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Autore: Yoney    27/09/2011    5 recensioni
"Il primo grande amore di Benkei fu Hizune ma sfortunatamente la ragazza dovette sposare un altro uomo.
Quando Benkei lo scoprì come reagì?"

C'erano tre risposte possibili: Si arrabbiò, si rallegrò, si mise a piangere.
Heiji era convintissimo che un indovinello del genere non l'avrebbe mai toccato, neanche da lontano. Perché tanto la bambina di cui era stato sempre innamorato era lì, vicino a lui, non se ne sarebbe mai andata perché gli voleva bene.
Attento giovane detective di Osaka, perché l'ottusità può fare male.
E spesso far finta che i sentimenti che proviamo non esistono potrebbe portarci a dire e a fare cose sbagliate.
Infondo la pazienza delle donne non è eterna..
E se Kazuha si stancasse di aspettarti? Tu come reagiresti?
Ti arrabbieresti, ti rallegreresti o ti metteresti a piangere?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ele No Sekai!
Yoyoyo! Salve a tutti! Me è tornata, visto? Non ve l'aspettavate, eh..
Eggià, in effetti è strano che io aggiorni qualcosa, di solito le mie fanfic cadono nel dimenticatoio.. ^^'
Bah, premetto che questo capitolo fa schifo, schifo sul serio.
Non so come mi sia venuto, e soprattutto come mi sia venuto così male, ma mi è preso di farlo dal più o meno punto di vista di Kazuha ed è stato il mio più grande errore.
Lei è incoerente e sembra una bambinetta, poi si riprende e sembra un'Emo.
Bah, davvero, potete anche prenderla ed accartocciarla nel cestino, non mi offendo.
Forse giusto un pochino, dai, ma ci passerò sopra. x'D
Un bacio, ci si vede a fondo pagina!


 


II Capitolo
- Catena grigia del destino -

Che so, mangiati il braccio, basta che ti stacchi!

Kazuha's POV
Genere: Romantico, Commedia
A tratti introspettivo.
Raiting: Sempre verde, tentativo di giallo malriuscito.
Avvertimenti: Spero di non andare troppo OOC,
Kazu-chan è difficile. >.<
Couple: HeijixKazuha, ovvio. u.ù

Dedicato a te, con cui adoro tanto litigare.


Kazuhei



"Le parole che usiamo per nascondere il nostro imbarazzo,
I momenti in cui ci fissavamo,
Il tempo che ho trascorso con te..
..Vorrei che fossero durati di più."

 

-Forza, Kazuha, ascoltami!-
-No e poi no, cretino! Dammi solo una ragione per farlo!-
Erano precisamente le 10 e 42 minuti del mattino ed Heiji e Kazuha erano già inpiedi e giravano e rigiravano (correndo, o, meglio, camminando molto velocemente) per casa Toyama come se nulla fosse, svegliando tutta la famiglia della ragazza, i due assonnati ospiti Ran e Conan ed i decisamente-poco-pazienti vicini.
Ma era tutta colpa di quello stupido!
Come gli era saltato in mente, mezz'ora prima, di andare lì e scusarsi?
Come gli era proprio saltato in mente di andare lì?!
Quello stupido detective abbronzato! Lo odiava, si, lo odiava con tutta se stessa.
Poteva una persona essere tanto cretina?!

