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Autore: Florence Rhymes    28/09/2011    0 recensioni
{Storia che va' in parallelo con 'Sailormoon e il Risveglio del Sole',segue le vicende delle Outer prima che recuperino la memoria e si riavvicinino alle altre guerriere)
La Scelta di Sailormoon di vivere una vita normale senza essere Sailor Senshi ha cancellato la memoria di tutte le Guerriere,tranne Setsuna Meiou.
Setsuna inizia a sentire sempre più l'avvicinarsi del risveglio della Guerriera del Sole,addormentatasi al tempo del Silver Millennium per salvare la piccola Princess Serenity.Vorrebbe conoscere sua figlia Saori,ma non ha il coraggio di incontrarla.
Saori,figlia di Setsuna,non sa chi sia la sua vera madre e vorrebbe cercare risposte,ma non lo fa per paura di ferire Haruka e Michiru.
Haruka e Michiru,senza memoria delle loro vite da Guerriere,vedono Setsuna come una sconosciuta codarda che ha mollato loro la propria figlia,anche loro cercano risposte.
Ed infine Hotaru sembra essere la sola chiave alle risposte che cercano.
In una corsa contro il tempo,le Outer riusciranno a ricordare prima dell'imminente risveglio di Sailorsun,e a salvare le loro Princess?
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Outer Senshi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sailor Moon Daburujōku'
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-Prologue.-




Setsuna era una codarda.
Una codarda,sì.
L'aveva vista passare più e più volte davanti alla loro casa ed afferrare la maniglia del portone,probabilmente con l'intenzione di entrare,ma ancora non l'aveva vista entrare davvero.Si limitava a restare lì e ad indugiare,chiedendosi se entrare fosse la cosa giusta o meno.
"C'é tua figlia qua,é ovvio che devi entrare!Devi conoscerla!Deve conoscerti!"
Così le aveva risposto,in tono prepotente,l'ultima volta che si erano incontrate.
Non aveva mai visto Setsuna così preoccupata,come se qualcosa di spaventoso dovesse accadere.
Aveva sempre creduto che Setsuna fosse tutto,meno che cordarda...ora aveva compreso che si sbagliava di grosso.
Sospirò,passandosi una mano fra i capelli biondi e corti,poi si tirò su e si mise a sedere sul bordo del letto.Fra mezz'ora Saori sarebbe dovuta andare a scuola,mentre Hotaru avrebbe avuto il suo primo colloquio di lavoro.Per tutta la settimana,la piccola Hotaru,non aveva fatto altro che controllare mille e più volte il suo curriculum,agitandosi ogni qualvolta notava d'aver dimenticato qualcosa.Avvolte si ricordava d'aver dimenticato qualcosa nel curriculum persino nel sonno:Si alzava preoccupata,ancora un pò addormentata,poi prendeva il Curriculum e lo controllava per la centesima volta.
Lei sperava che il colloquio andasse male,Michiru che andasse bene.
"Perché speri che non ce la faccia?"
Le aveva chiesto la donna dai capelli ondulati,inclinando appena la testa verso sinistra,tenendo fra le dita affusolate una tazza di caffé caldo.
"Perché ti fortificano più le sconfitte delle vittorie."
Aveva risposto con semplicità ed una scrollata di spalle,finendo di sorseggiare il suo caffé.
Eppure era un periodo che lei e Michiru continuavano a porsi la stessa,identica domanda.
Come si sono conosciute?
Beh sì,in parte si ricordavano d'essersi conosciute a scuola ma...perché e come?E che cosa si sono dette la prima volta che si sono incontrate?Proprio non lo ricordavano,così come avevano una sorta di vuoto di memoria sui cinque anni prima dell'arrivo di Saori.
Loro amputavano questa piccola 'dimenticanza' al fatto che,col tempo,i ricordi sbiadiscono,però entrambe sotto sotto sapevano che i ricordi non potevano sbiadire in quel modo.
"Haruka-Papa,c'é qualcosa che ti turba?"
Haruka sussultò,quando sentì la voce di Hotura chiamarla da così vicino.Presa com'era dalle sue riflessioni non era nemmeno riuscita a sentire i passi della ragazza che si avvicinava.Si sforzò di sorriderle,per quanto possibile,poi scosse la testa in segno di negazione.
"Non preoccuparti Hotaruchan,ero solo un pò sovrappensiero."
La ragazza inarcò un sopracciglio,per niente convinta.Poi fece una scrollata di spalle decidendo che,se fosse stato qualcosa d'importante,Haruka-Papa prima o poi glielo avrebbe riferito.Se doveva nascondere a Michiru-Mama qualcosa che la turbava,lo raccontava sempre a lei.
"Saori é pronta?"
Haruka cercò,maldestramente,di cambiare discorso.Hotaru scosse la testa,poi si passò una mano fra i capelli corvini.Durante quei cinque anni di vuoto,i suoi capelli erano cresciuti e,adesso,le arrivavano quasi sotto le spalle.Prima erano diventati più lunghi,talmente tanto che le arrivavano alle caviglie,però un giorno guardandosi allo specchio le era venuto un improvviso attacco di panico semplicemente guardandosi,e se li era tagliati.
Ancora non capiva perché guardandosi con i capelli lunghi le era venuto un attacco di panico.
"Hotichan sei cattiva!Non mi hai svegliato!"
Sbiascicò una bambina di appena sei anni,il cuscino stretto al petto come se fosse un orsacchiotto.Haruka più la vedeva crescere e più le sembrava di vedere una Setsuna in miniatura.Saori aveva i capelli lunghi fino ai gomiti,verde scurissimo,che spesso teneva legati in una treccia,mentre gli occhi erano rosa,e la pelle era color caffé e latte,come la madre.Se Setsuna si fosse decisa a vederla,avrebbe visto che sua figlia Saori era una piccola meraviglia.
Eppure lei si ostinava a non volerla vedere,perché diceva che dopo su di lei sarebbe gravato un compito che non voleva darle.Ma di che compito parlasse,ancora non l'aveva capito.
"Non chiamarmi Hoti!Dai ora andiamo a vestirti,oggi ti aspetta il tuo primo giorno di scuola elementare.contenta?"
Chiese Hotaru in tono gioviale.Saori scosse energicamente la testa.
"No,per niente."
Rispose la piccola,avviandosi verso la sua camera per farsi aiutare da Hotaru nel cambiarsi.


