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Autore: _diana87    28/09/2011    4 recensioni
Liberamente ispirato al film "Una notte da leoni."
CROSSOVER CASTLE - THE MENTALIST.
POSSIBILE ALZAMENTO DI RATING! XD
Castle e Jane portano i loro amici a Las Vegas per l'addio al celibato di Ryan. Dopo aver fatto la notte brava, il gruppo si risveglia il giorno dopo nella loro stanza d'albergo, senza ricordare quello che è successo, con lo sposo che non si trova e con poche ore prima del matrimonio per rimediare al casino...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Cerco di aggiornare appena posso

Eccomi qui, dai che siamo quasi alla fine della nostra avventura!! XD 
Curiosità: da dove è nato il titolo del capitolo? (E chi se ne frega? -nb tutti-)
Semplice: ascoltando la canzone di Mika, e poi perchè penso che la canzone di addica proprio a loro XD hahahaha (Non fa ride per niente u.u -nb Castle- zitto, tu o ti uccido nella ff u.u -nb autrice-)
Buona lettura!! XD

 

 

WE ARE NOT WE THINK WE ARE, WE ARE GOLDEN!

 

 

La musica di "Guerre Stellari" era partita in sottofondo.

(per chi non l'avesse presente, ecco il link http://www.youtube.com/watch?v=QzntZLHcYy0&feature=fvwrel, per una lettura più "reale", vi consiglio di leggere questa scena con la musica in sottofondo XD)

Corsero più forte che potevano.

Corsero così tanto che Jane e Castle s'incollarono una vecchietta che passava tranquillamente vicino a loro.

La vecchietta, come risposta, convinta che i due la stessero derubando, non ebbe paura, anzi: iniziò a prenderli a borsettate, finché non caddero a terra.

Cho, Rigsby ed Esposito sorpassarono Castle e Jane, saltando sopra i due, che erano ancora distesi a terra.

La gente li guardava e si chiedeva: ma non era presto per le Olimpiadi invernali?

Finalmente, i tre raggiunsero la loro stanza d'albergo.

Il problema era aprire.

Infatti, talmente presi dal panico, nessuno sapeva come aprire la porta!

Inoltre, nel mazzo di chiavi dato dalla portineria, c'erano una decina di chiavi, ognuna delle quali apriva cose diverse: il frigobar, la porta del bagno, le porte delle camere, lo stanzino, i vari cassetti, la stanza delle necessità... (ma quella non era roba di Harry Potter? -nb Castle- Ammazza, come hai fatto ad indovinare? -nb Jane- Sono uno scrittore, modestamente, io e la Rowling andiamo a braccetto insieme!u.u -nb Castle- Vabbeh mi sono sbagliata, mamma mia, quanto sei permaloso oggi -.- -nb autrice stremata- Sono Richard Castle, il meglio del meglio della perfezione -nb Castle- Per essere uno scrittore di fama mondiale, a volte sbaglia le sintassi XD -nb Jane-)

"Quale sarà la chiave, quale cazzo sarà la chiave?????" Rigsby si agitava e lanciava le chiavi in aria.

Con mossa di agilità (?), Esposito le recuperò e gliele restituì a Rigsby.

"Amico, non puoi continuare ad essere così agitato. Che farai quando chiederai a Grace di sposarti??"
"Quello che gli dico sempre io."

Cho e Esposito si scambiarono occhiate d'intesa, alzarono le spalle e finalmente Rigsby si calmò.

Fece un grosso respiro, poi alzò le mani in aria, chiudendo gli occhi, come se si stesse concentrando.

"Abracadabra!"

Cho lo guardò storto, poi gli strappò le chiavi di mano.

"Cazzo stai facendo, porca di quella paletta di Bruce Lee?!"

Rapidamente, il coreano aprì la porta.

I tre entrarono nella loro camera lussuosissima, iniziando a cercare Ryan ovunque.

 

"Dove saranno andati gli altri?"
Jane iniziò ad annusare il pavimento della hall come un segugio.

"Oh beh, Rick... a giudicare dalle orme lasciate sul pavimento, poco lavato tra l'altro... Esposito, Cho e Risbgy si sono diretti già nella nostra stanza!"
"Però, Patrick... Sherlock Holmes ti fa un baffo..."
"Modestamente", disse Jane pavoneggiandosi, sistemandosi il gilet.

I due, seppur ancora impauriti dalla vecchietta di prima, si guardarono prima intorno e dopo essersi assicurati che non ci fosse, iniziarono a salire le scali di corsa.

 

"Dove cazzo è Ryan?? Che cazzo di ora è??"
Rigsby era impazzito.

Se non fosse stato per Cho, si sarebbe strappato tutto i capelli. Cho guardò Esposito.

"Sai, credo che io e te siamo la colonna portante del gruppo in questo momento: siamo freddi di fronte il panico. Ci basta un'alzata di spalle per capirci."

"Ehi, sai che hai ragione, amico? Proprio come prima!!"

"Io ho sempre ragione."

 

Intanto, Castle e Jane, fuori dalla porta, origliavano.

"C'è qualcuno... chi sarà?" diceva il primo.

"Non lo so, ma ho paura... e se fosse la polizia?"

"Peggio... se fossero gli alieni?"
Jane gli diede uno spintone.

"Guardi troppa televisione!!"