"Io sono il tuo capo, che figura ci faccio?"
Idiota, idiota, mille volte idiota!
-Dai, Kazuha, ti vuoi fermare?- Le urlò l'idiota cercando di raggiungerla nello stretto corridoio -Sono qui per scusarmi, anche se non capisco bene il motivo della tua..-
-E' per questo che sei un'idiota!- Gli urlò lei, inchiodando -Anzi no, sei un idiota al cubo, un fottutissimo idiota!-
L'idiota si bloccò, anche perché altrimenti le sarebbe finito addosso, con gli occhi sgranati, terribilmente stupiti ed ora anche vagamente infastiditi.
-Hei, ora non ti pare di esag..- Per tutta risposta scansò agilmente il pugno della ragazza, che lo scrutava, arrabbiatissima.
-Baka, baka, baka Heiji! Come ti permetti di presentarti qui?! Il mio schiaffo di ieri non è stato abbastanza chiaro? Nel caso non l'avessi capito era un invito gentile a non farti più vedere!-
Heiji sbuffò, nervoso -Chiamalo gentil.. Ok, ok, scusa! Dai Kazuha, fermati!-
La ragazza si era infatti voltata ed aveva ripreso a camminare, furiosa.
Idiota, si, quel ragazzo era un emerito idiota!
Per carità, geniale e tutto quando si parlava di casi d'omicidio, ma in quanto a ragazze o sentimenti puf.. C'aveva un buco nero nel cervello quello!
Ma proprio di un tizio del genere doveva andarsi a innamorare lei?
Cioè, insomma, di tanti e tanti uomini belli e gentili che c'erano al mondo, perché proprio a lei era toccato il cretino rompipalle con tanto romanticismo in testa quanto sale in una torta?
O in zucca, la metafora è la stessa..
-Tsk, dovresti imparare un po' da Kurokawa..-
Punto, frena, lingua sfuggita, stupidaggine sparata, bomba azionata.
Pronti ad esplodere tra meno 3, 2, 1..
-Scusa, cosa hai detto?-
Il ragazzo la afferrò velocemente per le spalle e la sbattè al muro, furioso e soffiò -Ripetilo..-
Ah, adesso era lui quello arrabbiato? Ma che cavolo!
Lei si liberò velocemente della sua presa e, anche se un tantino spiazzata e imbarazzata da quella reazione, gli urlò di rimando.
-Che dovresti imparare la gentilezza da Yusaku, lui si che sa come si trattano le ragazze!-
-Ah, adesso lo chiami anche per nome?- Urlò anche lui, paonazzo in volto.
-Certo, io chiamo per nome chi mi pare, deficiente! Vuoi capirlo che tu non sei il mio capo?!-
Continuarono ad urlarsi più o meno le stesse cose per tutta la giornata, era praticamente impossibile sopportarli.
A colazione si tirarono riso, sardine, qualche piatto e Kazuha cercò di schiacciare Heiji con una sedia. La signora Toyama, esasperata da quella situazione, non vide altra alternativa se non quella di cacciare di casa i due ragazzi con la scusa di far fare il giro turistico di Osaka a Ran e Conan.
Beh, quella geniale trovata di mamma Toyama salvò la casa e i due genitori, ma servì su un piatto d'argento la più brutta giornata che il bambino e la diciassettenne avrebbero potuto mai passare.
Infatti i due cretini, perché ormai abbiamo appurato che sono entrambi irrimediabilmente stupidi, non si rincorsero e presero a parolacce solo per la strada, ma anche in autobus, al ristorante, al cinema..
E inutile era cercare di dirgli che la gente li squadrava terribilmente male, continuavano imperterriti a discutere su un argomento finché uno dei due non trovava un'altro oggetto di lite.
E, soprattutto, guai a cercare di farli ragionare. In quel caso il proverbio "Tra moglie e marito non mettere dito" era decisamente azzeccatissimo, dato che se anche solo ci provavi te lo staccavano a morsi, il dito.
E così passò la giornata.
