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Autore: Mary15389    30/09/2011    2 recensioni
Non ci si può sottrarre all'avanzare dei sentimenti, perchè questi riusciranno sempre a portarci dove vogliono loro. È quello che sperimenta sulla propria pelle Nicole Liardi, nuova arrivata alla BAU, quando si ritrova a dover soccorrere Spencer Reid da un piccolo incidente.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Me without you Spoilers: No spoilers
Disclaimer: I personaggi (tranne quelli introdotti da me) non mi appartengono, sono di Jeff Davis. Criminal minds appartiene alla CBS. Così come non mi appartiene la canzone, che appartiene ad Ashley Tisdale e alla sua casa discografica. Questa storia non è a scopo di lucro.
Note: Questa songfic si situa subito dopo la mia longfic "My life has just begun", pubblicata nell'apposita sezione. Si fa qualche riferimento a quella storia.
La canzone è di Ashley Tisdale (tanto per cambiare), l'ho sentita per la prima volta e le immagini che ho descritto si sono create da sole nella mia mente. Adoro il testo e la melodia.

 

Me without you
 
It's just you and me
And there's no one around
Feel like I'm hanging by a thread

It's a long way down
 
Finalmente avevo accettato un invito ad uscire con la mia squadra. Avevamo finito tutti il nostro lavoro d’ufficio e avevo deciso di godere della loro compagnia. Solo che ben presto mi trovai sola con lui...con l’ultima persona con cui sarei voluta rimanere. Spencer Reid passeggiava accanto a me. In silenzio.
Avevamo messo una pietra sopra quello che era successo durante il nostro primo caso. Sarà stata la paura...magari quel bacio non significava nulla. Figlio degli avvenimenti. Solo un errore. Ma ora provavo un terribile imbarazzo a passeggiare sola con lui.

I've been trying to breathe
But I'm fighting for air
I'm at an all time low
With no place to go
But you're always there

 
Non riuscivo a definire un errore, un sentimento che mi stava riassalendo adesso che ero sola con lui. Forse i nostri colleghi l’avevano capito e ci avevano lasciato volutamente da soli. Sentivo che stavo per avere un attacco di panico. Non riuscivo a gestire i miei sentimenti e i miei pensieri, che inesorabili stavano prendendo il sopravvento. Sentivo freddo, iniziavo a tremare. Come potevo credere di interessare ad un genio del suo calibro, io che fondamentalmente mi identificavo con l’imbranata, l’eterna indecisa? E continuavo ad avere una scarsissima stima di me stessa. Ero arrivata a questo lavoro per caso, e non sapevo nemmeno se fosse quello giusto per me.
I tremori aumentavano, anche se non era una serata fredda. Improvvisamente il flusso dei miei pensieri veniva interrotto da un senso di benessere e tepore. Mi aveva delicatamente messo addosso il suo cappotto e mi stava sorridendo.
“Ho il SUV qui vicino...ti accompagno a casa. Non sembra che tu stia molto bene.” Mi diceva. Io incapace di reagire.

When everything falls apart
And it seems like the world
Is crashing at my feet
You like me the best
When I'm a mess
When I'm my own worst enemy
You make me feel beautiful
When I have nothing left to prove
And I can't imagine
How I'd make it through
There's no me without you
No me without you, no no

 
In pochi minuti eravamo davanti casa mia. Anche durante il viaggio in macchina non avevamo parlato granché. Solo del tempo. Proprio come quando non si ha nulla da dire. La pioggia dei giorni scorsi aveva avuto finalmente una tregua, anche se le strade ne portavano ancora i segni in pozzanghere ai bordi della carreggiata. Rendeva tutto così magico. Amavo la pioggia, la ritenevo una forza che lava via tutto. Uno sfogo, un pianto più grande di noi ma che ci lascia sereni e soddisfatti. Resterei ad osservare i temporali per ore.
Un boato dal cielo...forse la tregua non sarebbe durata troppo. Scendevo dalla macchina e lui mi accompagnava fino all’uscio di casa. Di solito lì nei film gli amanti si scambiano il bacio della buonanotte. Non era sicuramente il nostro caso.
“Cerca di rimetterti presto.” Mi sussurrava prima di darmi le spalle per avviarsi di nuovo al suo SUV. Io lo salutavo sorridendo, agitando le dita della mano. Stavo girando la chiave nella toppa quando un clacson e un’imprecazione catturarono la mia attenzione.

You hear what I say
When I don't say a word
You are my rising sun
You're the place I run
You know how it hurts

 
Mi voltavo preoccupata. Era zuppo dalla testa ai piedi. Le pozzanghere che tanto amavo qualche minuto prima, avevano rivelato la loro natura beffarda proprio contro di lui.
“Spencer...vieni dentro ad asciugarti.” Lo avevo invitato e in pochi minuti eravamo dentro casa. Quella casa che aveva ospitato il nostro primo bacio. Forse la mia non era stata una grande idea.
Gli indicavo il bagno, come se non lo conoscesse già, e gli dicevo di darmi i vestiti bagnati per metterli ad asciugare. Quando tornavo per prenderli mi apriva la porta del bagno a torso nudo. Mi veniva meno il fiato...non servivano certo i muscoli per essere attraenti. Lui lo era maledettamente anche con quel po’ di carne che si trovava addosso. E quei capelli bagnati lo rendevano un tenero cucciolo spaventato. Mi porgeva i vestiti. Il silenzio riempiva gli spazi vuoti con mille parole.

