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Autore: HelixDeath    25/09/2011    1 recensioni
Dopo due scali e quasi 15 ore di volo ero arrivata a Long Beach. Avevo preso le mie tre valige imbarcate e messe sul carrellino insieme al bagaglio a mano e lo trascinavo con molta fatica.
Mi fermo e appoggio il carrello ad un muro.. Mi volto per guardarmi intorno e vedo in lontananza un gruppo di ragazzi che hanno un’aria familiare. In un secondo tutto il resto si annulla e solo una figura rimane impressa avanti ai miei occhi.Jimmy..Alzo la testa e vedo puntato verso di me lo sguardo di un ragazzo altissimo rispetto a me. Esitai,mi tolsi gli occhiali e strofinai gli occhi per vedere se era davvero lui o meno.
Si,era lui,Jimmy.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: The Rev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo due scali e quasi 15 ore di volo ero arrivata a Long Beach. Avevo preso le mie tre valige imbarcate e messe sul carrellino insieme al bagaglio a mano e lo trascinavo con molta fatica.
Mi fermo e appoggio il carrello ad un muro.
Mi siedo sulle valige e ascolto la musica mentre decido cosa fare, o meglio mentre capisco come muovermi per uscire dall’aeroporto.
Passano una decina di minuti e non ho deciso ancora cosa fare. Mi volto per guardarmi intorno e vedo in lontananza un gruppo di ragazzi che hanno un’aria familiare. Li guardo mentre si avvicinano nella mia direzione e quando riesco a mettere a fuoco mi son sentita come se avessi una saponetta tra le mani che non riesco a tenere ben salda.
In un secondo tutto il resto si annulla e solo una figura rimane impressa avanti ai miei occhi.
Jimmy.
Mi passano vicino e quando i suoi occhi si puntano nei miei rimango impassibile e l’unica cosa che mi esce è un sorriso mentre riporto dietro l’orecchio una ciocca di capelli.
Vado per togliere le cuffie dalle orecchie ma le tolgo anche dal telefono che inizia ad urlare la canzone che stavo ascoltando ed era una delle loro.
All’improvviso si voltano e una volta capito da dove provenisse la musica,intercettata la cretina che aveva appena fatto una figuraccia, mi lanciano un sorriso alzando il pollice verso l’alto.
Ricambio il sorriso un po’ distorto e mentre cerco di spegnere il telefono vedo una mano togliermi il telefono dalle mani e spegnerlo.
 
-Sei troppo agitata. Come se avessi visto il tuo gruppo preferito e non fossi riuscita a fare nulla-
 
Alzo la testa e vedo puntato verso di me lo sguardo di un ragazzo altissimo rispetto a me. Esitai,mi tolsi gli occhiali e strofinai gli occhi per vedere se era davvero lui o meno.
Si,era lui,Jimmy.
 
-Beh,in effetti..comunque grazie..-
-Grazie di cosa?-
-Per avermi aiutata a spegnere il telefono-
-Ah..capirai-
 
I suoi occhi continuavano a guardami,si tolse gli occhiali mentre prendeva i miei per provarli.
 
-Uhm..però..non sembra tu non veda,anzi..-
-Sono da riposo-feci io
-Ecco..beh..allora signorina con gli occhiali da riposo,posso sapere come ti chiami o continuo a chiamarti così?-
-Oh,beh..scusa..io..sono Eileen,piacere-
-Piacere mio,sono James. Ti va di farmi compagnia per un caffè?-
 
Compagnia?Stava con i suoi amici e chiedeva compagnia a me per un caffè?
 
-Si,certo..ma i tuoi amici?-
-Ho detto loro di avviarsi verso casa,li avrei raggiunti dopo-
-Ah-
-Cos’hai?Rilassati,sembri tesa,agitata-
-No beh sai,siccome mi capita tutti i giorni di incontrare il mio gruppo preferito e di fermarmi a prendere il caffè con..-
 
Ok non potevo dire più niente,dovevo essere naturale(per quanto mi risultasse difficile) e soprattutto comportarmi come se niente fosse.
-Allora vedi,se ti capita spesso non essere tesa!-rise
 
Non ci trovavo molto da ridere dato ero in imbarazzo e di fronte a me c’era “The Rev” che mi prendeva in giro!
 