"Okay, al mio 3 spacchiamo la porta ed entriamo?"
Jane fece segno di assenso con la testa.

"1...2..."
"3!!!"

I due insieme diedero uno calcio alla porta, che cadde giù.

Poi rimasero a bocca aperta quando trovarono solo Esposito, Cho e Rigsby. Quest'ultimo si era messo così paura che era saltato in braccio a Cho.

Jane salutò i suoi amici con la manina, mentre Castle quasi si vergognava della scenata di prima.

 

Setacciarono la stanza, fino a quando sentirono un gemito provenire dal bagno: corsero a vedere cosa c'era di strano. Il gemito veniva da dietro la tenda.

Lo stesso bagno dov'era la tigre.

Dopo aver fatto la conta per chi doveva aprire la tenda, alla fine fu Jane a fare il passo. La tenda rivelò Kevin Ryan, rannicchiato, con indosso i pantaloni e la canotta bianca. Si stava stropicciando gli occhi. Evidentemente si era appena svegliato.

Si rese conto che i suoi amici erano davanti a lui.

"'azzo ragazzi... tutto bene?!"
Esposito stava per piangere. E infatti pianse, poi abbracciò l'amico.

"Kevin, quanto mi sei mancato!! Pensavamo fossi..." si fermò per non dire quella parola, ma ci pensò Jane a finire la frase.

"...morto!"

Ryan lo guardò storto.

Castle lo aiutò ad alzarsi dalla vasca, poi da lì a poco sarebbero arrivate le spiegazioni.

 

"Sono rimasto addormentato e sedato poiché la notte non riuscivo a dormire dopo tutto quell'alcol!"
Ryan parlava e nel frattempo beveva un succo di frutta. Come un bambino, insomma, era curato e riverito, come un cagnolino, appunto.

O come un uccellino, come Castle chiamava lui ed Esposito.

Jane intanto pensava. C'era ancora qualcosa che non riusciva a capire.

"Solo una cosa mi chiedo... com'è possibile che non ci siamo resi conto che Ryan era nel bagno?!"
Ryan sorrise.

"Perché eravate così talmente ubriachi che non potevate rendervi conto di ciò che stavate facendo... sopratutto Rick e Patrick... ragazzi, eravate così ubriachi che avreste potuto scambiarvi le mogli senza neanche accorgervene!"
I due prima risero, poi quando compresero la battuta, si guardarono minacciosamente e puntarono il dito uno contro l'altro.

"Ehi, sta' alla larga dalla mia Teresa!"
"Ehi, tu sta' alla larga dalla mia Kate!"
"Io non andrei mai con Kate, è troppo giovane per me... sarebbe come uscire con Grace!"
A quel punto, Rigsby si sentì chiamato in causa, e puntò il dito contro i due, che prontamente alzarono le mani.

"Ehi, state alla larga dalla mia Grace!"

Ryan era abbastanza sconcertato e offeso.

"Sono felice che tutti hanno sentito la mia mancanza..."

A quel punto, Esposito, abbracciò il suo amico.

Era simpatico vedere che la band dei cretini si era riunita.

Tutti erano felici e contenti... o quasi.

Rigsby guardò l'orologio.

"Ehm non vorrei fare il rompi coglioni come sempre, ma... sono quasi le 17, e la cerimonia dovrebbe avere luogo tra poco... non sarebbe il caso di andare????"

Rigsby aveva le pupille dilatate. Ryan era confuso.

"Ma che cazzo ha Wayne? E sopratutto: che ha sniffato??" chiese a Jane.

"Niente, credo sia solo un po' provato... e poi deve chiedere a Grace di sposarlo!"
Fece gli occhi a cuoricino, e Castle lo seguì a ruota.

"Ooooh com'è romantico!!"
"TORNIAMO A CASA, FORZAAAAAA!!!" ripeté Wayne fino a quando non ebbe più voce.

Esposito prese Castle e Jane in disparte.

"Ah comunque, prima che me ne dimentichi... tra voi due non è accaduto niente nello strip club, quindi potete star tranquilli: la vostra virilità è al sicuro!!"

Jane e Castle tirarono un sospiro di sollievo. Finalmente si era risolta questa cosa!!

 

Ore 16:50.

Erano fottuti.

Castle andava spedito con il suo Ferrari. Aveva commesso almeno 10 infrazioni che gli avrebbe causato meno di 20 punti dalla patente, ma era una questione di vita o di morte. Inoltre poteva permetterselo. Oltre ad essere ricco, affascinante, aveva una moglie detective e dei migliori amici nella polizia. Insomma, filava tutto liscio come l'olio, giusto??

"Teenaaaaage dreeeeams in a teenaaaage circus... running aroooound like a clown on purposeeee..."

Ecco appunto.

Castle aveva la radio a tutto volume, e mentre cantavano, si preparavano per la cerimonia. Era tutto calcolato.

Jane aveva incaricato la migliore ditta di L.A. per farsi portare a domicilio degli smoking, e questi erano passati proprio su un furgoncino in autostrada.

Poi Jane aveva preso il posto di Castle alla guida, in modo che anche lo scrittore potesse vestirsi.

"We are not what you think we are, we are goooolden, we are goooolden!"

Ci sarebbe stata un'apocalisse, di lì a poco.

Ma andava tutto bene.

   
 
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