When everything falls apart
And it seems like the world
Is crashing at my feet
You like me the best
When I'm a mess
When I'm my own worst enemy
You make me feel beautiful

When I have nothing left to prove
And I can't imagine
How I'd make it through
There's no me without you
No me without you

 
Anche se non stavamo parlando molto, sensazioni e frasi volavano tra di noi. Silenziose. Appoggiavo i vestiti che mi aveva dato sul lavabo accanto a noi. E mi avvicinavo. I nostri occhi non si distoglievano un momento gli uni dagli altri. Ripensavo a come si era comportato con me la volta precedente, quando ci eravamo trovati soli in quella casa. Non era un momento facile per me e lui era stato la mia forza. Aveva saputo trovare i gesti e le parole giuste per tranquillizzarmi. Per un disastro che avevo combinato io. Era stato il mio rifugio.
La distanza tra di noi diminuiva pericolosamente e iniziavo a far scorrere le mie dita sul suo petto nudo. Lui non sapeva come comportarsi. Era imbarazzato. Ma i suoi occhi mi dicevano silenziosamente di non fermarmi. Delineavo delicatamente le curve del suo corpo e sentivo la sua pelle reagire con brividi. Scendevo lungo il braccio mentre con l’altra mano scostavo dal suo viso i capelli bagnati. I suoi occhi non abbandonavano i miei, mentre le sue mani iniziavano a cercare un contatto con le mie braccia. Non potevamo più controllarci.

There's no me without you
No me without you

 
Stavolta il bacio nasceva timido da entrambi. Dolce. Poi caldo. Passionale. Diventava sempre più profondo, mentre le sue mani avvolgevano il mio viso. Nulla poteva fermare il trasporto che c’era tra noi. Ma decidevo di rovinare l’incantesimo. Mi allontanavo.
“No...non deve andare così.” Dicevo senza riuscire più a guardarlo. “Cosa dovresti trovare tu in me? Sono un autentico fallimento...” Poggiava delicatamente il suo dito sulle mie labbra impedendomi di dire altro. La sua mano scorreva lungo il mio braccio fino alla mano, intrecciando delicatamente le sue dita con le mie.

And when you say 'Baby,
It's gonna get better'
I believe you
And I wish that
Somehow I could see me
The way you do
With my imperfections
You think I'm perfect
When it's not easy
You make it worth it

 
“Tu...tu nemmeno immagini cosa sei...per me...” la sua voce era spezzata non so se dall’imbarazzo o dall’emozione del momento. Capivo la battaglia che combatteva con la timidezza per pronunciare quella frase. Ma queste erano le sue ultime parole prima di sorridere con quelle labbra che pochi secondi dopo richiedevano la complicità delle mie. Lo accompagnavo lentamente verso la scala che ci avrebbe portati al piano di sopra. Le nostre lingue danzavano mentre raggiungevamo già la mia camera da letto. Riconoscevo che stava agendo con timore e imbarazzo, quasi seguendo un impulso che gli era rimasto estraneo fino a quel momento.
I vestiti lentamente erano sparsi ovunque, mentre le sue mani scorrevano sulla mia pelle che non era mai stata toccata prima di allora. Ci accompagnavamo dolcemente sul materasso, dove la danza coinvolgeva i nostri corpi, mentre fuori i tuoni si infrangevano e lasciavano scorrere la pioggia con un fruscio che scandiva il nostro ritmo. C’era paura. C’era imbarazzo. C’era dolcezza. C’era bisogno l’uno dell’altra. Condividevamo questi pensieri mentre ci lasciavamo andare. Spaventati. Ma avvertivo sparire tutte le mie insicurezze ogni volta che mi era accanto. Mi sentivo completa.

When everything falls apart
And it seems like the world
Is crashing at my feet
You like me the best
When I'm a mess
When I'm my own worst enemy
You make me feel beautiful

When I have nothing left to prove
And I can't imagine
How I'd make it through
There's no me without you
No me without you, no no

 
Sentire il suo corpo delicatamente sul mio era splendido. Eravamo in perfetta simbiosi, in una coreografia che conoscevamo entrambi alla perfezione. Non potevo desiderare niente di meglio. L’acqua che scorreva solcando il vetro appannato dal nostro amore. Un uomo fantastico che mi faceva sentire al meglio proprio lì accanto a me. Un’unione indissolubile.
I problemi che sarebbero derivati dalla nostra relazione potevano aspettare. Al momento desideravo solo che il tempo si fermasse e che quella notte durasse in eterno.


No me without you
No me without you, no no
  
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