/art/Zaraki-goes-wild-144875084?q=boost%3Apopular%20zaraki&qo=31
Bambina dai capelli rosa: Yachiru Kusagishi http://maxarkes.deviantart.com/art/Kusajishi-Yachiru-77930307?q=boost%3Apopular%20yachiru&qo=15

   
 
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