Saori osservò un attimo il suo riflesso nello specchio,Hotaru in piedi dietro di lei.Sorrise.Qualche anno fa' si chiedeva spesso perché lei ed Hotaru fossero diverse da Michiru ed Haruka,poi le due le aveva spiegato che erano state adottate.Questa rivelazione le aveva causato la smania di sapere chi fosse la sua vera madre,ma non l'aveva mai detto ad Haruka e Michiru,e non si era nemmeno mai messa a cercarla;Per lei era come insultare le due donne che l'avevano cresciuta.Loro l'avevano cresciuta con amore,e cercare la sua vera madre le sembrava come rinnegarla.
Dopotutto,se l'aveva lasciata a loro,era per un buon motivo e perché si fidava delle due donne no?
"Sai Hotichan,ieri ho conosciuto una bambina al parco giochi.Si chiama Kousagi."
Hotaru sorrise,era ora che quella bambina iniziasse a conoscere altri bambini.
"Ed é simpatica?"
"Insomma.Diciamo che é molto buffa e scherzosa.Mi sarebbe piaciuto averla in classe con me,ma lei va' nell'altra scuola Elementare"

Ammise Saori,con una nota di dispiacere nella voce,facendo spallucce.Hotaru allora accarezzò la testa della bambina,per consolarla.
"Oh mi spiace...però dai,potrai sempre incontrarla in città,al parco od in gelateria no?"
"Ti pare che vado in gelateria con questo freddo?"

Chiese Saori inarcando un sopracciglio,poi entrambe scoppiarono a ridere.
"Comunque sua madre mi ha detto che,se volevo,potevo andare a trovarli.La donna ha dato a Michiru l'indirizzo di casa loro,così poteva portarmici"
Nella voce di Saori c'era un evidente nota d'eccitazione.Non era mai stata invitata a casa di un altro bambino,ad essere sinceri.Anzi,tutti la evitavano come se avesse avuto la peste.Sperava che ora,iniziando le scuole elementari,tutto cambiasse.
E ci aveva sperato davvero,fino a quando non era entrata nella sua piccola classe.

