25/09/2011
7 recensioniTorque game
“Buona sera.. Un cappuccino, per favore.” Ordinò Duncan, porgendo alla commessa un biglietto da cinque dollari.
Mentre aspettava, si osservò intorno, per vedere se ci fosse qualcuno di noto.
Sconosciuto, sconosciuto, Gwen, Sconosciuto..
Aspetta.. Gwen!?
Ma che ci faceva in quel bar?
Doveva trovarsi alla festa di “avvio carriera” con Trent!
Era finalmente riuscita a farsi notare da una Talent Scout, grazie alla sua meravigliosa voce, ed ora…?
Perché non era là?
Si avvicinò a lei, lentamente.
“Mi scusi, ma non doveva essere a spettegolare sullo shopping di Lady Gaga, stasera?” La prese in giro, scherzosamente.
Lei sorrise debolmente, poggiando la matita che reggeva in mano.
“Sì, ma sono andata via prima, ed ora… Sto scrivendo una canzone.”
“Davvero? E… di che parla?” Domandò il moro, infilandosi le mani in tasca.
La gotica alzò lo sguardo, fissandolo negli occhi.
Ora il compagno poteva chiaramente vederle la sua faccia:
La matita era tutta sbavata, come se avesse pianto per diverse ore.
“Parla.. Parla di un amore tradito. Ho trovato Trent a letto con un’altra..” Rispose, sforzandosi di sorridere.
Duncan boccheggiò, non sapendo proprio che dire:
Da quel ragazzo non se lo sarebbe mai aspettato.
“Oh Gwen, scusami, non sapevo..”
“Capita.. è doloroso, ma.. Si sopravvive..” Aggiunse la ragazza, cercando di aggiustarsi le sbavature attorno agli occhi.
Duncan continuava ad ammirarla, stupito.
Quella ragazza era cambiata.
Non era come la Gwen di qualche anno prima.
“Che c’è?” Domandò lei, ridendo.
“C’è una cosa che vorrei dirti..
Sono molto fiero di te..!
Vederti qui da sola a bere un caffè e scrivere canzoni, bhe.. Non è il tuo solito modo drammatico di affrontare le cose.
Questo significa che avevo ragione: Sei cambiata!” Spiegò lui, poggiandole una mano sulla spalla e sorridendole dolcemente.
“Comunque, se ti può consolare.. Trent è un coglione”
La compagna non riuscì a trattenere un singhiozzo.
“Grazie..” Sussurrò.
Passarono pochi minuti di totale silenzio, fra i due, poi Gwen intervenne.
“Senti.. Ti và di fermarti un po’ con me? O.. Devi incontrare il presidente, o qualcun’altro?” Domandò, prendendolo in giro.
Duncan indossava un completo smoking tutto nero, davvero molto elegante: Non si era mai conciato così in vita sua.
Però, quella stessa sera, avrebbe dovuto vedersi con la ragazza che stava “frequentando” da qualche settimana: Courtney.
Non che lo facesse impazzire, ma era ok.
Certo, mai quanto Gwen…
Probabilmente avrebbe dovuto dire di no, che doveva tornare dalla sua “fidanzata”, che le aveva promesso di portarla al ballo di fine anno del liceo, che lei lo stava già aspettando da quasi mezz’ora a scuola, ma… Non lo fece.
“Ah ah no, Obama può aspettare…!” Esclamò, prendendo una sedia e sedendosi a fianco della compagna.
I suoi capelli emanavano un gradevole aroma di lavanda e la sua pelle sembrava fatta di porcellana.
“Me la fai leggere?” Chiese, incuriosito, indicando la canzone.
La gotica lo fissò, con aria di sfida.
“Niente giudizi, per ora: è presto!”
“Ok, niente giudizi, promesso!” Giurò il ragazzo, portando la mano desta sul cuore.
Gwen gli sorrise, porgendogli il foglio.
Come faceva quel ragazzo a sapere esattamente che parole dirle, al momento giusto?
In fondo, erano amici solo da tre anni…
Eppure, era come se la conoscesse profondamente e la completasse.
Trascorsero la serata parlando amorevolmente e scherzando, fra loro.
Non avevano bisogno di Trent o di Courtney, per potersi divertire.
Necessitavano solamente l’uno dell’altra.
Perché, come si suole dire.. L’amore è un gioco di coppia.
Torque game
END
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