-Non sei poi così simpatico!-
-Dai, scherzavo..allora Eileen,come mai da queste parti?-
-Per lavoro,dovrei iniziare tra due settimane-
-E di cosa ti occuperesti?-
-Non lo so..tra due settimane vedrò,potrebbe anche darsi che io inizi a fare la barista-
 
Vidi il suo sguardo su tutto il mio corpo. Sentivo i suoi occhi camminare dal mio viso fin giù ai piedi,passando per spalle,schiena,seno,sedere e gambe. Non mi si staccava da dosso e allora gli diedi una scrollata.
 
-Hey, James, questo caffè me lo offri o no?Non credo che se continui a fissarmi così possa uscirmi dal petto-
-Ah?Peccato..avrei guardato di più allora-
-Si..vabbè..comunque lì c’è il bar,andiamo?-
-Si andiamo,ma non lì-
-E dove?-
-Tu dove hai casa?-
-Beh io dovrei arrivare..sembra stupido dirlo,ma..-
-Ok,allora andimo-
-Ma se non sai nemmeno dove devo andare..-
-Si che lo so,l’ho appena letto sul foglietto che hai in mano e non è nemmeno molto lontano da casa mia!-
-Beh..questo cosa c’entra scusa?-
 
Iniziavo a perdermi tra i ragionamenti di questo ragazzo,ma diamine quant era bello!
 
-Nulla..ora questo lo porto io tu seguimi-
 
Lo guardavo camminare..era un po’ goffo per quanto era alto,ma..il suo fisico longilineo lasciava molto spazio alla mia immaginazione dato era il tipo di fisico che mi piaceva.
Mi perdevo a guardare i tatuaggi sulle sue braccia e le manette che aveva sul collo.
Avrei voluto guardarli bene tutti.scrutarli e accarezzarli.
Avrei voluto assaporare anche la sua pelle,le sue labbra..un momento..no.
I miei pensieri stanno correndo troppo e in una direzione che non mi piace,anche se mi piacerebbe.
Correva per poi mantenersi al carrello e si girava e mi sorrideva.
Arrivammo fuori all’aeroporto e chiamò un taxi.
 
-Ma scusa..non avevi detto che..-
-Si avevo detto ora salta su dai-
 
Entrai nel taxi e dopo un po’ mise il suo braccio sulle mie spalle.
 
-Ora ti faccio vedere casa mia,poi dopo il caffè andiamo a vedere casa tua-
-Beh,io non ho una casa,ma per il momento sto in albergo-
-Uhm..non credo allora-
-Come non credi?Io credo proprio di si-
-Vabbè poi ne parliamo-
 
Dopo mezz’ora ti taxi arrivammo avanti una casa stupenda,in un quartiere dove c’erano solo villette.
 
-Ecco questa è casa mia-
-Bella-
 
Entrammo e rimasi col naso all’in su per un po’ di tempo a guardare la casa
 
-Hey,guarda che non esce dal soffitto il caffè,vieni,la cucina è di là-
-Ok –
-Beh..è la tua prima volta in California?-
-Veramente è la mia prima volta in America?-
-Come scusa?E di dove sei?-
-Sono Italiana..-
-Oh cazzo!Un’italiana in casa mia!-
-Non sarai mica razzista?-
-No!ma mi fa strano..poi parli così bene,e il tuo fotutto nome mi ha tratto in inganno-
-Beh,si..è vero-
-Vabbè,noto che ti sei sciolta mi fa piacere..e non ancora hai iniziato a parlare del gruppo come una stupida fan-
-Veramente avevo intenzione di parlarne ora e di riempirti di domande di foto farmi fare degli autografi-dissi con tono da vera ragazza stupida che lo lasciò un po’ interdetto
-scherzavo Jimmy..-dissi seria e un po’ fredda.
-Cazzo..ho avuto paura..c’ho creduto per un po’.Ma poi chiedi il mio autografo e non quello di Matt o di Syn?Sbavano tutte su loro due e anche su Zacky..-
-Beh..in effetti hai ragione,no nsei un gran che..*ahah*-
-Posso sempre mandarti via e farti dormire in albergo!-
-Oh,vedi,io già dormirò in albergo..-
-Credi?-
-No,non credo,è così-
-Ok basta che lo credi tu..ora bevi il caffè..-
-Grazie..-
 
