Mi perdo.
Mi perdo a guardare il Mare.
Mi perdo ad immaginare le sue onde, mi perdo a cercare i suoi pesci, quelli pių piccoli, quelli pių grandi, che lottano fra loro. Sogno di accarezzare le alghe, leggermente scosse dalla corrente, ma sempre ferme, stabili.
Quanto spesso se ne sradica una?
E quante volte, invece, se ne stacca solo qualche foglia?
Vorrei conoscerti, o Mare.
Vorrei saperti a memoria, in ogni tuo pregio, in ogni tuo difetto.
Vorrei tuffarmi, amarti, viverti.
Sei tanto bello, Mare!
Ma č ancora inverno, Mare.