Echo*
Io odio me stesso, non mi aspetterei nulla di diverso dagli altri.
Damon - Sete di Sangue.

Lo sento, sento che potrei esplodere da un momento all’altro. Non riesco più a contenerla la sofferenza.
Da più di un secolo e mezzo me la porto dietro, mi sta soffocando, mi lacera dall’interno e oscura l’anima.
Quell’anima che probabilmente non possiedo più da troppo tempo.
Credo di averle regalato un biglietto di sola andata per i Caraibi dopo l’ultima innocente ragazza che ho dissanguato nel bosco.
Non che mi dispiaccia la vita che ho condotto fin’ora, in fondo ho scelto io di essere quello che sono, la colpa è solo mia se tutti mi odiano.
Ma adesso? Adesso c’è un problema.
Uno di quelli grossi. Un problema che non riesco a zittire semplicemente squarciandogli la gola.
Uno di quei problemi che ti fa impazzire.
Si chiama Elena. Ed è l’unica donna che voglio ma non posso avere. Solita storia lo so.
Come può una diciottenne umana creare così tanto caos nella testa di un vampiro?
Perché quella di Stefan l’ha già incasinata per bene, ma la mia?
Credevo di avere una volontà di ferro. Ma dico, dov’è il pulsante quando serve?
Sono sempre più convinto che si sia rotto sotto il peso delle troppe emozioni che sto provando.
E’ tutta colpa sua, di un’umana, di Elena.
La rabbia mi sta lentamente consumando dentro, lo sento, ogni giorno mi consuma.
Troppe cose da fare, troppe situazioni da tenere sottocontrollo, e come se non bastasse uno Squartatore a piede libero da salvare.
Non lascerò che gli eventi mi controllino, non più.
Lei mi rende umano. Quando sto con lei sento di avere una possibilità, di poterle dimostrare che sono migliore.
Ma non lo farò alle tue spalle Stefan.
Già perchè anche nel tuo periodo più oscuro tu non hai trovato il coraggio di lasciarmi morire.
Avresti dovuto farlo anni fa, quando ero pronto a metter fine alla mia esistenza, quando sarebbe stato facile dirci addio, quando non eravamo così indissolubilmente legati.
O forse lo eravamo sempre stati, anche in vita, i fratelli Salvatore, amici per la pelle.
Ed eccoci qua, i ruoli si sono invertiti: tu il vampiro cattivo, ed io il finto eroe, costretto a proteggere la ragazza che ama con tutto se stesso, ma che non può avere perché è innamorata del fratello. Sei sempre stato tu.
Hanno sempre scelto te, perché sapevi cosa dire, perché non agivi d’impulso, perché sapevi amare.
Io ho dovuto impararlo.
Katherine scelse te e ora anche Elena.
Mi ha strappato il cuore, sono sicuro che l’ha fatto anche con te, ma tu.. Tu sei abituato a provare emozioni.
La vita era più facile quando potevo spegnerle. Quando potevo mettere a tacere tutto: la sofferenza, la colpevolezza, la frustrazione che mi divorava dentro.
Potevo cancellare il viso delle ragazze che dissanguavo senza pietà, il loro grido d’aiuto e il mio non sentire niente.
Il vuoto. Fino ad ora.
Ora sono qui, in una stupida cittadina, pronto a salvare chiunque, dovunque. Ma io non ho mai voluto questo.
Non ho mai voluto fare il bravo ragazzo, non mi è mai importato di essere un eroe.
No, io non sono un eroe, non faccio il bene, perché non è da me.
Sei ingiusto Stefan, non avresti dovuto fidarti così tanto. Non avresti dovuto lasciarmi qui con Elena.
Io non sono fatto per proteggere gli altri, salvare le persone dal loro destino e meritarmi l’applauso.
Io non sono in grado di salvare nessuno, neppure me stesso.
Una volta il richiamo del sangue era talmente forte.
Spegnere tutto era la via migliore, l’ho fatto per tanto tempo.
Non valeva nessuna emozione il sapore del sangue fresco fluire nelle mie vene.
Eppure le cose sono cambiate, ora devo controllarmi, devo farlo per lei, perché lei mi chiede di essere migliore.
Ma io sono questo, sono tutto quello che posso essere, un vampiro.
Ed è un tormento, vivere in attesa che lei capisca quello che provo, che smetta di uccidermi lentamente senza accorgersene.
Sono stanco. Stanco di dovermi controllare, di scegliere le parole giuste per non ferirla.
Cogliere il momento giusto e aspettare l’occasione in cui lei sceglierà me, in cui lei vedrà in me qualcosa di buono.
Ma lei non lo farà, lei aspetta te. Aspetta il tuo ritorno. Ed io sono qui.
Ma le cose possono andare diversamente, perché ci proverò. Le ricorderò ogni giorno ciò che ha provato mentre tu non c’eri.
Le ricorderò ogni singola emozione che ha sentito quando mi stava vicino.
In fondo, sono un vampiro egoista lo sai.
Ho ucciso, ho smesso di provare emozioni, di sentirmi ferito, colpevole, perché così era più facile.
Ma lei me lo ripete sempre.. Sii un uomo migliore Damon.
Le sue parole, sono sempre là, nella mia mente, vivide come marchiate a fuoco.
Mi ricordano che posso essere meglio di così, che per averla devo lottare, devo provare emozioni, sentirmi vivo.
E io lo farò, ti riporterò a casa Stefan se questo la renderà felice.
Ma il tempo passa, quando tu sarai qui ed io ti avrò salvato dal baratro lei potrà scegliere.
La scelta che farà sarà quella vera, fatta col cuore.
Ed io smetterò di soffrire.
Damon Salvatore


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Goodevening gente! C:
Bene. Ero indecisa se pubblicare o no questa one shot.
E’ la prima che scrivo, siate clementi.
Aaallora, da premettere che io adoro il personaggio di Damon e che sono fortemente team Delena.
Oggi pomeriggio proprio non sapevo che fare così ho buttato giù questa sorta di “diario” alla Damon.
Sono pensieri un po’ così, scritti a cavolo mentre tentavo di scrivere quello che prova Damon nei giorni in cui è confinato a Mystic Falls con un’Elena che non può avere e con un fratello lontano nelle grinfie di Klaus che non tradirà mai.
Sono solo pensieri personali, credo che Damon si senta un po’ così. (:
Comunqueee, fatemi sapere che ne pensate se vi va, credo che tornerò a scrivere perchè Damon è una continua fonte d’ispirazione.
Wonderful hell <3