Stanotte ho dormito un’ora si e una no. Mettendo in conto che abbiamo fatto l’amore, ero scossa e distrutta. Sono le 8:05, mi sono incantata a guardare Bri dormire. Quei capelli stile Goku non gli cadono nemmeno quando si fa la doccia. Quel nasino, le sue ciglia che si chiudono, i tatuaggi che gli colorano le braccia e il petto.

Poi, vorrei fermarmi a parlare delle sue mani. Puzzano di fumo che non hai idea, ma sono le più belle che io abbia mai visto. Con su scritto ‘M A R L B O R O’ che poi si crede figo per tutti, ma lo è solo per me :3

Una tra le poche cose che sa fare davvero bene è suonare quella fottuta chitarra, che sembra essere più importante di me. Poi, in secondo piano, sa fare davvero bene l’amore; io non credo di averlo mai fatto meglio di come lo faccio con Brian. Lui proprio ti trasporta nel piacere, ti fa sentire la più bella del mondo.

E c’è una cosa che mi fa particolarmente ridere di quando facciamo l’amore. Che quando sta per venire, urla il tuo nome, tipo : ‘WEEEENDY’.
E a quel punto che fai? Scoppi a ridere.

Continuo a guardarlo, è bellissimo. Le mie dita disegnano linee immaginarie sul suo basso ventre, la mia guancia si poggia sul suo petto e lui si sveglia.

‘Ti amo’
Neanche un buongiorno, è una favola. Come Cenerentola e il suo principe Eric.
‘Anche io’
Il mio cervello spinge la mia mano ad andare dal membro di lui, eccitandolo.
‘Ho fame’
Il suo membro si sta facendo duro e lui odia farlo di mattina. Per questo è venuto fuori con la scusa che ha fame.
‘Anche io, ti porto la colazione a letto e la facciamo insieme?’
Mi è venuta questa magica idea.
‘No, adesso scendiamo insieme’

Mi alzo dal letto, sono nuda. Sento i suoi passi avvicinarsi, lascia cadere le mani sul mio seno. Mi giro, lo bacio e mi stacco da lui. Prendo la mia felpa di Bri e me la metto, poi prendo un paio di mutandine dal cassetto e me le metto.
Scendo e preparo la colazione.

‘Ehi, Bri. Vieni che ho preparato!’
‘Vengo’
Mentre ero impegnata a finire di mettere l’aranciata nel mio bicchiere, mi giro e lo vedo davanti a me nudo, con il suo membro all’altezza della mia bocca.
‘Dopo, Bri’