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Autore: BellaCullenita    28/09/2011    0 recensioni
Ormai stavo per morire! Mancava poco. Uno, due …
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno 1214 d.C.
Ero esausto. Non riuscivo più a combattere. Ero sfinito. Avevo appena visto il mio compagno d’armi cadere dal suo cavallo, non so se si fece male. Non feci in tempo neanche a chiedermi se dovevo accorrere da lui poiché mi arrivò da dietro un colpo alla spalla, potente tanto da frantumarmi l’armatura. Piccardo, il mio acerrimo nemico, non aveva atteso un attimo per attaccarmi in guerra. Avevamo un conto in sospeso e forse questo era il momento giusto per aggiustare i conti fra noi. Il colpo che mi sferrò mi spezzò il fiato e per un attimo mi annebbiò la vista. Caddi di sella con un grido strozzato. La mia spada finì per terra di qualche metro. Non so come, ma riuscii a rotolare di lato per evitare che Piccardo mi facesse calpestare dal suo cavallo. Strisciai per terra sull’erba, poi, finalmente riuscii ad alzarmi con un scatto in piedi e ad allontanarmi di un paio di metri dal mio avversario. Piccardo gettò l’asta, con la quale mi aveva colpito prima, per terra e brandì la spada. Sentivo i polmoni schiacciati dalla violenta caduta, il mio braccio sinistro era intorpidito e doleva in modo lancinante dalla spalla al polso; ma riuscii comunque ad alzare lo scudo per proteggermi. Riuscii a vedere la mia spada di sfuggita: era dietro al cavallo di Piccardo. Ero spacciato, completamente spacciato!
“Vuoi sapere una cosa?” mi disse Piccardo in quel momento “È troppo semplice vincere così, quindi ti do il permesso di prendere la tua spada e affrontarmi da uomo a uomo” Indeciso, mi spostai di lato, attento a qualsiasi movimento del mio avversario e, finalmente, brandii la mia spada.
Il cavaliere mi attaccò appena presi la mia unica arma, riuscii per un soffio a evitarlo e parai con lo scudo la lama tesa del mio nemico. Piccardo tornò indietro e poi spronò il cavallo contro di me per travolgermi. Il terreno tremò sotto le falcate potenti dell’animale.
Respirai affannato e mi accorsi che non c’era via di scampo. Il cavallo mi avrebbe travolto e ammazzato. Ton ton ton. Il cavallo si avvicinava sempre più al suo bersaglio. Ero finito, mi restavano solo pochi attimi da vivere! Ormai il destriero di Piccardo era a poco più di un metro da me. Riuscii a sentire il respiro affannoso del cavallo e a vedere il sorriso stampato sulla faccia di Piccardo. Ormai stavo per morire! Mancava poco. Uno, due …

- Okay ragazzi! La lezione di simulazione è finita! Potete tornare in classe - 
  
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