Nel pomeriggio i quattro ragazzi tornarono a casa nelle stesse identiche condizioni di quando erano usciti. Inutile dire che non appena misero piede dentro casa i coniughi Toyama annunciarono in tutta fretta di avere una misteriosa cena di lavoro e si dileguarono.
-..Perché possibile che tu la mattina non riesci mai ad alzarti puntuale? Mai! Non c'è stata una fottutissima volta in diciassette anni di vita che sei riuscito ad alzarti puntuale da solo!-
-Beh, cretina, nessuno ti ha mai chiesto di aspettarmi!-
-Nessuno mi ha mai chiesto di aspettarti? Ma sei stupido?! Sono per caso io quella che si infuria se una certa persona non è sotto casa tua ogni mattina alle 8?-
-Che cosa centra, quello..-
No, era davvero troppo. Stavano decisamente esagerando.
-Basta, basta, vi prego, basta!-
Tre volti sbalorditi si voltarono verso un'esasperatissima Ran dai capelli dritti.
-Non ce la faccio più con voi due!- Urlò sbattendo le mani sul davolo dove erano seduti quasi distruggendolo -Vi rendete conto che questa storia va avanti dalle 10 di questa mattina? Dalle 10! E sono.. Le cinque! Scusatevi entrambi e fatela finita!-
I due la guardarono, con gli occhi sgranati, poi si fissarono e ripresero ad urlare.
-Ma cosa, io? E' lei la cretina che non spiega niente!-
-Come ti permetti, stupido?! Sei solo tu il deficiente che non capisce mai nula!-
-Basta ho detto, per favore!- Ritentò Ran, poi, notando che non le prestavano ascolto, annunciò -Occhei, hei? Aspettatemi qui!- E si allontanò velocemente dalla stanza, nello stupore generale.
-Hei, e adesso che le è preso, Conan?-
Il ragazzino scosse la testa, proprio non ne aveva idea.
Diviso tra il desiderio di spaccare la faccia a tutti e due i ragazzi con una pallonata e quello di scappare via urlando il bambino tentò di allontanarsi, per non doverseli sorbire, ma tornò improvvisamente Ran, nascondendo qualcosa dietro la schiena.
-Hei, voi due, piantatela e ascoltatemi!-
Kazuha ed Heiji si voltarono all'unisono verso di lei, paonazzi in volto e con la gola secca per le urla.
-Ran-neechan, cosa nascondi lì dietro?- Chiese Conan curioso, scendendo dalla sedia per avvicinarsi alla ragazza e guardare. Non appena vide ciò che Ran teneva in mano spalancò gli occhi e la guardò tra lo stupore e lo spavento -A-aspetta, non farai sul serio?!-
Lei sorrise e si avvicinò lentamente a Kazuha ed Heiji che la guardavano decisamente confusi e un tantino spaventati.
Dovevano ammettere che quando Ran era arrabbiata era decisamente inquietante..
-Ahh, lì!-
Improvvisamente Ran indicò qualcosa sul soffitto, urlando e causando grida di stupore da parte dei due che guardarono spaventati in alto e non si accorsero che Ran si era fiondata velocemente verso di loro e con un gesto fluido aveva appeso qualcosa ai loro polsi.
-Eh?- Fecero i due ragazzi voltandosi verso di lei.
Balbettando come pesci spostarono lo sguardo da Ran che sorrideva, a Conan che sospirava, alle manette che avevano ai polsi, poi di nuovo a Ran e alle manette ed alla fine urlarono.
-Eeeeeeh?!-
Un momento, un momento, Ran stava scherzando, si?!
Non intendeva veramente tenerli lì legati, giusto? Stava sicuramente scherzando.
-Ehm, Ran..- balbettò Kazuha cercando di sorridere ma visibilmente preoccupata -Cosa stai facendo?-
La ragazza sghignazzò orgogliosa, mani sui fianchi.
-Prima all'entrata ho visto queste, probabilmente sono di tuo padre Kazuha, e dato che io e Conan non vi sopportiamo più ve ne resterete per un po' così appiccicati finchè non vi sarete calmati, ok?-
Ok? Okay proprio per niente! Diamine, cosa cavolo le era saltato in mente?!
