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Autore: Sweden_    29/09/2011    3 recensioni
Natsuno Yuuki e Toru Natsuno. Migliori amici, separati bruscamente dal destino. Non hanno avuto abbastanza tempo per dirsi la verità l'un l'atro, ma ora possono riscattarsi.
Attenzione, contiene spoiler sull'anime! Enjoy!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Prima di iniziare!~

Heilà! Volevo solo avvertire di alcune cose; allora, ho dovuto ''spezzettare'' la storia in piccoli paragrafi, per fare distinzione tra i pensieri dei personaggi (che sono comunque scritti in prima persona, e che metterò in corsivo) e la parte narrata, anche perchè nel racconto parlano sia Toru che Natsuno. L'ho fatto con l'intento di non fare troppa confusione, spero di non aver creato l'effetto contrario! (n3n)'' Buona lettura! ~

 — — — — 

La morte è terribile per tutti. Giovani, vecchi... Buoni, cattivi... Tutti diventano uguali davanti alla morte. —
 

« Toru-Chan sta bene, vero, mamma? »
« Certo, deve essere solo un po’ di influenza estiva, ora arriva il dottor Ozaki, vedrai che andrà tutto bene, Tamotsu… »

Probabilmente quelle furono le ultime parole che riuscii a sentire. Dopo di che tutto si spense.
Lo sapevo. Sapevo perfettamente di essere stato morso da Shimizu, sapevo con certezza che gli Okiagari esistevano, e qualcosa stava succedendo. Ma me ne sono reso conto troppo tardi.
Ormai la mia vita era giunta al termine; ora dovevo solo sperare di rinascere.
Non sapevo nemmeno cosa mi fosse successo, prima. Ma poi, le mie idee, si schiarirono.
Chissà come ha reagito Natsuno, quando è venuto a conoscenza della mia morte. Avrei solo voluto passare un po’ più di tempo con il mio migliore amico…


- - - - -

Toru Mutou. Primogenito delle famiglia Mutou, oggi, 17 settembre, è deceduto. Ancora sconosciute le causa della morte, probabilmente un insufficienza renale, dovuta all’anemia acuta riscontrata nei giorni antecedenti il decesso.

Ancora se le ricordava perfettamente, quelle parole, Natsuno Yuuki.
Era giunto come di consueto a casa dei Mutou, per passare un po’ di tempo con il suo migliore amico Toru. Doveva anche accompagnarlo in gita con Ricchan.
Di sicuro non si aspettava di trovare il suo amico steso sul letto, senza vita. Il giorno prima sua sorella lo aveva rassicurato che non veniva a scuola, semplicemente perché aveva comprato un nuovo videogames, e aveva detto che non si sarebbe scollato dalla console, prima di finirlo.
Ma in realtà, Toru, era malato.
Malato? No, non era affatto malato. Natsuno lo sapeva benissimo. Era stata… Megumi, ad ucciderlo.
L’aveva vista lui stesso, e non aveva fatto niente, perché pensava fosse solo un sogno.
Certo, un sogno che però gli aveva strappato di mano l’unica persona che, in quell’orribile villaggio, contava davvero qualcosa per lui.

Ormai era più che convinto dell’esistenza di quegli strani esseri, simili ai vampiri, chiamati dagli abitanti del villaggio ‘Okiagari’.
In poche parole, un Okagari è una persona che risorge dalla morte. Fisicamente sono molto simili alle persone umane, ma loro non possono uscire allo scoperto di giorno, e hanno bisogno di bere il sangue dei vivi per sopravvivere.
Natsuno l’aveva capito. L’aveva capito, e ne aveva avuto la certezza, quando insieme a Kaori e Akita, era andato a controllare se Shimizu era ancora nella sua tomba.
Come sospettava, non c’era. E avevano anche avuto la ‘’fortunata’’ occasione di vedere un Okiagari in prima persona.

- - - - -

Vorrei sapere se anche Toru è diventato come loro. Perché Shimizu mi ha dovuto strappare l’unica persona a cui volevo bene, il mio migliore amico?
Non è colpa mia se è morta. Non è colpa mia se era una ragazzina petulante, che non riuscivo a sopportare. Avevamo in comune solo la voglia di andarcene da questo inutile villaggio.
Ora probabilmente cercherà di uccidere anche me.
Anche se gli Okiagari non possono entrare in casa tua se non invitati… Sento di essere in pericolo.
Ma una cosa è certa; non mi farò uccidere così facilmente!


- - - - -

Si era informato al riguardo; gli Okiagari temevano i simboli religiosi, per qualche motivo ne erano spaventati. Per questo, Natsuno, si era portato avanti e con l’aiuto di Kaori e Akita, aveva comprato un po’ di oggetti che dovevano avere la funzione di ‘’talismani’’ o qualcosa di simile.
Peccato però che grazie a suo padre, che odiava le superstizioni e i miti, tutti i suoi sforzi furono vani. Riuscì solo a costruirsi una misera croce di legno, ma non era sicuro di quanto sarebbe stata efficace.
Ora era pronto. Era pronto a tutto, ma lui non si sarebbe lasciato uccidere così facilmente.

Quella sera, era chiuso nella sua stanza a fare i compiti. L'aria era pesante, si sentiva come osservato. 
in un primo momento, non si accorse di un ombra, che volgeva sul giardino; tutto sembrava tranquilla fino a quando sentì dei picchiettii sulla finestra.
Erano loro? Non perse tempo, e cercò qualcosa per armarsi, prima di afferrare la croce che aveva costruito lui stesso.
Una figura di una ragazzo. Sì, quella era decisamente l'ombra di un ragazzo. Probabilmente doveva essere quello che aveva steso quando era andato alla tomba di Megumi.
Era convinto di questa cosa fino a quando...

« Natsuno... »

Quella voce. Quello era esattamente il tono di voce che userebbe una persona a lui cara per chiamarlo... No, non poteva essere...
Lasciò scivolare la chiave inglese che teneva in mano a terra, poggiandosi con la schiena contro il muro, a fianco della finestra. Era... Davvero lui..?

- - - - 


Note della player: Primo capitolo concluso! *3* Se avete visto l'anime, saprete già come continua, ma ci saranno anche delle sorprese! Non è tutto un riassunto della storia, don't worry! Alla prossima. <3
  
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