Caro Artemis

Povera Minako-Chan - pensò Artemis, subito dopo lo scontro con la demone/pallavolista.

La battaglia di per sé era stata durissima... ma ancor più duro per lei doveva essere il fatto che il ragazzo che le piaceva era già fidanzato con un'altra. Minako lo capì non appena vide i due abbracciarsi e, nonostante tutte le ingenue fantasticherie che si era fatta dal giorno che lo aveva rivisto, dovette semplicemente accettare la realtà. Artemis conosceva Minako-Chan da parecchio tempo ormai, eppure non l'aveva mai vista così abbattuta: il mesto sorriso di rassegnazione dipinto sulle sue labbra indicava chiaramente quanto fosse triste per quell'ennesima delusione; per qualche assurdo motivo, ogni volta che un ragazzo le piaceva sinceramente, c'era sempre qualcosa che andava storto; alla fine era sempre sola, come se l'amore fosse una strada dove qualcuno le aveva misteriosamente vietato l'accesso.
Tuttavia in quel momento Artemis ripensò alle parole che Minako gli aveva detto alcuni giorni fa. Allora non ci aveva fatto caso, dato soprattutto il tono poco serio della ragazza, ma adesso che la vedeva, col capo chino in avanti e due sottili fili luccicanti lungo le guance, non poteva fare a meno di riflettere a quanto fosse importante per lei il sogno di vivere una scena del genere almeno una volta...

- Non mi sembra di pretendere troppo - aveva detto Minako, durante uno dei suoi ennesimi sproloqui sulle ingiustizie della vita. - Voglio dire, non mi sembra così assurdo se, almeno per una volta, un bel ragazzo prendesse il coraggio a due mani, si presentasse davanti a me con un bel mazzo di rose e me le offrisse dicendo: "Posso avere l'onore di uscire con lei, bella signorina" ? Aaah...

Ora finalmente Artemis capiva che cosa veramente avrebbe potuto tirare su il morale alla sua dolce Minako-Chan, specie in un momento come quello. Si trattava di agire con un po' d'iniziativa e faccia tosta... e soprattutto di procurarsi il necessario.

***

Più tardi, dopo aver augurato ogni bene all'amico che era corso per ringraziarla di avergli salvato la vita, Minako si rese conto che dei rossi petali di rosa stavano piovendo su di lei dal cielo. Alzando gli occhi, vide che questi provenivano dall'albero sopra di lei e, solo quando l'autore di quel gesto sbucò fuori dai rami, la ragazza riconobbe Artemis con un grosso mazzo di rose tra le zampe.

- Ah-ehm - tossì il gatto, schiarendosi la voce. - Posso avere l'onore di uscire con lei, bella signorina ?

Ciò detto, Artemis gettò il mazzo verso Minako che atterrò tra le braccia di lei con grande precisione. Sulle prime la ragazza sembrò un po' sorpresa ma, dopo aver finalmente compreso, socchiuse gli occhi e rispose con enfasi.

- Grazie, mio bel cavaliere, ci penserò sopra e poi le farò sapere!

Subito dopo Minako sollevò lo sguardo, fino ad incrociare il dolce musetto di Artemis che la guardava con affetto. A quel punto strinse l'occhio e sollevò il braccio per invitarlo a scendere.

- Andiamo, scendi - esclamò ridendo.

Artemis non se lo fece ripetere due volte e saltò giù dal ramo fino ad accoccolarsi comodamente tra le braccia della sua Minako-Chan. Costei probabilmente non aveva molta fortuna in amore, ma almeno sapeva che c'era comunque qualcuno che le voleva bene sul serio.

- Caro Artemis - sussurrò. - Grazie!

FINE

NOTA:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...