Fu quello che le urlò quel cretino di Heiji, beccandosi in tutta risposta un'occhiata assassina da Conan.
Che carino, il mondo in cui proteggeva la sua sorellona era adorabile..
-No, a parte gli scherzi Ran, slegaci dav.. Aspetta! Dove diamine stai andando?-
Urlò Kazuha alzandosi di scatto dalla sedia e, di conseguenza, trascindandosi dietro Heiji che perse l'equilibrio e le cadde addosso. Una scena abbastanza comica, si.
-Levati subito, cretino!- Urlò Kazuha rossissima per la vicinanza del suo viso con quello di lui e della posa decisamente equivoca in cui erano capitati.
-Ci sto provando, stupida!- Soffiò lui imbarazzato perlomeno quanto lei e cercando di snodarsi da quel groviglio di corpi -Ma che ti credi ovvio che ci sto provan..-
-Ahi! Dove tocchi, maniaco! Vedi Ran, ti prego, liberaci!-
Intanto Ran e Conan erano sullo stipite della porta e ridevano vivacemente, gustandosi la scena. Poi la ragazza fece l'occhiolino al bambino e facendo finta di guardare l'orologio esclamò -Oddio com'è tardi! Papà, Sonoko e gli altri ci aspettano per passare insieme un po' di tempo ingiro per Osaka, noi dobbiamo proprio andare..-
E ripresero a ridere tra le urla di preghiera dei due adolscenti ancora a terra.
-Ah, e, ragazzi?- Riprese Ran mostrando con un ghigno una piccola chiavetta grigia -Misà che questa qui per un po' la terrò io, occhei? A stasera..-
E prendendo Conan in braccio si diresse con molta nonchalance verso l'ingresso.
-Hei, Ran, Ran ti prego aspetta! Non puoi lasciarci qui!-
Urlò Kazuha quasi in lacrime prendendo a pugni Heiji dal nervoso.
-Guarda che se n'è già andata, stupida- borbottò lui cercando di evitarli, ma da quella distanza era parecchio difficile.
Kazuha non riusciva a crederci.
Ran se n'era davvero andata, lasciando lì da soli lei ed Heiji, per di più incatenati l'uno all'altra!
In circostanze normali ne sarebbe stata anche contenta, in circostanze normali. In quel momento quell'idiota era l'ultima persona al mondo che voleva vedere.
E con cui, in assoluto, voleva essere incatenata con a malapena 10 centimetri di spazio libero tra di loro. In quel momento anche tre metri le sembravano troppi, figuriamoci 10 centimetri!
-Tu piuttosto pensa a staccarti, stupido!- Urlò lei cercando di spingerlo via ed ottenendo solo di farlo di nuovo cadere con lei sopra. Stupido, stupido Heiji, quella situazione era tutta colpa sua!
-E come dovrei riuscirci, scusa?- Sospirò lui esasperato. Cavoli quanto lo odiava quando usava quel tono saccente!
-
Che so, mangiati il braccio, basta che ti stacchi!- Urlò di nuovo lei, come una bambinetta viziata. Come una terribile bambinetta viziata..
E allora Ran che ruolo aveva avuto? Ran era forse stata la mamma? La mamma che mette in punizione i bambini quando si comportano male?
Forse era così, forse Heiji non era l'unico stupido e immaturo lì, anche lei si stava comportando male.
Doveva calmarsi.
Sospirò e lentamente si mise in ginocchio -Va bene- sussurrò a capo chino stupendo Heiji -Per prima cosa cerchiamo di alzarci.- Aggiunse sollevandosi sulle ginocchia e invitandolo con lo sguardo a fare lo stesso.
Si, aveva ragione Ran, avevano esagerato, aveva esagerato.
Heiji era un irrimediabile stupido e non si meritava un bel niente, ma infondo era sempre stato così, no? In diciassette anni l'aveva sempre sopportato ed accettato senza dire niente e non poteva adesso prendersi la libertà di arrabbiarsi senza dargli spiegazioni e pretendere che capisse così, all'improvviso.
Anche se lei aveva pienamente ragione, ecco.


