27/09/2011
6 recensioniNon so bene come mi sia venuta in mente, ma mi sono detta: perché non provarci! ù _ ù
Bèh, ecco il primo capitolinooo! ^^
Fatemi sapere cosa ne pensate!!! Grazieeee!!!
-Un Figo e una Secchiona?! Tutto Un Alfabeto per descriverli!-
A come Antipatico
Mi guardava con una faccia che non presagiva niente di buono, sorrideva beffardo fra sé e sé, senza farmi capire il motivo.
Decisi di cambiare stanza, visto che il suo atteggiamento mi stava dando altamente sui nervi, ma lui ovviamente mi seguì, continuando a osservarmi con un’aria da chi la sa lunga.
«Che c’è da guardare tanto?» sbottai.
«Niente» rise di nuovo, tenendomi allo scuro di quel qualcosa che lo faceva tanto divertire.
Mi stavo davvero stancando, non ero per niente di buon umore quel giorno.
«Ora me lo dici! Che hai tanto da ridere!?!» gli urlai contro alzandomi dalla poltrona del salotto, in quel momento, mi accorsi che teneva qualcosa dietro la schiena.
«Cha hai li?!» mi avvicinai per vedere meglio, ma il suddetto si allontanò di colpo, nascondendo l’oggetto del suo buon umore.
«Soul Eater che diavolo hai li, ho detto?» gli chiesi minacciosa.
«Oh Maka, mi dispiace per te, ma se te lo dicessi non sarei più così cool» si passò una mano fra i capelli, ghignando bellamente.
Lo ammazzo!
«Sei un antipatico, Soul!!!» urlai spingendolo di lato e correndo in camera mia per evitare di rimanere senza buki.
A come Acida
Era tutto il giorno che me stavo spaparanzato sul divano a guardare qualche programma demenziale alla TV, avevo iniziato a fare zapping quando sentì la porta d’entrata aprirsi.
La signorina era tornata, diedi un’occhiata all’orologio, alla buonora poi…
«Ciao!» trillò allegra.
«Hn» la salutai facendole un cenno col capo.
Stamattina aveva l’umore sotto le suole delle scarpe e ora se ne stava sulla soglia del salotto a sorridere con una decina di sporte fra le mani.
Bah! Chi le capisce le donne, basta un po’ di shopping e passa tutto.
Se ne andò nella sua stanza a trafficare con quella caterba di roba, così annoiato dalla mia “sontuosa” giornata mi alzai e mi avviai vicino al suo letto osservando cosa stesse combinando.
«Ti sei divertita a spendere tutti i tuoi averi assieme a Tsubaki?» le chiesi canzonatorio.
«Certo!» mi rispose sorridendomi a trentadue denti.
Mentre Maka trafugava con degli smalti, vidi una scatola rossa che attirò la mia attenzione, la presi e l’aprii: intimo.
Pizzo, delle meravigliose e piccolissime mutandine che lasciavano spazio alla mia fantasia e un grazioso reggiseno.
Il mio sguardo vagava continuamente fra Maka e le mutandine, quando per sbaglio formulai un pensiero ad alta voce.
«Allora non è come dice Ragnarok, non porti mutandine da sfigata che smonterebbero un satiro».
Ira. Collera. Furia. Lo sguardo della mia Shokunin faceva davvero paura, aveva il fuoco negli occhi, di li a poco mi sarebbe arrivato uno di quei Maka-chop che non si scordano.
«Scusa?» ringhiò fra i denti e posando ciò che aveva fra le mani.
Brutto segno…
Ovviamente un figo come me doveva risponderle.
«Dicevo, gran belle mutand-» arrivò secco, forte e brutale e soprattutto in piena faccia, era un Maka-chop colossale, fatto con un’enciclopedia, giuro che meritava l’Oscar o meglio il Guinness.
Tutto ciò non era proprio cool!
«Esci subito di qui, maniacooo!!!» urlò strappandomi di mano le sue preziose mutandine.
«Acidaaa!» la presi in giro prima di chiudere la porta delle sua stanza e sentire qualcosa che le si schiantava contro.