POV Jimmy
 
Non mi era mai successo prima d’ora di fermare e portare a casa una ragazza conosciuta così all’improvviso.
Si è vero,ne avevo portate altre in passato così per una notte e basta,ma almeno le altre le avevo viste prima d’ora,erano della mia città,lei invece viene proprio da un altro continente!
Però è bellissima cazzo. Ora che la guardo ancora più da vicino e meglio..mi accorgo che è proprio una bella ragazza. Non nego che le straccerei via quei pantaloncini che essendo così corti mi fanno solo venir più voglia di farlo. Ha la pelle bianca e pulita,anche se mi attirano le persone con i tatuaggi,lei mi attira anche per per il momento non ne ho visto nemmeno uno sul suo corpo.
La scruto con attenzione e noto con mio grande piacere che ha proprio delle belle..ehm..ha delle curve prosperose al punto giusto ecco.
Non riesco a smettere di guardarla nemmeno ora che beve il caffè e fa una faccia al quanto schifata.
 
-Ma che è sta schifezza?Sa di caffè stantio ed è più acqua sporca che caffè-
-Hey bellezza,abituatici,questo è caffè americano!-
-Dio,dovrebbero bandirlo!che cazzo..-
-Finalmente ti sei aperta,hai cambiato anche linguaggio!-
-Scu..scusa,non volevo essere cafona,ma fa davvero cagare questa schifezza!-
-Ok ho capito,ti va una birra?-
-Ora ragioniamo!-
 
I capelli castani e lisci le cadevano sulle spalle nude. Quella maglia senza spalline e quei pantaloncini avrei voluto non vederglieli più addosso per vedere meglio il suo corpo. Cazzo. Ancora questi pensieri.
 
Passarono un paio di ore e insieme ad esse anche delle birre. Il numero giusto di birre per non essere né ubriachi né brilli,ma normali,allegri. Per abbattere un po’ di vergogna che Eileen ancora aveva.
 
Stavamo ridendo quando ad un tratto i nostri sguardi si incrociarono. Fermi.
Non resistetti e le saltai addosso.
Mi tolsi occhiali e maglia in modo da poter sentire il suo corpo e la sua pelle sul mio corpo.
Iniziai a baciarla come una belva,con la stessa voglia che si desidera la persona che si ama.
Esitai un po’,ma quando sentì la sua mano portare la mia testa al suo viso per baciarmi mi lasciai andare.
Le sue mani correvano sul mio corpo curiose,mentre le mie correvano sul suo per trovare un modo di strapparle i vestiti.
Sentì il pantalone venir meno addosso,a quanto pare avevamo le stesse voglie..le sue solo un po’ più composte delle mie.
 
Le sfilai gli stivali lanciandoli contro il muro rompendo anche qualcosa forse,ma non m’importava in quel momento.
Era nuda sotto di me,ansimava quando la toccavo e io facevo lo stesso ora che mi aveva messo seduto e si era seduta su di me. Iniziò a baciarmi ovunque e la sua lingua accedeva ogni mio desiderio più perverso e nascosto nell’angolo della mia mente. Non fu più tanto nascosto quando il mio desiderio prese vita.
La presi per i capelli e fu così che la misi in modo da poterla far urlare,da poterla assaggiare nel modo più cruento e violento di questo mondo.
Le scappò un piccolo urlo il che mi procurò un brivido. La presi per i fianchi e inziai a farla muovere su me.
Sentivo i suoi seni scottare sotto le mie mani,così iniziai a baciarli portando la mia lingua su di loro come un dolce ristoro per lei e per me.
Così la ragazza timida dell’aeroporto,non è più tanto timida in certe situazioni e la cosa non poteva che farmi piacere. Piacere che raggiungemmo insieme.
 
POV Eileen
 
Non avrei mai creduto potesse succedermi una cosa simile,così non avrei mai creduto potessi fare una cosa simile!
Alla fine ho liberato i pensieri che stavo facendo all’aeroporto e forse anche lui avrà liberato i suoi.
Ora davvero non so come comportarmi,forse sarà meglio che vada in albergo.
Questa scappatella forse è nata per finire subito,com’è giusto che sia.
 
Stemmo così abbracciati sul divano,nudi senza dir nulla per un po’,poi ci addormentammo.
Una volta sveglia vidi che erano passate due ore. Alzo la testa e mi volto verso Jimmy, lo trovo a fissarmi.
 
-Beh,credo sia ora di andar via-gli dico alzandomi e dandogli un bacio
-Credo di no-
-Scusa,ma dovrei andare in albergo-
-No,resta qui-
-Ma Jimmy,non ci conosciamo nemmeno-
-Lo faremo,ci conosceremo.Resta-
 
   
 
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