 

"Terekakushi na serifu mo,
Mitsumeau shunkan mo,
Anata to iru jikan mo..
..Tarinai kedo."


 

-Hei Kazuha, mi spieghi perché è la quarta volta che rimetti questa canzone? Cioè, fai come vuoi, ma è triste..-
Perché almeno lei mi fa sentire qualcosa. Mi fa sentire che c'è, mi da un po' di calore.
Perché almeno lei mi dice ciò che voglio sentire e che da te non sentirò mai.

-Così..- Fu tutto ciò che riuscì a dire, con lo sguardo basso, come era rimasta sin da quando si erano alzati dal pavimento.
Sul divano a fare niente, con Kazuha che sfogliavana distrattamente un libro ed Heiji che leggeva un fumetto ed ogni tanto lanciava qualche occhiata preoccupata alla ragazza.
Era così che stavano, da più di due ore, in silenzio.
Erano incredibili, avevano passato più di sei ore a sbranarsi per stupidaggini ed ora che c'erano cose davvero importanti da dire se ne stavano zitti, senza sapere da dove o da chi cominciare.
Dal canto suo Kazuha, al contrario di Heiji, sapeva benissimo quel che avrebbe dovuto dirgli, solo che non le andava per niente giù. Insomma, non era per niente giusto che doveva essere lei a scusarsi, infondo era lui lo stupido che non aveva capito niente di ciò che lei provava!
Ma era anche vero che non gli si poteva affibbiare tutte le colpe solo perché era un tantino ottuso con tutto ciò che riguardava i sentimenti.
Alla fine toccherà a me per forza rompere il ghiaccio, sospirò.
-Ecco, hei, senti Kazuha..-
La ragazza si girò stupita verso Heiji, ritrovandoselo improvvisamente e vertiginosamente vicino.
Entrambi arrossirono e si allontanaro di scatto, imbarazzati. -Si, dimmi..-
Lui era lì, difronte a lei, imbarazzato e sforzandosi di trovare le parole per scusarsi, di nuovo, come un cagnolino bastonato.
E questa volta fu il turno di Kazuha di sentirsi morire davvero, guardandolo.
Come aveva fatto ad odiarlo per tutta la durata di quella giornata? Era impossibile, lui era adorabile e, a modo suo, così dolce..
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime salatissime. No, non voleva proprio piangere, non lì davanti a lui, si sarebbre preoccupato e si sarebbe sentito in colpa.
Stupida canzone triste, stupido mondo.
Perché il computer non si rompeva mai quando serviva?
-No, aspetta Heiji, guarda che sono io a dover..-
Già, era lei, pensò cedendo alle lacrime che cominciarono a scendere incessabili.
Lui si considerava il suo fratellone, il suo capo, le voleva molto bene, ma che l'amasse era decisamente fuori discussione.
Che stupida che era stata, era ovvio che non capisse perché lei si fosse arrabbiata, infondo non aveva mai pensato a lei come ragazza in quel senso..
Non le avrebbe mai voluto bene come desiderava lei, come glie ne voleva lei.
-..Tu non hai fatto proprio niente..- Continuò singhiozzando, abbandonandosi nel tutto alle lacrime -Sono io che non riesco a dirti..-
Non riusciva a continuare, quel groppo in gola, quelle lacrime le impedivano di parlare.
-Kazuha, ti prego..- Lei alzò il volto per guardare il ragazzo a cui voleva tutto quel bene. Era lì, decisamente preoccupato e triste, non voleva che lei stesse male.
No, ti prego, non sentirti in colpa.. -Perdonami, io..-
Ti ho detto di non farlo. -Ti giuro che non volevo, se c'è qualcosa..-
Smettila, smettila. Si tappò le orecchie, scuotendo la testa, non voleva sentirlo.
-Kazuha, scus..-

Idiota, ti avevo detto di non farlo.
Ti avevo detto di non scusarti, di non guardarmi con quella faccia.
Ti avevo detto di non venirmi a cercare, di non farti più vedere.
Lo sapevo, non avrei più dovuto vederti.
Non avrei mai dovuto innamorarmi di te, non avrei mai dovuto conoscerti.
Perché sto facendo così? Forse perché tu continui a scusarti..
Perdonami, non so cosa mi sia preso.
Ti ho afferrato per la maglietta, con forza, forse troppa.
Non avrei dovuto, così come non avrei dovuto baciarti.
Lì c'eravamo solo noi. Te, io e le nostre bocche.


Ecco, le tue labbra.
In realtà io non desideravo altro.


 

__________________________

 

ele No Sekai- Again!
Yeye, niente note esplicative oggi! Mmh, strano.. Forse mi sono fatta sfuggire qualcosa, se lo notate segnalatemelo perfavore! ^^
Obbè, che ne dite di questo capitolo?
Strano strano e brutto brutto a mio parere.
Non so perché ma non mi piace per niente, tranne il finale. Il finale si, mi piaciucchia abbastanza.

Ecco, le tue labbra. In realtà io non desideravo altro.
Soprattutto questa frase. *^*
Inoltre amo moltissimo la canzone che ho messo, sia in italiano che in Giappo. Si chiama Jikan Yo Tamare di Azu feat Seamo ed è l'End dell'anime Itazura Na Kiss. E' una canzone molto bella, ascoltatela se vi va. ;) 
Olè, finalmente in questo capitolo Kazuha si muove!
Dopo una giornata di incazzatura si rende conto che per quanto Heiji sia tonno non se la può prendere con lui, perché un tonno resta un tonnò. è_è
E così decide di cambiare tattica e incupirsi (Ahah, sto sminuendo tutto ciò che ho scritto con tanto impegno in tre giorni) e quando lui si mette a scusarsi di nuovo le parte la brocca e lo bacia. O____O
Come reagirà Heiji?
Ahah, chi lo sa, chi lo sa, lo so solo iooo!
Non è vero, non lo so manco io che ancora non l'ho scritto il capitolo. Vedremo vedremo, grandi colpi di scena? Una bella scopata degna dei più zozzi film
hot? x'D
Tutto nella prossima puntata! U.U
Al prossimo capitolo mie cari!

Vostra
 

ele!
 

P.s. Bella bella l'immagine, eh?! *-*

   
 
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