Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: ShimizuBookman_    23/09/2011    1 recensioni
Breve Fanfic per Lady Michaelis_Ciel ( amore mio *-*)
Sara x Sebastian Michaelis,Kuroshitsuji.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La camicia da  letto pesava troppo,inebriata dal suo profumo,dalla scia di cenere che il suo corpo aveva lasciato,un bacio casto sulla fronte,mentre si separava,tornando ai suoi doveri di maggiordomo,di mio marito.
Stiracchiai le maniche stropicciate della vestaglia,mentre lasciavo penzolare i piedi dal lato del letto a baldacchino,il suo,decisamente troppo alto,andando a chiudere le tende per poi sdraiarmi,abbracciata al suo cuscino,come se fosse lui.
Un lieve tossire mi fece alzare la testa sorpresa,mentre mi separavo velocemente dal guanciale.
- Mylady disturbo? E' ora del tea.
- N-no non disturbi Sebastian.. 
Presi con la mano tremolante la tazzina,sfiorando la sua pelle nuda della mano,senza guanto,ripercorrendo i brividi della serata prima,quando mi fondevo con lui quando.. i suoi occhi rossi penetranti entravano nei miei,divorandomi i pensieri ed elaborandoli,facendoli svanire. Scossi la testa quando vidi che mi ammirava curioso,una lieve sfumatura divertita,segno che aveva capito a cosa stavo pensando,formandosi sul suo viso pallido.
Non indossava la giacca a coda di rondine,aveva la solita giacchetta sopra la camicia in pizzo bianco,che risaltava nettamente con i pantaloni neri gessati.
I lineamenti del collo erano tesi,i muscoli messi in evidenza con delle minuscole gocce di sudore che lo percorrevano,fino all'orlo della stessa camicia. 
Mi costrinsi a girare il viso per non perdermi,posando poi la tazza e indossando qualcosa di più comodo.
Ad un tratto si portò dietro le mie spalle,aiutandomi con la camicetta nera,il nero che tanto avevo odiato prima di incontrarlo,guardando allo specchio le sue mani lavorare sulle cuciture sulla schiena del corsetto,per poi alzare lo sguardo anch'esso verso i nostri riflessi,appoggiando il mento affusolato sulla mia spalla.
Cambiai espressione,girandomi parzialmente verso di lui.
- Sebastian mi faresti.. rivedere il tuo vero essere?
All'inizio sembrò confuso,imbarazzato da quella mia strana richiesta,poi annuì,slegandosi la giacca e la camicia,restando solo a torso nudo,con gli addominali scolpiti su di esso.
Quando alzò il viso non era quello che avevo visto poco prima,ma dovevo aspettarmelo.
Mentre lo scrutai negl'occhi ormai diventati di un magenta chiaro liquido,due ali da angelo nere si aprirono sulla schiena,affilando lo sguardo in modo selvatico.
Deglutii rumorosamente,restando però ferma,senza indietreggiare.
Si avvicinò a me,inchinandosi .
- Sono sempre io,piccola..
- L-lo so,pennuto.. cosa credi?
Alzò appena le spalle,scuotendo le ciocche corvine.
In breve tempo fu difronte a me,sembrava ancora più alto con la sua vera natura,nonostante fosse davvero un omone gigantesco,così era sbalorditivo.
Prese la mia mano per poi portarsi entrambe le braccia intorno al collo,applicando le labbra sulle sue,facendomi sentire la pressione delle zanne. 
Per un breve minuto pensai che le volesse affondare per far sgorgare sangue fresco,invece si limitò a leccarmi gentilmente il labbro inferiore,facendomi indietreggiare fino al muro.
- Omone.. che stai facendo?
Senza rispondere ricominciò a baciarmi,fondendo le labbra con le mie.
- Sa quando le ho detto... che ero in sciopero?
- S-si e allora?
- Ora non lo sono più.
Un movimento fluido di bacino per farlo aderire al mio,provocandomi una vampata di rossore sulle guance.
- Non ora,prima mangio,poi dormo.. poi leggo e poiiii..
Avvicinò le labbra al mio orecchio,mordendolo.
- Poi,sara?
- poi.. scappo!
Uscì di corsa dalla camera,sicura che mi stesse seguendo.

---------------


C'era un vecchio baule che doveva essere appartenuto a qualche bisnonno,parente o qualcosa del genere.
Mi nascosi lì,limitando i respiri al minimo indispensabile,senza neppure porgermi la domanda di come sarei uscita da lì.
- Mylady? so che si è nascosta qui.. sento il mio profumo emanato dalla camicia.
" La camicia,dannazione! " Arrossii restando ferma immobile,e chiudendo anche gli occhi.
Non sentii niente,al di fuori del posto in cui mi trovavo. 
" E' andato via?"
Aprii con cautela il baule,ma non vidi niente.
In pochi secondi,due occhi color rubino si avvicinarono,correndo disperati.
Ridussi gli occhi ad una fessura,e quando capii di chi si trattava,urlai.



  
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