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Autore: CABARETdelDIAVOLO    28/09/2011    16 recensioni
Loki mette in seria difficoltà Thor che si trova nel mezzo di una riunione con i Vendicatori. E Tony, come sempre, sa... tutto. Thor/Loki
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE TABLE

"Ho detto che non puoi! Non discutere Loki!"
"Non vedo il motivo per cui io non possa partecipare a questa riunione..."
"Ah no? Il fatto che tu abbia distrutto mezza New York e tentato di conquistare la terra non ti dice niente?"
"Oh...per così poco..."
"...Non ti voglio vedere nella sala. Fine del discorso."
Thor rivolse un ultimo sguardo intimidatorio al fratello, poi si voltò e si diresse verso la sala riunioni dei Vendicatori nella casa di Tony Stark.
Loki rimase qualche istante davanti all'ingresso della lussuosa villa, mani sui fianchi ed espressione irritata e offesa per il trattamento appena ricevuto.
Dopo qualche minuto, ancora scocciato, si decise ad entrare.
Attraversò gli sgargianti corridoi della casa guardandosi intorno e sentendosi profondamente a disagio in quell'ambiente così...umano.
"...è per questo che dobbiamo fare qualcosa il prima possibile."
La camminata di Loki si arrestò immediatamente nel sentire una voce a lui molto familiare provenire dalla porta socchiusa che aveva appena superato.
Senza voltarsi camminò all'indietro fermandosi per sbirciare dentro la stanza.
All'interno, seduti ad un lungo tavolo di metallo c'erano tutti i Vendicatori.
Da un lato, Hawkeye, Vedova Nera e Nick Fury ascoltavano interessati la conversazione; dall'altro, Steve Rogers sembrava preoccupato per le parole che aveva appena udito.
Ad un capo della tavola, Tony Stark fissava concentrato il suo palmare e, come al solito, pareva non aver minimamente ascoltato l'argomento di discussione.
Dall'alto capo, Thor, serissimo in volto, continuava a parlare ai suoi compari con tono fermo e deciso.
Un sadico sorriso si dipinse sulle labbra di Loki quando i suoi occhi si posarono sullo spazio lasciato da una sedia vuota accanto a Capitan America.

