Unnoticed
~ l’essenziale è invisibile agli occhi
One glance was all it took.
« Posso andare con
Ojo, per dargli una mano? »
L’attenzione di
tutti si spostò su Dorothy. Ozma e il Mago la
guardarono con aria molto sorpresa; Scraps smise
all’istante di canticchiare versi assurdi e sembrò immergersi in
riflessione; Ojo, dal canto suo, era più
confuso che mai. Nessuno notò
il sussulto dello Spaventapasseri.
« Vorresti?
» domandò Ozma di rimando, e Dorothy
annuì convinta.
« Sì. Io
conosco benissimo Oz, mentre Ojo
non ne sa praticamente nulla. Mi dispiace molto per suo zio e per la povera Margolotte e vorrei aiutarlo a salvarli. Posso andare?
»
Il viso del ragazzo
divenne rosso come il cuore della Gatta di Vetro e i suoi occhi si accesero di grato
entusiasmo. Lo Spaventapasseri riconosceva quell’espressione,
perché Dorothy l’aveva dipinta spesso anche sul suo volto – anche se era già dipinto.
Ozma sorrise. « Se lo
desideri. »
Fu un attimo,
l’istante che ci mette un cervello a capire una cosa semplicissima ma impercettibile. Bastò la vista
del sorriso che Dorothy e Ojo si scambiarono.
Per la prima volta da
che il processo era iniziato, lo Spaventapasseri aveva smesso di guardare Scraps.
« Se Dorothy va,
io devo prendermi cura di lei. Un pozzo buio può trovarsi soltanto in un
posto inaccessibile, e potrebbe essere pericoloso. »
Fu un attimo,
l’istante che ci mise il suo
cervello a rendersi conto che un sorriso di Dorothy – per lui, solo per
lui – valeva più di
tutti i colori dell’arcobaleno.
Scraps disse che sarebbe
andata con loro: eppure quasi non la sentì.
[ 245 parole ]
Spazio dell’autrice
Spoiler!: in The Patchwork Girl of Oz
Ojo, un ragazzo Munchkin,
deve procurarsi gli ingredienti necessari all’incantesimo con cui il
Dottor Pipt riporterà in vita sua moglie Margolotte e lo zio dello stesso Ojo,
Nunkie, accidentalmente trasformati in statue di
marmo. Per far questo arriva a infrangere la legge e la Principessa Ozma lo sottopone a un processo, salvo poi perdonarlo e assicurargli
il suo aiuto in ciò che intende fare; più ancora di Ozma lo aiuta Dorothy – che a questo punto penso sia
malata di una sorta di ossessione altruista(!) e che infatti decide di
accompagnare Ojo, dal momento che il ragazzo conosce
di Oz solo la Foresta Azzurra in cui è sempre
vissuto con lo zio. Lo Spaventapasseri dichiara subito che andrà con lei
per proteggerla – e alla spedizione si aggiunge anche Scraps,
la ragazza di patchwork amica di Ojo, per la quale lo
Spaventapasseri ha dimostrato finora una grande ammirazione.
Ed ecco che giungo ad esporre con questa flash le mie teorie sullo
Spaventapasseri/Scraps. Lo Spaventapasseri non ha
occhi né pensieri che per Scraps, prima che Dorothy annunci di voler
seguire Ojo, rischiando la vita per la, uh, centocinquantesima
volta da che è nata. Da quel momento in poi l’appassionato interesse
dello Spaventapasseri per Scraps svanisce quasi del
tutto; non c’è più neppure-un-singolo episodio in cui lui si lasci andare ad
apprezzamenti sulla ragazza di patchwork come in precedenza. Non si sarà
magari reso conto che esistono cose molto più importanti della mera attrazione verso una creatura che ci somiglia
moltissimo? Ecco, per me lo Spaventapasseri prova essenzialmente questo nei
confronti di Scraps: è ovvio che gli piaccia,
perché lui è imbottito di paglia e lei di cotone, perché
entrambi hanno paura del fuoco e dell’acqua, perché insomma sono
molto simili per natura e questo genera una subitanea simpatia. Ma vogliamo
parlare di tutto ciò che ha vissuto con Dorothy? La ‘cotta’ per Scraps
sbiadisce letteralmente se paragonata alla complicità – che
durante il viaggio verrà messa in luce di continuo – tra Dorothy e
lo Spaventapasseri.
Ecco il motivo per cui resto sulle mie posizioni, e non rinnegherò lo
Spaventapasseri/Dorothy soltanto perché in questo settimo libro sembra nascere lo Spaventapasseri/Scraps. X3 [Oddio, ma mi sentite? Mi sembra di essere
finita in una di quelle diatribe tra shipper esagitate:
X/Y forevaH! – X/Y
fa schifo, X/Z forevaH!]
Anche qui i dialoghi sono tutti presi di pari passo dal testo. Di
mio ci sono soltanto i pensieri, gli sguardi e i sorrisi. Una sorta di occhiata più approfondita su una scena del tutto canonica.
I versi assurdi di Scraps permeano tutto il libro, creando alterchi esilaranti
con Ojo che la implora spesso di stare zitta; la Gatta di Vetro, Bungle, appartiene al
Dottor Pipt e a Margolotte
e ha seguito Ojo e Scraps
alla Città di Smeraldo perché, superba com’è, non
è mai andata d’accordo con i padroni; il pozzo buio è uno dei luoghi che dovrà visitare Ojo nella sua ricerca (gli serve un quarto di pinta d’acqua
presa da un pozzo buio che non abbia mai visto la luce).
Il sottotitolo è una citazione da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry,
mentre la lyric iniziale è tratta da I want you back dei Jackson 5.
... Sì, lo so che è molto seccante trovare una lista
di note più lunga del testo. Ma è colpa dell’editoria
italiana, che non solo produce schifezze, ma in più tralascia a bella
posta di pubblicare opere immortali quali la saga di Baum. EDIT marzo 2012: come non detto. Anche questo tomo è stato finalmente tradotto *^*
Aya ~