Giochi pericolosi

Vegeta le torse il polso, ghignando. L'azzurra non faceva altro che provocarlo, credeva di potergli parlare come a uno qualunque dei suoi amichetti, non si rendeva conto di avere a che fare con il più spietato degli assassini, il principe di una razza violenta e sanguinaria.

Bulma era polemica e testarda, il sayan non avrebbe ottenuto una vittoria facile con lei.

“Mi fai male, brutto scimmione troglodita!”

Cercò di divincolarsi, ma certo fisicamente era una preda perfetta. La verità era che Bulma Brief amava le sfide, era attratta dal pericolo, e Vegeta era il perfetto connubio di tutto ciò, avere a che fare con lui era la sfida più pericolosa.

Tutti i suoi sforzi erano vani, il sayan non faceva nessuna fatica a tenerla ferma, bloccandola nella sua morsa.

“Ciò di cui hai bisogno, umana, è un po' di disciplina. Devi essere più obbediente con i tuoi superiori...”, il ghigno si allargò ancora di più, intanto che la scienziata arrossiva per la collera. Vegeta amava sottometterla, l'orgoglio di lei lo eccitava.

“Sei solo un verme, un ingrato, un prepotente!”, sparò tutto d'un fiato, e stavolta anziché cercare di liberarsi gli si scagliò contro. Non lo spostò di un millimetro, ritrovandosi schiacciata contro il suo petto marmoreo. “Ti ho ospitato qui, ho cercato di essere cordiale nei tuoi confronti e tu mi tratti come la tua schiava! Non cucinerò più niente e il mio validissimo aiuto come scienziata te lo puoi scordare”. Bulma cercò i suoi occhi, due pozzi profondi, mentre gli parlava. Lo sguardo di Vegeta si assottigliò: “Ah sì? Allora non mi servi più a niente, potrei anche ucciderti...”

Il sayan la guardava spietato, ma l'azzurrina era troppo eccitata dal contatto per captare il pericolo, la paura che lui avrebbe voluto incuterle non la scuoteva minimamente. In compenso aveva il battito accellerato e si rese conto che non era mai stata fra le braccia di un uomo – una scimmia, pardon – che la mandasse così in sollucchero.

“Tu non potresti mai farmi del male, hai un debole per me”. Il sorriso sicuro di Bulma fece infuriare Vegeta, che sapeva che l'affermazione dell'azzurra aveva ben più che un semplice fondamento di verità. Le torse il braccio più a fondo, facendola gemere. Bulma si leccò le labbra, consapevole delle sue potenzialità. Era un'impressione o qualcosa di duro le premeva contro la coscia?

“Ora ti spezzo il braccino donna, così capirai che con me non si gioca!”

Errore, sayan, ti sei avvicinato troppo alla preda! L'azzurra non aspettava altro, si è fatta avanti in un battibaleno e ti ha catturato le labbra, mordendole forte. Hai sentito il sapore del sangue e hai perso la testa, l'hai baciata come un pazzo furioso, come un predatore che si avventa sulla sua vittima, ti sei aggrappato a lei come a un'ancora di salvezza. Bulma Brief è buona, nonostante il suo spirito combattivo, o forse è solo furba, e sa quando lasciarti credere di aver vinto.

“La prossima volta non mi lascerò abbindolare dalla tua carica erotica, sayan dei miei stivali, ma resterai senza cena”. Sorrise, compiaciuta. “Adesso preferisci un panino o una bistecca?”