"Questo non è un nemico come gli altri, dobbiamo stare molto attenti a-"
Qualcosa fece cigolare la porta della sala che si aprì leggermente attirando l'attenzione del dio del tuono che, senza badarci molto, riprese a parlare.
"Dobbiamo stare attenti a come ci muoviamo perchè..."
La sedia al fianco di Steve si mosse impercettibilmente di qualche centimetro, allontanadosi dal tavolo.
"...i suoi poteri sono decisamente più forti di qualunque avversario abbiamo mai affrontato e..."
D'un tratto, Thor sentì qualcosa sfiorargli le gambe salendo dalle caviglie fino ad arrivare vicino alle sue rotule.
"...e...dovremmo usare tutte le nostre forze per baAAH!"
Improvvisamente sentì due mani afferrargli le ginocchia e divaricargli le gambe con violenza.
Momentaneamente stordito, Thor ci mise almeno un minuto per rendersi conto che non poteva muoversi. Deglutì con uno sforzo e cercò di andare avanti con il suo discorso.
"...dovremmo...usare tutte le nostre forze per-"
Il bordo dei suoi pantaloni si abbassò lentamente facendogli mancare le parole di bocca.
Scosse la testa sentendosi osservato dai suoi compagni in maniera piuttosto strana ed accigliata e si costrinse a continuare a parlare.
"...le nostre forze per batterlooOOOAAAHH!"
Con uno schianto sbattè la mano sul tavolo tanto da farlo tramare e ricacciò un urlo in fondo alla gola.
Tutti i presenti si spaventarono, scansandosi leggermente dal tavolo e guardando in modo sconcertato il dio che aveva iniziato a sudare afferrando i bordi del tavolo e muovendosi nervosamente a scatti sulla sedia.
"Se...se noi...seee...se..."
Thor abbassò la testa fino a portarsi il mento al petto lasciandosi sfuggire un rantolo.
"...ehm...ti senti bene?"
Steve gli si rivolse molto gentilmente chinandosi verso di lui con sguardo preoccupato, ma fece appena in tempo a finire la frase che il dio, con un profondo respiro riportò il volto in alto, dritto verso i compagni,occhi sbarrati e pupille dilatate.
Un tirato ed inquietante sorriso gli apparve sul viso mentre portava il mento ad appoggiarsi sul palmo di una mano.
"S-splendidamente..."
La voce che gli uscì era di almeno due toni più alta del normale e il suo volto si era tinto di un colorito più acceso.
"Sto davvero benii-ii-iiii-iii..."
Tenendo gli occhi fissi su Capitan America, Thor sferrò un pugno al tavolo lasciando una conca nel metallo e facendo sussultare l'uomo, che tornò velocemente a poggiarsi contro lo schienale della sedia.
Qualche istante dopo, Thor riprese ad agitarsi sotto gli sguardi oramai increduli e decisamente spaventati dei Vendicatori.
Tranne Tony.
Per una qualche strana ragione, da quando il dio aveva dato il primo colpo al tavolo, Tony aveva iniziato a sorridere divertito e ora sghignazzava visibilmente, nascondendosi la bocca con le dita.
Thor sembrava sul punto di ribaltare la stanza da cima a fondo quando improvvisamente, gettò la fronte contro il tavolo, coprendosi la testa con un braccio mentre con l'altra mano continuava a battere sul metallo più e più volte.
Vedova Nera si decise a fare qualcosa e alzandosi in piedi si diresse verso l'uscita della sala.
"Io vado a chiamare un dott-"
"PER ASGAAAAAAAAAAARD!"
L'urlo rimbombò nella stanza per un tempo interminabile mentre Thor, con uno scatto, risollevò il busto alzando un braccio verso il soffitto.
Tutti rimasero basiti e immobili e nessuno osò proferire parola.
Solo Tony continuava a ridere senza freni premendosi una mano sulla bocca.
Gli affaticati respiri del dio si acquietarono pian piano mentre il suo sguardo torvo lentamente si spostò sul padrone di casa che con un colpo di tosse si schiarì la voce, cercando di trattenere le risa.
"Bene...signori, ora possiamo spostarci nel salone al piano inferiore dove il signor Coulson potrà farci la sua ramanzina, che io non ascolterò, prima di mandarci a fare il nostro lavoro."
Finì con calma di parlare e si alzò in piedi dirigendosi verso la porta.
Tutti, un po' incerti, ubbidirono senza fare ulteriori domande lanciando, prima di uscire, preoccupati sguardi verso un ancora ansimante Thor rimasto seduto con le mani avvinghiate al tavolo.
Solo Steve si fermò voltandosi un'ultima volta, arrivato sull'uscio.
"Ma...forse Thor ha bisogno di..."
"Thor sta bene! Non preoccuparti!"
Tony diede una spinta sulle possenti spalle di Cap accompagnandolo delicatamente con le mani fuori dalla stanza.
"Me ne occupo io, vi raggiungiamo subito!"
Concluse spalancando la bocca in un felicissimo sorriso e chiudendo la porta con un tonfo.
La stanza cadde in un insolito silenzio, spezzato solo dai respiri ancora piuttosto violenti di Thor.
Tony si voltò mantenendo sul volto il gioioso sorriso sfoderato con Steve.
"Sapevo che l'invito per Loki era arrivato a destinazione."
Disse con tono divertito chinandosi fino ad arrivare con lo sguardo sotto il tavolo mentre il dio del tuono armeggiava irritato con il bordo dei suoi pantaloni, risistemandoseli bene addosso.
"...'sera..."
Con due dita poggiate sulla fronte, il proprietario delle Stark Industries, rivolse un cortese saluto all'uomo ora visibile in ginocchio sotto il tavolo che lo stava guardando, sistemandosi i lunghi capelli corvini.
"...'sera."
Tony si rialzò vedendo Loki scivolare fuori dal suo nascondiglio, mettersi in piedi e passarsi le mani sul lungo cappotto di pelle per rimetterlo in ordine.
Con un cenno del capo, il dio gli passò accanto, aprì la porta e si voltò con uno scatto prima di uscire.
"Come volevi...non mi sono fatto vedere."
Un ghigno diabolico si disegnò sul suo volto mentre il fratello, ancora avvinghiato con le mani al bordo del tavolo, lo guardava uscire dalla sala con gli occhi invasi da una collera incontenibile.
"Wow..."
Tony girò nuovamente il volto verso il biondo, inforcandosi gli occhiali da sole che portava appesi al colletto.
Trasse un profondo respiro e fischiettò un paio di volte infilandosi le mani in tasca.
"Non. Una. Parola."
La voce profonda e decisamenre arrabbiata fece bloccare l'uomo che indietreggiò fino ad uscire dalla sala, sollevando le mani aperte accanto al viso.
Afferrò la maniglia e, rivolgendo un ultimo divertito sorriso al dio, lentamente chiuse la porta.
Thor, rimasto finalmente solo, con un sonoro sbuffo si lasciò cadere con tutto il busto a peso morto sul tavolo, portandosi le mani sulla testa.
D'un tratto, il volto di Tony riapparve sbucando sulla soglia con un'espressione quasi seria.
"La sai una cosa? Tuo fratello comincia a piacermi..."
Detto ciò, si defilò istantaneamente lasciando che la sedia scaraventata da Thor nella sua direzione si schiantasse brutalmente contro la porta.

  
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