12:30 del mattino,Haruka iniziava davvero a perdere la pazienza.Setsuna era ancora lì,davanti a casa loro,e non dava cenno di voler entrare.Perché ora esitava così tanto ad entrare?Dopotutto Saori non c'era,quindi poteva entrare senza problemi.La donna dai capelli corti afferrò con forza il pomello della porta,poi la aprì con uno scatto.
Dall'altra parte,Setsuna aveva gli occhi sbarrati per lo spavento che la donna le aveva procurato.
"Saori non c'é,puoi entrare"
Le aveva detto Michiru,tranquilla come non mai,tenendo il violino con una mano e l'archetto con l'altra.Setsuna annuì ed entrò,ma venne fermata a metà strada da Haruka.
"Devi parlarle Sets,non puoi continuare a venire qua e poi scappare via per paura di incontrarla!"
La Guerriera di Plutone annuì.Sapeva che Haruka aveva ragione,che doveva parlare con la piccola Saori,ma davvero non se la sentiva.Lei era Sailorpluto,la guardiana delle porte del tempo,costretta a restare relegata davanti alla porta del tempo per l'eternità,però non voleva che anche sulle spalle di Saori gravasse un compito del genere.
Aprì la bocca per spiegare ad Haruka e Michiru che lei era semplicemente spaventata per il compito che sarebbe ricaduto sulla bambina,ma poi ci ripensò subito,ricordandosi che le due non ricordavano d'essere Sailorneptune e Sailoruranus,e che quindi non avrebbero capito le sue parole.
Era curioso come La Scelta di Sailormoon,che era servito per cancellare loro la memoria degli eventi da Sailor Senshi e del Silver Millennium,avesse toccato tutte le Sailor tranne lei.Ancora non riusciva a capacitarsi di ciò.
Haruka sbuffò sonoramente,sedendosi in malo modo sulla sedia,poi fece segno a Setsuna di sedersi con loro.
"Saori non vi ha mai chiesto niente di me?"
Chiese Setsuna,speranzosa di ricevere una risposta positiva.
"Non ci ha nemmeno chiesto come ti chiami."
Rispose Haruka,schietta,andando dritta al punto.Michiru,seduta appena dietro di lei,annuì.
"Dopotutto,nemmeno noi sapremmo cosa dirle.Sei così misteriosa Sets,non ci dici niente di te,sparisci per giorni interi..."
"...e ci affidi una bambina che dovresti accudire tu!"

Esclamò Haruka,concludendo la frase di Michiru,la rabbia che ormai stava raggiungendo il limite.
"Ve l'ho detto,non posso accudirla!"
"E perché scusa?!Ci dici che le cadrebbe addosso un compito gravoso,ma non ci spieghi mai quale sia questo compito!"

Setsuna si morse la lingua per non rispondere,perché la voglia di rivelarle che lei era una Sailor Senshi stava crescendo a dismisura.Estrasse una piccola chiave,che ricordava molto la sua Rod,e la mise al centro del tavolo.
"Datele questa,ditele che se vorrà conoscermi dovrà usare questa!"
"PERCHE' INVECE NON VIENI TU A CERCARE LEI,ANZICHE' LASCIARE CHE SIA IL CONTRARIO?!"
"PERCHE' NON POSSO,LO CAPISCI HARUKA?!LO CAPISCI CHE NON VOGLIO CHE PATISCA ANCHE LEI LA SOLITUDINE,COSI' COME L'HO PATITA IO?!E' COSì DIFFICILE DA CAPIRE?"

Urlò Setsuna,al culmine della rabbia,lo sguardo posto a sfidare l'occhiata inceneritrice che le aveva lanciato Haruka.Michiru invece era rimasta senza parole,ed aveva chinato il capo.
"Ma lei sta gia' patendo la solitudine,Sets"
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Hola!Eccomi tornata a scrivere su Sailor Moon,stavolta in questa Fan Fiction vedremo cosa fanno le Outer Senshi senza memoria delle loro avventure da guerriere e del loro passato a Silver Millennium.Ho scritto questa fan fiction principalmente perché le Outer,per un pò di capitoli,non si vedranno nella Fan fiction originale.

   
 
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